Ave OF, passiamo radenti, la coppia di Stein e Mark è a suo modo tenera, senza fronzoli e piagnistei , ci sono l'uno per l'altro in tutti i sensi, dalle birre alle scazzottate e .. il reclutatore ci prova, con le blande maniere, riceve un no per lui inaspettato, Stevens è meno fesso di quanto voglia apparire E breve cominciano a breve le (s)venture dei NOSTRI.. cheapau, a la prochaine JQ

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Carissimo finalmente il reclutatore si decide a giocare a carte scoperte, mettendo sul piatto qualcosa che, secondo la sua esperienza, il ragazzotto non potrà rifiutare.
E Mark sembra stare al gioco salvo fargli il proverbiale gesto dell'ombrello sul finale.
La cosa sembrerebbe finire lì, sennonché il reclutatore la sa lunga riguardo ai vari tipi umani e ha già capito per cosa effettivamente il giovane legionario combatterebbe anche gratis.
Le ultime righe del capitolo infatti non suggeriscono niente di buono per la nostra coppia e temo che avranno un brutto risveglio, qualcosa che gli farà rimpiangere anche il durissimo campo di addestramento nella jungla!

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Eccomi anche qui^^
Inizio con questa frase (e l'altra che non nomino): "Per come la vedeva lui, il problema non erano i narcotrafficanti che vendevano la droga, ma l’Occidente in piena decadenza che la comprava. I primi non sarebbero esistiti, senza la fame di ottundimento e degradazione morale del secondo."
L'ho già detto che adoro Stein? Mi piace la sua consapevolezza del mondo, il suo carattere ombroso e tormentato, la sua psicologia a tratti quasi impenetrabile. È un uomo duro come pietra, come dice Mark, ma come pietra è anche tutto d'un pezzo, e fedele come un cane.
Un'altra parte che mi è piaciuta molto è quella in cui Mark dice al tizio che senza di lui non andrebbe da nessuna parte. È bello il loro rapporto: non ci sono smancerie, nemmeno grandi esternazioni d'affetto - a parte qualche momento di rude tenerezza - ma si vede lontano da un miglio che darebbero la vita l'uno per l'altro.
Adesso però che si sono messi in mezzo il nero e il suo tirapiedi, prevedo brutti guai...
Sono sempre più curiosa di vedere come si evolverà la vicenda.
Alla prossima!^^

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Ciao^^
Scusa se arrivo solo adesso.
Questo sì che è un capitolo massiccio, pieno di adrenalina e testosterone!
Ma il pezzo che mi ha colpito di più è senz'altro il discorso di Stein. Tutti abbiamo sotto gli occhi gli effetti di questo fenomeno, anche qui in Italia, ma non ne parla quasi mai nessuno. Forse non ci fanno neanche caso, convinti di vivere nel loro idillio fatto di progresso e illusioni.
E che dire di questa frase? "Ma un genocidio culturale si trasforma poi in un genocidio concreto, perché un popolo senza le sue radici muore."
Non posso che concordare con ogni singola parola.
Complimenti, è sempre un piacere leggerti!^^
(Recensione modificata il 15/01/2020 - 08:42 pm)

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Ciao.
E che cazzo, dici che la calma pre sesso é da persone anziane? E pensare che ci ho messo anni ad affinare l'arte della pazienza...
Vabbé, a parte questa presa di coscienza della mia veneranda età.
La storia sta diventando davvero interessante. Il reclutatore mi fa molto lanista dei tempi degli antichi romani, quando reclutavano i gladiatori migliori.
Ovvio che i due non accettassero, peccato che la controparte non fosse disposta a mollarli così facilmente.
Ma giusto perché sono ignorante, mi soddisfi una mia curiosità? Se due non rientrano dopo un'uscita, come funziona? Sono disertori? Li vanno a cercare?
Scusa, mi intrippa troppo 'sta vicenda.
Non oso immaginare quanto saranno incazzati questi due.
Alla prox!
Ssjd

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un'amsa - aNsa

Immaginò alghe si delineavano nell'acqua torbida - che si delineavano

Il maresciallo si attardò un alto po', - un altRo po'...

Carissimo, non credere che mi scordo del tuo Stein!
Questo capitolo è perfetto da leggere prima di cena, così mangio di meno. L'idea del pesce pescato e mangiato crudo non mi genera nessun raccapriccio, mentre quell'altra sbobba è una sorta di pozione da stregone malefico, ben si addice a Scudiscio, il simpaticone del campo.

