Recensioni per
Lacci stretti tra Fedeltà e Inganno
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 90 recensioni.
Positive : 90
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
27/09/21, ore 11:47

Ciao shilyss **
Essendomi messa in pari con l'altra storia che sto seguendo (io pensavo di no, e invece), ho deciso di passare da questa raccolta che mi incuriosiva da tanto. Mi piace l'idea di raccontare qui dei missing moments che sicuramente sono un arricchimento alle storie principali. Questo capitolo è per forza di cose molto malinconico, tenero e triste. Loki se n'è andato, cadendo oltre il ponte e in queste tre flashfic si legge tutto il dolore di Sigyn, che inizia con l'incredulità: nella prima infatti Sigyn cerca di metabolizzare quanto è successo, ricorda i loro giochi da bambini e sfiorandosi le labbra pensa a quel bacio. E il dolore è cos' forte che paradossalmente non riesce a piangere, che potrebbe sembrare assurdo, ma in realtà succede spesso che un dolore sia tanto forte da lasciarci completamente bloccati. Nella seconda flashfic Sigyn ripensa a Loki, e arriva a chiedersi quanto effettivamente lo conosca? Lo ha "frequentato" per tanto tempo ma ci sono tante cose che non conosce, perché Loki è Loki e molto di ciò che lo riguarda è mistero, e adesso Sigyn è esasperata perché lui se n'è andato e ad alcune cosa forse non potrà avere risposta. La terza è quella più struggente, perché Sigyn è ancora bloccata nel suo dolore. Piangere è una liberazione, ma lei non ci riesce. Pensa che Loki si sia dimenticato di lei (ma anche da morto oramai è canon che non si dimenticherebbe mai di lei). E l'abbraccio di Thor rende tutto ancora più struggente, sigh. Ovviamente in questi casi c'è sempre il rimpianto e Sigyn si chiede "Chissà cosa sarebbe successo se avessi fatto questo o quello". Però mi sa che è vero, Loki avrebbe perseguito comunque i suoi obiettivi. Molto struggente, ma molto bella e coinvolgente T_T
A presto :*
Nao

Recensore Master
15/06/21, ore 18:12

Ciao shilys,
ammetto che prima di lasciarti questa recensione, ho dovuto informarmi un attimo sulla mitologia norrena, in particolar modo di Sigyn, altrimenti rischiavo di non comprende appieno la tua storia (nonostante ciò, temo comunque che qualche sfumatura mi sia sfuggita).
Al che potresti – giustamente – chiederti perché non ho virato su qualche fanfiction degli Avengers invece di esplorare questo fandom. Dubbio del tutto legittimo, per l'appunto. Tuttavia, ricordo che ho visto dei tuoi post su Facebook ed ero curiosa di scoprire qualcosa in più su Loki e Sigyn.
Per comodità e anche per facilitarti la lettura, indico i titoli delle tre drabble.

La caduta
Come inizio, è molto d'effetto. Ci sono così tanti sentimenti – incredulità, malinconia, rimpianto, dolore – che ero davvero in difficoltà. Ho apprezzato molto che tu sia riuscita a descrivere questo grumo di emozioni con una delicatezza davvero invidiabile.
Infatti, nonostante il clima drammatico, la tragedia che la protagonista sta vivendo non è narrata in maniera esagerata. La lettura appare fluida, per nulla appesantita.
Di Sigyn so poco e nulla – probabilmente questa cosa ti farà drizzare i cappelli per l'orrore – ma mi ha dato l'impressione di una creatura estremamente consapevole del carattere del suo innamorato. Non si illude sulla natura di Loki, anzi sembrava accettarlo per quello che è.
Mi è sfuggito un sorriso quando la dea ricorda quello che Loki era stato e l'accenno alla loro infanzia insieme.
Inutile dire che ho apprezzato molto il riferimento al rapporto burrascoso con Thor, che ritengo un elemento essenziale per sviscerare meglio il carattere del dio dell'inganno.

Verità nascoste
Se l'incredulità faceva da padrona nella prima parte, qui ho percepito molto dolore.
Le chiacchiere al veleno che serpeggiano alla corte di Asgard non sembrano dar pace alla ragazza. Ti dirò la verità: non mi è chiaro se lei ne sia toccata o meno.
Ho visto una Sigyn molto concentrata su se stessa, sul proprio lutto, ma che cerca di fare trasparire poco o nulla della sua sofferenza. La sua mente è totalmente rivolta al passato, per cui mi sono chiesta se effettivamente abbia sentito o meno quei sussurri.
Il dolore l'ho visto anche quando Sigyn cerca di tornare indietro nel tempo, appigliandoso alla memoria per cercare di capire come quel bambino che conosceva, con cui giocava, sia diventato poi quell'essere vendicativo.
In realtà penso che sia questo il tassello fondamentale: Sigyn non c'era quando Loki ha dovuto fare i conti con la sua verità, non è potuta essere al suo fianco e non ha avuto la possibilità né di salvarlo – ammesso che si potesse – né di conoscerlo. E' condannata a ricordare quello che era stato, non quello che Loki era diventato.

Labbra
Questa è sicuramente la parte più straziante di tutta la storia. Ho apprezzato l'altalenarsi tra passato e presente e il tentativo di lei di andare avanti. O almeno una parte di lei vorrebbe, perché l'altra mi sembra totalmente devota a Loki.
Qui il rimpianto è prepotente, non solo nelle ultime righe ma in tutta quest'ultima drabble.

