Recensioni per
Congiunzione astrale
di paige95

Questa storia ha ottenuto 259 recensioni.
Positive : 259
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
26/04/24, ore 17:27

Ciao!
Finalmente, riesco a riprendere la lettura di questa storia ♥
Questa presentazione di Christian mi ha intrigata: innanzitutto, perché una persona innamorata del mare è un qualcosa al quale io sarò sempre debolissima, e poi perché mi è piaciuto molto il modo in cui hai delineato il personaggio. Soprattutto, il fatto che abbia una fobia, in parte irrazionale, in parte giustificata, ovvero quella di volare. Apprezzo sempre quando i personaggi hanno queste idiosincrasie, perché influiscono sempre tantissimo sui loro pensieri e sul loro agire - terreno fertile per gli scrittori e di conseguenza per i lettori, insomma!
A parte questo, è anche significativa la scelta di non dire subito a sua moglie della nuova missione, ma di aspettare un momento di quiete, di raccoglimento, a costo di rovinare un momento felice. Mi dà l'idea di essere una persona molto riflessiva, sebbene pronta all'azione per forza di cose, considerando il suo addestramento, ma anche molto chiusa e insicura nell'esprimere le proprie emozioni e pensieri.
Riesco anche a empatizzare meglio con lui nel vedere come la sua scelta di unirsi all'esercito sia stata dettata da uno smarrimento adolescenziale, che poi si trova a pagare a caro prezzo in età adulta. Ammetto di essere molto curiosa di scoprire i suoi pensieri relativamente alla guerra a cui sta per prendere parte e alle sue implicazioni, oltre al "proteggere i civili": si sa che in guerra la patina di patriottismo e buone intenzioni va spesso a farsi benedire. Adesso però, com'è ovvio che sia, sono incentrati su se stesso e sulla sua famiglia che dovrà lasciare; e trovo molto umano anche questo suo egocentrismo del tutto comprensibile.
Le introspezioni di Katherine mi hanno strizzato il cuore nel loro essere così vere, sentite. Neanche lei ha un vissuto facile, e mi è venuto naturale ricollegare il trauma dell'abbandono metaforico da parte dei suoi stessi genitori con quello vero, tangibile che Christian le sta per far patire contro la propria volontà.
Ho apprezzato anche il fatto che, al di là dell'amore indiscutibile che i Richardson provano, vi sia comunque un contrasto forte e divisivo, in questo momento, e che Katherine preferisca il distacco all'annegare la preoccupazione in gesti romantici o di conforto. Non è una rabbia razionale, la sua, ma è perfettamente comprensibile che la riversi sul marito, anche se spero che questa acredine riesca ad ammorbidirsi prima della partenza.

Come vedi, questo capitolo mi ha presa moltissimo XD
Sono curiosa di scoprire altro su Samuel che, lo ammetto, dei due è il personaggio che mi intriga di più.
Spero di continuare presto la lettura e, nel frattempo, ti mando un abbraccio ♥

-Light-

Recensore Master
08/09/23, ore 13:11

Ciao,
eccomi di ritorno alla tua storia. Questo secondo capitolo è molto intimo. Mi piace il rapporto profondo e sincero che lega questa coppia. È triste che Christian, che scopriamo essere il Navy seal citato nell'articolo del prologo debba lasciare la sua famiglia per nove mesi. Per tutto il capitolo ho percepito l'amarezza di Christian, il suo non potersi rifiutare, nonostante la bambina sia ancora molto piccola e soprattutto il suo dispiacere per il dolore che sa di arrecare a sua moglie. Dall'altro lato ho sentito tutto lo sconforto e la paura di Kathe, che ormai si era abituata alla serenità della vita familiare con Chris e si ritrova di nuovo, e del tutto inaspettatamente, a dover convivere con l'ansia quotidiana di ricevere una notizia terribile.
Di contorno al momento doloroso che vivono i due protagonistidel capitolo, conosciamo anche un po' della loro storia scoprendo che per motivi opposti non hanno avuto una giovinezza facile. Mi ha un po' preoccupato l'accenno al migliore amico di Chris, spero che il suo essere così vicino alla famiglia non finisca per creare un terremoto... Kathe e Chris sono una bella coppia e mi dispiacerebbe se tutto si rompesse per un cedimento di Kathe e dello stesso William.
Decisamente un bel capitolo di presentazione per Chris. Ora sono curiosa di scoprire di piu di Samuel...
Complimenti!
A presto ❤️
AlbAM

