Recensioni per
Ombra ai Frari
di Saeko_san

Questa storia ha ottenuto 48 recensioni.
Positive : 48
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/05/20, ore 18:02

Ciao! Arrivo in ingiustificato ritardo a commentare questa storia che mi sta prendendo sempre di più, già da questo primo vero e proprio capitolo.

Ci sono tutti gli elementi per lasciar presagire sviluppi articolati e non prevedibili, e dico questo perché, lo ammetto, non mi aspettavo che Livio venisse freddato nel giro del primo capitolo. Solitamente, parlo per mie esperienze di lettura, se qualcuno deve morire lo farà nel prologo, soprattutto se si tratta della voce narrante. Prendere il punto di vista di un personaggio, caratterizzarlo e spedirlo incontro alla morte nel primo capitolo è un espediente che mi è piaciuto molto, proprio perché inaspettato.
In questo momento non so quante e quali delle informazioni da te fornite saranno rilevanti, ma io nel dubbio cerco di tenere tutto a mente, dai traffici loschi di Antonio a quest'azienda dolciaria che sta per cambiare proprietario, alla povera nipote Lixa orfana di genitori e adesso anche di zio (o nonno? Non mi sembra si specifichi il "tipo" di nipote, ma propendo per lo zio a pelle). Hai posto molti appigli diversi che potrebbero intersecarsi tra loro, non ultima la fatidica perlina che sembra osservare il delitto, il che mi fa cheidere quanti altri ne abbia osservati, lì all'ombra dei Frari (e adesso credo e spero di aver colto anche il nesso col titolo, ma mi rendo conto che è fin troppo presto per fare supposizioni).

A parte l'ambito pratico del capitolo, mi sono di nuovo piaciute molto le descrizioni che hai fatto, sia dei personaggi che dell'ambiente notturno che li circonda. Non sono ridondanti né eccessive, ma sono funzionali nel dare una dimensione spaziale a ciò che succede: spesso leggo storie con azioni "sospese nel nulla", qui invece ho avuto un'immagine credibile di fronte agli occhi durante tutta la lettura, grazie a piccole accortezze. Ti riporto un esempio: Tosca non si siede "semplicemente" da qualche parte, ma proprio di fronte a un botteghino delle gondole, dettaglio che caratterizza la città in sé e si ricollega poi al fatto che l'assassino giunge sul posto proprio in gondola.

Insomma, di nuovo mi trovo coinvolta dalla lettura e impaziente di saperne di più, il che direi che è un'ottima cosa :)
Spero di passare presto dal prossimo capitolo,
un saluto,

-Light-

Recensore Veterano
28/04/20, ore 20:59

Carissima mia, non sai che piacere sia per me scoprire (anche) il tuo talento nello scrivere racconti dall’atmosfera noir e “gialla”.
L’ambientazione è estremamente precisa come potrebbe esserla una didascalia descrittiva posta sotto una fotografia. Il salto da un’epoca all’altra è stato definito dalla valuta: anno 2002, Euro.
Molto interessante il personaggio di Livio Tosca; ricco e rinomato, ma ladro di idee, irriconoscente, ormai forse schiavo (o capo) della malavita, al quale è destinata solamente una sorte: morire da solo, come un randagio.
Enigmatico il personaggio di Cisano; mi ha intrigato molto la tua attenzione ai dettagli, che hanno permesso al Sig. Tosca di riconoscerlo con un certo orrore. Vendicativo ma sagace, ironico persino, nel dipingere con precisione millimetrica ciò che accadrà. Non gli interessa indorare la pillola, ma nemmeno essere sbrigativo: spiega con sardonica freddezza la fine misera che lo aspetta, a causa del suo pessimo comportamento. La tipica vendetta in quanto piatto da servire freddo.
Glaciale la conclusione, in pieno stile noir. Mi intriga sapere che cosa succeda dopo, cosa significhi questo collegamento con la perlina tra passato e presente.
Mi hanno colpito molto i dettagli: il revolver calibro 22, “un bellissimo anello d’oro rosso e bianco in filigrana intrecciata, con un piccolo smeraldo coperto da due piccoli intarsi d’oro giallo”, la freddezza con cui hai descritto l’assassinio (o esecuzione che dir si voglia), il piano preciso di Cisano.
In particolare, mi ha colpito questa frase: “Anzi, non si accorse neanche di cadere a terra. Semplicemente, era morto.
Questa storia è davvero una piacevole lettura, oltre che un’interessante scoperta. Sei sempre grandiosa.
A presto,


