Recensioni per
L’ultima notte al mondo
di inzaghina

Questa storia ha ottenuto 14 recensioni.
Positive : 14
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
28/05/20, ore 14:12

Ciao, Francy!
Passo finalmente di qui: avevo ovviamente letto (e molto apprezzato) questa storia per il contest di Nirvana, ma poi purtroppo mi ero fatta un po' travolgere da vari impegni e non sono riuscita a passare da nessuno degli altri partecipanti (sono pessima, lo so).
Colgo quindi al balzo l'opportunità dello scambio del Giardino per recuperare questa storia che, lo ammetto, oltre a essermi piaciuta tantissimo, mi ha fatto piangere in maniera indecente XD.
Credo davvero che nel tempo tu abbia fatto dei passi da gigante nella gestione di testi brevi: in questo caso, sei riuscita a strutturare una storia che copre un arco narrativo molto lungo in una storia che è anche meno di una flash, essendo limitata a trecento parole, ma sei riuscita a farlo dando a ogni momento una continuità strutturale davvero molto ben costruita, che ho apprezzato moltissimo.
Credo tu sia stata davvero molto brava a sfruttare la struttura "a tre drabble", che in realtà non è mai esplicitata, ma comunque divide i tre momenti in maniera piuttosto significativa: lo stile è sempre molto curato, e qui secondo me lo hai adattato al meglio per un testo breve, asciugando all'osso i dialoghi, che rimangono in una forma molto essenziale, e dando risalto a immagini molto efficaci e decisamente incisive.
Come sai, questa è una coppia che io amo molto, e ho particolarmente apprezzato che tu abbia posto l'accento su James, sulla sua presa di coscienza che lo porta a cambiare rispetto al ragazzino arrogante e sfrontato, per riconoscere i propri errori e cercare di essere una persona migliore, accanto a Lily. Tra l'altro, concordo in pieno su tutte le tue considerazioni su James: forse non era il ragazzo migliore a cui si potesse pensare, ma non era nemmeno un bullo senza cuore (in fondo, il suo atteggiamento si limita a Severus, che certo anche lui un santo non era, ed è sottolineato che quello che vediamo nel quinto libro sia il peggior ricordo di Piton, quindi un po' il momento più esasperato dell'atteggiamento di James). Credo che quest'ultimo avrebbe comunque trovato il modo di cambiare e migliorare, perché a sedici anni siamo un po' tutti la versione peggiore di noi stessi, e mi piace che Lily sia solo stata un'ulteriore spinta che ha forse un po' accelerato una presa di coscienza che era già in essere.
Ho amato davvero moltissimo che in tutti e tre i momenti ci fosse questa costante del sorriso di Lily: è qualcosa di meraviglioso pensare che questo sorriso sia tutto ciò che ha sempre accompagnato James, le fondamenta di ogni momento importante della sua vita. E mi piace che questo sorriso sia presente anche nella sua assenza: l'ultimo momento, quell'ultima, terribile notte è dolorosissima, ed è terribile che James vada in contro alla morte con la consapevolezza di non poter più riabbracciare la sua Lily (e, chissà, forse almeno la speranza che lei e Harry possano salvarsi), ma la riconferma di quella scelta, della scelta di amarla e di voler stare con lei, anche nel momento più tragico è secondo me un momento straziante e bellissimo, che dimostra appieno quanto forte fosse il suo amore.
Davvero, hai fatto un ottimo lavoro, con una storia estremamente emotiva e dalle atmosfere molto pregnanti.
Bravissima!
A presto!

Recensore Master
25/05/20, ore 11:37

Settimo Posto
L’ultima notte al mondo
di Inzaghina.EFP





Grammatica: 5/5

Non ci sono errori grammaticali né di sintassi. Complimenti!


Stile: 17/20

Lo stile è strutturato, molto potere lo affidi al lessico, e nello specifico ad alcuni aggettivi ben piazzati. Nell’insieme risulta uno stile molto personale, distaccato dai personaggi nella forma, ma che possiede una forza propria, originale, che a mio parere denota personalità e voglia di trovare una propria voce creativa. È uno stile che adoperi con cognizione di causa, ma che a mio parere può essere raffinato in alcuni passaggi. A volte, infatti, ho avuto l’impressione che mancasse di emotività (e non espressività, ci tengo a precisarlo).
La prima cosa che devo analizzare per poter affrontare appieno i vari punti è il narratore. Ne hai scelto uno in seconda persona, ma non lo hai trasformato in un personaggio indipendente con una “voce” (il narratore non mostra alcune emotività o particolare espressività soggettiva, si mantiene posato e distaccato), bensì gli dai la funzione di coscienza parlante. L’impressione, leggendo, è quella di star ascoltando la voce di una pagina di diario, dove è la coscienza del personaggio POV a spogliarsi di emozioni e sentimenti e ad analizzare e riflettere sui meccanismi e a porli in maniera esplicativa davanti agli occhi del personaggio stesso; e lo fa “sul momento”.
Da questo punto di vista, il tempo presente è perfetto: insieme al tono – che andrò ad analizzare a breve – sembra dilatare il tempo, o meglio immobilizzarlo. Il ritmo della narrazione così rallenta, si ferma addirittura, in maniera ottimale, dando l’impressione al lettore di star vivendo ogni attimo come se fosse lungo una vita intera. Gli unici momenti che “sfuggono” a questo arresto del tempo sono quelli in cui tempo della narrazione e tempo della storia tornano a toccarsi, a coincidere (come la frase di Lily posta al centro o il dialogo nella seconda parte/drabble). A far ripartire il tempo, alla fine di ogni momento, è la voce di James stessa che parla in prima persona.
In maniera inconscia – o forse consapevole - sembri affermare con questo stile quanto complesso e stratificato possa essere su una persona l’impatto di una singola frase o di un semplice sguardo. C’è questa bellissima contrapposizione che solo la scrittura può creare: da un lato l’istante, un momento in cui non puoi realmente sederti a riflettere ma agisci e basta; dall’altro, c’è qualcosa di profondo e complesso nel subconscio dell’uomo in cui quell’istante riesce a scatenare trecento pensieri e reazioni mai diventate veramente pensiero. Ed è il narratore che dà voce a quel pensiero in divenire.
Il tono del narratore è composto, denso di spirito analitico. È un tono che risulta impregnato di un non so ché di elaborato, formale, un senso di costruito che si accompagna a un’introspezione più psichica, che ne sviscera i meccanismi.
I periodi sono lunghi in maniera uniforme, non seguono l’emotività del momento e non esaltano, tono parlando, le emozioni. Da questo punto di vista il narratore è atono, privo di un tono emotivo. È un testo disteso ma che presenta pause forti per la presenza di subordinate e gerundi.