Stavolta abbiamo conosciuto meglio quelle che forse sono le difficoltà maggiori, quelle riguardanti i bisogni primari, primo fra tutti procacciarsi il cibo perché, come giustamente Stein nota, dopo un lungo digiuno si inizia ad avere pensieri pessimisti e deliranti. Ed essendo il cibo alla base della sopravvivenza, è ciò che prima di ogni altra cosa crea ed evidenzia le gerarchie tra uomini.

Mi hai fornito molti spunti di riflessione, e non sai quanto trovo nelle le descrizioni di Stein, soprattutto quando descrivi la pioggia che gli bagna i capelli cortissimi e scende giù dal collo. So che è pieno di cicatrici e sfregiato, ma per me quell'uomo è bellissimo.

Questa storia è un bellissimo regalo di Natale e scusa se ti ho fatto aspettare per questo secondo commento, non sai quanto l'ho apprezzata! ^^

EDIT. Però mi era sfuggita questa verso la fine: "con la dita"
E mi sono accorta che ti avevo commentato solo riguardo a Stein, che sembra davvero una statua di granito, un uomo che più "statuario" di così non si può.

Il primo commento che mi viene in mente leggendo dell'allegra coppietta è qualcosa che è meglio non dire su efp. :P

Ti segnalo quest'altra frase per un altro motivo ***Mark Stevens...
Mark Stevens era una scheggia impazzita, era la variabile in grado di annullare interi sistemi di equazioni.***
Non è la prima storia in cui fai esempi "matematici", diciamo così. Sai che è una figata? A parte il fatto che rendono bene l'idea, se gli insegnanti parlassero così avremmo un sacco di alunni secchioni.
Se me li trovassi davanti non so chi dei due mi incanterei a contemplare, la scultura granitica o la faccia da schiaffi. Mark è anche molto più figo parlando di bellezza, ma in generale Stein resta il più bello.
(Recensione modificata il 24/01/2020 - 12:38 pm)

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Ecco che i loschi organizzatori di lotte clandestine fanno la loro mossa. Piuttosto vigliacca direi, visto che le lusinghe non hanno funzionato.
Addirittura Mark li prende in giro, dimostrando il proprio carattere ottimista e spiritoso, ma fornendo loro involontariamente una leva su cui insistere con un bieco ricatto.
Stein è una roccia, come il suo soprannome chiarisce, ma pare che qualcosa lo stia contristando o, semplicemente, è preoccupato per qualche situazione dubbia. Non vorrei stesse pensando di costituire un impaccio per Mark!
Il finale mostra un bel crescendo di suspence e stimola la curiosità!
Come farò fino alla prossima settimana?
A presto! ^^

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Ciao carissimo^^
Ecco che posso riprendere a leggere la tua storia come si deve.
Tante sono le cose che mi sono piaciute di questo capitolo: le descrizioni, così vivide che sembrava di trovarsi nella giungla, il clima aspro e crudo, ai limiti della sopravvivenza, le riflessioni di Stein sulla gerarchia e sul branco.
Ma la ciliegina sulla torta è senz'altro l'arrivo di Mark: mi piace il loro rapporto, che sa essere profondo e solido anche quando s'insultano o si mandano a fanculo scherzosamente. I dubbi di Stein sono più che legittimi, ma la determinazione di Mark è ammirevole e anche il sergente, al di là della facciata glaciale, dimostra di tenere al ragazzo molto più di quanto non voglia dare a vedere.
Prevedo grandi cose!
(Recensione modificata il 11/01/2020 - 05:03 pm)

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Eccomi!
Un po' in ritardo sulla tabella di marcia, ma dovevo ancora smaltire la cosa che sai :D
L'infimo baretto perso nella jungla torna protagonista della storia e stavolta i nostri due legionari non riescono ad evitare di essere coinvolti in una rissa.
Diciamo che si sono tolti la soddisfazione di saccagnare i tre scagnozzi, il che presumo che per loro equivalga alla sigaretta dopo aver fatto sesso ^_^
In tutto ciò però apprendiamo il non trascurabile dettaglio che gli scagnozzi sono lì apposta per provocare disordini, a beneficio di un "pesce medio", che a sua volta deve rispondere ad un "pesce grosso" degli incontri di lotta clandestina.
Il rientro alla base non è dei più simpatici, li aspetta l'ennesima sfacchinata nella foresta per aver scatenato la rissa, ma la nostra coppia non sembra eccessivamente preoccupata.
E fanno bene; penso che le insidie peggiori non verranno da fango, predatori e fiumi in piena...
Una menzione particolare merita il flashback sul passato di Stein, le cui considerazioni sulla patria d'origine mi sento in parte di condividere...