Nexys

Recensore Master
06/04/20, ore 19:37

Ciao!
Ho adorato questo primo capitolo; già l'inizio è stato intrigante e interessante per via delle descrizioni che funzionano e il ritmo che aiuta il lettore ad arrivare gradualmente dove tu vuoi, in questo caso in un finale che per più motivazioni io non mi aspettavo proprio, ma andiamo con ordine.
Ci presenti il personaggio di Tosca, un ipocondriaco, ansioso che vince le sue paure per la salvezza della nipote, si presenta lì, con la valigetta, sperando che la questione venga però risolta dalle autorità che gli era stato chiesto di non chiamare.
Ho amato tutta l'atmosfera che hai messo nel racconto, cupa, buia, oscura, all'ombra della città dormiente ma sempre meravigliosa, che comunque esprime la sua cupezza quando è vuota e sola. E anche Tosca è solo, perché nessun agente verrà a salvarlo e Cisano, abile, intelligente, arguto, ha pensato a tutto, e questo è molto realistico perché lui e Tosca si conosco... lui e Tosca hanno dei precedenti che Tosca stesso ha voluto interrompere ma che ha generato tutto questo.
Antonio sembra disposto a tutto per ottenere quello che cerca, e il fatto che Lixa rimarrà orfana, totalmente, è un suo punto a favore, tanto quanto l'essere stato un amico e collega di Livio. Ha creato un mosaico di eventi a quanto pare indistruttibili, ma il momento in cui spara a Tosca e questi cade a terra, è stato straziante quanto meraviglioso, scenografico.
Questo corpo che cade, che dedica l'ultimo pensiero alla povera nipote ora davvero rimasta sola, per il quale ha messo a repentaglio la sua vita e l'ha persa; questo corpo che perde sangue e questa piccola goccia che finisce proprio su una perlina incastrata tra le fessure delle pietre... che ricollega tutto al prologo e che mi ha lasciata a bocca aperta tanto quanto la morte di Tosca, che non davo per scontata.
Mia cara che altro dirti? Proseguirò volentieri la tua storia che era già interessante, ma ora ha completamente attirato la mia attenzione. Voglio scoprire cosa succederà, ora che la perlina si è sporcata di sangue, dopo quattrocentoventisei anni di silenzio e nient'altro e se proprio quel sangue significa qualcosa.
A presto, e complimenti,
Miry

Recensore Master
29/03/20, ore 14:14

Eccomi per lo scambio del giardino di EFP.
Allora la storia promette bene sono sincero. Trovo che, però, la visuale da narratore si adatta il giusto alla narrazione o forse è com'è impostata. Non so dirlo di preciso. Quando parli di spie e agenti di polizia penso che non si possa definire assoldati non essendo magari pagati da lui. La scena del proiettile che colpisce e uccide Tosca l'hai fatta bene però, in quel caso, avrei usato una narrazione un'po diversa descrivendo come si accascia e non dal suo punto di vista.
Le mie non sono critiche infatti ho lasciato una recensione verde come storia non è male solo rivedrei alcune cose. Ciaoo e alla prossima.

Recensore Master
23/03/20, ore 07:00

Buongiorno.
Riposa in pace, Tosca!
Comunque... è incredibile quanto l'essere umano possa essere speculatore, e quanto possa desiderare... desiderare fino a far del male ad altre persone...

Recensore Junior
22/03/20, ore 22:59

Eccomi qua.
Allora, in entrambi i testi - prologo e primo capitolo - ho sinceramente apprezzato la descrizione delle ambientazioni che in tutto rimandano a quello che è il genere letterario all'interno del quale la tua storia si inserisce (il canto che riecheggia nella notte all'interno della basilica buia con i corpi dei frati, in particolare, ha ben reso).
Da un punto di vista sintattico, grammaticale e stilistico, ho trovato il testo molto scorrevole e corretto e piacevole alla lettura.

Del prologo, entrando più nel merito, mi è davvero piaciuta l'ambientazione storia oltreché la descrizione dei luoghi in sè. D'altronde, in questo periodo, parlare di peste ed epidemie è estremamente attuale.
La parte divertente, e di cui in parte ti faccio merito, è che questa prima parte di recensione la sto scrivendo sulla base di qualche appunto che mi ero segnata dopo aver letto solo il prologo così da non dimenticarmi niente. E nulla: avevo giusto scritto che mi sarei aspettata - o almeno, sarebbe stato quello che volevo io leggendo - questo prologo come distaccato dal resto e legato solo per quella perla nel finale.
In virtù di ciò, quindi, ho chiaramente apprezzato lo scoprire che fosse effettivamente così, con un salto temporale non indifferente e con un primo capitolo che fa domandare per tutta la sua lunghezza se quel collegamento che mi aspettavo si sarebbe effettivamente concretizzato o meno.

E questo mi ha chiaramente spinto ad andare avanti fino in fondo, nella curiosità di scoprire quale sia il segreto al di sotto di quella perla (e probabilmente al di sotto di tutte le altre perle del braccialetto).

Per altro, abitando in veneto da un po', devo dire che mi ha sinceramente fatto sorridere lo scoprire che il fantomatico amico di vecchia data fosse proprio napoletano :P Ovviamente si fa per ridere ahaha però ho proprio pensato che dovevo aspettarmelo ahahahah

Metterò sicuramente la storia tra le seguite, così da poter andare avanti appena possibile :)

Bongi