Recensore Master
27/03/23, ore 09:00

Ciao Vale,
Perdonami se ieri non sono riuscita a passare ❤
Mi aspettavo che avresti approfondito il personaggio di Christian. Certo, non pensavo che fin dall'inizio ci avresti bombardato con un lutto ma è anche vero che tu sei la regina dell'angst e hai una reputazione da difendere sulla nostra pelle.
A parte gli scherzi, è stato rincuorante sapere che, nonostante la tragedia vissuta da ragazzo, Christian sia riuscito ad andare avanti e a crearsi una famiglia. Non è qualcosa di così scontato perché un simile evento è devastante e posso solo immaginare il trauma subito e tutte le conseguenze che ne sono derivate.
Questa Katherine sembra un tipino interessante e già mi sta simpatica per il fatto che non sia fatta incantare semplicemente dall'aspetto di lui.
Ho apprezzato come tu sia riuscita a legare entrambi questi capitoli, facendo riferimento alla notizia riportata dal giornale di Daniel nel prologo per mostrarci un altro personaggio. E poi devo dire che la parte introspettiva è sempre il tuo forte perché sei riuscita a coniugare il senso del dovere di quest'uomo, pronto a servire la patria, e la devozione verso la propria famiglia, mischiato al desiderio di essere un padre oltre che un soldato
Il rapporto tra Chris - mi prendo la confidenza di chiamarlo così - e Kathe si vede che è solido e basato su una fiducia reciproca e totale. Mi sono emozionata quando ho scoperto della festa a sorpresa perché questi piccoli gesti, specie dopo quindici anni di relazione, sono belli da togliere il fiato e sottolineano ancora una volta quando l'amore sia vivido e vero.
Tuttavia non ho potuto fare a meno di inquietarmi per quella missione che pende sulla testa di lui come la spada di Damocle.
«Davvero? Non lo avrei mai detto»
Allora, qui ammetto che ho inarcato le sopracciglia e assunto un'aria di rimprovero. Perché sono la prima a ironizzare per cercare di smorzare la tensione ma, no, Chris, questa uscita te la potevi risparmiare. Hai già rivelato una notizia che non sarà facile da metabolizzare e accettare, questi modi antipatici anche no!
Però poi è riuscito a recuperare punti perché, nonostante si sentisse in dovere di compiere quella missione, mi sembrava di percepire che l'amore per le donne della sua vita fosse più forte di tutto.
Alisia è semplicemente adorabile nel candore e nella semplicità dei suoi sei anni. E il desiderio che ha espresso, visto dove andrà presto il padre, strazia il cuore.
«Cos’hai detto? Nove mesi??»
Comunque Chris deve imparare a dare le notizie perché per poco non ci rimanevo secca. Non avevo capito che sarebbe stato via per un periodo così lungo. Hai il tatto di un Troll!
«Tu starai via quasi un anno?»
«Nove mesi … a fine maggio sono a casa. Eh dai, Kathe, hai già dimenticato i nove mesi della gravidanza? Cosa sono questi in confronto?»
Cioè, mi prendi pure in giro? No, davvero, Kathe è una santa per non avergli tirato una testata. Io non avrei avuto lo stesso autocontrollo.
Vale, io ho davvero paura. Mi hai parlato tante volte di questa storia, della tua incertezza a trattare di una guerra e dei suoi effetti sulle persone. Ora ho anch'io il terrore ma per un motivo diverso: temo che mi distruggerai pezzo per pezzo.
Mi sa che mi tocca preparare la scorta di fazzoletti perché ti conosco e prevedo dolori.
Un bacione,
Eli