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Ave of che bello leggere con agio delle foreste pluviali e scoprire il passato di Stein...mark è un grande....per non tacere della rissa programmata A la prochaine Jq

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Ciao Old.
Aspetta, so cosa stai pensando: perché la gente non legge mai l'intro e le note?
Le ho lette. Da maschio eterno adulto mi assumo ogni responsabilità sugli eventuali sconvolgimenti da lettura.
Ti chiederai perché sono qui. Oltre ad una pazzia latente che devasta la mia mente, e una curiosità che supera di gran lunga quella di una portinaia, sono qui per un motivo ben piú importante. Sono un appassionato delle storie di amicizia fra uomini/ragazzi. Molte volte sono storie di amore fraterno, nelle quali si finisce per voler piú bene ad un amico che al proprio vero fratello. Altre volte c'é attrazione fisica, come nel caso dei tuoi protagonisti, ma per come la leggo io, non mi interessa un gran che. Senza la loro tresca amorosa, leggerei volentieri lo stesso.
Sempre amici sono, no?
Volevo lasciarti un commento per dirti che sto leggendo una bella storia, che a tratti mi fa sorridere, quando mi immagino la faccia da sberle di Mark e a volte mi fa immergere nella natura selvaggia, con le descrizioni realistiche della giungla Amazzonica.
Leggo perché mi entusiasma la vicenda e come la racconti tu.
Posso dire che finora mi ha coinvolto molto.
Tutto qui.
Alla prox!
Ssjd
(Recensione modificata il 08/01/2020 - 09:13 pm)

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Questa mattina ci voleva proprio una bella lettura massiccia e questo capitolo soddisfa in pieno le aspettative in tutte le sue proposte.
Mi è molto piaciuta la parte dedicata alle rimembranze di Stein, che rivela la propria disillusione e il personale tentativo di ritrovare una dimensione perduta. Trova appoggio in Mark, che appare più scanzonato ma comprende il discorso, sebbene il suo vissuto risulti forse più "frivolo" (se posso usare il termine). ^^
Si giunge poi al punto con la rissa programmata, che mi pare sia il trampolino di lancio per il vero nucleo della vicenda. Chissà come se la caveranno i due Legionari sul ring...
Come sempre, ci fai ballare tra azione e descrizione in modo superbo e originale.
Alla prossima! ^^

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Il discorso di Stein mi ha fatto mordere lo stomaco. 
Mi ricordo che avevo letto che in una partita di tennis era partito per sbaglio l'inno tedesco dall'inizio e tutti sopraffatti dall'orrore si sono messi a cantarci sopra un'altra canzone.
Hanno cancellato una pubblicità perchè la macchina aveva due S vicine sulla targa. Per non parlare del fatto che hanno abolito le due H sempre come targhe.
Ora, io non so in quanti accetteranno e capiranno ciò che tu hai scritto,ma spero comunque che siano obiettivi e che ammettano che certe cose hanno raggiunto vette di ridicolo assurde.
Ma forse sono troppo ottimista

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Stein è davvero un personaggio interessante e complesso, non ambisce a primeggiare, non vuole essere il "maschio Alfa", ma le circostanze lo costringono a ribadire che in effetti si, lui è l'uomo forte della situazione.
Vedasi l'ora del rancio.
Il nostro veterano ha appena il tempo di godersi il relativo vantaggio che gli procura questa posizione che ecco presentarsi al campo la causa dei suoi malinconici, anche se sporadici, crucci.
Mark è appena arrivato e subito si fa notare, per fortuna c'è Stein a guardargli le spalle!
Anche se a parole non è contento di averlo tra i piedi, ho il sospetto che sia la migliore compagnia che potesse desiderare in quella specie di girone infernale che è il campodi addestramento ^^

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Stein ha fatto di tutto per evitare il problema ed ecco il problema di nome Mark andare da lui!
La sua resistenza serve molto poco, evidentemente esiste in lui qualcosa di non dimenticato oppure qualcosa di simile alla speranza. L'arrivo del compagno avrà certamente delle conseguenze oltre a quella già verificatasi dell'aggressione nella doccia.
Sono contenta di rivedere i due commilitoni insieme dopo la brusca separazione della storia precedente.
Il pezzo che mi ha davvero lasciata senza fiato è stato quello iniziale, quando hai descritto la biodiversità della giungla. Mi è persino venuta voglia di grattarmi e controllare che non ci fossero serpenti in giro! :)
Una descrizione sontuosa e magnifica, svolta con maestria fotografica. Davvero i miei complimenti.
Attendo con gioia il seguito, che suppongo sempre più duro per i due massicci protagonisti.
A presto!

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