Recensioni per
Non possiamo scegliere chi amare
di Maqry

Questa storia ha ottenuto 29 recensioni.
Positive : 29
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
10/04/20, ore 13:11

Ciao!
Ormai mi sono messa d'impegno con questa raccolta, per cui colgo l'occasione dello scambio a catena per commentarne un altro segmento. 

Confesso che, tra i tantissimi personaggi messi in campo da Martin, Arya Stark è sicuramente quello che meno sopporto. 
Trovo surreale che una ragazzina della sua età abbia potuto avere una tempra e uno spirito di iniziativa tali da far fronte così bene allo sfacelo della propria casata, senza incappare in disgrazie quali quelle di Sansa, di Theon o, ancora, di Jaime Lannister – che, pur essendo uno dei guerrieri più promettenti di Westeros, finisce comunque col perdere una mano per mera crudeltà altrui. 
Tralasciando le mie simpatie, ritengo che tu, a differenza dell'autore della serie, sia riuscita a sottolineare gli aspetti più tragici e dolorosi della strada intrapresa da Arya, portando alla luce le sue personali sofferenze e così valorizzandone sul serio l'eccezionale forza d'animo. 
Per lei, che ha passato l'intera esistenza a rinnegare il suo status e la sua condizione di nascita e che ha, altresì, dovuto imparare a vestire ogni tipo di "panni" – sino a diventare Nessuno, anche se esclusivamente in funzione della propria vendetta –, tornare a essere una semplice donna appare come una sfida quantomai ostica.
Eppure, dinanzi alla persona che già in precedenza era riuscita a penetrare la sua altrimenti inossidabile interiorità – ricordi bene, all'epoca Arya si lasciò tentare dalla prospettiva di entrare nella banda di Beric Dondarrion, soprattutto per Gendry – , decide di lasciarsi andare alla propria femminilità. Per una notte soltanto, così da conoscere anche quell'aspetto del Vivere. 

Come sempre, ho apprezzato molto il tuo modo di condurre la narrazione, con quelle frasi ripetute a mo' di mantra e quei passaggi di collegamento tra una riflessione e l'altra a impreziosire il tutto.
A presto, 
Irene 

Recensore Veterano
03/04/20, ore 11:37

Ciao,
Amo il trono di spade, ma non giro molto spesso in questa sezione. Oggi è uno di quei rari giorni. Inaspettatamente la tua storia mi ha incuriosita e quindi ho deciso di leggere il primo capitolo. Ancora più inaspettatamente questo primo capitolo mi è piaciuto.
Navigo poco in questa sezione perché le poche altre fiction che mi hanno incuriosita poi non mi sono piaciute così tanto. Forse perché sono troppo attaccata alla serie, e non mi interessano granché le storie che cambiano i fatti della serie o che li capovolgono, non saprei.
Fatto sto che a me questo primo capitolo è piaciuto. E inanzitutto volevo farti i miei complimenti per la scrittura. Mi piace moltissimo il tuo stile così ricco e colorito, dettagliato. Davvero ben scritto, e io amo le cose ben scritte.
In secondo luogo volevo farti i miei complimenti per la profondità di ciò che c'e scritto in questo testo. Ne sono davvero colpita, fa riflettere molto.
In effetti Arya è passata dall'essere una bambina tenace ma innocente, ad un'assassina. Ne ha fatta parecchia di strada, vero? Direi proprio di sì. Ricordo ancora quando, nonostante la sua tenacia, è stato difficile per lei diventare Nessuno, riuscendoci poi quanto bastava per poter uscire trionfante e ben addestrata dalla Casa del Bianco e del Nero. Perché infondo, Arya non ha mai veramente dimenticato chi fosse, aveva solo imparato a metterlo da parte.
Sono letteralmente impazzita quando ha ucciso l'orfana e Jaqen le ha detto di essere finalmente diventa nessuno e lei risponde "questa ragazza è Arya Stark di grande inverno, e sta tornando a casa." Una delle mie parte preferite in assoluto!
A molti non è piaciuta molto la scelta di Arya nel scegliere di consumare il suo primo rapporto nell'ultima stagione. Beh, a me non ha dato affatto fastidio, anzi. Nell'ottava stagione Arya aveva la età, era cresciuta e non era più una bambina, e solo gli dei potevano sapere cosa il destino le riservasse. Non sapeva se presto sarebbe morta o meno. Lei voleva sapere cosa si provasse, prima di andarsene, ed aveva tutte le ragioni del mondo. E chi meglio di Gendry? Quando Arya era più piccola, a me dava l'impressione che lui le piacesse. Non dal punto di vista sentimentale, ma in generale. E crescendo immagino che la situazione sia rimasta invariata, oltre magari ad esserci anche una possibile attrazione fisica. Non so se lei provasse qualcosa per lui, non penso, ma comunque qualcosa sotto bolliva. Se solo lui avesse accettato la sua proposta e l'avrebbe seguita...! 😩
Comunque è stato bellissimo leggere: "silenziosa come un’ombra, leggera come una piuma, veloce come una vipera." Dopo aver finito la serie ho deciso di leggere i libri, ho comprato e sto leggendo il primo libro da un pó, quindi sono fresca fresca di questa frase che Arya pronuncia spesso, grazie agli insegnamenti di Syrio Forel.
Insomma, nonostante la mia immagine di profilo (😜) adoro Arya, e mi è piaciuto tanto leggere questo capitolo ricco di pensieri che lei potrebbe sicuramente aver avuto.
Complimenti ancora!
Baci
Martina