Recensore Veterano
12/07/22, ore 12:27

Ciao paige,
ed eccomi qui a recensire il primo capitolo di questa storia veramente splendida a mio parere! 
Qui facciamo la conoscenza di Christian , quella di un uomo valoroso che ha un'esperienza non da poco in guerra, e proprio per il suo valore viene richiamato a fare una nuova missione. Solo che ora le cose sono cambiate : non solo è sposato, ora ha anche una splendida bimba... andare in guerra non è una cosa che desidera fare ora, ma sembra non avere scelta.

Risulta quasi struggente vedere il dolore con cui comunica la decisione alla moglie che ama tantissimo e con passione, e ancor di più il momento in cui la figlia esprime il desiderio guardando la stella cadente. Che dire ? Un capitolo estremamente emotivo che inizia una storia che già so che mi prenderà moltissimo.
Davvero bella,
A presto,
Lady

Recensore Master
21/04/22, ore 21:51

ciao Paige cara! :)
come promesso eccomi qui, scusa solo il ritardo. Ho letto i capitoli, come ti dicevo e inizio con il commentarti questo. Preferisco così, recensire un capitolo alla volta, in modo da non creare poi confusione con le recensioni e scrivere e commentare cose che poi accadono in capitoli diversi, non sarebbe la prima volta che capita xD
In questo capitolo troviamo un nuovo protagonista: si chiama Christian e mi sembra di intuire che, insieme a Samuel (che ritroveremo nel capitolo 3) sarà il secondo protagonista della long. E' un uomo che ha sofferto molto nel passato, visto anche l'incidente aereo dei genitori, ma che adesso si è rifatto con una vita accanto ad una moglie, Katherine, che lo ama follemente. Amore che anche lui sa ricambiare, esattamente come nelle classiche coppie dei sogni, in famiglie dove tutto procede a meraviglia...se non che Christian si vede costretto a ritornare in guerra, dopo anni in cui mancava dal campo di battaglia. E' stato un brutto colpo per Katherine sapere che il marito sarebbe dovuto tornare in guerra, per di più sapere che ci sarebbe rimasto quasi un anno. Credo che avere un parente o un amico in guerra, sia per l'altra, una delle più grandi paure che possa provare...
Mi è piaciuto particolarmente il breve discorsetto che Christian ha pronunciato alla figlia Alisia: ha saputo dire una parte di verità, senza che la bambina potesse comprendere il significato della sua promessa, nella sua pienezza.
Mi piace poi molto anche il fatto che Christian abbia detto a Katherine di volersi gustare ogni secondo con lei, della settimana rimanente prima della partenza. Non so se avesse fatto bene a tacerle la verità fino all'ultimo, ma so quasi per certo che, amandolo, lei lo avrebbe comunque scoperto prima o poi. Insomma, lo avrebbe percepito che non era pienamente lì con la testa, con lei, no? Come sarebbe dovuto esserci qualora non avesse avuto questo tarlo. Quindi secondo me ha fatto bene a dirle la verità con qualche giorno di anticipo. E, anzi, l'avesse detto ancora prima, forse il colpo sarebbe stato ancora meno violento.
Ad ogni modo si lasciano con una promessa: che dopo nove mesi si sarebbero rivisti e che Christian l'avrebbe chiamata ogni giorno alla stessa ora. Sono convinto che saprà mantenere la promessa!
A me questo capitolo è piaciuto anche molto, Paige!! ti faccio i miei complimenti. Riesci sempre a far immedesimare noi che leggiamo nelle giuste atmosfere della narrazione e quando c'è questo, direi, c'è tutto quello che serve perchè la storia piaccia e risulti verosimile! credo che non possa esistere complimento migliore! :D
domani mattina passerò a recensirti gli altri, dopo averli riletti per bene, promesso! giusto per non confondere le cose ^^'.
A domattina, Paige cara.
Dani

