Recensioni per
There are strings in the human heart that had better not be vibrated
di LadyMoon89

Questa storia ha ottenuto 26 recensioni.
Positive : 25
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
29/03/20, ore 16:50

Devo dire che perlomeno è rinfrescante leggere una fanfiction rossa che non disintegri completamente l'integrità della grammatica italiana.

Scrivere di Vegeta caratterizzandolo come un sociopatico fissato unicamente con la violenza e un irrefrenabile desiderio erotico si sa, è abbastanza banale. Ci sono (purtroppo) innumerevoli storie composte in questo modo, che tramite la loro ingenuità narrativa passano soltanto valori contorti e distorti. Lungi da me dire che il piacere carnale sia una cosa sbagliata, o un peccato capitale o fesserie simili, anzi. Ma il continuo ostentare un comportamento tanto estremo da parte dei personaggi che portiamo con noi da anni, fino ad elevarli a idoli di tali ideali non fa altro che rovinare la loro presenza nelle nostre menti.

La one-shot comincia con una "vicessitudine" che in verità non è altro che cliché: l'uomo-idolo che si alza dal letto su cui giace una bella donna che detesta profondamente utilizzare un pigiama. O coprirsi con le coperte. Bulma ovviamente è una donna fastidiosa, logorroica e manipolatrice. Vegeta è un violento mercenario che salta di pianeta in pianeta a violentare donzelle (o "megere" a quanto pare). Quindi l'unico "pregio", per così dire, è che i due protagonisti sono convenzionalmente attraenti. Quindi, a meno che nella storia non siano state infilate critiche alla scrittura ormai banale di queste storie, la VegeBul, che tanto apprezzo a dire la verità, non sarebbe mai nata se uno dei due non fosse stato al pari di un modello. Certo la prima impressione viene dallo sguardo, ma dubito che proprio la prima cosa che abbiano fatto i due sia stato saltarsi addosso in un raptus di piacere incontrollabile.

Infatti, come riportato più volte nel testo, soffre di una drammatica "astinenza dal sesso". Ovvio, lo stesso saiyan fissato con il suo status privilegiato che alla solo vista del suo stesso sangue impazzisce, che arrossisce all'idea di dover ricevere un bacio dalla moglie da cui ha avuto due figli, certo, è un tremendo tepravato. Bulma d'altra parte, ricca, intelligente e tremendamente ingenua, si veste al pari di una spogliarellista. Non dico di certo che non sia bella, è proprio una delle sue caratteristiche. Però di nuovo vediamo che il suo personaggio è definito da un carattere orripilante e un corpo mozzafiato. A meno che non sia un pensiero (schifosamente maschilista) di Vegeta, Bulma viene caratterizzata come una persona vuota e dal comportamento superficiale e, al pari del marito, borderline. Io sono un uomo, mi piacciono senza dubbio le belle donne, ma lo sguardo è una prima opinione e null'altro. Tralasciamo allora che Bulma sia una donna dal carattere forte, autonoma, geniale e intraprendente che avrebbe di sicuro da parlare, opinioni da confrontare e condividere con il principe dei saiyan. E invece no! Ovviamente vuole solo essere oggetto del desiderio dell'uomo che brama solo a livello carnale. Non mi piace tutta la situazione riguardante il femminismo oggigiorno, è esagerata e incapace di ritagliarsi un contesto nel quale parlare in modo sincero e concreto, ma questa mentalità ficcata in questa fanfiction sembra catapultare il pensiero collettivo in un sessismo condiviso che nemmeno un secolo fa sarebbe stato accettabile.

Non mi soffermo sull' "atto" in sè perché a quanto pare nella mente becera di Bulma e nella testa animalesca di Vegeta questo è tutto ciò che conta. Vegeta ovviamente è dotato come pochi nell'universo, Bulma invece non è capace di provare piacere ma incredibilmente ora che sta con il saiyan si sente al settimo cielo mille volte al minuto. Segni sulla pelle, lividi, violenza domestica e annessi. Bulma ovviamente non si fa intimorire e risponde peggio che una bestia anche lei. Anche questi morsi che nell'immaginario delle giovani italiane ormai sembra essere un rituale saiyan: non so da dove viene, ma in ogni caso è ridicolo. Impossibile immaginarsi le donne saiyan sottomesse agli uomini. Questa è una cosa che non si è mai vista, non è mai stata accennata o infierita. Non è altro che un cliché usato e riusato allo sfinimento (da autori e autrici di questo paese, aggiungerei) e ormai non posso descriverlo altrimenti se non una porcata. E dopo tutta questa passione carnale in ogni stanza della casa, Vegeta non condivide il letto con Bulma. Motivo? Inesistente. Tanto non importa, la relazione tra i due nasce solo dal desiderio sessuale. I saiyan sono guerrieri selvaggi, rozzi e ferini che "prendono" le donne quando vogliono e desiderano. E a Bulma non importa, non può farne a meno, adesso a lei piace così (come riportato nel testo), lo provoca con abiti succinti per ricavarne qualcosa, di notte tutto si riunisce nella loro unione. Quindi non c'è davvero altro se non vuoto desiderio carnale, non importa per niente carattere, profondità, intimità (quella vera). Se tenta di essere un consiglio o un insegnamento è disgustoso. Se non lo è, è banalmente narrazione vacua. Vegeta e Bulma sono esemplificativi di una relazione malata e distorta. Questi sono i capisaldi su cui si fondano tutte quelle storie spazzatura delle relazioni che a quanto pare nascono ogni giorno tra la generica liceale tenera e innocente e il figo tenebroso che la vuole e la stalkera. Sì, faccio riferimento al 90% di quello che si trova su "quell'altro sito di pubblicazione narrativa che iniza con la w". Bulma è piena di graffi e lividi e nel testo nulla suggerisce che sia una relazione malsana, malata e oggettivamente pericolosa. Bulma è masochista, senza dubbio.