Per quanto riguarda lo stile, ho trovato questa storia una lettura molto piacevole. La mia scarsa conoscenza della materia non mi ha ostacolata nella lettura – a parte qualche nome, qualcosa sapevo grazie ai film. Anche se non so quanto questi siano attendibili o meno – e questo mi ha permesso di apprezzare molto questa coppia.
Ti faccio i miei complimenti.
Alla prossima,
Blue

Recensore Master
14/06/21, ore 01:29

Ciao, mia carissima Shilyss ^^

Non hai idea da quanto tempo desideravo tornare sul tuo profilo e dai personaggi che mi hai insegnato ad amare. Tra le tue creazioni io ho sempre l'imbarazzo della scelta e, dal momento che amo complicarmi le cose, ho deciso di riprendere il mio viaggio dai missing moments delle tue long, che ovviamente sono sempre nella lista letture ♡
Introduci questo racconto carico di mille emozioni con il focus su Loki e Sigyn, ma soprattutto approfondisci avventure e sentimenti che ruotano intorno al principe attraverso i lontani ricordi di Sigyn. Leggo il titolo quasi come fosse un aforisma per identificare la coppia che formano lealtà e inganno impersonificati da Loki e Sigyn.

L'incipit è quello di una perdita cruda per la nostra Sigyn, una mancanza improvvisa e inaspettata che toglie luce dagli occhi a tal punto da non riuscire a bersi dei primi bagliori della primavera ormai alle porte. È molto intensa la contrapposizione tra serenità della natura e inquietudine di Sigyn, contrapposizione che peraltro si riverbera non solo nell'animo della ragazza ma anche nella lettura che fatica ad affrontare, rispecchia la sua vicenda personale e rende la sua perdita più vicina che mai al cuore. Il tempo si cristallizza nella mente di Sigyn, lei vorrebbe tanto tornare a momenti ormai trascorsi (e più felici).
Sigyn lo ha perso in modo tragico e non è un lutto che ha travolto solo lei. C'è un motivo se la natura continua a sorridere nonostante il dramma che ha investito questa famiglia, la morte di Loki è stata silenziosa, non ha scosso la terra.
Il dolore lascia lentamente posto al raziocinio e all'incredulità che un simile evento possa essersi realizzato davvero. La ragazza cerca una ragione per dare un senso alla perdita. Sembra un fratricidio (così si afferma in giro) che la purezza (lealtà) di Sigyn non può accettare; allora la sua mente limpida quasi fanciulla scava nel passato, torna all'origine e cerca le radici di un astio secolare (?) nell'infanzia dei due contendenti: non trova solo astio, anche se esso sembra destinato a predominare tra i due fratellastri.
Ripensando all'unico e accidentale contatto amoroso che si è verificato tra loro, sembra che nella mente di Sigyn possa essersi fatta largo l'idea che dietro la morte di Loki ci sia un mistero che lei nel qui ed ora non riesce a svelare. Può solo concentrare le sue forze sul dolore che prova e sulla ricerca di un modo per riuscire ad esprimerlo.
In questa prima flash tratti di una caduta fisica e morale, non solo per il diretto interessato, ma anche per coloro che lo circondano e sono a lui più vicini.

Come hai anticipato nell'introduzione, la notizia della morte di Loki è sulla bocca di tanti e il modo in cui viene narrata non può che giungere alle orecchie di Sigyn. Non sembrano comuni sconosciuti coloro che sferzano il colpo - così doloroso che sembra abbiano colpito direttamente lei, come se Sigyn e Loki fossero un'unica entità -, ma famigliari con i quali lei siede al tavolo.
Lei è la custode di verità che nessuno conosce e che potrebbero riportare i pettegolezzi e le infamie alla comune decenza. Sigyn rivive dolci ricordi dai racconti di Loki; lei sa che il rapporto con il padre non era una mera questione di sangue, ma si basava sulla ricerca continua di stima e fiducia da parte di loro, si basava su un desiderio che lo rendeva profondamente dedito ai sentimenti, forse anche quelli più compromettenti per l'uomo che tutti affermano fosse diventato dopo la scoperta delle sue vere origini. Sempre dai ricordi della giovane - di nuovo contemplando sentimenti più aperti al prossimo - non risulta abbia desiderato il successo solo per sé, il fratello è parte integrante del suo futuro e dei progetti che avrebbero reso il padre orgoglioso dei suoi figli, senza alcuna distinzione tra essi.
A questo punto del tuo racconto diventa ancora più palese che la conoscenza tra Loki e Sigyn (come anche la conoscenza tra gli altri membri della famiglia di lui) sia di vecchia data e loro. Però questa conoscenza più approfondita tra loro si è interrotta bruscamente molto prima della disgrazia che ha comportato la morte di Loki, tant'è che il destino non ha concesso a Sigyn di ricoprire un ruolo formale accanto a Loki, tanto da non rendere necessario esibire il lutto.
L'assenza di Loki muta anche il luogo in cui lui è cresciuto. Tra le mura del palazzo si può sentire amplificato il riverbero di un addio innaturale e inaspettato, tanto che Sigyn non riesce più ad associare il luogo ai ricordi spensierati della sua fanciullezza. Il doppio malessere dell'assenza e del significato che la sua presenza aveva per tutti loro è appesantito dalle voci inopportune di chi non sa e nemmeno si sforza di conoscere prima di giudicare; le origini di Loki sono alla base delle falsità, hanno già condannato la sua memoria aggrappandosi al dettaglio che non rende una persona ciò che è nella sua totalità. Lei sa che Loki era molto più di questo, ma sembra anche che il suo comportamento dopo la scoperta della verità abbia alimentato i pettegolezzi.
Tra tante verità che lei conosce - grazie al fatto che lei, volente o nolente, solo con la sua presenza fosse diventata la sua confidente - un importante ricordo sfugge dalla mente di Sigyn per svelarla. Lei si aggrappa al pensiero del Loki che è stato e immagina/spera che esso possa aver influito sull'anima del Loki che è diventato, non mette in dubbio che sia così, ma sente il bisogno di conoscere la verità che le sfugge, purtroppo però lei non ha più l'occasione di svelarla dalla voce del diretto interessato.
Verità e menzogne si intrecciano in questa flash, persino Loki stesso ne è rimasto vittima a causa del padre: una verità che lo ha scosso nel profondo, che ha toccato il suo essere più intimo, l'identità ma prima ancora la personalità e le guerre contro un popolo che si è impegnato a sterminare, salvo poi scoprire che stava combattendo contro la sua gente, tanto odiata fino a quel momento e non solo da lui, esservi "imparentato" risulta essere un peccato, ma non per l'uomo che lo ha accolto come un figlio. Deve essere una rivelazione alquanto scioccante e a Sigyn non è dato sapere quali conseguenze abbia portato veramente nell'animo di Loki, può solo limitarsi ad ascoltare la storia dalla bocca degli altri, che sua vera oppure no.