Recensore Master
14/11/21, ore 17:05

Ciao Paige ^^
Eh già, sono di nuovo qua perché ero curiosa di vedere come proseguiva la storia. Qui compaiono nuovi personaggi e oh mio DIO PIANGO. Guarda, hai creato un atmosfera così bella, calda e familiare che la botta di angst è stata maggiore (come avrai capito, penso, io sono una grande amante dell'angst, quindi ben venga). Tra l'altro, che carini Christian e Kathe, sono proprio una bella coppia e hanno una bella famiglia, solo che l'idillio viene interrotto quando Christian dice alla moglie che dovrà partire. Situazioni molto difficile, perché lui non può fare molto, non è che si può rifiutare. Però ha anche una moglie e una figlia che hanno bisogno di lui. È stato davvero triste e commovente leggere di loro che guardano le stelle cadenti e Christian con la sua bambina mi fa PIANGERE, io vivo per questi momenti familiari teneri T_T
Comunque Kathe prende malissimo la notizia che il marito starà via per nove mesi. Non è tanto il tempo (cioè anche), ma piuttosto il saperlo in una situazione di pericolo mortale, sarebbe troppo anche un solo giorno. Accidenti, che ship. Io adesso ho il timore che a lui accada qualcosa, dopotutto non sta certo andando a fare una scampagnata.
Me triste.
E non vedo l'ora di rileggere di Samuel.
Un bacio, a presto :*

