Recensioni per
Non possiamo scegliere chi amare
di Maqry
Premio Miglior personaggio maschile nel contest: Make love to me tonight, like there's no tomorrow, di Setsy |
Tesoro, ho voluto leggere un'altra storia, non potevo resistere ad una Jon/Dany. |
Ciao! |
Ma ciao Maqri! |
Cara Maqry, un altro dei tuoi scritti fra i più riusciti di questa raccolta: il gioco dei nomi è il titolo giusto per descrivere questi due personaggi dalla forte personalità. Nei loro nomi è racchiusa la loro storia, la loro stessa essenza, dapprima rimasta celata e poi svelata alle genti per arrivare ad uno scopo comune, la salvezza. Poi quegli stessi nomi hanno cominciato a dare alla testa ai loro possessori, qualcuno volendo confermare ancora di più chi fosse e quanto contasse, Daenerys, e qualcun altro che invece avrebbe solo voluto che il suo nome finisse dimenticato, Jon. Daenerys si è beata oltre che del suo nome anche della sua stirpe che avrebbe voluto perpetuare, ed ecco allora aggiungersi un poco alla volta in base alle scelte che compiva, un numero sempre maggiore di aggettivi volti a rendere edotti chi lei fosse realmente e cosa perseguisse. Lei era una Taragaryen che avrebbe voluto riavere sotto il suo potere ciò che era stato dei suoi avi, era qualcosa che lei sentiva come suo di diritto e quando ha compreso che era solo questo che veramente voleva, ha ripudiato il sentimento e l’amore in funzione della ricerca del potere assoluto che avrebbe potuto riportarla nell’olimpo di coloro che erano stati e diventati grandi e il cui nome era ancora sulla bocca della gente. Per un personaggio così arrivista e pieno delle proprie convinzioni, un altro era comparso all’orizzonte, Jon, che semplicemente avrebbe solo voluto essere uno Stark, pensare al suo popolo come aveva fatto a suo tempo quel grande uomo che era stato Ned Stark, dal quale aveva appreso come comportarsi e come giudicare gli altri non prima di essersi fatto un bell’esame di coscienza. Ma Jon ha incontrato la regina dai capelli d’argento le cui parole sono riuscite a convincerlo che l’unione avrebbe fatto la forza, e così si era inginocchiato di fronte a quella donna consegnandole anche il suo cuore pensando che lo avrebbe tenuto in grande conto dopo che si era quasi consegnato con l’intero popolo del nord. Ma per la regina dei draghi tutto questo non era stato sufficiente, e quando si è sentita tradita nel perseguimento dei suoi scopi ha tentato di eliminare l’unico ostacolo che ancora si frapponeva fra lei e il potere, ma l’ostacolo, in questo caso, aveva percepito molto prima che la regina portava avanti una follia e così ha pensato per il bene comune di eliminare il pericolo alla radice. Ho trovato il colpo di scena della morte di entrambi con una reciproca pugnalata geniale, ormai tutti e due si erano spinti molto oltre da far pensare che la scomparsa di entrambi, ognuno ad opera dell’altro, sarebbe stata l’unica soluzione saggia da prendere in quel momento dove la follia imperversava su tutto e su tutti. Ancora una volta di più resto piacevolmente sorpresa dalla tua capacità di far entrare il lettore in completa empatia con quanto stai narrando, con le cadenze che imprimi alle frasi e l’enfasi su alcune parole che diventano la chiave per le spiegazioni successive perfettamente concatenate le une alle altre in un intreccio di rara eleganza. Un ringraziamento per aver pubblicato nonostante questo periodo di buio che stiamo vivendo dove l’unica cosa che ci consola è un volo oltre la fantasia. Un affettuoso abbraccio seppur virtuale. |