Recensioni per
Queen
di LaCittaVecchia

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
04/01/20, ore 15:43
Cap. 1:

Pare di vederla e di ascoltarla Oscar con le note dei Queen come sottofondo. E' in quel momento che è divenuta mortale, che ha abbandonato l'universo degli eroi ed è diventata di carne e ossa, rinunciando all'immortalità. Oscar credeva di rifiutare la femminilità, ma, a mio parere, fuggiva la condizione umana e i limiti che questa impone. Quando diceva di volere essere un vero soldato e un vero uomo, a mio giudizio, aspirava a essere un semidio, perché nessun uomo fra quelli da lei conosciuti era come lei aspirava a essere e nessuna donna fra quelle da lei conosciute era così indifesa e irrilevante come lei pensava. Giunta sul ciglio del baratro, Oscar si è arresa al lato umano, forse perché aveva paura di affrontare i sei mesi di vita che le rimanevano da sola o forse perché aveva sperimentato tutto tranne quello, diventando vulnerabile. Meno di quarant'otto ore dopo, è morta.

Recensore Master
31/12/19, ore 15:17
Cap. 1:

Trovo la tua idea decisamente originale e mi è piaciuto molto questo accostamento ai nostri beniamini, da te realizzato in maniera accurata e gradevole. Non è affatto un plagio ma una bella song-fic, che non stravolge affatto i personaggi ma vi si adatta perfettamente Alla prossima e buon anno Silvia

Recensore Master
28/12/19, ore 21:01
Cap. 1:

È un vero piacere ritrovarti. Io non ci avevo mai pensato sai? Ho sentito il brano centinaia di volte ma, forse catturata dalla magia dei territori cui era legata la canzone cinematograficamente parlando, non l'ho mai pensata per loro. Ma questo non significa che non sia assolutamente perfetta, così come la rilettura che ci proponi. Perché forse davvero non c'è un tempo giusto per loro, né un posto... Per loro che sono così in antitesi uno con l'altra - una nobile ed un plebeo, acciaio e velluto, rigore e dolcezza- eppure così perfetti uno per l'altra. Il loro è stato un amore grande ed immortale, forse proprio perché è vissuto una sola notte ed è bello, di tanto in tanto, ritrovarli in questa dimensione così triste ma così meravigliosa. Un'ultima cosa prima di salutarti: parli di plagio ma non c'è alcun plagio a mio avviso... Solo un'ispirazione ben dichiarata, con tutti i crediti assegnati agli autori del brano. Plagio è un termine duro e cattivo che per nulla si confà al tuo lavoro esemplare ed alla tua esemplare correttezza. Grazie davvero per questo soffio d'aria pura e tanti auguri per le feste. Monica

Recensore Master
28/12/19, ore 10:35
Cap. 1:

Una felice intuizione, la tua, ma soprattutto un bel risultato, davvero. Breve, giusto per contestualizzare, ma dritta al punto. Mi piacciono i dialoghi ben costruiti e in questo caso Oscar e André si scambiano poche parole ma dense. Sono le parole di un dialogo tra chi si conosce e si comprende, tra chi coglie ogni sfumatura delle parole dell’altro; è un dialogo tra anime affini, con un passato intrecciato e un presente ormai unito.
Sono belli, bellissimi; come è bello sentire la preoccupazione di Oscar nel vedere André sempre più lontano da sé, e è suggestivo il dettaglio dell’odore di cenere che lei ha colto al suo rientro (quanto deve essersi fatta vicina a lui per arrivare a coglierne il sentore di cenere? E quanto deve costarle ammettere che abbia sospettato che andasse con altre donne?).
Insomma, mi hai fatto vivere un sogno e ho ritrovato il mio modo di scriverli e di sentirli... grazie per il tuo scritto!
Buone feste
(Recensione modificata il 28/12/2019 - 12:08 pm)

Recensore Veterano
28/12/19, ore 09:21
Cap. 1:

Grazie per questo componimento lieve e delicato, oro, incenso e mirra per i frequentatori del fandom di Lady Oscar in questo periodo di festività natalizie.
Chiedo venia per il ritardo con cui passo a commentarlo ma immagino siano state giornate intense per tutti.
L’ho apprezzato davvero molto e ti dirò, caro autore, che mi ci sono persa dentro e poi anche ritrovata.
Le due citazioni liriche sono bellissime, direi evocative e sono ad entrambe molto legata.
Quella “dell’ultimo immortale”, poi, l’avevo usata io stessa per commentare un altro particolare momento che i nostri stavano vivendo in un’altra fiction.
Situazioni diverse, l’altra storia era un seguito ed i nostri avevano vissuto, nel bene e nel male, la loro vita appieno, questo momento invece vive e risplende nella tua, tutta originale, bella e personale, rivisitazione della notte delle lucciole.
Mi piace e mi fa piacere che entrambi ci siamo ritrovati con e nella stessa intuizione, canzone, pensando ad Oscar ed André. Una ulteriore conferma di pertinenza e appartenenza.

Il futuro è il presente del loro amore riconosciuto ed accettato, non c’è altro desio, di conseguenza ho apprezzato molto come tu abbia risolto, volutamente soddisfatto (perché la decisione mi è parsa conscia) e coerentemente chiuso solamente buchi del loro passato: i “ritorni” di André dal sapore di “cenere” e gli “echi dolorosi” della presenza di Fersen nel cuore di Oscar.
Insomma nessuno spiraglio su un possibile futuro, nessuna Parigi del domani, nessun seguito, nessun’altra seconda occasione, solo la consapevolezza di ciò che avrebbero fatto nell’immediato e di quello che sarebbe successo.
Appare chiaro che nessuno è immortale e che anche loro torneranno ad essere cenere, sono pronti, hai cristallizzato e sublimato l’eternità di un amore immortale e senza tempo in una notte ed in un momento breve ed intenso.

Complimenti sinceri, un vero signore anche per aver esplicitamente dato credito agli autori dei brani musicali che hanno ispirato questo scritto.

Un saluto e alla prossima, 

Minaoscarandre

Recensore Master
26/12/19, ore 00:17
Cap. 1:

Gentile Autore, interessante che tu abbia voluto festeggiare il compleanno di Oscar con questo racconto che esamina la sua vita nel suo momento forse più vero e con un brano musicale che sembra fatto apposta per lei e Andrè. Mentre tutto il suo mondo stava cambiando e probabilmente sarebbe andato in pezzi, anche lei stessa stava cambiando dentro e stava mutando il suo atteggiamento verso la vita stessa che aveva scoperto che poteva essere serena e felice se accanto a lei aveva l’unica persona che aveva sempre contato veramente e che l’aveva amata per come era e non per come avrebbe dovuto essere secondo i desideri altrui. Proprio in questo momento dove sta imparando ad assaporare l’amore dell’unico uomo che ha potuto, con la costanza di esserle sempre stato vicino, insegnarglielo, si accorge che quel suo mondo avrebbe potuto essere migliorato e con la mente, mentre parla ad André, ripercorre alcune tappe del loro passato e che li hanno portati a vivere questo momento di intimità e perfetta sintonia non solo sentimentale quanto sociale. Le incognite del futuro sono insormontabili , i pensieri che sembravano così chiari appena formulati paiono diventare sempre più fumosi di fronte all’evidenza del disfacimento di una società così come loro la conoscono. Oscar ha avuto paura che avrebbe potuto perdere André e con lui la sua unica e incrollabile certezza che l’ha sostenuta fino ad arrivare a questo frammento di tempo di piena condivisione. Ma ora è il tempo per vivere l’amore, è il tempo per lasciare andare il soldato e far avanzare verso un futuro incerto la donna che è però sicura dell’uomo che ha accanto e che le ha permesso di diventare la regina del suo cuore. Poi se sarà il destino a scegliere, avranno almeno avuto la possibilità di amarsi e cogliere l’attimo presente che per loro durerà per sempre. Hai scelto un bel brano e lo hai perfettamente contestualizzato nella loro storia con una scrittura lineare priva di artifici per farci arrivare a comprendere pienamente il senso del loro pensare. Colgo l’occasione per porgerti gli auguri di buone feste. Un saluto.

Recensore Master
24/12/19, ore 14:29
Cap. 1:

Un momento triste, ma intenso. Non capisco dove sia il plagio.