Nao

Recensore Veterano
15/02/21, ore 18:33

Ciao tesoro!
Eccomi finalmente di ritorno.
Questo secondo, ma in realtà primo capitolo di svolge a San Diego nove anni dopo il prologo. Devo ammettere che a me piaccio questi salti temporali, soprattutto se scopriremo piano piano lungo il proseguire della storia che cos’è accaduto in quel lasso di tempo.
Subito nelle prime righe facciamo la conoscenza di Christian Richardson, il Navy SEAL che nove anni prima aveva scongiurato la carneficina nella base di Kabul di cui si accennava nel articolo di giornale del prologo.
Già da subito ci salta subito agli occhi quanto lui ami l’oceano, un amore così grande che lo ha portato ad arruolarsi in marina. Comprendo perfettamente questo amore che prova per il mare: io anche vivo in una città costiere e non c’è nulla di più bello di guardare le onde per trovare tutta la pace e tranquillità di cui si ha bisogno.
Scopriamo anche che, per quanto ami l’acqua, odia invece volare visto che entrambi i suoi genitori sono morti in un incidente aereo ventitré anni prima.
Non posso immaginare che dolore si possa provare nel diventare orfani a seguito di un evento così tragico.
È davvero carino il modo come incontra sua moglie Katherine, da vera storia romantica: lui che sta eseguendo uno dei suoi esercizi giornalieri di apnea e lei brava bagnina che corre in acqua credendo che abbia avuto un malore. Diciamo che è stato un fortunato disguido visto che sono sposati da una decina di anni e hanno avuto una bambina di nome Alisia.
La sua mente sembra affollata da pensieri riguardanti la sua imminente partenza per una missione sul fronte. Sì, vi era già stato anni prima, ma ora è tutto diverso: è più maturo, ha una famiglia e non vuole certamente rischiare di perdere la vita come stava per accadere nove anni prima.
Immagino che quando si è giovani, incoscienti e senza niente da perdere, si fanno scelte che non si posso fare quando si ha una famiglia: non si vuole rischiare di lasciare i propri cari da soli, di recare loro sofferenze e di non vedere i propri figli crescere. Quindi una missione che magari anni prima aveva accettato a cuore più leggero, ora porta con sé più di un pensiero. Forse prima non aveva proprio l’esatta idea di come fosse trovarsi nel bel mezzo di una guerra, ma ora lo sa, ha visto compagni morire e ha rischiato di fare la loro fine e non è disposto a riviverlo.
A distoglierlo dei suoi pensieri è Katherine. Christian le aveva organizzato una festa a sorpresa per il suo compleanno, ma sembra essersi allontanato dai festeggiamenti. Trovo davvero dolce lo sguardo con il quale guarda sua moglie: si vede chiaramente quanto la ami e quanto desideri tenerla al sicuro da ogni preoccupazione. Infatti, lui non le ha ancora raccontato che presto dovrà partire per una missione. Anche Katherine lo conosce molto bene e infatti le basta sentire il tono di voce che utilizza per dire il suo nome per capire che c’è qualcosa che non va. Ovviamente non prende bene la notizia che la settimana successiva suo marito deve partire per l’Afghanistan. Lei ricorda troppo bene che cos’è successo nove anni prima e non vuole rivivere quella paura, la paura di perderlo, non ora che hanno anche una bambina. Immagino che avere una persona cara sul fronte comporti di vivere in uno stato di preoccupazione costante che si attenua solo quando si viene contattati da questa persona o quando finalmente torna a casa (solo la madre di un mio amico mi ringraziò perché grazie a me il figlio era in uno di questi luoghi, ma è una storia che ti racconterò in privato ahah).
Fortunatamente a stemperare la tensione tra i due è proprio la piccola Alis. Mi sono sciolta nel vederli tutti e tre guardare il cielo per scrutare le stelle, soprattutto quando la bimba ne vede una stella cadente e dice al suo papà che non gli racconterà che cosa ha desiderato perché se no non si avvererà.
La frase che Christian dice alla sua bambina è proprio quella che immagino possa dire un padre che sta per partire e non è certo che ritornerà: se anche non sarà sempre lì per abbracciarla, potrà trovarlo ogni volta che vorrà nel suo cuore. Devo ammettere che il tutto mi ha davvero fatto sciogliere il cuore.
Ovviamente quella notte sia Christian che Katherine non riescono a dormire. Troppi sono i pensieri e le preoccupazioni che riempiono le loro menti per poter riposare tranquillamente. Lui le promette che cercherà di contattarla tutti i giorni questa volta, che farà l’impossibile per riuscirci, ma dovrà stare via nove mesi. Alla donna questo sembra un periodo davvero molto lungo e non è certa di riuscire a farcela. La capisco: è un tempo davvero molto lungo e, oltre alla grandissima mancanza che proverà per suo marito, non è semplice vivere così tanto con quella preoccupazione costante.
Meno male che lui cerca di tranquillizzarla ricordandole che lei e Alisia saranno forti e che lui si collegherà tutti i giorni alla stessa ora.
Spero davvero che sarà così e che questi mesi possano trascorrere il più tranquillamente possibile, ma immagino che non sarà proprio così.
Ora sono curiosa di scoprire come andranno le cose per Christian a Kabul e per Katherine e Alisia in California.
È stato un capitolo bello carico di emozioni, soprattutto quelle legate al dover allontanarsi per un certo periodo dai propri affetti.
Non vedo l’ora di andare avanti con la lettura!
A prestissimo tesoro!
Un mega abbraccio,
Jodie