La terza flash è dedicata al loro rapporto più intimo, un rapporto indelebile per il cuore di Sigyn; ricordi ancora più amari immaginando che nel momento della morte Loki non abbia rivolto un ultimo pensiero a lei (è passato troppo tempo dal loro ultimo incontro), esattamente come continua a fare lei dal giorno della sua scomparsa.
Il ricordo di Loki si trasforma in pena nella mente di tutti, ma non nella mente di Sigyn, lei non può sopportare che il suo ricordo venga infangato da ciò che è successo prima della sua morte, si rifiuta di credere che le voci che corrono sul suo conto siano la verità. Lei non vuole ascoltare, non vuole pensare, vuole solo dare retta al dolore che il suo cuore martella nel petto al pensiero che lui se ne sia andato per sempre. Fa la conta dei pochi beni materiali e immateriali che le restano di lui, fa l'inventario del suo cuore.
La fiducia di Sigyn vacilla proprio nel momento più indelicato quando i ricordi più lieti tendono a svanire dalla sua memoria. Lei non sa, può solo ipotizzare e le idee della gente si fanno sempre più drammaticamente plausibili sul conto di Loki. E a lei sembra di perderlo di nuovo, perde l'uomo che conosceva (che credeva di conoscere) e di cui era innamorata. Sigyn non riesce a sfogare i suoi tormenti, la sua ragione le ricorda quanto Loki appartenga al passato e il lutto per un uomo che non aveva avuto modo di conoscere, che non avrebbe riconosciuto a distanza di anni, sarebbe stato insensato, eppure l'amore che prova per lui non si è mai spento.
Sembra che dalle voci che girano ci sia anche falsità sul rapporto tra i due fratellastri, si denota dell'intensità con cui Thor sfoga il suo dolore per la perdita subita.
Il pianto sul viso di Sigyn scorre solo spinto dal rimpianto di non aver saputo trattenere il giovane che era e di cui si era innamorata. Si accusa di aver lasciato che si trasformasse in un ingannatore; lei che conosceva le pieghe più profonde del suo cuore si è lasciata sfuggire anche le sue redini a causa della menzogna che vince sulla lealtà e forse anche sul perdono che Loki non ha saputo concedere al padre. Probabilmente lo avrebbe aiutato la vicinanza di Sigyn, ma ne dubita lei per prima.

Perdonami immensamente per il ritardo, tesoro, so che le scuse sono poca cosa ma spero tu possa accettarle comunque, ci tengo sempre a leggere le tue storie come meritano. Resti sempre l'autrice che mi ha sconvolto mente e cuore dal primo momento in cui sono entrata sul tuo profilo ♡♡

A presto!
Un abbraccio grande grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice)

Recensore Junior
25/04/21, ore 17:20

Ciao bellissima! Scusami tanto per il ritardo! Ma ho avuto una settimana terrificante! Tra la corse agli Oscar e lo scrivere, non ho avuto tempo per quasi niente!.
Come sempre, io ti faccio i miei più sinceri complimenti per questa storia! L'hai scritta come sempre benissimo, ho percepito ogni sentimento di Sigyn! Il suo amore per Loki esiste già da quando era un bambina, e con il tempo è divenuto sempre più forte e profondo. Il rimpianto che prova dentro di sé è immenso, si pente di non avergli detto quando era il momento, quanto lo amasse.
Al solo pensiero che Loki con il passare del tempo, verrà ricordato sempre come il traditore, come colui che ha cercato di distruggere Asgard. Lei continua a ricordarlo come il dolce bambino che le faceva i dispetti, il dolce ragazzo che tanto amava e che la faceva stare bene.
Il non riuscire a piangere è perché non riesce "almeno credo" a pensare che lui sia morto, che lui non ci sia più, per lei, è un doloro troppo grande da sopportare. Ma alla fine ecco che le lacrime scendono, e con tanta amarezza accetta la scomparsa dell'unica persona che lei abbia mai veramente amato.
Bellissima storia, mi è piaciuta molto e mi ha fatta emozionare davvero tantissimo! COMPLIMENTI!
Ciao bellissima e alla prossima!

