Recensioni per
Tears of the dragon
di Fink

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
14/04/20, ore 12:00
Cap. 2:

Nuovamente ciao, interessante la ricostruzione della battaglia di Grande Inverno con l’esercito dei non morti che sembrava sovrastare tutto e tutti non lasciando scampo ad alcuno. Non ricordo perfettamente le fasi della battaglia ma grazie a questa tua ricostruzione mi è sembrato di poter vedere le immagini scorrere come su uno schermo. Poche parole a descrivere l’azione che era stata messa in atto da tutti coloro che lì si erano riuniti per combattere l’esercito del Re della Notte. Mi è parso di vedere la cortina di fuoco innalzata dalla Donna Rossa e i cavalieri dothraki che impavidi avanzavano contro il menico rimanendo però annientati l’uno dopo l’altro. Ho visto volteggiare smarriti i due draghi in cerca della loro madre, e poi ho assistito al duello ingaggiato da ser Jorah nel tentativo di salvare la sua regina, affinché niente e nessuno potesse attentare alla sua vita, avrebbe fatto qualsiasi cosa per quella donna che amava nel profondo di se stesso e che aveva giurato di proteggere a qualunque costo sempre e comunque. Ed ora è lì che viene assalito da una spada che è gelida come la mano di colui che la brandisce e che sfortunatamente va a segno, lasciandogli una prima ferita, poi un secondo ed un terzo colpo che quasi lo annientano. La sua regina dai capelli d’argento è subito corsa vicino a lui prendendo in mano anche lei una spada e cominciando a combattere, ma gli assalitori sono tanti, forse troppo per le loro forze; intorno a loro solo stridore di lame e lamenti degli uomini che stanno perendo in quella assurda battaglia fino a quando i non morti cominciano a cadere come nel gioco del domino, uno dopo l’altro: il Re della Notte è stato sconfitto, qualcuno è riuscito ad annientarlo. Solo in quel momento Jorah può lasciare scivolare a terra la spada e accasciarsi al suolo, subito soccorso da Daenerys che resta muta di fronte al suo cavaliere pur avendo voglia di manifestargli il suo sentimento. Poi tutto si annebbia e Jorah sprofonda nell’oblio non prima di aver sentito Daenerys appoggiarsi a lui quasi a proteggerlo come lui aveva sempre fatto con lei. Veramente una scrittura fortemente descrittiva che mi ha permesso di sentirmi parte del quadro che andavi dipingendo con la tua penna e che è riuscita a rendere molto bene lo svolgimento di tutta l’azione così come pure le sensazioni e i sentimenti dei due protagonisti che pur senza pronunciare parola sembrano essersi compresi benissimo. Ti aspetto con il seguito. Un saluto.

Recensore Master
14/04/20, ore 11:16

Gentile Autrice, è la prima volta che mi accingo a leggere un tuo lavoro incuriosita dalla coppia di cui vuoi trattare e che ho sempre ritenuto fosse composta da due persone fatte l’una per l’altro, ma che per eventi vari che li hanno travolti non sono riusciti a rimanere in contatto forse come avrebbero voluto, loro sempre pronti a comprendersi con un semplice sguardo come se le parole fossero tra loro superflue perché qualcosa di ben più profondo li legava e che mi sarebbe piaciuto vedere anche nella serie tv come questo rapporto poteva venire approfondito e reso in maniera più esaustiva. L’occasione per vedere questo approfondimento ce la doni con questo tuo scritto che vuole sondare il terreno accidentato su cui Jorah e Daenerys si muoveranno, e può essere interessante osservarli all’interno anche di quella pluralità di altri personaggi che hanno sempre manifestato la loro personalità intromettendosi nel rapporto particolare che avevano loro due. Ho proceduto, prima di iniziare la lettura, a tradurre la canzone che hai inserito come introduzione a questo tuo lavoro, non essendo io così sciolta nel leggere il testo in inglese, e l’ho trovato perfettamente azzeccato per entrambe le personalità. Non mi resta che mettermi comoda e attendere che la tua fantasia e la tua penna vi esprimiate. Spero di riuscire a seguire con un minimo di continuità il tuo lavoro in questo momento particolare che tutti stiamo affrontando. Un caro saluto.