Recensore Master
04/02/21, ore 00:08

Ciao, cara!
So di essere super di corsa, e probabilmente farei meglio a rimandare questa recensione a un momento in cui riuscirò a essere più calma e a lasciarti un pensiero un po' più strutturato, ma ci tengo davvero a leggere questa storia, quindi colgo l'occasione e cerco di lasciarti comunque due parole, sperando di riuscire a tornare prestissimo sul prossimo capitolo.
Mi piace tanto come ci introduci nella storia vera e propria: il prologo era soprattutto uno spaccato di vita che sembrava gettare almeno l'orizzonte tematico, ed era breve (come è giusto che sia un prologo), mentre qui ti sei presa tutto il tempo per appoggiare la situazione e cominciare a presentare per bene i tuoi protagonisti. Quel che mi piace, comunque, è che pur essendo un capitolo introduttivo di quella che promette di essere una storia articolata e non breve, i momenti puramente descrittivi, che vanno a presentare i personaggi e a contestualizzare la loro situazione sono comunque calati in un contesto narrativo saldo, che non perde mai di vista la situazione corrente, e hai secondo me trovato il giusto equilibrio, inserendo le "spiegazioni" nei giusti momenti di pausa dalla narrazione.
Mi piace tanto, questa famiglia: si vede quanto Katherine e Christian si amino, lo si vede dal modo in cui ripensano ai primi incontri e soprattutto si vede dal modo in cui interagiscono, da come si comprendono anche prima di parlare e da come le loro discussioni, anche quando sono vittima di un'angoscia più che giustificata, hanno sempre un lato molto costruttivo.
Credo che il terrore di Katherine sia pienamente giustificato: insomma, la situazione è durissima, e ripetersi che sposando un soldato sapeva quali rischi avrebbe corso serve a poco, perché lasciare andare qualcuno che amiamo in questo modo non è per niente facile. E non è facile essere forti, non è facile sopportare stoicamente, perché nove mesi quando si aspetta un bimbo volano, ma quando si aspetta solo di potersi rassicurare giorno per giorno che no, il peggio non è ancora successo sono un'eternità. Soprattutto quando c'è una bimba così piccola da proteggere da tutta questa paura.
Insomma, la scena in cui lei se ne sta stretta tra le braccia del suo papà e in quel momento, proprio in quel momento esprime il desiderio che la sua famiglia resti per sempre unita è di una dolcezza dolorosissima.

Mi rendo conto che più che una recensione la mia è una sbrodolata di impressioni confuse, ma insomma, questo per dire che la tua storia mi sta incuriosendo moltissimo, e mi sento già emotivamente investita sulla sorte dei personaggi.
A presto!

Recensore Master
02/01/21, ore 21:32

Sarei dovuta passare da qui un sacco di tempo fa, visto quando ho iniziato a leggere il prologo, ma mettiamola così: meglio tardi che mai.
Il primo capitolo comunque è interessante, anche perché facciamo finalmente la conoscenza di Christian, il Navy SEAL di cui si era parlato nell’articolo del capitolo prima e scopriamo con lui la sua nuova missione in Afganistan e, soprattutto, l’attaccamento alla sua famiglia, tra moglie e figlia e stelle cadenti.
È un personaggio interessante – il padre di famiglia devoto e che ha anche l’arduo compito di combattere una guerra per il suo paese, ma lontano dalla sua terra, in un paese dove, per parafrasare Katherine “in quella guerra la gente muore”. Lol. Lo so che non dovrei ridere, ma non ce l’ho fatta a trattenermi davanti a quella frase.
A parte questa parentesi, il capitolo è sicuramente più corposo del prologo, il tuo stile si è arricchito di descrizioni e fatti che colorano anche la vita passata di Christian, riuscendo ad infilare anche la menzione al suo migliore amico e fratello. Ti sei concentrata sul lato dolce del personaggio e questo si percepisce dalla sua attenzione verso la moglie e da come lei stessa si preoccupa e le si spezzi il cuore quando scopre che la lontananza col marito dovrà durare per ben nove mesi. E qui, in ogni frase, si legge l’attaccamento che hanno l’uno per l’altra e il dolore di lui nell’essere costretto a separarsi dalla donna che ama e dalla bambina – ma purtroppo il dovere lo chiama e la triste verità è che non si può scegliere di smettere di essere un soldato a seconda di come gira il vento.
Tra l’altro ho apprezzato la tua attenzione ai dettagli, si vede che ti sei documentata e questo rende la storia un po’ più realistica e aiuta anche noi lettori ad essere un poco più in contatto con i tuoi personaggi.
A questo punto sono curiosa di sapere Samuel come sia cambiato in questi ultimi nove anni e quali sorprese riserveranno i prossimi capitoli.
Alla prossima.