Recensore Veterano
19/04/21, ore 09:26

Eccomi, eccomi, eccomi!
Ti chiedo veramente scusa, come compagna di scambio questa settimana ho fatto veramente schifo. Purtroppo devo approfittare dei momenti in cui il mio povero PC funziona e fortunatamente, ora, è uno di questi. 

Allora, avevo già puntato la raccolto la scorsa volta quindi sono stata molto contenta di poter passare da qui. Ho letto che hai pubblicato un aggiornamento, ma ho preferito partire dall'inizio della raccolta per paura di perdermi pezzi. E le tue storie sono sempre così ricche di riferimenti che sarebbe stato veramente un peccato!

Mi piace molto come il titolo faccia da filo conduttore e come tu abbia deciso di impostare questo primo capitolo proponendo tre momenti diversi ma accomunati dalla stessa cosa: Loki se n'è andato, è caduto nel Bifrost. 
Si passa dall'incredulità di Sigyn: il Bifrost sembra troppo grande, troppo vasto, profondo per una persona sola. Ho trovato questo momento ricco di malinconia mentre questa cappa scura che la (presunta) morte di Loki porta con sé sembra calare su Sigyn.
Tuttavia la tristezza non contagia gli altri (almeno per la maggior parte di loro) e vediamo come da questa morte faccia partire subito i pettegolezzi, le storie, i canti che non celebrano il principe cadetto, non celebrano nemmeno Loki, ma piuttosto sono un modo di ricordare il traditore, lo Jotunn. 

Ho adorato come tu abbia deciso di costruire il lutto per Sigyn: un lutto che le pensa di non poter provare, ma che è ricco di malinconia, di rimpianto per ciò che non è stato detto o fatto in tempo; e lei è così distante, rivolta volete o nolente al Regno dei Morti perché è lì che pensa sia Loki e, non potendogli dedicare altro, lo omaggia con il pensiero e ripercorrendo quei momenti che hanno condiviso: i giochi, la vicinanza, quel primo, singolo, bacio rubato. 
Non veste di nero, a lutto, ma questo si percepisce per tutti e tre i momenti in quella coperta di cupezza che è calata nel primo momento da te riportato. Mi è sembrato che quel mantello si allungasse, si estendesse su Sigyn lasciandola in ombra fintanto non arriva a riconoscere il proprio sentire e finalmente, piange. 

E non piange subito, ma solo dopo aver passato prima per l'incredulità e poi averne elencato in qualche modo le colpe e i momenti di luce (i giochi, la giovinezza) dandoci uno scorcio molto più completo di Loki. 

Per questo ti faccio i complimenti come sempre, adoro il mondo che sei riuscita a costruire e come i personaggi ci si muovano all'interno. Persino in un capitolo 'breve' come questo ho ritrovato Loki e i suoi sotterfugi, la dolcezza e la forza di Sigyn, il dolore di Thor e quello più composto di Frigga. 

Davvero, eccellente lavoro come sempre e scusami ancora per questo ritardo mostruoso! 
A prestissimo, 
Arlie

 

Recensore Master
16/04/21, ore 23:49

Eccomi su questa raccolta, attirata come sempre dai titoli meravigliosi che metti ogni volta **
Ho dato una sbirciatina e nel giro di pochi minuti ero già completamente immersa nella storia che, come sempre, ha come protagonista la nostra amatissima Sigyn 💕
Adoro l'inventiva che metti nelle tue storie e i collegamenti con i vari film Marvel e mitologia. Il modo in cui la descrivi è sempre così ben costruito ma qui secondo me ti sei superata, in quel momento lei sta affrontando un terribile lutto, è devastata e incredula per la morte di Loki, caduto oltre il Bifrost.
I sentimenti che prova per lui erano forti, al di la di una semplice amicizia, seppur entrambi non abbiano portato questo rapporto ad uno più intimo. E' piena di dolore per la sua morte, consapevole che non ci sarà un'altra possibilità per rivederlo, per far andare oltre il loro rapporto e trasformarlo in qualcosa di più, di rimpianti per quell'unico bacio rubato quando erano ragazzini. Ed è incredula perché ancora non riesce a farsi una ragione di come quei due fratelli siano arrivati al punto di uccidersi a vicenda. Certo, erano normali i battibecchi in tenera età, ma mai avrebbe pensato che questo portasse ad una svolta simile, non per loro.
Loki qui è una presenza più spirituale, vive nei ricordi di Sigyn e nel suo rimpianto. Mi è piaciuta molto questa narrazione così malinconica e angosciante, l'amore che questa ragazza prova per una persona che nonostante tutto quel tempo passato assieme, inizia a pensare che forse non lo ha conosciuto davvero, o almeno, non ha conosciuto completamente l'uomo che è diventato, diverso dal bambino con cui si rincorreva da piccola. Forse è proprio per questo che le viene così difficile lasciar andare quelle lacrime, ci prova ma non ci riesce e continua a chiedersi perché. Mi è piaciuta molto questa contrapposizione che hai fatto, le lacrime che non riescono mai a scendere ma alla fine del capitolo finalmente arrivano, come se Sigyn si fosse finalmente decisa a liberarsi di tutto quel dolore che prova e prendere coscienza del fatto che non tornerà più.
Awww l'ho amata, è meravigliosa, un miscuglio di sentimenti, con descrizioni così vivide che non posso fare a meno di vederle stampate nella mia mente, come se stessi vedendo la scena finale di un film.
Leggerti è sempre un enorme piacere, continuerò super volentieri questa raccolta, curiosa di leggere anche le prossime <3
E' tanta roba. Ancora complimenti e ci sentiamo prestissimo.

