Hola, Maki!
Eccoci qua, sull'altra faccia della moneta. Devo dire, sinceramente, che ho avuto bisogno di un paio di minuti per "ritornare" nel mood di Of Monster and men (e porca miseria, dopo più di un anno che seguo questa storia, ancora faccio fatica a ricordarmi quale parola è singolare e quale è plurale, devo necessariamente controllare il titolo, avere il deficit dell'attenzione è proprio una rogna) Ma sono bastati pochi paragrafi per ritornare in quel tribunale e patire le stesse sofferenze della povera Izumi. Ho adorato questo episodio perché hai intrecciato gli avvenimenti "alternativi" con un altro caso, del tutto indipendente. Qui mi abbandono un attimo ai ricordi, e torno a chissà quando tempo fa, quando ho letto e recensito un altro tuo lavoro, sempre su mha, che parlava di una tematica piuttosto simile a quella affrontata con il caso "Al Pacino". Non mi ricordo il titolo di quella one shot, chiedo venia, ma ricordo benissimo le tue poche righe dedicate a Rei Todoroki e ad Endeavor. Stanno tutti a parlare di Redemption, oggi più che mai (anche se non leggo il manga, conosco gente che lo legge) e io sono ancora qui, con il mio testardo punto di vista, così simile al tuo. E poi leggo questo capitolo e osservo quanto questo tema ti colpisca e con quanta forza tu lo tratti, quindi tanto di cappello, perché ne sei capace e sei bravissima. Inutile dire che la resa di questa Izumi arrendevole, ma non così tanto, mi provoca un po' di malinconia, soprattutto perché memore della sua vittoria, nell'altro finale. Però sono felice che, in qualche modo, l'avvocatessa sia riuscita a reagire, anche grazie al perdono di Naomi Kaminari (non avrei mai creduto che il nome fosse un mezzo riferimento alla mia Stellatio, sono rimasto molto sorpreso, contento che ti sia piaciuta)
Insomma, che dire? Ho già notato che la storia non è impostata sul "Completata", anche perché è la prima cosa che ho controllato, ancor prima di leggere il capitolo, quindi immagino che debba aspettarmi dell'altro e sinceramente, non vedo l'ora. In questo periodo strano e assurdo, ci serve tutto l'aiuto possibile per distrarci... e considerando che io non sia tutto sto gran lettore, il potermi fidare dei tuoi lavori e di pochi altri autori/autrici che riesco a leggere, è una benedizione.
Io ti auguro un gran bene, vediamo di uscire da questa quarantena più forti di prima, qualsiasi cosa accada. Un abbraccio.
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