Eccomi qua con la prima recensione premio per il secondo posto al contest “The one about Soulmates”, per cui ti faccio ancora i miei complimenti.
Devo dire che è strano, lasciare il mondo degli Avengers — che mi avevi descritto così bene — per buttarmi su una storia introspettiva, ma anche molto intrigante! Vista la caratterizzazione di Loki e di Tony, non vedevo l’ora di capire cosa avresti proposto qui!
E non sono rimasta delusa.
Innanzitutto devo dire che, forse perché stavo guardando Sense8 e quindi pensavo alla LGBTQ+, o forse perché sono io e basta ahah, ma la situazione di Giovanni mi è stata fin da subito chiara; ho riletto comunque il passaggio un paio di volte, per esserne sicura, e devo dire che ho adorato il riferimento al binario, nella prima riga. Certo, è solo l’ambientazione, ma per me si riflette anche al non-binary. Non so se fosse voluto o meno, però è un tocco che mi è piaciuto moltissimo.
Mi si è stretto il cuore alla reazione della sorella, perché queste situazioni farebbero male a chiunque, ma scrivi che sono entrambi minorenni e mi viene da pensare che è pure peggio. L’adolescenza non è facile neppure nel corpo giusto.
E poi arriva Lella, che non gli fa problemi, che lo chiama con il nome giusto e gli dà un briciolo di accettazione e normalità, e io sono una persona debole ed ero già con gli occhi lucidi ahah soprattutto quando lui le chiede il perché — ed è davvero una domanda semplice e complicatissima al tempo stesso… E mi butti quella considerazione sull’ascoltare, per cui già esulto, e poi il colpo di grazia: ""Tua madre si sbaglia". Boccata, nastro verso il cielo. "Semmai sei un cattivo ragazzo”" che non è troppo smielato, né troppo duro, né niente, è solo giusto.
Leggo questo incontro che hai proposto e mi viene da pensare che, nella vita vera, una conversazione del genere può salvare la vita a qualcuno.
Quindi grazie per questa piccola perla.
L’ho apprezzata più di quanto possa esprimere. |