Ti mando un super abbraccio ❤

Recensore Master
12/12/20, ore 11:20

*suona "Happy birthday to you" all'organo con note cupe e tristi*

Carissima! Non sai da quanto tempo ero incuriosita da questa raccolta, ho sempre rimandato perché essendo missing moment di altre tue storie avevo paura di non capire i riferimenti. Però questo primo capitolo è chiarissimo, e sarebbe comprensibile anche avendo solo visto il primo film: ci fidiamo a scatola chiusa del fatto che Loki e Thor da ragazzini debbano pure avere avuto qualche compagno di giochi.
In effetti io non sentirei tanto dolore per un compagno di giochi di infanzia con cui non ho mantenuto i rapporti, ma è chiaro che fra Sigyn e Loki c'era qualcosa di più, a livello sotterraneo. Qualcosa che Sigyn non ha mai ammesso di provare, un interesse, un sentimento che non può ancora essere amore perché non c'è stata la necessaria frequentazione e non c'era intimità. Però di sicuro è quella specie di amore in potenza che credo che quasi tutti abbiamo sperimentato almeno una volta nella vita.
Deve essere doloroso sentir parlare male di qualcuno che avresti voluto conoscere meglio e che è morto. Si usa dire che non si dovrebbe parlare male dei morti, l'ho sempre trovata una massima stupida ma forse ora la capisco meglio: i morti non possono controbattere e non possono difendersi.
Inoltre quando sei una persona abbastanza lontana dal defunto, solo un'amica d'infanzia, è quasi come se non avessi il diritto di partecipare alla sofferenza, non sei parte della famiglia. È difficile spiegare che cosa provi, forse perché non lo sai esattamente.

Tutte le congetture sulla giovinezza di Loki, sul fatto che si vedessero già in anticipo i segni di quello che poi sarebbe successo, o anche il voler immaginare come posso avere reagito alla notizia sulla sua vera natura, se abbia visto o no uno jotun nello specchio... trovo che siano curiosità indelicate. Erano soprattutto affari di Loki, non è giusto che la sua sensibilità e i suoi momenti difficili siano messi in piazza così. È come se l'unica cosa importante fosse come ha finito la sua vita, o come credono che l'abbia finita, e non tutto quello che è stato prima di allora. È una storia che lascia l'amaro in bocca e credo che riesca a rendere molto bene il punto di vista di Sigyn.

Recensore Master
15/11/20, ore 20:09

Rieccomi dopo, non so, quasi due anni?!
E in tutto questo tempo non hai assolutamente perso quella magia che ti contraddistingueva! Riesci a riportarmi alla mente tutte le vecchie storie che hai scritto e che ho recensito.
A proposito di questo! Ma sai che, ripensando ai vecchi scambi, mi sa che avevo scordato di recensirti una storia? D:
Me lo sono ricordato perchè, cliccando sul tastino di "storie da recensire", ne ho trovata una tua (tastino che non premevo da due anni a questa parte).
Per cui te ne lascerò due!

Tornando ora alla storia, come già annunciavo prima, non hai affatto perso il tuo tocco.
Sintassi, morfologia e grammatica sono sempre impeccabili.
Il font e la stesura sono scorrevoli oltre che eleganti, come in ogni tua opera.
Ho trovato curiosa, ma interessante, la suddivisione in piccoli prompt. Danno un ritmo differente alla storia, un ritmo incalzante ma non per questo altalenante.
Il lettore riesce a percepire i sentimenti caotici che prova Sigyn, ed è quasi un colpo al cuore quel "Se n’è andato."
E' doloroso vedere Sigyn che non si veste di nero. Ma soffre.
E del bacio rubato? Vogliamo parlarne?
Una scena straziante quanto dolce.

Spero che ricevere una recensione qui ti abbia fatto piacere! Vado a spulciare un'altra tua storia.
A presto!

