Recensioni per
Dammi mille baci
di padme83

Questa storia ha ottenuto 160 recensioni.
Positive : 160
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
[Precedente] 1 2 [Prossimo]
Recensore Master
21/04/21, ore 18:21
Cap. 1:

Ciao Padme,
è la prima volta che leggo qualcosa di tuo e ne sono rimasto piacevolmente colpito.
Ammetto che non sono un grandissimo fan della saga di Harry Potter, però leggo volentieri qualcosa ispirata al suo mondo.
Lo so, avevi chiesto di leggere questa raccolta dalla quarta in poi, però mi piace fare le cose per bene e dall'inizio; in modo da vedere come l'autore/autrice porta avanti la sua storia/raccolta. Spero che la cosa non ti dia fastidio.
Hai saputo usare tutte le parole che avevi a disposizione in un modo davvero fantastico! Per esperienza, so benissimo quanto sia difficile riuscire a condensare in pochissime righe i sentimenti dei personaggi di cui si sta scrivendo; è davvero un'impresa ardua, ma tu ci sei riuscita alla grande.
Il ritmo è a dir poco perfetto, la lettura è facile da comprendere e immediata, così come i sentimenti e le sensazioni dei personaggi coinvolti.
Bello anche il contrasto tra l'ambiente, il contesto dove è calata questa storia, all'esterno, probabilmente in pieno inverno considerata la temperatura rigida e la passione che infiamma i due giovani innamorati. Si gela, ma loro non sembrano minimamente avvertire questo. La loro passione riscalda e investe tutto quello che c'è intorno a loro.
Una passione sfrenata, quasi animalesca, un volersi con tutto il corpo e con tutta la mente.
Sicuramente continuerò a seguire questa raccolta.
A presto.
Mask.

Recensore Master
07/04/21, ore 19:32
Cap. 1:

Wow.
E' descritta così bene che mi è sembrato di essere io a star limonando con Silente. XD
Inizio con una puntualizzazione: ho visto solo il primo dei film di "Animali fantastici" e quindi so poco e niente della storia, quindi da un giorno all'altro mi sono visto spuntare tutte queste storie che mettevano assieme Grindelwald e Silente e io non ci ho capito niente.
Detto questo, come ho già scritto, la storia è scritta incredibilmente bene e la lettura fila che è un piacere. E' breve, ma non è un problema vista la potenza della tua scrittura, e in fondo quello che volevi trasmettere lo hai scritto...
Un appunto per la narrazione utilizzata, molto peculiare, in seconda persona (?) che ho visto pochissime volte. Complimenti, perché è piuttosto difficile da far funzionare bene e tu ci sei riuscita!
Ottimo lavoro, a presto!
Altair13Sirio

Recensore Master
26/02/21, ore 16:27
Cap. 1:

Ciao cara,
perdonami infinitamente per il ritardo della recensione, ma questa influenza è proprio resiliente e non se n’è ancora andata veramente, sinceramente ci tenevo a lasciarti una recensione degna e ho preferito farti aspettare ancora un pochino.
Sono stata davvero felice di iniziare finalmente questa raccolta, che avevo già adocchiato da un po’, e che è stata una piacevolissima lettura – come sempre quando capito nel tuo profilo.
Stavolta vorrei iniziare dal titolo, perché lo trovo particolarmente bello ed evocativo, oltre a legarsi in maniera meravigliosa all’altra raccolta che ho già recensito, e ci permette di capire sin da subito che l’argomento cardine dell’intera raccolta è questo amore viscerale tra Albus e Gellert, ben esplicato anche dalla citazione introduttiva – io poi adoro trovare citazioni. Meraviglioso anche il titolo della prima flash; non conoscevo questa canzone in particolare, ma mi hai sicuramente incuriosita e trovo che tu sia riuscita a sfruttarla in maniera stupenda come prompt di partenza per la storia e adesso andrò ad ascoltarmela per intero. Sembra quasi di percepirlo in freddo che circonda Albus e Gellert, che viene totalmente ignorato dai due, grazie al contatto pelle contro pelle, grazie alla sensazione di fuoco liquido che suscitano l’uno nell’altro. Le loro emozioni totalizzano il loro incontro e fanno sì che null’altro conti e credo che questa sia una delle dimostrazioni più tangibili del loro amore.
Questa prima storia inizia in media res: siamo subito catapultati in un momento loro e viviamo le stesse emozioni che provano loro quando entrano in contatto, la smania di aversi, di toccarsi, di essere finalmente pelle contro pelle… sei stata meravigliosa a descrivere così tante sensazioni con un numero così esiguo di parole, non posso che complimentarmi con te. Sarà che io di solito vado davvero in crisi con le drabble e le flash, ma devo dire che tu invece sei riuscita a far palpitare il mio cuore allo stesso ritmo erratico delle bocche di Albus e Gellert e delle loro mani che si esploravano con impazienza. Quella tra loro è un’attrazione innegabile, ingovernabile, qualcosa che non può affatto attendere e quindi la domanda iniziale perde di ogni importanza, perché non è affatto necessario andare da nessuna parte – e l’allusione che hai aggiunto riguardo al fatto che, con loro, finisca sempre così mi rende alquanto impaziente id proseguire nella lettura di questa raccolta.
Devi sapere che non ho mai riflettuto molto sul rapporto tra Albus e Gellert, o per lo meno lo considero qualcosa di talmente profondo e di cui ci è stato detto così poco che non mi sono ancora fatta un’idea tutta mia. Quello che è certo è che, ormai, sono arrivata a considerare canonica la tua versione di questi due e che non riesco più a immaginarmeli se non che condividono questo rapporto viscerale, quest’unione di corpi, di anime e di menti che va molto oltre qualsiasi altra relazione i due abbiano avuto nel resto delle loro vite. Ciò che mi preme sottolineare poi, è lo stile meraviglioso che hai utilizzato in questa: è quasi ipnotico, trascina il lettore all’interno della vicenda e, so che mi sto ripetendo, ma riesce a fargli vivere le emozioni palpabili vissute dai due protagonisti. Ho apprezzato particolarmente l’utilizzo che hai fatto delle similitudini con il mare in tempesta e con il vulcano in procinto di esplodere: hai sfruttato due concetti che si possono considerare agli antipodi l’uno dall’altro, eppure ugualmente dotati di forza e di impetuosità, li ho trovati un modo davvero funzionale per descrivere le differenze e le affinità tra Albus e Gellert – quelle stesse differenze che finiranno poi con il dividerli, ma che qui sono ben lontani dal farlo.
Un altro dettaglio che ho apprezzato tantissimo è stato il tuo uso del corsivo, che sottolinea in maniera davvero magistrale i pensieri di Gellert: il suo punto di vista è veramente ben espresso e ho adorato i commenti che ha fatto riguardo ad Albus, mi hanno strappato più di un sorrisetto.
Mi scuso per la recensione un po’ sconclusionata, ma questo è ciò che accade quando una storia mi emoziona.
Scusa ancora per il ritardo e a presto,
Francy

Recensore Master
29/11/20, ore 22:17
Cap. 1:

Buonasera cara, che grandissimo piacere ritrovarti ed essere di nuovo qui, con nuove pubblicazioni da poter leggere. A ritrovare questa flash, pubblicata di botto quasi un anno fa, mi chiedo come sono rimasta indietro e non l’ho letta. Scema io, dico! Ma a parte questo, noto con piacere che da sola che doveva essere, ha dato poi il via ad una raccolta e ne sono molto felice, perché questi due personaggi tra le tue dita prendono letteralmente vita, si muovono, parlano, pensano con amore coinvolto e coinvolgente, perdendosi uno nelle braccia dell’altro, bocca contro bocca, lingue a cercarsi, neuroni a riaccendersi di passione. Loro non sono semplici amanti che si cercano di notte, al gelo, riscaldando la temperatura con il loro essere pura passione, espressività di un bisogno tanto evidente quanto profondo… no, loro sono esplorazione pura dell’animo dell’altro, loro sono la tua ispirazione e lo noto ad ogni volta che leggo qualcosa che è inerente a questa ship.
Entro in un mondo tutto costruito appositamente per dare vita alle loro emozioni, e senza fronzoli o situazioni particolarmente agiate a livello estetico e di ricercatezza – insomma, ovunque vadano per loro va bene, intendevo XD – si gettano nell’impulso e nel bisogno, in una fisicità che parla di quanto siano effettivamente bisognosi di ansimi, di baci, di contrasti di calore, pelle nuda, di loro. Ecco, hanno un bisogno viscerale di ritrovarsi e amarsi, non importa come, non importa dove, non importa il quando, e tutto esplode, fuoco con fuoco, attorno a loro in una chimica incomparabile. Tesoro, come li gestisci tu, sono davvero rapita! Non vedo l’ora di vedere cos’altro avrà in serbo questa tua raccolta, alla prossima, buon lavoro e buona ispirazione! :3

Recensore Master
24/08/20, ore 03:56
Cap. 1:

Ciao padme!
Finalmente scorro la lista delle storie da recensire del gruppo Caffè e Calderotti e arrivo a te che ti tengo d'occhio da tantissimo (mesi) anche grazie ai bellissimi aesthetic che prepari e alle presentazioni sui tuoi Albus e Gellert che ho finalmente iniziato a conoscere. Ora, ho perso il conto delle storie presentate e allora mi sono buttata su questa raccolta perché il titolo era troppo invitante.
Parti proprio a bomba con questo momento passionale in cui Gellert (mi par di capire che sia il suo pov) è quasi vittima della passione di Albus, dei suoi baci e delle sue attenzioni che finiscono per fare passare in secondo piano il proposito di uscire.
Mi piace molto come scrivi, con questo alternarsi di percezioni sensoriali e pensieri in testa. È una scelta perfetta per una flashfic così breve e passionale.
Non vedo l'ora di conoscere meglio i tuoi amati personaggi, al momento sono molto intrigata.

PS: mi sono accorta che ti sto scrivendo questa recensione a un'ora indecente e quindi tornerò domani! 😅 Cioè oggi, ma insomma ci siamo capiti quando mi sveglio, perché è tardissimo! 🙊🙈
Un abbraccio grande,
Sev

Recensore Veterano
25/07/20, ore 10:14
Cap. 1:

deinde  centum,

dein mille altera, dein secunda centum…



Arrivo a te sulla scorta di uno scorcio bellissimo – mozzafiato, nel senso che richiede un bel respiro, ampio e profondo sulla scorta della sintassi – in cui ho avuto il piacere di imbattermi; poi ho colto un’occasione estrinseca, perché, ahimè, altrimenti la gestione del mio tempo tende a sfuggirmi  di mano e finisco col procrastinare ad infinitum. Confesso, però, che se bazzicassi su questi lidi con una qualunque parvenza di regolarità, il titolo sarebbe bastato; e, dato che sono una persona bruttissima che sbircia in avanti, sappi anche che le epigrafi che  hai scelto sono l’una più colpo di grazia dell’altra – se più di un colpo di grazia non fosse una contraddizione in termini.  Sono una donna semplice, ecco.

Comincio dall’inizio, perché dall’inizio è giusto cominciare. Ed è forse appropriato cominciare con una nota, una premessa, personale: dalla sua primissima comparsa, come quasi una nota a piè di pagina in un libro di storia, io ho sempre avuto un debole per Grindelwald (vedi l’essere una brutta persona di cui sopra); la ship è  seguita a ruota. Ai bei tempi andati, questi due esercitarono su  di me una grande fascinazione e, occasionalmente, torno a leggere di loro con grande piacere, soprattutto quando quello che leggo è scritto con  criterio, con stile, con passione; dire “scritto bene” non renderebbe giustizia all’intensità ed alla bellezza di questa tua.