Recensore Master
06/03/20, ore 16:24

Cara Maqri,

Ti confesso che volevo già passare da alcuni giorni per ringraziarti della tua bellissima recensione e stai sicura che lo farò molto presto, ma intanto passo qui. Pensavo che sarei andata direttamente su HP, ma mi incuriosiva leggere della ship Arya/Gendry perché non ho mai letto su di loro. Mi è piaciuta molto, sia come struttura, sia per il flusso di coscienza che segue l’analisi che della propria esistenza fa Arya, sia per la scelta di utilizzare le battute della serie. La scelta di diventare un’assassina fa parte di Arya fin da quando si ritrova a vedere l’amatissimo padre decapitato. Da quel momento in poi c’è spazio solo per la vendetta e la breve parentesi Arry, che comunque non cancella la voglia di uccidere chi ha ucciso i lupi. Uccidere è una necessità, un mestiere, ma anche laddove è la semplice esecuzione della setta non è un qualcosa che lascia l’anima indifferente. Ecco allora che Arya parla di strappi, di lacerazioni, di cose che non possono essere ricucite sia perché il prezzo di una vita è decisamente troppo alto, sia perché lei l’unico ago che sa manovrare è la spada che le ha regalato Jon.

All’interno di una disamina amara sul prezzo della vendetta, c’è il rapporto con Gendry. Arya vorrebbe che lui la capisse, che potesse amarla nonostante le molte ombre, ma non si fa illusioni. È bellissimo che distingua tra l’uccidere un estraneo per legittima difesa e uccidere un intero clan: da questa riflessione partono riflessioni su cosa vuol dire essere umani, cosa vuol dire amare e accettare, fino all’inevitabile ultima notte in cui, con la morte vicina, come spesso accade, la vita esplode anche e soprattutto con l’unione di due spiriti e due corpi. Non ti avevo mai letta, ma sei stata una sorpresa. Trovo che tu abbia sensibilità, un bello stile e soprattutto tratti delle tematiche interessanti in maniera approfondita. Sa di minaccia, ma attendi mie notizie, presto e anche sulle sezioni che ti sono più care e che leggo sempre con molto piacere! Un caro saluto,
Shilyss