- Il centro dell’attenzione, che sei solito anelare, perde ogni attrattiva. Le risate dei tuoi pari si trasformano in echi vuoti, infastidendoti inaspettatamente. → È uno stile che ha un’impronta forte, densa. L’impressione è data subito in apertura da una frase lenta, piena di pause per un periodo che non è poi tanto lungo; ed è accentuata dalla combinazione di gerundio e avverbio nella frase che la segue.

Il lessico adoperato di base è semplice e utilizza un registro medio, ma poi si avvalora di termini rimandanti a un registro più alto. Non li definirei aulici, ma comunque sono particolari, scelti per ovviare al massimo ai problemi inerenti il limite di parole. Il risultato è per l’appunto un lessico misto, che nell’insieme funziona, e che d’altra parte concorre a esaltare il particolare tono formale, composto, strutturato che ti dicevo prima. Prendendo ad esempio sempre le due frasi riportate sopra – le parole evidenziate in grassetto – troviamo il verbo “anelare” che riesce a caricare la percezione del lettore di un’idea di bisogno e ricerca costante, così come il sostantivo “attrattiva” conferisce al tono quell’aspetto più composto di cui ti parlavo. Formulando l’intera frase in maniera più semplice, con termini diversi e diverse espressioni (“Hai perso ogni interesse per quell’attenzione che di solito vai cercando” è la forma più semplice e lineare della tua frase che mi viene in mente) si può far risaltare come l’intento del tuo stile sia dare spessore ad alcune caratteristiche con poche parole, e così facendo sfruttare al massimo lo spazio per inserire più riferimenti possibili alla storia originale. Poco più su ti ho detto che l’introspezione che metti in atto è più psichica, piuttosto che emotiva, comportamentale. Il lessico evidenzia quest’idea. Sempre analizzando la tua frase, hai posto come soggetto della frase “il centro dell’attenzione” e hai caricato il periodo affinché non fosse il personaggio a essere caratterizzato, ma la sua psiche a essere esaltata. Quindi hai preferito caricare di espressività a discapito dell’emotività. Anche poco più sotto:

- Quelle parole intrise d’insofferenza s’incastrano nel tuo subconscio, costringendoti a riflettere sul tuo comportamento. → Ancora una volta non è il personaggio il soggetto, ma sono le parole che portano avanti azioni e reazioni. Il narratore si sofferma sull’analizzare i vari aspetti, e soltanto di riflesso caratterizza i personaggi.

Questa tecnica di distacco fa esaltare ancora di più i pensieri in prima persona del personaggio POV.
Continuando ad analizzare il lessico, ho notato come se da un lato il tono narrativo no è capace di esprimere emozioni o a esaltare al meglio la vicinanza, dall’altra parte è proprio il lessico a farsi espressione:

- Percepisci l’incombere della fine.
È una crudele questione d’attimi → Innanzitutto la forza di quel verbo usato come soggetto è davvero potente, pressante. Il lessico non è improntato per incidere la pelle, ma piuttosto per pressare sulla mente del lettore, è pesante (ma non in senso negativo), vuole fargli sentire il peso di certi meccanismi, come l’incombere della fine (e altri: il lambire le labbra, l’anelare l’attenzione, l’incastrarsi delle parole). Altra cosa che colpisce sono gli aggettivi che danno carattere all’atmosfera, come crudele in questo punto ma anche “sfolgorante” nella seconda parte del testo.

A questo tipo di tono non si addicono le elisioni costruite – intendo quelle adoperate tra vocali differenti.

- Intercetti due iridi smeraldine nella folla che t’attornia → Non ho tolto punti per l’elisione tra consonanti differenti nella voce grammatica perché il narratore in seconda persona permette secondo me “licenze poetiche”, più personali. Tuttavia, un’elisione simile mi fa pensare a una persona che usa un tono più “vicino”, più caratteristico, mentre il narratore che usi tu ha un tono molto sofisticato, posato, che parla con eleganza e con un’espressività forbita. Inoltre il suono in questo caso mi risulta un po’ cacofonico.

- Eppure, nonostante tutto, sei sicuro che è così che avresti voluto vivere l’ultima notte al mondo — se t’avessero lasciato scelta → Stessa cosa qui. Il suono diventa molto colloquiale nella parentetica, mi ricorda molto il parlato, cosa che non fa il resto della narrazione.

A parte i punti di forza e di debolezza del tono narrativo, voglio analizzare anche alcune frasi che mi hanno poco convinto.

- ma la convivenza forzata ha rafforzato il vostro legame → La ridondanza tra “forzata” e “rafforzato” non è piacevole, io cercherei un sinonimo per uno dei due. Personalmente cercherei un’altra espressione a posto di “convivenza forzata”. So cosa vuoi dire, ma come parole risultano un po’ amare per accostarsi ottimamente al contesto.

- Ti tortura non poterle dire addio, baciandola un’ultima volta... → Avrei evitato il gerundio, appesantisce un po’ troppo spezzando la musicalità della frase, soprattutto se poi finisci la frase con i punti di sospensione, che danno l’idea di qualcosa che poteva ancora continuare (mentre il gerundio di solito conclude). Io avrei semplicemente dato l’idea di “elenco” in senso positivo. “Ti tortura non poterle dire addio, baciarla un’ultima volta…”. Se invece quello che vuoi dire è che lei vuole a dire addio baciandola, allora devi togliere la virgola, e personalmente eliminerei in questo caso anche i puntini di sospensione.

