Ciao robin!
Questa shot è molto interessante e mi ha fatto un gran piacere leggerla. La breve introduzione prima dell’immagine descrive gli attori di questo momento di passione rubato e sbagliato, che viola molte delle leggi sociali esistenti. Anzitutto, la protagonista tradisce. È impegnata in un’altra relazione e cede a un momento di passione con un collega più giovane. Un comportamento che, purtroppo, fatto da una donna ha ancora una sorta di riprovazione rispetto al contrario, che invece è sempre accettato in nome di una visione paternalistica della società. L’altro tradimento è nei confronti dell’ufficio, in cui le relazioni sentimentali o sessuali tra colleghi non sono ben viste perché distoglierebbero dall’obiettivo, la produttività. Il terzo tipo di tradimento la protagonista di cui viviamo le sensazioni lo fa nei confronti di se stessa.
Da un lato, ella ascolta una parte di lei più primitiva e oscura, che cede alla passione e all’impulso perché vuole farlo, ne ha la possibilità e considera l’incontro al distributore come il proseguimento di un gioco iniziato con la chat. In questo senso, il fatto che la shot si chiami “domino” e richiami un altro gioco ancora è un rimando interessante. Lei, però, non è così. Viene descritta dal suo capo – il solo punto di vista esterno che ci viene riportato – come una lavoratrice indefessa, ligia, affidabile. Tutto il contrario di una che allaccia una relazione nella pausa caffè. E in questa idiosincrasia sta il senso della natura umana, io credo: siamo fatti di tanti elementi e possiamo essere ligi al lavoro e prendere una sbandata per un collega. Ma torniamo un momento al titolo della storia, “domino”: come hai spiegato, questa lieve pressione che fa cadere tutti i tasselli, una volta messa in moto è impossibile da arginare o frenare: questa è la fine della protagonista? Perderà e si perderà in questa relazione? Ho trovato intrigante questo tuo racconto e sarei felice di leggere di più riguardo questi personaggi. Complimenti e a presto!
Shilyss |