Incredibilmente dopo sei mesi non si sono mai legati emotivamente. O Bulma è rimasta incinta. Incredibile che Trunks sia nato a fine anno 766. Ricordo che Trunks dice che sua madre si è avvicinata a Vegeta "quando lo vedeva triste", suggerendo un iniziale approccio emotivo ed empatico da parte della donna. Ha perfettamente senso, visto che Vegeta è appena MORTO, è stato pestato da mezzo mondo, ha visto Goku usurpare la leggenda del Super Saiyan per sè... Vegeta è un disastro psicologico in questo periodo della storia di Dragon Ball, ma l'unica cosa che qui permane è una risposta psicopatica e violenta al suo status emotivo. Bulma dalla sua parte non ha assolutamente voglia di curarsi del crollo dell'uomo di cui (inspiegabilmente) si sta innamorando, nè vuole supportarlo, nè imparare a conoscerlo meglio per poi giungere al più palese attaccamento che vediamo in quelle poche ma efficaci scene della saga di Majin Bu. E qui, dopo sei mesi di costante contatto fisico (tranne di notte, per qualche ignoto motivo) rimangono gli appellativi "Donna", "Terrestre", "Scimmione" e Vegeta a quanto pare abbaia come una bestia, non parla. Questo non è un rapporto, figuriamoci a definirlo lontanamente sano, è una malsana convivenza. Inoltre il comportamento di Bulma riguardo l'allenamento di Vegeta atto a migliorarsi e superare Goku è altamente OOC: Bulma si fida palesemente più di Goku che di Vegeta fino alla sconfitta di Majin Bu, e poco le importa di tenere perfettamente in funzione la Gravity Room se non per avere dei macchinari con cui divertirsi personalmente poiché, ricordo, Bulma è altamente intelligente e capace, una mente brillante e un'artigiana impareggiabile già da prima dell'inizio del manga, basta rileggersi il capitolo 1.

Quindi banale, volgare e denigrante sia per i personaggi utilizzati, sia per chi anche solo leggermente desidera che l'umanità progredisca idealisticamente. O che esista la parità dei sessi. Lo sfondo di tutta la storia è pesantemente maschilista e non tenta di denunciarlo. Questa non è trama, sono soltanto eventi portati avanti da persone disturbate. La passione è di certo un tema valido per costruire intere storie, ma non se pareggiata ad un atteggiamento vacuo e a tratti psicopatico. In conclusione, sono parecchio stanco di vedere e rivedere questa caratterizzazione distorta e a dirla tutta volgare della coppia Bulma-Vegeta, una visione trita e ritrita, ma senza dubbio sbagliata.

Ah e "Anni Luce" è una misura di distanza, non di tempo. Inoltre (qui posso sbagliarmi molto facilmente ma non vedo alcune indicazioni) mancano i riconoscimenti all'autore del disegno in cima alla storia, se non è inedita per questa pagina.

Il testo è ben formattato e grammaticalmente coerente, con una buona comprensione della consecutio temporum. Ho apprezzato molto anche la costruzione dei periodi più brevi, specie delle frasi a sè stanti che bene spezzano la lettura suggerendo ma purtroppo non di più un impatto psicologico decisamente importante nella mente dei personaggi. Anche l'alternarsi tra narrazione e dialogo è ritmata a suon di lettura quindi è molto facile da leggere, ma oserei dire che pende certe volte dalla parte della narrazione indiretta, quindi non c'è da aver paura a far esplicitare i pensieri dei personaggi dalle loro stesse labbra. Ho letto anche la storia successiva di questa raccolta, ma non la recensisco poiché tutto sommato mi dispiace lasciare più di una recensione critica, specie se mi mettessi a scrivere due volte le stesse cose. Aggiornerò questa recensione se necessario.

E va bene tutto, ma Bulma non è una "megera".

Cordiali saluti,
Mercurionos