Infine, i generi trattati. Non posso che complimentarmi con te per il modo in cui hai saputo inserirli. C’è l’idea della guerra che aleggia sin dalla prima parte, in quel “combatterti accanto” e ancora nella seconda parte “combattere per lei – per voi” che in realtà si riferiscono alla vita in generale, ma che assumono connotati profetici e drammatici nel finale, quando la battaglia è perse in partenza ma lui comunque si pone come scudo. Il romanticismo – che trova il suo massimo nella parte centrale – nel finale si fa struggente e si miscela in maniera potente con il drammatico. Brava.


Sviluppo del tema: 15/15

La coppia è espressa molto bene, posta al centro della storia. Ho trovato ben sfruttata la centralità del personaggio amato rispetto al personaggio principale. Lily è il motivo per cui James “cambia”, si migliora, ed è lei il sole che muove le altre stelle (permettimi la citazione fatta un po’ alla bell’e meglio).
Mi ricollego subito a quello detto poco prima nella voce stile per commentare questo parametro. L’intera flash è un continuo propendere verso il meglio, è una continua lotta se vogliamo contro la parte peggiore di sé. La “crudele questione di attimi” non coinvolge soltanto il momento finale ma simboleggia in maniera intrinseca l’impostazione della flash: quando sembra che James vinca, ecco che incombe la fine di tutto. I suoi buoni propositi, le sue promesse di combattere (e i sottintesi quindi di proteggere) vengono distrutti dalla realtà, da una guerra che non è più contro se stessi ma coinvolge tutto il mondo. È il mondo che vuole entrare e far danni (altra citazione) e ci riesce.
Ho apprezzato la personalità con cui hai affrontato i due temi del contest. Ho trovato che entrambi siano stati interiorizzati, espressi al meglio attraverso il romanticismo. Per quanto ci siano riferimenti verso la trama e altri fattori esterni – gli amici, Minus – l’interno mondo di James, e della flash, ruotano intorno all’amore, e quindi a Lily.
Il momento della consapevolezza è impregnato di forza di volontà. È una consapevolezza che James accetta subito, l’accetta per la sua maturità e profondità – una profondità che prima relegava a semplice gioco forse – non lo sorprende né lo sconvolge: la sua reazione è di tristezza e subito determinazione. È carico di crescita, di dolcezza, di genuinità. E nonostante ciò, a colpire è il modo in cui spogli in qualche modo questa determinazione nella seconda parte, dove proprio quando c’è il coronamento del loro amore lui si sbalordisce di averlo ottenuto.
La felicità incredula di cui avvolgi questo momento fa da trampolino per l’ultima parte: il trampolino in realtà è una passerella che getta il protagonista dritto in pasto alle fauci della morte. Ed è questa passerella che imprime struggimento e una vena di triste romanticismo nel momento della separazione. Una separazione che non si sono potuti veramente scambiare, ma che viene comunque messa in atto dalla morte. E dalle parole di James che sembrano accarezzare col pensiero la sua piccola felicità.


Titolo, Introduzione e impaginazione: 4.5/5

Il titolo è semplice di primo impatto, ma attrae proprio per quel senso di mistero che fa trasparire. Ha una composizione che incuriosisce, ma che già leggendo la coppia a cui è abbinata si arricchisce di significati più mesti. L’idea della notte poi, che nell’immaginario collettivo rappresenta la fine, il buio, ma anche qualcosa di dolce e malinconico allo stesso tempo, ammanta il titolo di un sapore struggente, che sa catturare.
Per quanto riguarda l’attinenza alla storia, non posso che farti i complimenti per come l’hai posta come richiamo della fine, riprendendola poi all’interno del testo stesso e conferendole il ruolo di immagine chiave per rappresentare sia l’amore sia il dramma. Il titolo è davvero perfetto, me lo immagino ammantato della luce romantica e mesta della luna.
L’introduzione non manca di nulla, io trovo che sia davvero una presentazione ad hoc. Il modo in cui hai saputo presentare, con un tono professionale anche, da copertina, il lavoro introspettivo ed evolutivo del personaggio maschile definendo l’impostazione della storia a partire proprio dall’introduzione è davvero ammirevole. Così come l’espressione “a volte, comunque” riesce a segnalare senza rivelare troppo, con tono annunciatore, le due ripartizione della flash, da un lato l’amore, dall’altro il finale tragico.
L’impaginazione ha i suoi pro e i suoi contro. Trovo che sia stato ben gestita la centralità delle battute in prima persona di James, i suoi pensieri posti al centro, a formare sì una catena ma anche a richiamarne il ruolo fulcro a partire dalla forma estetica: sono i pensieri, infatti, le espressioni più emotive e affilate dello stile. Trovo anche che fosse una buona idea isolare i dialoghi a destra. Proprio per quell’effetto che sopra ti dicevo – il ritmo immobilizzato e i dialoghi come unici “sfuggenti” a questo effetto, io avrei posto anche i dialoghi tra Lily e James a destra. Inoltre trovo superfluo quello spazio nella seconda parte che divide in due la “seconda drabble”.


Caratterizzazione dei personaggi: 19.5/20

Lily non ha avuto modo di essere caratterizzata in maniera valutabile. Mi riferisco al fatto che l’impostazione del narratore così introspettivo non ti ha permesso di valorizzare al massimo l’IC del personaggio femminile. Ciò nonostante quei pochi elementi presenti sono in linea con il personaggio, a partire sia dal riferimento – immancabile – degli occhi verdi di Lily – sia al modo in cui descrivi con due aggettivi i sentimenti di Lily: delusione e disgusto. Mi vien da chiedere: delusa da Severus e disgustata da James? O anche James l’ha delusa in qualche modo? La flash fa intendere che sì, anche James le ha suscitato delusione, e in qualche modo questo la caratterizza ancora di più, perché suggerisce da parte sua già un’iniziale interesse, come a dire “mi potresti anche piacere, ma adesso ti vedo e non sei quel che voglio”.
Ben fatto anche per come hai posto l’accento sul sorriso fiero – e non solo dolce o allegro e pieno di vita, qualcosa che poi si sottintende dal resto della flash – ma l’aggettivo che definisce esplicitamente il sorriso di Lily è fiero. Ne esalti quindi la forza, la vitalità ma anche il coraggio di essere quel che è. L’allegria e la dolcezza si evincono dalla seconda drabble, dove anche le battute – anch’esse in linea con il personaggio – ne caratterizzano l’animo perspicace, ironico, leggero e dolce; l’anima avvolgente, che supporta, che tranquillizza.
James è il protagonista indiscusso. La sua caratterizzazione è completa, approfondita, sfaccettata, ne segui con attenzione e cura l’evoluzione, la crescita, e devo dire che anche l’IC è perfetto. Eccetto per un unico dettaglio. Temo che qui c’entri anche l’interpretazione diversa che forse io e te diamo a certe scene nella storia originale, ecco perché nonostante il parere diverso ho preferito non penalizzare in maniera eccessiva il punteggio. Comunque, passando al dettaglio in questione:

- non quando ti stai innamorando di lei e vorresti renderla orgogliosa di combatterti accanto. → Personalmente credo che James ne fosse innamorato già da tempo e che in qualche modo questa frase affermi che l’amore sia nato in quel momento o si sia consolidato da poco.