Recensore Master
25/09/20, ore 12:49

Ciao carissima Shilyss,
eccomi a riapprodare nelle atmosfere di Solo un accordo. Avevo voglia di iniziare qualcosa di più soft dopo la lettura di Ombre e così la scelta finale è ricaduta qui. Non mi aspettavo una lettura già così intensa, scandita in tre parti unite da un solo filo conduttore; il tradimento di Loki, la sua caduta dal Bifrost. O meglio... due fili conduttori, perché accanto a questo si tesse di pari passo? Quello del dolore di Sigyn, una Sigyn incredula, poiché tanto condivise con Loki (e Thor) in gioventù; una Sigyn che in tutti i modi cerca di rimandare le lacrime inevitabili; di essere sorda alla calunnie che scorrono tra le sale di Asgard, poiché Loki era un Gigante e il tradimento sarebbe arrivato prima o poi; di rimandare il dolore e rimpianto per quel bacio mancato quando erano ragazzi. Mi ha convinto anche la figura di Thor, molto delicato con lei, piccoli gesti che ben sottolineano non solo il rapporto con la ragazza, ma anche il rispetto nei confronti del fratello. Loki qui è una presenza velata, rimasta sempre troppo distante da tutto e tutti; troppo impegnato allora nelle trame e negli inganni, impossibilitato a vedere ogni legame.
Complimenti come sempre cara,
Un saluto e al mese prossimo
Elgas

Recensore Master
29/06/20, ore 08:49

Tesoro <3!

Per prima cosa, come sempre, buon lunedì :3
Temo sarà l'ultimo di smartworking e che dal prossimo sarò quindi meno puntuale, ma arriverò, promesso <3
E in attesa di Ombre l'introduzione di questa mi ha attirata tantissimo **, che bello ritornare ai tempi del primo Thor! Mi hai fatto venire una voglia matta di rivedere il primo film, anzi in realtà tutti i film in cui compare Loki, se non fosse che ne soffrirei terribilmente perchè mi peserebbe l'assenza di Sigyn: ormai mi sono affezionata così tanto a lei grazie alle tue storie, che non trovarla nel MCU mi stringe il cuore.

Partiamo dalla prima flash, La caduta.
Per prima cosa, adoro come la frase "è caduto oltre il Bifrost" ricorra come un mantra per tutte e tre le flash, un filo che le attraversa e le lega.
In questa prima piccola perla, ciò che prevale è l'incredulità di Sigyn di fronte a quello che è accaduto e oh, Dio, quanto riesco a capirla: c'è il rifiuto sia verso quello che è avvenuto (come può un uomo tanto scaltro e in gamba come Loki, cadere in quel modo? E difatti non è accaduto, è solo un inganno, sebbene questo Sigyn ancora non lo sappia) ma sopratutto c'è il rifiuto verso il reputare Loki capace di tutto quello che gli altri stanno raccontando. Un traditore, un fratricida: Sigyn non riesce ad accettarlo, nonostante tutte le evidenze, e nonostante sprazzi della natura malevola di Loki fossero sotto i suoi occhi da tutta la vita.
Ho adorato anche il fatto che vorrebbe piangere ma non ci riesce: la capisco davvero bene, mi ci sono immedesimata un sacco, e mi è piaciuto come quest'aspetto venga sottolineato anche nelle flash successive, fino all'accenno di un pianto futuro.

Verità nascoste:
in questa flash, tramite lingue malevole, troviamo Sigyn alle prese con la presa (scusa il gioco di parole) di coscienza di chi Loki fosse davvero: e qui oltre al dolore dell'averlo perso, subentra anche quello legato al non averlo mai conosciuto davvero. Sigyn ha perso il bambino, il ragazzo, ma l'uomo? Può dire davvero di averlo perso? Ho amato questa riflessione, che in parte forse spiega come mai piangere le sia così difficile. Inoltre abbiamo anche uno scorcio sul dolore che deve aver provato Loki, quando ho scoperto la verità sulle sue origini (se ci penso mi si stringe il cuore, è orribile) e che indubbiamente lo ha poi portato a fare quello che ha fatto.

Labbra:
ecco, già il titolo di questa mi stava facendo prendere malissimo: è probabilmente quella che più mi ha fatta soffrire ma che anche mi è piaciuta di più, perchè sono subentrati in maniera potente tutti i ricordi di quel poco che i due hanno avuto, e che Sigyn non potrà più avere. Un unico bacio rubato, che la ragazza non saprà mai cosa avrà significato davvero per lui. Un amore che non si è mai concretizzato perchè non ne ha mai avuto l'occasione (e se l'occasione ci fosse stata, Loki l'avrebbe colta? O si sarebbe tirato indietro.) I rimorsi e i rimpianti entrano di prepotenza ed ecco che finalmente forse Sigyn riuscirà a lasciarsi andare alle lacrime, ormai convinta di essersi sbagliata su di lui, a causa di tutti quei sussurri malevoli attorno a lei. L'unico conforto, per quanto breve, arriva dall'abbraccio di Thor (quanto ho amato la sua apparizione!) unico forse in grado di capirla, o comunque unico a conoscere un po' meglio il fratello.