Mi sembra opportuno soffermarmi su due aspetti, sopra a tutti; perché, al nostro primo incontro, non voglio sommergerti con il papiro che pure potrei scriverti – e non solo per la mia inclinazione alla logorrea senza fine, ma per la ricchezza del materiale.

In primis, c’è un aspetto tecnico (mi piacciono le cose tecniche), ovvero il tuo ammirevole uso della seconda persona narrante. La seconda persona è un’arma a doppio taglio, almeno quando è puntata contro un lettore particolarmente intollerante come la sottoscritta, perché corre il rischio di suonare condiscendente, di instaurare un tono di paternalistico distacco – mi torna in mente  l’odiatissimo Se  una notte d’inverno un viaggiatore, che sarebbe dovuto piacermi immensamente, perché ha tutti i requisiti strutturali per parlare alla mia anima, tuta la metaletteratura di questo mondo, ma quel tono… La tua seconda persona, invece, sortisce l’effetto opposto del distacco, del giudizio. Trascina il lettore in un vortice, nel vortice della passione di quest’incontro d’amore che sa di clandestino – saranno le nebbie fumose, il freddo dell’inverno (britannico o continentale, poco importa), e l’intuizione della cronologia – eppure la clandestinità si perde sullo sfondo, in quel “dove” cui non è necessario arrivare, perché quello che conta è il qui, il prima di subito, l’adesso, assolutamente ora. Mi ha ammaliata, la maestria di questa tua seconda persona.

In secondo luogo, credo che una nota al merito vada alla grazia con cui padroneggi il genere erotico, in cui, almeno secondo me, è difficilissimo trovare la giusta misura, il giusto mezzo, descrittivo e stilistico, senza scadere nella becera meccanica dei pezzi che si incastrano né fermarsi un passo troppo presto, nel meramente allusivo – o, peggio, svagolare nel sentimentalismo da educande che vogliono far le trasgressive. L’erotismo, – quello vero, quello bello – è quello che hai messo in scena tu: uno scorcio di passione, dove è la passione stessa a raccontare una storia, a lasciare intuire una premessa, tra le righe e tra i sospiri.



Sappi che, passo passo, coi miei tempi da tartarughina artritica, conto di arrivare fino in fondo. <3



 

Recensore Master
13/07/20, ore 19:14
Cap. 1:

Te l’ho già detto quanto mi piace quando ti sbilanci un po’ nel rating, ma anche nelle parole e nei gesti?
Ecco, te lo dico. Mi fai impazzire.
Mi piacciono i dialoghi, quelle poche parole che si scambiano, ma che in quei momenti rendono tutto più piccante, più vivido più reale... io ce li vedo molto innamorato, ma anche molto molto appassionato. E mi piacciono sia dolci e tormentati che ragazzacci che fanno sparire vestiti con un sol pensiero...

“ Sei un mago o cosa? Avanti, falli sparire!
Ride.
Ride forte, l’impudente.”

In questo pezzo ho riso, perché istintivamente ho pensato a Vargas e Callisto, lo so, lo so, perdonami il paragone con loro, ma mi è venuto così... Lo so che non è lo stesso, perché Albus e Gellert scritti da te sono inarrivabili, ma ecco mi ha fatto sorridere il modo...
Come sempre sono felice di aver letto e proseguirò sicuramente nella lettura della raccolta, anzi già non sto nella pelle.
Un abbraccio e rinnovo i miei complimenti da tua lettrice devota.
Ladyhawke83

Recensore Master
29/06/20, ore 13:02
Cap. 1:

Travolgente, e stravolgente.
Questo racconto è implosivo, e ha una carica assurda. In uno spazio relativamente breve riesce a mostrare tutta la passione, e il peccato, in cui i due personaggi annegano, dalla quale sono inevitabilmente dipendenti.
I loro gesti, le loro parole, i loro sibili sussurrati sono trepidanti, sudati, ansimanti, eccitati – alieni a qualsiasi attesa, non possono fare altro che cercarsi e viversi e sprofondare l'uno nell'altro – ancora e per sempre.
Apprezzo sempre molto il modo in cui riesci a trattare un tema spinoso come la passione che prende vita: credo che vi sia sempre il rischio che la scena possa apparire piatta o eccessiva o addirittura poco elegante, invece nel tuo caso la scena è sempre meravigliosa, sentita, e si snoda attraverso immagini e allusioni capaci di fotografare i momenti più intimi con un eleganza e al contempo una passione fantastiche. Sei veramente bravissima in questo.
Il tuo Gellert, perché questo è proprio il tuo Gellert, cede sempre sotto ai colpi di Albus, non sa proprio resistergli, e forse non vuole neanche farlo. Emerge un bisogno smodato di toccarlo e farsi toccare, di sentirlo sin dentro la pelle e le ossa, di averlo vicino e non lasciarlo scivolare via. Anche in questo racconto, complice il suo punto di vista, l'amore che lo lega ad Albus è talmente evidente da essere disorientante: si ha davvero la sensazione che viva solo per i loro incontri, solo per le sue labbra.
Albus, che tra i due è quello che mi è sempre parso più padrone della situazione, trasuda al pari il desiderio di avere Gellert con sé, per sé, tutta la vita e forse anche oltre. In queste righe in particolare ho rintracciato quasi una furia bramosa in lui, che lo bracca, lo bacia, lo pretende, ben consapevole che l'altro sia scosso da emozioni gemelle.
Come ogni volta, rintraccio nelle tue caratterizzazioni tutta la paura di perdersi che assilla i personaggi – e non potrebbe essere altrimenti, perché in effetti si perderanno, sono destinati a questo, eppure leggendoti ho la sensazione che si perderanno senza perdersi mai (non so se abbia senso, nella mia testa ce l'ha XD).
Mi è piaciuto tanto anche il modo in cui si punzecchiano, così irreverenti e giocosi tra loro. Sono piccoli momenti in cui emerge chiarissima la loro complicità – il loro conoscersi benissimo, la loro totale e istintiva sintonia.
Sul tuo stile ho già detto tanto nelle recensioni passate, ma davvero ti confermi sempre un'autrice fantastica. Mi piace tantissimo il tuo stile di scrittura: è pieno, elegante, appassionato, bello da leggere (e sì, te l'ho già detto, perdona il mio essere ripetitiva!).
Non conosco la canzone 3 gradi, ma dati la bellezza del testo citato e la stupenda flashfic che ha ispirato credo proprio che appena ne avrò l'opportunità l'ascolterò! Per ora mi limito a dire che gli estratti scelti sono una meravigliosa cornice del momento narrato.
Complimenti come sempre!
Un abbraccio, a presto!

Recensore Master
11/06/20, ore 15:28
Cap. 1:

Ciao,
É da ieri che tento di recensire quindi eccomi qui!
Adoro questa tua storia, il modo in cui descrivi i sentimenti di Gellert e il comportamento di Albus. É stupendo, anche se non mi é ben chiaro in che modo rientrino i tre gradi.
Mi piace il fatto che hai scelto di scriverli in un momento tanto intimo, mentre sono da soli e insieme. Non credo ci sia momento più bello per loro.
Me li immagino che non riescano a staccarsi le mani di dosso, é quindi una cosa dannatamente triste che si ritrovino a doversi combattere ed odiare.
Adoro questa storia che seppur nella sua brevità esprime tutti i sentimenti e le passioni in due creature così diverse eppure così legate.
Mi piace soprattutto per la sua brevità perché é più difficile da scrivere.
Un saluto,
Miss Loki_Riddle Gold