Per il resto posso soltanto farti i miei più sinceri complimenti.
Ho apprezzato il fatto che nella prima parte usi il cognome “Evans” e lo contrapponi al nome Lily nei pensieri di James: è come se non ci fosse ancora abbastanza confidenza per chiamarsi per nome ma ne suoi pensieri lui si sente già legato e vicino a lei, amorevole nei suoi confronti. Inoltre altrettanto ben riuscita è poi la contrapposizione sempre con il cognome in questo punto e il nome utilizzato nella seconda parte dove “stringe forte Lily”.
Hai catturato molto bene il momento in cui James prende atto dei suoi difetti e prende la decisione risoluta di voler cambiare per amore. L’esaltazione dell’orgoglio fa risaltare in una versione più positiva il suo bisogno di essere amato, di apparire come il migliore agli occhi degli altri. Nella prima parte c’è questa ambivalenza di senso: da un lato le attenzioni superficiali, l’ammirazione che anela per arroganza; dall’altra la ricerca di attenzione piene di orgoglio che anela per amore.
Hai altrettanto evidenziato il cuore puro di James, quel suo essere in fondo un ragazzo semplice, dai rapporti genuini, onesti, leali. Il suo amore per i genitori, la felicità della compagnia che si percepisce nella parte centrale. Il suo senso di protezione, ma anche il suo coraggio e la sua voglia di lottare per ciò che ha di più caro. Anche di lui ne esalti il lato solare, espansivo, la sincerità anche in quelle parole che sanno essere di una dolcezza che forse non ti aspetti ma che ho trovato molto IC, soprattutto perché nell’ultima battuta del dialogo si percepisce un tono più scanzonato, malizioso che completa la sua caratterizzazione.
Lo hai reso molto umano, in quel “temevi che la reclusione avrebbe potuto allontanarvi” si sente il James che chiede a Sirius “ma che cos’ha?” nel ricordo presente nel quinto libro, un James un po’ innocente, dai pensieri genuini, da bambino quasi (mi verrebbe da dire da cucciolone un po’ ingenuo), sono le paure di chi ama e teme di perdere. Ed è ironico che lui si aspetta problemi dal quotidiano quando invece la fine incombe in maniera più violenta da fuori.
Avrei voluto che ponessi un accento più forte nel riferimento al tradimento, magari con una nota di amarezza, ma capisco che l’impostazione stessa della caratterizzazione, improntata al romanticismo con i pensieri totalmente rivolti al suo amore non te lo ha permesso, e accetto la tua scelta senza penalizzarti. Per il resto, le sue ultime parole hanno lo stesso potere della sua morte: disarmante in tutti i sensi.


Gradimento personale: 4/5

La storia mi è piaciuta ed è davvero bella.
Ci sono diverse cose che mi hanno colpito leggendo, sia l’ambientazione del pomeriggio del matrimonio, che sembra profetizzare in qualche modo, come a dire l’attimo prima della fine, sia il modo in cui hai ripartito la storia, con il sorriso e la lotta come punti di coesione dell’intera flash, ma su cui vince il sorriso, l’amore che prova e che ha provato James, tutto ciò che alla fine rimane (non solo quindi l’amore di Lily che protegge Harry ma anche l’amore di James che sembra lasciare un’impronta del loro passaggio). La sua vita ha avuto senso e forza proprio perché l’ha condivisa con Lily, combattendo per quel sorriso. La dolcezza di questo particolare che fa sia da imput sia da collante mi ha stretto il cuore, le parole di James poste al centro voglio ferire, arrivare dritte al petto. Ci sono riuscite, con me sicuramente. E quel condizionale passato alla fine che chiude tutto… non mi ha fatto piangere, ma credimi se ti dico che provo davvero un dolore fisico al petto, alla bocca dello stomaco. Bellissima.
Il punteggio comunque non è pieno in questa voce perché devo confessare che non ho saputo ritrovarmi nel tuo stile. Personalmente preferisco un uso della seconda persona differente, più caratterizzante; inoltre ho percepito alcuni passaggi troppo artificiosi, così come l’introspezione esplicativa della coscienza non ha saputo farmi provare ogni singola emozione sulla pelle. È stata efficace nel finale, ma nella parte più “leggera” non ha saputo snellirsi per i miei gusti, era troppo elucubrante, e quindi non mi ha saputo far vivere la scena al meglio dell’emozione.
Detto questo ti voglio davvero ringraziare. So che James non gode di ottima fama tra i più fan del fandom, in generale lo bollano come il bullo arrogante, ma io non posso che amarlo per il modo in cui ha saputo, per amore in primis ma io credo anche per ideali e contesto in genere, prendere in mano la sua vita e trasformarla in qualcosa d’altro. Io personalmente amo la generazione dei malandrini e amo James, quindi averlo visto trattato così, con tutti i suoi difetti e pregi, in maniera rispettosa e piena mi ha fatto emozionare e riempito di soddisfazione. Grazie di cuore per avermi regalato questo gioiellino.