Tesoro, cosa dire? Non saranno drabble ma l'esperimento per me è riuscitissimo **

Grazie di cuore, di tutto <3
è sempre un immenso piacere!
a presto <3

Bennina tua

Recensore Veterano
06/05/20, ore 21:18

Carissima, eccomi finalmente per lo scambio del Giardino.
Ti dirò, io amo a prescindere le one shot/flashfic/drabble, perciò poter leggere dei missing moments - o comunque dei tasselli qua e là lungo le tue storie - è per me grande fonte di gaudio.
Che bello potermi immergere nella complicata e infelice psiche di Sigyn, proprio quando convinta che Loki sia andato perduto. Il suo sentimento è così vivo da poterlo sentire sulla pelle; me la immagino eterea nel suo essere splendida, in mezzo alla gente, ma distaccata da tutto e da tutti. Come se in mezzo al grigiore delle persone e delle loro maldicenze, l’unica a risplendere di una fioca luce fosse proprio Sigyn, nel tentativo di trattenere insieme i suoi pezzi per poter poi crollare una volta da sola (anzi, nella speranza triste di riuscire a farlo). Hai descritto con maestria tutto lo svolgimento e l’evoluzione dei suoi pensieri, senza calcare troppo la mano sul suo amore: hai un modo estremamente poetico e delicato di parlarne, senza scivolare nel romanticismo scontato che tutti si aspettano da una coppia. In queste flashfic il sentimento di Sigyn è praticamente a senso unico, ed è pieno di parole non dette, di rimorsi e rimpianti che pesano tanto sul cuore di chi legge. Mi è quasi sembrato di percepirla come poco più di un alone nella vita di Loki, che tra trame e intrighi ha perso il suo rango acquisito e ha intrapreso una via che lo ha allontanato irreparabilmente da Sigyn. Alla fine di queste brevi fic, legate da uno spesso filo conduttore, mi è venuto spontaneo associare la Dea della Fedeltà alla stessa frase che ha reso celebre il personaggio di Loki: “la soddisfazione non è nella mia natura”. Proprio come lui, Sigyn è legata a questa asserzione da una catena invisibile, poiché per colpa di Loki stesso nemmeno lei è destinata ad essere soddisfatta. La trovò una maledizione perfetta per due amanti così complessi nel loro essere divinità ed eroi.
Il tuo stile è sempre impeccabile. Il lessico è ricercato ma senza essere troppo complicato da capire, così come la costruzione delle frasi. Non ci si perde nemmeno leggendo “al volo”, perché le tue descrizioni sono sempre estremamente vive come se stessi descrivendo delle fotografie.
Come sempre, i miei più sinceri complimenti.
A presto!


N.

Recensore Master
24/04/20, ore 12:07

Ciao, eccomi qui per lo scambio a catena del Giardino!
Spero di aver rispettato la tua preferenza per la recensione ma la frase che hai usato nell’introduzione “La fedeltà e l'inganno non dovrebbero poter stare insieme, eppure cos'è quell'attrazione che li lega?” mi ha completamente rapita, la trovo bellissima.
Queste piccole flash del primo capitolo si leggono che è una meraviglia, scivolano rapide, hanno un’ottima forma e non trovo niente che non sia al suo posto.
Non sono molto ferrata nella mitologia norrena, per cui non conosco Sygn ma qui si percepisce molto bene il suo amore per Loki, cresciuto nei giochi dell’infanzia con il rimpianto di non averlo coltivato, soprattutto ora che ha la consapevolezza di non poterlo fare più dato che lui è caduto.
Il dio dell’inganno non si vede ma ogni riferimento che fai su di lui lo descrive alla perfezione: uno dei personaggi più carismatici dell’universo Marvel, me lo sono proprio immaginato da ragazzino a decantare le gesta di Odino… e vabbé, ovviamente, non è potuto non uscire fuori il sorriso beffardo di Tom Hiddleston mentre lo immaginavo XD
Anche le brevi apparazioni di Odino, Frigga e Thor sono perfette. Il primo non si scompone, per quel figlio accolto che l’ha tradito; la seconda soffre, perché nonostante tutto lo amava come suo e lo stesso fa il terzo perché, anche dopo aver subito tutti i suoi tradimenti, Thor ama suo fratello e lo amerà sempre.
Insomma, se non l’avessi capito, mi sono piaciute molto e mi hanno davvero incuriosito.
Spero di trovare un po’ di tempo per spulciare meglio fra i tuoi racconti 😊
Ti auguro buona giornata
Cida

Recensore Master
17/04/20, ore 18:07

Ciao carissima, eccomi finalmente qui da te! Essendo in pari con Scintille, ho continuato a spulciare sul tuo profilo e ammetto di essere stata parecchio indecisa. Questa raccolta fa riferimento a una long che non ho letto ma sono stata in ogni caso attratta irrimediabilmente qui per due ragioni: il titolo della raccolta e la struttura del capitolo. Finora, infatti, ti ho sempre vista cimentarti con mini-long, long e oneshot di una certa lunghezza, per cui ero curiosa di vedere invece un tuo scritto più breve; per quanto riguarda il titolo devo dire che suona benissimo ma oltre a questo il suo effetto non si limita a una mera "affabulazione fonetica", al contrario crea un'immagine precisa, poetica e reale. Un titolo pazzesco, insomma, che secondo funziona davvero molto.
Questo capitolo è composto da tre flash (una in realtà un po' mancata perchè eccede di poco le 500 parole limite ahah) e hanno tutte un taglio introspettivo dove ci fai immergere nella mente di Sigyn. Sono divise perchè ogni parte si concentra su una sfumatura di riflessione particolare e ssi colloca in un momento diverso, ma la situazione è sempre la stessa e ognuno è il seguito dell'altra, dato che sono poste in ordine cronologico.
Il tema principe è l'assenza di Loki e ancora di più la reazione di Sigyn in evoluzione rispetto al suo dolore. I ricordi di bambina, la presenza di Thor e la verità sull'origine di Loki sono tutti elementi che man mano vanno a modificare questo dolore, dandogli una forma nuova, fino a renderlo davvero manifesta. L'assenza di Loki è l'assenza di qualcuno che in fondo aveva un'identità mutilata (è questa l'aggiunta della seconda flash): non era infatti neanche chi credeva di essere, non il figlio di Odino, ma parte di un popolo odiato e combattuto. La cosa che più ho trovato affascinante è il modo in cui hai tratteggiato la psicologia di Sigyn e legato le tre parti tessendole tra loro anche da un putno di vista stilistico. La conclusione del primo frammento è la voglia di piangere ma l'incapacità di riuscirci, quella del secondo è invece la percezione del freddo di cui però non se ne spiega la ragione, e infine - solo alla fine di tutta la breve raccolta - emerge il bisogno concreto di piangere che si tramuta ancor prima in una certezza futura dell'atto del pianto, appunto.
Hai mostrato un'elaborazione della perdita in maniera autentica e come sempre scrivi meravigliosamente. Sono contenta di essere passata di qui.
Complimenti e un abbraccio!