Recensore Master
14/05/20, ore 19:09
Cap. 1:

Il fandom di Harry Potter è sempre una garanzia: un sacco di personaggi, un sacco di interpretazioni, un sacco di idee e di concept. La mia prima Grindeldore è questa storia: una coppia che non ho mai considerato fino in fondo, alla quale raramente mi viene da pensare, e che secondo me ha bisogno di un autore capace per essere trattata in maniera meritevole, corretta, adulta e intelligente.
Tutte caratteristiche che sono fiera di annunciare ho trovato qui.
Già la citazione iniziale di Catullo, riportata in latino, rappresenta un ottimo inizio: trascina in un’atmosfera “magica” per davvero, senza tempo, quasi delicata. Un ottimo contrasto e “inganno” per una storia invece molto più brutale e passionale.
Davvero, mi ha sorpreso questi angolo “freddo” e aggressivonella Grindeldore, e te ne faccio i complimenti. È un tipo di interpretazione che raramente si vede nelle storie M/M e che non mi sarei immaginata da un personaggio come Albus Silente, men che meno da giovane. E complimenti anche per le descrizioni e le immagini che hai usato per parlarne. Il fuoco (o meglio “fuoco liquido”: FANTASTICO), la furia, le invocazioni alla figura di Dio (non sono sicura che abbiano posto nella testa di un mago suprematista che odia i Babbani, ma è anche vero che da molto sono lontana da Harry Potter…) e poi i morsi che “torturano”, le dita che scorrono e agguantano e guadagnano spazio, i gesti generalmente bruschi e aggressivi. Un’interpretazione particolarissima che ho molto apprezzato, soprattutto con il sapiente uso del corsivo, che intreccia i pensieri di Grindelwald con quelli in corso e le sue osservazioni sarcastiche, soprattutto legate alla sua natura di mago, sono molto godibili e coinvolgenti.
Sono veramente molto curiosa, magari eventualmente continuerò. È un bel concept e mi è piaciuto molto come l’hai sviluppato.
Un saluto
Lady R

Recensore Junior
14/04/20, ore 15:15
Cap. 1:

Ciao Cara, sono la ragazza che ha scritto sotto il tuo commento del post di FB.
Come ti ho detto ieri, la tua opera mi ha decisamente incuriosita. Primo, perché è da tanto tempo che non leggevo nulla su Gellert e Albus, secondo, perché non è la classica storiella, bensì una visione introspettiva della loro passione, del loro amore... Davvero fantastico.

"Fa freddo, questa notte, fa un freddo maledetto ma tu neanche te ne rendi conto – il suo corpo, schiacciato addosso al tuo, brucia e freme e ribolle come il cuore ardente di una fornace"

Questo tratto è stato davvero forte e d'impatto per me. Mi ha colpita moltissimo. Sicuramente continuerò a leggerti. Amo il tuo modo di scrivere!

Un abbraccio virtuale ❤️

Recensore Master
01/04/20, ore 18:07
Cap. 1:

Ma mia cara Padme! <3 <3

In questa quarantena leggere di loro dopo aver preso a vedere la maratona in compagnia (al sesto film ho spiegato dove andasse il treno, chi fosse Lucius, chi fosse Draco, chi piacesse a Harry), ma ora, con un ghigno perfido et lupesco <3 sono qui a complimentarmi per come li rendi sempre, per la passione che trasuda in ognuna delle tue righe, per Albus e per la sua caratterizzazione. Gellert ne è assuefatto, ne è ammaliato (qui vorrei mettere una poetica metafora perché tu suggerisci e scrivi poetiche figure retoriche, ma mi esimerò, mia cara, bravissima, autrice, mi esimerò per evitare che qualcuno si ispiri un po’ troppo e te la scriverò in altre sedi, se vorrai). Albus è un personaggio che noi conosciamo quando è molto anziano e saggio, ma che non si esime mai dal fare una qualche battuta arguta e insolente.