Punteggio: 65/70
(Recensione modificata il 25/05/2020 - 11:38 am)

Recensore Master
15/05/20, ore 00:21

Ciao, mia cara Francy^^

Hai ragione, non si può pretendere un happy ending per loro, ma si può continuare a vivere il loro amore nelle perle di autori come te.
La prova che la lunghezza dice poco o nulla sul contenuto sei tu con le tue drabble e flashfic; sono state poche parole dense di sentimenti, dei sentimenti di James e di Lily che li hanno accompagnati fino alla tragica morte.
Benché James non abbia potuto trascorrere la loro ultima notte come avrebbe desiderato, non ho letto rimpianto, perché la breve felicità che hanno vissuto insieme è sempre stata sincera. James è riuscito a conquistare l'amore di Lily durante il poco tempo che è stato concesso loro, probabilmente è stato talmente inteso che è valso come quello di una vita intera, a me piace pensarlo.
Mi è piaciuto anche molto il modo in cui hai ripercorso la loro storia, hai narrato la nascita del loro amore attraverso gli occhi di James, ma nonostante la prospettiva fosse molto soggettiva, i passaggi sono stati molto chiari e comprensibili, anzi hai scelto di raccontare toccando le corde del lettore, ti sei presa un impegno maggiore e questo ti fa onore, specie per la riuscita del tuo lavoro.
Sappi che quando tratti di coppie che hanno avuto una fine tragica riesci sempre a commuovermi, riesci a lasciare sullo sfondo la tragicità, ma allo stesso tempo non manchi di infondere tanta dolcezza.

Bravissima davvero, come sempre, le tue storie non deludono mai, qualunque sia il tema trattato 💜

A presto!
Un grande abbraccio
-Vale

Recensore Master
22/04/20, ore 11:50

Recensione premio CARAMELLA ALL'ARANCIA vinta al "Fluff flash contest"

Ciao!

Ti confesso che non amo particolarmente James, ma ovviamente sono convinta anch'io che prima di uscire con Lily sia profondamente cambiato.
Mi piace l'idea che sia proprio la frase pregna di disprezzo che gli rivolge Lily, "Siete uguali, voi due!", a far sì che si fermi e rifletta sulle sue azioni. Sicuramente essere paragonato senza possibilità d'appello all'odiato Severus è stato un bel colpo, per lui e per la sua autostima, soprattutto visto che a rivolgergli un tale insulto è la ragazza che gli piace, su cui vorrebbe far colpo o, per usare le tue parole, che vorrebbe orgogliosa di combattere al suo fianco.
È sicuramente Lily, in effetti, uno dei principali motivi per cui James cambia.
Un aspetto che ho amato di queste drabbles è che siano legate dall'elemento del sorriso: vuole che le torni il sorriso fin da prima di mettercisi insieme, non vuole essere la causa per la sua mancanza; quando la sposa pensa che non se ne stancherà mai; prima di morire riflette che, potendo scegliere, avrebbe voluto passare la sua ultima notte sorridendo con lei.
Hai sviluppato molto bene questo tema, in un modo molto dolce.
Un addio molto triste il loro, con James che l'implora di scappare in salvo con Harry e quindi, in pratica, di lasciarlo a morire. Un sacrificio non da poco che Lily compie solo per il bene di Harry, sicuramente — anche inutile, purtroppo, come sappiamo. O meglio, non proprio inutile, ma non abbastanza da salvare anche Lily.
Ho trovato molto bello come, nonostante tutto, sebbene un vero e proprio addio sia loro negato, tu faccia morire James "senza rimpianti".
Ben fatto, complimenti!

Alla prossima,

Mari
(Recensione modificata il 22/04/2020 - 11:50 am)

Recensore Master
20/04/20, ore 10:13

Ciao, allora, la prima cosa che mi sento di dirti, così al primo impatto, è che mi è piaciuta tantissimo la tua storia. Questa è la prima cosa importante che mi sento di confessarti, e poi io amo le Drabble in maniera particolare quindi ho apprezzato doppiamente. E infatti una delle ragioni per cui ho scelto di leggere questa storia al contrario di altre era anche perché si trattava di una tripla drabble, scritta per un contest che oltretutto avevo adocchiato ma al quale non ho partecipato. L'altra ragione comunque era soprattutto per la coppia che avevi scelto. Non leggo spesso su coppie che non siano la Drarry, ma nel corso degli anni mi è capitato anche di imbattermi in altre coppie o storie su differenti personaggi, e ciò che ho letto è sempre stato di mio gradimento. Ora, sarà che ho riletto da poco i libri o che ho rivisto, per l'ennesima volta, la saga in televisione, ma mi ha colpita duramente l'argomento che hai scelto di trattare. Hai ragione nel dire che quando si parla di James e Lily, se si vuole mantenere l'aderenza al canone (cosa che si può anche evitare e finire con lo scrivere AU o What if? Anche se non è questo il caso), deve andare a finire male. La storia è questa e non è un dettaglio di poco conto, ma il perno attorno a cui ruota l'intera trama. Tu l'hai affrontato davvero ottimamente. Credo, a memoria, di non aver letto altro di tuo e se per caso mi è capitato è passato comunque molto tempo. Quindi non mi metto a fare paragoni, cosa che comunque sarebbe ingiusta in quanto ogni storia è, a mio avviso, un mondo a sé in cui l'autore delinea e dipinge un universo che è tutto visto dal suo sguardo. Sei stata bravissima, insomma e qui procederò per punti ad analizzare brevemente ciò che più mi ha colpita perché questo tuo scritto merita una recensione approfondita.