p.s. Buon compleanno <3

Recensore Master
21/10/20, ore 11:50

Ciao, eccomi di nuovo alla tua storia e in questo capitolo, intanto, conosciamo Christian e sua moglie. Mi piace questo tuo modo di dedicare un capitolo ad ogni protagonista per raccontare del suo passato e presentarlo, in modo da poterlo conoscere e affezionarsi a lui.
Christian mi è piaciuto subito moltissimo! Ha perduto i genitori da ragazzo e ha sentito il bisogno di formare presto una sua famiglia con Katherine e Alisia, eppure è pronto anche a separarsi da loro se il dovere lo chiama. E' un giovane uomo che sa prendersi le sue responsabilità sia come marito e padre sia come soldato e mi verrebbe da dire che di questi tempi è merce rara... anche per questo mi piace ancora di più!
Devo ammettere che, egoisticamente, reagirei come Katherine, non vorrei che Christian partisse per una guerra pericolosa, immagino la paura di lei e che vita angosciosa possa essere quella della moglie di un soldato, terrorizzata ogni volta che vede certe notizie al telegiornale o che riceve una visita che potrebbe essere quella... Io poi sono un'ansiosa di natura, non potrei proprio resistere! Ma non posso fare a meno di ammirare il coraggio e l'altruismo di Christian. Anche lui avrebbe preferito restare a San Diego, ma si rende conto che il suo posto è dove la gente ha bisogno di lui, che ha fatto una scelta tanti anni prima e ora non può tirarsi indietro. Tuttavia l'idea di una separazione così lunga è angosciante anche per lui, sebbene Christian cerchi di scherzare per non preoccupare la moglie (anche questo aspetto di lui mi è piaciuto tantissimo!).
Insomma, un capitolo bellissimo e intenso, come sempre sei bravissima ad analizzare la psicologia dei tuoi personaggi e a farci conoscere tutto di loro, ci porti a empatizzare con loro, a comprendere i loro sentimenti ed emozioni e alla fine è come se li conoscessimo da sempre.
Sei veramente bravissima e rimango sempre più sorpresa e incantata dalla tua bravura, sei davvero una grande scrittrice!
A presto.
Abby

Recensore Master
20/08/20, ore 18:00

Cara Paige!
Non hai idea di quanto tempo è che devo recensire questo capitolo, ma oggi mi sono imposta di riuscirci a qualunque costo. Mi piace molto che il capitolo in cui conosciamo Katherine e Chris siano anche quelli in cui il titolo della storia, “Congiunzione astrale”, si arrotola sulla notte di San Lorenzo. Si parla sempre di stelle e di padri che se ne vanno e non posso evitare di pensare alla triste e bellissima poesia di Pascoli al riguardo. Chris è innamorato della sua famiglia ed è qualcosa che non credeva di poter possedere quando, giovanissimo, ha intrapreso la carriera militare. Però la vita va per sentieri impossibili da decifrare e ora eccola qua, marito e padre. Il tempismo con cui rivela a Kathe della partenza è una nota d’angst che però ha un senso, perché ci permette di vedere quant’è solida la coppia.

Chris non riesce a non essere sincero con sua moglie. Sa che le rovinerà la festa, sa che, in qualsiasi momento, Katherine sarà infelice e terrorizzata all’idea di perderlo, però non può dire a se stesso le dico tutto il giorno prima di partire. Kate, dal canto suo, ha rinunciato a una famiglia di chiara impronta wasp per una vita più semplice e la attende un periodo lungo col patema d’animo. In tale senso, è importante dire che Katherine ha già vissuto questa esperienza e sa cosa la attende, ma sa anche che è stata molto fortunata una volta e non è detto lo risarà. Mi piace tantissimo anche come è scritta la storia: si vede che ci tieni, lo stile è curato, le introspezioni e i dialoghi ben integrati e si percepisce anche la grande cura che hai messo nel documentarti su quelle che comunque sono usanze diverse da noi, come l’apparato militare statunitense. Per concludere, giacché il tempo è tiranno, ti mando un abbraccio forte e ti faccio i miei complimenti per questa storia bella e ben scritta che leggerò volentieri **.
Shilyss