Recensore Master
01/04/20, ore 12:09

Ciao, cara, eccomi qui a ripassare dalle tue parti. L'alchimia che fai sentire tra Loki e Sigyn è incredibile. Sei un talento!
Oltre che per l'ottima scrittura, anche per come sai definire talmente bene le introspezioni dei tuoi personaggi o come fai percepire l'amore che prova Sigyn.
Si capisce che Sigyn ami Loki da ogni dettaglio, da ogni tua frase. Legge il poema e ricorda che lui lo conosceva a memoria. E' consapevole della gelosia verso Thor. Si sfiora le labbra ripensando a lui. E' meraviglioso, semplicemente meraviglioso. C'è una delicatezza nella sua introspezione che adoro.
Poi riflette su Loki, era in realtà uno Jotunn, lei ricorda i suoi dispetti da bambino ma crede in lui, sa come è davvero Loki. Ha una sensibilità incredibile.
La mia flashfic preferita è stata la terza. Il rievocare quel bacio mi ha fatto sciogliere, mi ha fatto impazzire. "Di lui non rimangono che pettegolezzi e ricordi sempre più flebili, un paio di guanti offerti e poi rifiutati, un bacio dato per sbaglio – ma che resta comunque il primo." Questa frase ha un ritmo incessante e meraviglioso.
Seguito poi dalla consapevolezza che Loki fosse folle, crudele e geloso. Sembra che se lo voglia ripetere per convincersi.
E poi arriva il bacio del suo accompagnatore e Sigyn se ne distacca perchè il suo pensiero continua ad andare a Loki.
E' meraviglioso, c'è magia, percepisco una baraonda di sentimenti. Credo proprio che mi interesserà leggere qualche tua long, già da una raccolta di flash sai far trasparire così tanto i sentimenti (già avevo avuto modo di apprezzarti) e... niente, sono ammirata per la tua bravura, tantissimi complimenti!

Recensore Veterano
29/03/20, ore 16:44

Ciao, cara!
Eccomi qui, finalmente. Perdonami ma è un periodo abbastanza caotico per ovvi motivi, il principale è che ho mio nonno in ospedale ma comunque intrecciamo le dita.
In ogni caso, ritrovarti è stato bellissimo! Io per prima, durante questo periodo in cui non ci siamo sentite, mi sono allontanata abbastanza dal mondo delle fanfiction a causa di università e altri motivi, quindi tornare e riscoprirti è stato un piacere.
In particolare, sono contenta di aver scelto questa raccolta, infatti è stata una garanzia - come qualunque tua produzione, d'altronde.
Ma devo dire che qui ho apprezzato in modo particolare l'introspezione di Sigyn, dalla prima all'ultima parola. Mi hai portata a entrare negli anfratti della sua mente e del suo cuore, facendomi immergere totalmente nel suo crescendo di emozioni e sensazioni esattamente come se il personaggio avesse preso vita.
Mi ha colpita moltissimo il suo non riuscire a piangere, il suo avere mille dubbi riguardo una persona dalla quale in realtà si era distaccata ma che avrebbe voluto comprendere con tutta se stessa, così come la lotta tra l'essere dispiaciuta - sentire una forte mancanza, la mancanza del suo amico d'infanzia e primo amore - e il cercare di capire Loki in tutto e per tutto, nel rapporto con il padre a quello con il fratello.
Mi ha trasmesso la tristezza e la fragilità di un tenero amore, quasi infantile, che però è rimasto importante, che non è mai arrivato alla luce del sole e che, quindi, non sappiamo cosa provasse lui in risposta - o anche se solo si fosse ricordato di lei.
In questa raccolta Sigyn è una di noi - o, almeno, io mi ci sono rivista tantissimo - e mi ha lasciato una sorta di amarezza toccante il finale in cui lei riesce a piangere e a capire quanto le manca il contatto di Loki.
Scrivi sempre molto bene, il testo è molto ben curato e adoro anche il tuo utilizzo della punteggiatura, l'attenzione ai dettagli e la gestione dell'introspezione.
Io che amo le descrizioni degli occhi, poi, mi soffermo molto su quelle determinati parti di un personaggio (gli occhi verdi di Loki)... quindi, bravissima come al solito!
Un abbraccio enorme,
spero di risentirti e rileggerti presto!
Ile

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