Il primo punto riguarda la parte più tecnica. Non è un qualcosa che mi capita spesso di sottolineare, ma in queste recensioni lo ritengo un passaggio doveroso e soprattutto quando ci si trova davanti a un prodotto simile. Insomma, se fosse stata scritta maluccio probabilmente lo eviterei, ma non è di sicuro questo il caso. Sì, le Drabble sono difficili. Da autrice lo so benissimo e nelle tue note finali ammetti di non sapere bene se sei riuscita o meno a rendere ciò che volevi dare in queste tre Drabble. Ovviamente io da lettrice questo non lo posso sapere, ma tecnicamente è tutto perfetto e questo mi sento di dirtelo. Non ho trovato errori, la grammatica è pulita. In storie così brevi questo è doppiamente importante perché anche un singolo, banale, errore di battitura peserebbe come cento errori in una storia più lunga. Tu sei molto pulita, mi piace l'uso che fai delle virgole, annotazione questa che è assolutamente personale, ogni frase ho trovato che fosse ben bilanciata. Con una sua "raison d'etre" specifica, io faccio molto caso al senso generale delle frasi e al loro peso nell'insieme della narrazione. La lettura è fluida e senza alcun intoppo di qualche genere. Anche il lessico l'ho trovato adeguato e studiato, questo poi nelle Drabble è fondamentale perché una parola può riassumerti un concetto intero, se ben utilizzata te la risolve, la Drabble e ho trovato che questo ci fosse. Si vede che è stata ben pensata ogni singola frase. Devo ammettere, però, che quello che forse ho apprezzato di più del tuo stile sono certe raffinatezze stilistiche del genere: "Quelle parole intrise d’insofferenza s’incastrano nel tuo subconscio" tralasciando per un attimo il significato profondo di questa frase (così come anche delle altre), intrisa di drammaticità e di profondità introspettiva, che poi parliamone di questo, dato che a disposizione hai soltanto cento parole... non so come tu abbia fatto, davvero! Ma sul serio mi hai colpita tantissimo. Quel "S'incastrano" dà una musicalità unica. Certo, è un trucco saggio di chi sa scrivere Drabble. Se scrivi s'incastrano invece di si incastrano, guadagni spazio nel conteggio finale, ma suona così bene... Questo come anche lo stile in generale lo trovo molto musicale e adeguato, e mi è piaciuta molto anche la seconda persona. Che è una forma che io prediligo e che trovo particolarmente adatta ai componimenti brevi come questo, dà incisività e aiuta a creare profondità introspettiva che ha un impatto immediato nel lettore. La seconda persona arriva sempre come uno schiaffo in faccia, ti prende subito, nonché dà una vicinanza col personaggio che fa da protagonista che è assoluta. Insomma, mi è piaciuta moltissimo la tua storia per come l'hai strutturata. E ti faccio i miei complimenti.

Per quel che riguarda i personaggi, qua non ho molto da dire se non che per quanto ne sappiamo li ho trovati molto IC. Si vede anche che hai una tua idea precisa dei personaggi, di James soprattutto, ma più che altro perché è colui che viene fuori meglio dalla narrazione, essendo il protagonista. Concordo in pieno con l'idea che Lily lo abbia cambiato, anche io ci credo molto così come credo che da ragazzo non sia stato un santo. Il paragone con ciò che è Harry durante la scuola non regge granché, perché sappiamo che in fondo Harry somiglia a Lily caratterialmente, però sappiamo che ha avuto molti lati anche negativi. Stando ai racconti di Sirius e di Remus è quanto si evince sia stato in quel passato lì. Su questo punto si hanno due sguardi che tra di loro sono troppo distanti, io credo che la verità stia un po' nel mezzo e che forse sia molto più vicina allo sguardo che Lupin ha di certe faccende (anche se a lui mancava un'informazione importante ovvero che Piton amava Lily cosa che, di conseguenza, sbilancia di molto la sua opinione oggettiva), che a quello di Sirius e sicuramente non è vicina a quel che dice Piton. Insomma, James era un bulletto un po' viziato che faceva quel che voleva e si sentiva al di sopra delle regole? Mah, certo che sì! Sappiamo che era un amico leale e uno studente modello, che aveva una passione per infrangere le regole e tra lui e Sirius erano spesso in punizione (se hanno inventato uno specchio per parlarsi, dovevano starci spesso in punizione...), ma sappiamo anche che era una brava persona e che a un certo momento è cambiato, come forse Sirius non ha fatto (ecco se devo paragonare James a qualcuno lo paragonerei a lui, ma qui entrano in gioco dinamiche comportamentali legate alla famiglia, Sirius aveva troppi problemi per potersene stare tranquillo, ma questo è un discorso troppo complesso e sto sviando dalla tematica della recensione). Dicevo che senz'altro l'influenza di Lily, James l'ha subita in maniera molto forte. Io credo che Piton sia troppo avvelenato dalla gelosia e dall'invidia per fornici un'idea di lui il più possibile verosimile. Quindi ciò che ci costruiamo noi autori, o anche semplicemente lettori, è un qualcosa che nasce da pezzi di libro che mettiamo insieme, Tu hai comunque, e in poche parole, dato l'immagine che più si avvicina alla mia idea. James è cambiato e le parole di Lily, la sua presenza accanto, sono state fondamentali per lui. Le Drabble ripercorrono proprio la loro storia d'amore, dall'inizio alla fine tragica. La vediamo nascere e crescere, con questo senso d'incredulità da parte di James che quasi non crede alla propria fortuna, e poi la vediamo non finire questo no, ma mutare di forma. Morire insieme, in questo modo... non posso definirlo romantico, non me la sento francamente, ma senz'altro è il simbolo di un amore fortissimo finito tragicamente. C'è tutto quello che dovrebbe starci in una storia sulla morte di James e Lily. Colpisce, tra l'altro, il passaggio in cui si parla del tradimento. Dell'aver riposto la fiducia nella persona sbagliata. Non dici il nome del traditore, noi certo sappiamo chi è, ma colpisce il fatto che il narratore taccia in questo senso: è come se fosse ancora un segreto. Come se qualcuno potesse sentirlo e capire in un qualche modo che il custode segreto era Minus e non Sirius, e in questo senso minare gli sviluppi futuri della storia. Ecco, questo è un passaggio che mi ha presa in contropiede, non me l'aspettavo e che ovviamente mi è piaciuto tantissimo, così come l'intera storia. Profonda, d'effetto, evocativa anche da un punto di vista sentimentale. Malinconica e romantica. Ci hai messo tutto, soprattutto il cuore e si vede tantissimo, credimi.

Ecco, credo di aver detto tutto quello che volevo dire. Le tre drabble mi sono piaciute da morire, davvero. Dovrei leggere più spesso cose non Drarry se sono tutte così come la tua... ti faccio anche un in bocca al lupo per il contest, spero ti classificherai in punti alti della classifica perché ti meriteresti davvero tutto.
Alla prossima, spero presto.
Koa

Recensore Master
17/04/20, ore 11:46

Ciao, Francy!
 
Eccoci finalmente qui, dai nostri James e Lily (tra l’altro, se la memoria non mi inganna  la prima storia tua che ho letto aveva proprio loro due come protagonisti: è stato davvero un bellissimo deja-vù, anche perché ben ricordo quanto fosse bella quella one-shot!), che da qualche giorno mi riservavo di leggere con calma per poterli apprezzare ancora di più e provare a lasciarti una recensione degna di questo nome e della tua storia.
 
