Recensioni per
Storie semiserie di amori improbabili
di Ninfea Blu
Cara Ninfea Blu, |
Buon giorno Ninfea. |
Ciao Ninfea Blu. Oltre alla sottile ironia che caratterizza questa raccolta nell'espressione,qui vi è un'atmosfera malinconica,quasi onirica. Molto bella l'idea di far incontrare al principino la defunta Charlotte,connotata da quella rosa bianca. Due anime sventurate,accomunate da un triste destino. Ho ben immaginato questo incontro nella sua delicatezza,che ha allietato il piccolo Joseph,in attesa di incontrarsi di nuovo in quel giardino. Due anime pure. Un saluto. :) |
Non mi sarei aspettata questo capitolo. Anche se tu cerchi di raccontarcelo con leggerezza, l'immagine è però molto malinconica. |
Cara Ninfea Blu, da questo tuo scritto è scaturito un racconto molto delicato ma anche velato di grande tristezza, infatti come si può non pensare al destino che ha accomunato, seppur in modi e maniere del tutto differenti (la malattia tremenda per uno e l’essere vittima dei giochi di potere dei genitori per l’altra), questi due bambini ai quali è stata tolta la possibilità di sperare in un futuro sereno. Forte l’immagine della bambina, nuova amica immaginaria del principe, che gli ha dato la facoltà di credere che avrebbero potuto rivedersi e vivere di tutti quei sogni che sono propri dei bambini. Se non altro un desiderio è stato condiviso da entrambi: l’aver avuto un sentimento verso madamigella Oscar che per il tempo che è durato ha portato gioia a tutti e due. Come sempre la tua narrazione è elegante e in questo caso direi anche fortemente visiva: ho infatti potuto immaginare e vedere questi due ragazzini che all’interno della camera del futuro re di Francia stavano facendo quella chiacchierata che sarebbe parsa surreale ai più ma non a loro. Anche il petalo ritrovato dietro la tenda dalla cameriera ha rinforzato nel principe la certezza di aver effettivamente trovato un’amica con cui poter condividere bei momenti e che lo avrebbe protetto nel passaggio da questo mondo all’aldilà. Complimenti ancora una volta. |
Un angelo custode per il piccolo principe Joseph, che solo lui può vedere: la piccola Charlotte. È malinconico ma anche dolce immaginarli giocare assieme in Cielo. |
Sei riuscita a inserire la leggerezza dei bambini in questo capitolo. Il Delfino che immagina le ossa cariate, Charlotte che gli appare per parlargli di un posto dove anche lui riuscirà a dare la caccia alle farfalle, resta un po'di amaro in bocca a chi "sa", ma quella visita ha reso Joseph felice, quindi va bene così. Brava. |
"Era talmente bella, che come una fata delle fiabe, aveva invaso i suoi pensieri di bambino, e la sognava di notte, correre veloce con i capelli al vento, in groppa al suo cavallo bianco. |
Mi ha fatto tenerezza leggere di Joseph e Charlotte, si secondo me si sarebbero fatti molta compagnia. Brava come sempre |
Ciao Ninfea, ho colto un che di noir in questo ultimo capitolo della tua serie. Un'amica che sembra arrivare dall'aldilà (la piccola Charlotte Polignac) per accompagnare il piccolo principe nel momento del trapasso... |
Ciao Ninfea Blu. In questa raccolta di coppie improbabili,nell'improbabilità c'è sempre qualcosa che accomuna i protagonisti,come in questo caso. Quale uomo può tenere testa ed anzi sopraffare la Polignac? Ma il Duca D'Orleans,crudele e spietato,come connotato nell'opera. Pertinente davvero e che riassume il tutto,nella sua ironia,la frase finale. Rosalie nasce del tutto diversa da quei due individui che l'hanno generata,quasi una sorta di contrappasso dantesco. Un saluto. :) |
Molto divertente questa rivelazione da gossip!! La coppia effettivamente ci sta, come ci stanno le ambizioni della pollastra e il ben servito dell'illustre gentiluomo... |
Ciao Ninfea Blu, la tua fantasia sta galoppando sempre più arrivando a proporci delle coppie inedite ma in questo specifico caso, direi, non del tutto improbabili trattandosi di due individui, la contessa di Polignac e il Duca d’Orleans, che hanno la capacità innata di circuire altre persone e che ambiscono ad ottenere quanto più potere possono non importa con quali mezzi essi raggiungano il loro fine. L’unica cosa particolare è come abbia potuto nascere una persona della sensibilità di Rosalie da due personaggi che la sensibilità non sanno neanche dove sta di casa. Rosalie ha sempre avuto empatia verso le persone con cui entrava in contatto mentre i suoi presunti genitori erano troppo affaccendati a ordire complotti e tramare nell’ombra. Lettura sempre piacevole che sposta l’attenzione dai problemi congiunturali che stiamo vivendo. Buona Pasquetta. |
Questa raccolta continua a divertirmi un sacco e mi è piaciuta questa strana coppia, quasi quasi ce li vedo quei due insieme. Perché no? |
Ecco perché Rosalie piange tanto. |