È intelligente ed è stato mortalmente potente e se ha scelto di occuparsi dell’educazione della futura classe dirigente e non della Gran Bretagna babbana è perché è un illuminista, un riformista, un padre della patria. E come molti padri della patria è anche un po’ rivoltoso dentro e non solo nella gestione e nella chiarezza con cui porta avanti la sua didattica a Hogwarts (penso a quando ammette con gli studenti che Voldemort è tornato o incalza il ministro perché ammetta quanto succede alla fine dell’Ordine della Fenice), ma anche per come gestisce l’amore e Gellert, per la complicità che questa coppia dimostra e per la parità che sfoggia in ogni occasione, uscendo fuori da versioni cristallizzate e stereotipate. E non potrebbe essere che così perché in questa scena che tu ci fai sbirciare come dal buco di una serratura noi cogliamo il realismo – o lo coglie chi lo ha vissuto, chi conosce quel sottile equilibrio che esiste quando si dividono le lenzuola. È sempre molto bello vedere come rafforzi i tuoi headcanon.

Quando leggo che Albus e Gellert sono eccitati non riesco a non pensare a due cose: la prima, quella più semplice, è che sono una coppia di amanti che si desiderano; l’altra che questa eccitazione ci ricorda che il loro legame è una fusione più intensa – sono menti collegate, anime gemelle, cuori che battono allo stesso ritmo. Non c’è bisogno di andare da nessuna parte, dice Albus, ma la verità, temo, è che con lui Gellert vola – e noi con loro. Un abbraccio forte forte e a presto, mia cara,
Sempre ammirata e coinvolta nei tuoi gioielli,
Shilyss <3

Recensore Master
16/03/20, ore 16:50
Cap. 1:

Ciao cara!
È passato troppo tempo, non sai quanto mi erano mancate le tue storie!
Ti avevo detto che stavo bazzicando da queste parti e infatti eccomi a lasciar eunnpicoclo segno del mio passaggio.
Ammetto che in realtà mi sono appena riletta Mystery of love, ché in questo periodo sto di nuovo in fissa con quei due e volevo assolutamente rispolverare una fanfiction in particolare, che adoro e che è tra i miei preferiti. ;)
Ovviamente ero anche molto curiosa di passare dall'ultima cosa che hai scritto, perciò sono approdata su questa raccolta bellissima.
Avrei voluto passare molto prima per farti un regalino di compleanno, ma non ce l'ho fatta. Perdonami, purtroppo alla fine, tra le mille cose, mi è sfuggito completamente. Comunque ora eccomi qui a recuperare e, credimi, passerò anche alle altre storie di questa raccolta.
Per quanto riguarda questa... beh, che dire? Meno di cinquecento parole e riesci a svelare un mondo. Sono sempre loro e non sai quanto io sia felice di ritrovarli ogni volta. Sono perfetti e bellissimi, innamorati pazzi, la passione che traspare è come un vortice che risucchia il lettore.
Adoro il modo in cui si desiderano e si sfidano, c'è complicità, comunione d'anime prima ancora che di corpi, e il modo in cui dipingi tutto questo è semplicemente magistrale.
Il tuo stile è tra i miei preferiti qui su Efp, così travolgente e musicale, sempre poetico e originale. Okay, ho fatto pure la rima! XD
E poi alla fine, quel richiamo a Catullo, quel "dammene ancora, dammene di più", ci sta da dio.
Mi piaceranno il modo in cui hai iniziato, "dove andiamo", e quello in cui hai finito, "non c'è bisogno di andare da nessuna parte", perché il viaggio è quello che stanno facendo ora, quello che tu hai fatto fare a noi. E in questi giorni difficili è proprio quello che mi ci voleva.
Ti faccio tanti complimenti.
Grazie per il bel sogno e a presto!
S.
(Recensione modificata il 16/03/2020 - 05:47 pm)