Quando si tratta di questa coppia è impossibile non innamorarsi ancora di più di loro due, nonostante la tragedia che aspetta il lettore dietro l’angolo e spezzerà, inevitabilmente, il cuore per l’ennesima volta. Eppure, ogni volta, è un grandissimo piacere leggere di loro due in storie tue: credo tu non abbia nulla da temere, il tuo amore per questa coppia si percepisce benissimo da queste tre drabble.
A proposito di drabble, credo che sia stato davvero difficile per te condensare la loro storia in trecento parole, soprattutto perché hai scelto di partire dalla presa di coscienza di James riguardo il proprio comportamento (mi pare di aver capito che la richiesta del contest fosse quella di partire dalla scoperta dell’amore da parte di un membro della coppia, cosa che credo tu abbia ben mostrato, ma mi ha colpito che abbia scelto anche di aggiungere quest’altra presa di coscienza, senza alcun dubbio fondamentale per la coppia). Credo che questo tasto sia piuttosto spinoso: non abbiamo tantissime informazioni sulla maturazione di James, a parte poche parole di Remus e Sirius, e quindi l’autore ha sostanziale libertà a riguardo. Nonostante questo, è difficilissimo spiegare certe dinamiche in cento parole (ho già detto di invidiare la vostra capacità di sintesi? XD), ma credo tu abbia saputo gestire bene la cosa: si comprende benissimo lo smarrimento di James davanti all’affermazione di Lily, alla sua delusione, e dopo una vita passata a farle la corte immagino che sia davvero realistico sia rimasto folgorato da quel momento, tanto da voler rimediare in ogni modo possibile. Inoltre, come dici anche tu, certi atteggiamenti adolescenziali inevitabilmente sono destinati ad andare persi, secondo me sarebbe maturato anche senza quel momento, forse, anche senza Lily (ma, insomma, noi siamo ben contente che ci fosse lei!).
Leggerti in seconda persona è stato davvero interessante – sarà che ho anche una passione per la seconda persona, soprattutto in storie brevi dove credo riesca a dare il meglio (gestirla in storie lunghe credo richieda davvero tantissima bravura!) –, e l’ho trovata adatta per la tua storia. Riesce a creare un dialogo più “intimo” con il personaggio, sicuramente la trovo più coinvolgente dal punto di vista emotivo rispetto alla prima persona (per gusto personale, più che altro, non la prediligo particolarmente – ma, insomma, ancora una volta dipende da come la si usa e chi la usa), e vederla usata per raccontare dal punto di vista di James mi è piaciuto moltissimo. Anche perché credo tu sia riuscita a sfruttarla per coglierli molto bene nelle loro dinamiche di coppia e singoli, pur con così poche parole a disposizione.
Ho adorato il tema del sorriso di Lily che scandisce i tre momenti e li collega l’uno all’altro: sono più che convinta che James abbia davvero dedicato la sua vita a farla sorridere, anche nei momenti più bui e soprattutto in quelli (anzi, direi che è praticamente canon per quel poco che sappiamo di loro! Ah, se solo avessimo libri sui Malandrini…).
La fine fa così male… l’ho già detto? Beh, mi ripeto: il cuore scricchiola ogni volta davanti a quest’uomo tanto innamorato che dà la propria vita per le due persone che ama, che comunque è grato per averla potuta passare con loro la sua ultima notte, con la sua Evans con cui avrebbe voluto – e dovuto – passare il resto della vita a sorridere.
 
Credo si sia ben capito quanto mi sia piaciuta questa flash, pur nella sua tragica conclusione. Concludo rinnovandoti i complimenti e facendoti un grosso in bocca al lupo per il contest!
 
Un abbraccio e a presto,
Maqry
 
 

Recensore Master
13/04/20, ore 18:22

Sto pian piano passando da tutti i partecipanti al contest. Sono felice di trovare un fandom di cui finalmente ne so qualcosa – poco, in maniera del tutto disinteressata, ma almeno ho riconosciuto i nomi dei protagonisti, ecco XD
Non è esattamente una delle coppie che più mi interessano, né provo una particolare simpatia per Papà Potter; ma mi è piaciuto come hai voluto trattarla, come hai raccontato questi piccoli momenti insieme e come hai usato la voglia di proteggere il sorriso di Lily come filo conduttore tra tutte e tre. L’uso della seconda persona – ho notato che è andato alla grande in sto contest XD – sebbene, da quello che ho capito, è stata la prima volta che tu abbia deciso di usarlo, direi che ti è riuscito molto bene.
Io ho pareri contrastanti. Non lo odio quanto la prima persona, ma lo trovo complicato e secondo me negli scritti lunghi diventa tedioso – in questo caso, con solo 300 parole all’attivo è stato una buona scelta e ti ha forse aiutato a dare umanità a quel teppista viziato che era James. XD
Complimenti e in bocca al lupo per il contest!

Recensore Veterano
11/04/20, ore 23:49

Ciao!
Dopo aver scritto una Severus/Lily per il medesimo contest, non potevo assolutamente non lasciarti una recensione qui!
Sai, io tante volte ho sperato che i libri ci raccontassero qualcos'altro su come James sia cambiato e cosa lo abbia fatto avvicinare a Lily. Di certo sarà cresciuto rispetto al sedicenne bulletto della scuola, ma il fatto che la Rowling non abbia mai descritto questa cosa mi ha delusa, lasciandoci la sua immagine appunto come quella del ragazzino superficiale dell'epoca.
In ogni caso, la tua storia mi è piaciuta molto; attraverso le poche righe che ci sono concesse hai saputo raccontare tantissimo, dal primo avvicinamento all'addio - quello forte - in cui davvero mi hai lasciata con il magone (in senso positivo, ovviamente).
Ho amato l'introspezione di James, il suo mostrarci l'amore per Lily in maniera così limpida.
Inoltre, ho adorato il fatto che avrebbe voluto sorridere con lei l'ultima notte insieme. Una frase vera, romantica, che fa anche male visto che sappiamo cosa succede in seguito.
Mi hai fatto emozionare tantissimo, brava!
Ile

Recensore Junior
09/04/20, ore 12:53

Ciao!
Ho riletto la storia più volte per entrare realmente "al dentro", concordo con te che 300 parole siano pochissime per raccontare una vicenda simile e il dipanarsi di un sentimento di questa entità.
Mi piace molto l'idea del sorriso di Lily come filo conduttore, sia della storia che della crescita di James; la prima drabble esprime perfettamente ciò che deve essersi innescato nell'animo di lui dopo il famoso litigio con Severus e la promessa con cui si conclude scivola perfettamente nella drabble successiva, quasi fosse realmente una promessa di matrimonio.
La conclusione è dolorosa come sempre. Ammetto di aver trovato l'ultima drabble un pò debole rispetto alle precedenti, è meno potente ed evocativa delle altre, ma il finale è davvero significativo. In una frase hai saputo concentrare tutta una vita, anzi, due.
Complimenti e in bocca al lupo per il contest!