Recensore Master
21/02/20, ore 01:52

Ciao!
Eccomi qui per lo scambio a catena del Giardino, e grazie a ciò ho potuto scoprirti come autrice, e devo dire che dopo la lettura di questo primo capitolo a primo impatto sono rimasta stupita dal tuo modo di scrivere, che ho trovato particolarmente poetico e stilisticamente non banale. Non ho potuto non scegliere di leggere questa raccolta perché sono una grande fan di GOT (anche se ammetto che l'ottava stagione non mi ha entusiasmata, ma vabbé). Arya è sicuramente uno dei miei personaggi preferiti da sempre, e tu con questo capitolo hai saputo delineare bene non solo la sua caratterizzazione, ma anche lo sviluppo del suo personaggio all'interno della serie, sottolineando il fatto di come lei abbia seguito la scia delle sue scelte. Mi è piaciuto come hai voluto soffermarti a dare valore a certe frasi che ritornano, ci sono parti di sé che si perdono quando si prende una vita, ed è vero, Arya ne è un perfetto esempio infatti. Mi è piaciuto come hai voluto mostrare il suo legame con Gendry, personalmente ammetto che non mi ricordavo che i dialoghi erano tratti proprio dalla serie, ma questa attenzione ai minimi dettagli l'ho apprezzata tanto! Tutto ciò per dire che leggendoti per la prima volta ho apprezzato subito il tuo lavoro, quindi complimenti e alla prossima! Sei molto brava!

Shakana

Recensore Master
23/01/20, ore 18:10

Ciao, eccomi finalmente a leggere la prima storia che hai scritto per la mia challenge. È la prima volta che leggo qualcosa di tuo, e la prima cosa che mi viene da dire è la più banale ma anche la più immediata: scrivi molto bene. Lo stile è davvero incisivo e mi è piaciuto molto come hai gestito lo spazio del testo, sapendo creare pause e richiami azzeccati. Quel "ci sono cose che non si può più essere" reiterato e che sfociano di fatti nel non essere una lady (qualcosa che lei non è mai stata - nè prima nè dopo) mi ha colpito molto e l'ho trovata una frase perfetta per accompagnare un riepilogo della vita di Arya. Hai scandito molto bene il suo personaggio, le sue vicende e il suo animo nel corso della serie. Il rapporto con Gendry si inserisce in questa dinamica e si gioca sul desiderio di lei di essere compresa e la consapevolezza che questo non è mai davvero possibile perchè lei è frutto della sua storia, al di là di ogni comprensione. Hai ridato terreno a questa coppia (che mi piace molto) e dunque ho apprezzato molto questo tuo breve lavoro. Ora passo subito a leggere cosa hai combinato con la coppia crack^^ Complimenti e a presto, dunque!

Recensore Veterano
23/01/20, ore 00:18

Ciao!
Ho deciso di leggere questa storia perché sono stata subito attratta dal titolo; penso che sia una delle frasi che ho più amato in tutto Game of Thrones e penso che chiunque, almeno una volta nella vita, si sia ritrovato in queste parole.
Arya penso che sia uno dei personaggi che più sia entrato nei cuori degli amanti di questa storia, soprattutto a causa di tutti gli ostacoli che ha dovuto superare fin da giovane età.
In questo capitolo hai deciso di riprendere la scena quando, ormai alle porte della battaglia di Grande Inverno, Arya raggiunge Gendry per “provare che cosa si prova prima di andarsene”, ma, invece di raccontarci i fatti accaduti in quel preciso momento, hai preso la palla al balzo per fare un piccolo excursus su quello che è stato il percorso della ragazza che l’ha condotta fino a lì.
Ho apprezzato molto che tu abbia deciso di ripetere in ogni paragrafo prima la frase “Ci sono parti di sé che si perdono, quando si prende una vita” e “Ci sono cose che non si può più essere, quando si prende una vita” perché le trovo entrambe veritiere e molto adatte a lei; è obbiettivamente vero che, dopo aver ucciso una persona, la tua vita non può essere più quella di prima, tu non puoi più essere la persona che eri prima. E’ qualcosa che ti cambia profondamente e con la quale si dovrà sempre fare i conti e naturalmente neanche Arya è incolume a tutto questo. Un conto è uccidere qualcuno per difesa, per proteggere se stessi o qualcuno a cui si vuole bene, ma un altro è uccide qualcuno per vendetta, come ha fatto ormai diverse volte lei. Ma in quel momento, quando si hanno così poche certezze su che cosa accadrà di li a poco e sul esito dalla battaglia tra i vivi e i morti, può mettere il peso del suo passato da parte e lasciarsi amare da Gendry, come qualsiasi ragazza della sua età.
Mi è piaciuto molto che tu abbia diviso i vari paragrafi con frasi dette da Arya e che sono comunque legati a passaggi importanti della sua storia, tranne l’ultimo. Infatti quel “Ma io non sono una lady. Non lo sono mai stata: non fa per me” lo dirà in una scena successiva, quando ormai tutto è tornato come prima, quando la realtà si era ormai ripresentata prepotente: non poteva cancellare quello che era per diventare una lady, diventare una moglie. Ormai era tardi per esserlo, senza contare che non era quello che voleva.
Nelle note dici che non avresti mai pensato che avresti scritto per questo fandom e che questa è una “breve sciocchezzuola”, ma secondo me hai fatto un lavoro davvero eccelso e sono stata davvero felicissima d’aver avuto l’occasione di leggerla.
Trovo che sia stata scritta molto bene, senza errori, e si vede che c’è una ricercatezza nello scrivere la frase, nello scegliere le parole per parlare di un personaggio così bello e complesso come Arya.
Spero di poter tornare a leggere molto presto qualcosa scritto da te perché mi piace molto il tuo stile e apprezzo molto il tuo talento.
Alla prossima,