Recensore Master
19/02/20, ore 12:20
Cap. 1:

La sua pelle sulla tua è fuoco liquido, seta disciolta, vetro fuso. È il nucleo rovente e fiammeggiante del Sole.
Mon amour, come potevo non esordire citando questa frase? Come potevo solo pensare di non poterlo fare? È il fulcro di tutto. Non è cioè che definisce a 360° ciò che sono, perché ce ne sono un'infinità di cose che ancora ci devi raccontare, su di loro, ma questo ardente desiderio, questa pelle bollente, che è fuoco liquido, vetro fuso, tutte cose calde abbastanza da fare del male, eppure...
eppure sono lì, mon amour, a cercarsi, a farsi domande che non hanno bisogno di risposta: "Dove andiamo?". No, sono già dove devono essere, uno nelle braccia dell'altro, a ricercarsi, a trovarsi e a perdersi di nuovo ogni volta.
Ogni volta che le loro labbra si sfiorano o la loro pelle, o il bisogno di assaggiarsi mordersi, leccarsi, è una stilettata nel cuore che fa bene e male. Quando li descrivi nel vortice della passione, ci travolgi. In mezzo alle parole che decidi di usare, alle espressioni, agli sguardi che descrivi, c'è una mera sofferenza e allo stesso tempo l'allegria di un sorriso spontaneo. L'amore è questo, mon amour... l'amore è soffrire e vincere le battaglia interiori, ma non la guerra. Quella è infinita, quando si ama.
Più hanno urgenza di aversi, più sembra difficile riuscire a farlo: la smania che crea quell'incapacità di compiere gesti come spogliare l'altro, frustra perché ogni minuto è prezioso, per loro. Non si spreca e la passione non va alimentata con l'attesa, ma consumata, vissuta, e solo tu potevi riuscirci in meno di 500 parole. Come un pittore che riesce a dipingere in una tela minuscola un capolavoro di colori e sensazioni.

Questa piccola flash brucia, mon amour. Brucia come il loro amore e il tuo amore per loro. Fanno male; li ami tanto e fanno male, ma se fosse solo questo non saremmo qui... Riesci a riproporli sempre in chiavi nuove; puoi descrivere un primo bacio anche mille volte, sarà sempre una novità e un colpo al cuore. Riuscire in questo non significa solo esser bravi, essere ricchi dentro e non vuote ampolle – oltretutto incapaci di essere riempite – ma anche che li conosci così bene, sono talmente parte di te, che non puoi in alcun modo smettere di pensare ad altre situazioni che vuoi, devi, hai bisogno di raccontare. Io sarò sempre qui ad attenderle, queste storie, mon amour!
Dunque a presto ♥
Ti adoro, sei la mia acquerellista di storie preferita; solo tu ci riesci, non so come fai, ma scrivi acquerelli.
Miry

Recensore Master
15/02/20, ore 19:43
Cap. 1:


Ciao, lo ammetto il genere non è spesso nelle mie corde. Come lo descrivi tu, tuttavia, uno non è volgare (e già è il novanta per cento), due non è scontato (e arriviamo all’altro dieci per completare l’intero). E’ però il sovrappiù che colpisce.
Hai ritmo, passione, colore, descrivi un amplesso che più che un incontro amoroso è un dipinto in movimento, sentimento, poesia ed opera d’arte. C’è il significato più alto dell’eros. Per lo meno, per come lo intendo (forse erroneamente) io. C’è quel trasporto emotivo che è anche malia che cattura e attira e trascina con impeto quasi in un’altra dimensione. Insomma, un lavoro fatto con la testa e con i sentimenti, oltre che con ispirazione e passione. Tra l’altro, perfino il ritmo e la musicalità, davvero, sono ottimi.
Insomma, un inchino e tanto di cappello. Alla prossima :)

[Precedente] 1 2 [Prossimo]