Recensore Master
08/04/20, ore 18:33

eccomi carissima per lo scambio a catena, ho scelto di recensirti 3 flash, partiamo da questa
nuuu vabbè se volevi farmi piangere ci sei riuscita, i miei complimenti.
a parte che il titolo la diceva già lunga su che cosa mi apprestassi a leggere... e sono fresca di maratona harry pottr.. i miei feels < / 3
ho adorato sia lo stile narrativo (parlare attraverso James ma usare la seconda persona singolare, io non saprei mai farlo, anzi, io non saprei mai scrivere nemmeno una flash, figurati) e come l'hai tripartito, il pre innamoramento, il legame consolidato... e sigh.. l'ultima notte.
davvero emozionante.. e sì, James l'ha spesa come voleva, sorridendo con Lily .. oddio mi si riannebbia la vista con le lacrime...
vado subito a leggere le altre <3

Recensore Master
08/04/20, ore 17:29

Cara Francy, sono un pochino in difficoltà nel dire che ho amato questa tripla drabble (io che amo una James/Lily? Un colpo molto basso quello che hai fatto, sappilo ahah).
Scherzi a parte, mi è piaciuta la scelta dei momenti: quello in cui James si accorge di amarla (e curiosamente si allontana dai suoi soliti interessi), quello in cui si sposano coronando il loro amore e, infine, un focus su quella che per loro è l'ultima notte al mondo. Mi è piaciuta la scelta stilistica di porre tutto con la seconda persona - tranne l'ultima frase posta al centro e in corsivo che è invece in prima persona dove mostri il mutare delle percezioni di James sul sorriso di Lily.
Della terza drabble mi è piaciuto soprattutto il fatto che l'addio sia arrivato velocemente e che james più che rimpiangere i giorni che non potrà avere, rimpiangere quell'unica notte che non può scegliere come vivere. L’avrei passata sorridendo con te, Lily. Questa chiusura, devo dire, mi ha fatto maluccio.
La struttura è equilibrata e potere. Lo stile è scorrevole, ma il lessico curato e prezioso: un binomio azzeccato e apprezzato. I corsivi e il gioco di allineamenti sono stati poi usati benissimo per enfatizzare frasi-chiave.
Ho solo un piccolo dubbio di tipo grammaticale: Il centro dell’attenzione, che sei solito anelare, perde ogni attrattiva. Il verbo anelare dovrebbe reggere la preposizione a quindi dovrebbe essere "il centro dell'attenzione a cui sei solito anelare".
insomma, la storia mi è piaciuta tanto: mi hai fatto dispiacere per questi due, ci rendiamo conto? ahah
Bravissima e alla prossima:)

Recensore Master
08/04/20, ore 13:37

Ciao ^^
Sono una grande sostenitrice della coppia Piton/Lily, quindi potrai immaginare quanto io adori James ^^" Devo ammettere però che di lui, in fondo, non si sa molto perciò sono contenta che tu abbia scritto questa storia dal suo punto di vista, dando modo di scavare un po' nella sua anime e conoscerlo meglio.
Hai scelto tre momenti importanti per la vita di questa coppia: il momento in cui James capisce di dover cambiare se vuole conquistare Lily; il giorno del loro matrimonio, in cui ho trovato molto dolce il fatto che lui temesse che fosse solo un sogno tanto era bello; la notte di Halloween che ha dato inizio alla storia di Harry Potter. Non oso immaginare quanto dev'essere stato terribile per James e Lily sentire la loro porta aprirsi, capendo non solo che un loro caro amico li aveva traditi, ma che non avrebbero visto l'alba successiva.
Più passa il tempo, più mi rendo conto che conosciamo meglio il James ragazzino, quello arrogante che bullizzava gli altri, piuttosto che l'uomo - o il ragazzo adulto, visto che è morto a 21 anni - che è diventato.
Mi ha fatto piacere leggere di lui attraverso le tue parole, sei riuscita a farmelo apprezzare e per questo ti faccio i miei complimenti ^^
In bocca al lupo per il contest!
Baci, pampa

Recensore Veterano
07/04/20, ore 21:23

Parto dalla premessa che per me James e Lily sono la ship potteriana per eccellenza. Sono rientrata su EFP dopo secoli di assenza proprio per rileggere di loro. Mi ha fatto super - piacere trovare una storia su di loro ben scritta.
Mi piace molto la base di partenza: le parole che Lily rivolge a James sprezzante nel ricordo di Piton che non possono non aver avuto un effetto su di lui ed anche a me è sempre piaciuto pensare che vedere Lily così rigida, così netta nei suoi confronti lo abbia spinto a crescere e maturare.
Dolcissimo il momento del matrimonio, in cui sei riuscita in pochissime parole a far trapelare la felicità di quel momento e a far capire che, nonostante tutto, sono stati davvero felice.
Il finale è amarissimo perché per loro purtroppo non c'è stata davvero scelta ed è sempre straziante ricordare che non hanno avuto un addio degno di questo nome e come sono andati incontro alla morte. Tu però sei riuscita a rendere questo momento dolcissimo.
Ancora complimenti! Mi è piaciuta moltissimo. Un abbraccio

Recensore Veterano
07/04/20, ore 19:58

Ciao
Complimenti per la storia breve ma ricca di emozioni.
Adoro il modo in cui scrivi e la scorrevolezza del testo.