Jodie

Recensore Veterano
21/01/20, ore 15:23

Ciao!
Ho letto questo primo capitolo qualche giorno fa, ma fra scuola e impegni vari non ho avuto il tempo di recensirlo prima.
Gendry e Arya sono due personaggi che adoro alla follia, e devo ammettere di essermi perdutamente innamorata del modo in cui li hai descritti qui: non è la classica Gendrya che qualcuno si aspetterebbe, bensì è un'introspezione su Arya in generale, ma anche sui sentimenti che prova per Gendry.
Il tuo stile mi ha colpito molto: la lettura è stata infatti incalzante e piacevolissima. Ho apprezzato moltissimo questo tuo modo di interpretare un personaggio così complesso come quello di Arya: tutti i pensieri sono perfettamente coerenti con quelli della ragazzina che abbiamo imparato a conoscere grazie a G.R.R. Martin prima e alla serie TV poi.
Assolutamente una delle storie che merita di più in questa categoria, a mio modesto parere.
Spero di poter leggere il prima possibile qualcos'altro di tuo. ;)
A presto! *-* Baci, Jacki.

Recensore Master
17/01/20, ore 11:55

Gentile Autrice, sono molto lieta di aver letto questo tuo primo brano che ho trovato semplicemente perfetto. Sei riuscita a scandire attimi della vita di Arya con parole che ne hanno descritto perfettamente la personalità. Tutto ciò che è diventata è stato in merito a come ha dovuto cambiare la sua ottica, la sua visuale della vita. Ha ripercorso i tratti salienti di quegli anni che tanto l’hanno trasformata, pensando di essere Nessuno, una perfetta macchina da guerra, capace di estraniarsi effettivamente da quanto provava nell’immedesimarsi in altre persone e compiendo degli atti che però non avrebbero dovuto lasciare alcuno strascico su di lei. Lei non è mai stata una lady, non si è mai atteggiata come tale, forse già da piccola, sentiva dentro di lei che la sua vita avrebbe dovuto essere diversa, e lei avrebbe dovuto mutare, essere altro. E per non avere una personalità definita aveva scelto di essere Nessuno. Ha imparato a muoversi nell’ombra e diventare insieme all’ombra letale per chi le era nemico. I pensieri suoi scorrono e si ritrova anche un poco di amarezza, in quanto nel suo cammino non ha potuto dedicarsi a se stessa, a comprendere cosa volesse veramente, a darsi la possibilità di poter voler bene o di amare una persona. Ma prima della grande notte ha voluto darsi una possibilità, per capire cosa si provava ad amare ed essere amati, anche solo per una sola notte, dall’uomo che aveva incontrato nella fratellanza, Gendry, e che ora aveva ritrovato prima della battagllia delle battaglie. Arya è un personaggio complesso che la serie tv, soprattutto nelle stagioni finali, ha trasformato in un guerriero ninja conferendole il potere di poter risolvere la situazione, facendone appunto solo un guerriero tralasciando Arya come persona con tutto quello che le stava dietro. Ho apprezzato pertanto questo tuo scritto, particolarmente per il modo e lo stile preciso e puntuale che hai utilizzato per scandire i pensieri di Arya che sono giunti potenti alla mente del lettore. Ti aspetto alla prossima sperando di riuscire a commentare. Un saluto.