Recensore Junior
04/08/20, ore 12:38

Ciao tesoro, finalmente eccomi qui❤️
Mi pento amaramente di non aver letto subito questa storia, sia il prologo che il primo capitolo hanno attirato immediatamente la mia attenzione.
Il tema che stai trattando è davvero complesso, ma tu lo stai facendo egregiamente.
Ho amato tantissimo il primo capitolo e sei riuscita in modo impeccabile ad esprimere il dolore e l'angoscia che le famiglie coinvolte in queste situazioni provano ogni volta.
Nutro già un profondo affetto per i nostri adorati coniugi e la piccola Alisia; quando Christian ha raccontato alla moglie di dover partire per nove mesi il mio cuore, come quello della donna, non ha retto.
Un senso di malessere mi ha ingarbugliato lo stomaco, mettersi nei loro panni mi ha fatto male, segno che sei stata davvero bravissima nel descrivere i loro stati d'animo tormentati.
La scena in cui sono morta proprio é stata quella in cui la piccina ha stretto suo padre, non perfettamente conscia di ció che realmente stava accadendo.
Ho quasi pianto, giuro😭
Il binomio presente/passato mi è piaciuto molto, sei stata davvero eccezionale nel farci subito affezionare ai protagonisti in questo modo.
Io già li amo!
Shippo tantissimo Chris e Kath: il loro primo incontro è stato spettacolare, sono rimasta con il sorriso stampato grazie alla loro bellezza ❤️
Che dire poi della tua scrittura, utilizzi metafore e descrizioni che ti catapultano a pieno nella storia, come se ti trovassi lì con loro, come se sentissi ció che sentono loro.
Sei stata fantastica, lo dico davvero❤️
Sono contenta che ti sia spinta in questa nuova avventura, sono sicura che sarà una storia bella ed emozionante, d'altronde é frutto della mente di una persona così profonda e sensibile❤️Volevo dirti un'ultima cosa: sono curiosa di scoprire qualcosa in più su William, di conoscerlo meglio.
Non so per quale motivo, ma ho paura che in questi nove mesi si innamorerà di Kathrine😂
Non chiedermi il perchè🙈
Ti lascio dicendo che sei stata bravissima, ti faccio i miei più sinceri complimenti💖
Al prossimo capitolo, sono sicura che anche quello sarà fantastico!
Un bacio, Francesca

Recensore Master
22/07/20, ore 17:49

Ciao Vale! 😁 Ma che bello è questo capitolo? Quanto sei stata brava?! 😉
Tra l'altro ho letto il titolo con la voce di Rad il genio della mia long 😂
Scemenze a parte, ho adorato questa tua presentazione di Christian e famiglia, così come ho amato la scelta della location sulla spiaggia di San Diego e io modo il cui hai descritto tutto! 😍 Io Sono un fan del mare anche se sono milanese, mi capita davvero spesso nelle mie storie che certe riflessioni dei personaggi arrivino davanti al mare e che ci siano lì scene importanti. Mi è capitato anche di renderlo quasi un personaggio tangibile... boh, era per dire che mi ha emozionato quello che hai scritto, soprattutto la scena finale. 😍
Penso sia terribile per una famiglia dover affrontare la missione e la guerra.. io non potrei, non ce la farei 😭
Ci hai fatto vedere cosa c'è dietro Christian l'eroe militare: una brava persona, un ragazzo innamorato, un bravissimo papà, un uomo gentile e uno che ha dovuto crescere in fretta perché la vita a volte sa essere stronza.
E poi ho adorato Kathe, il suo carattere, il suo background... quello che emerge del rapporto coi suoi genitori mi ha messo molta tristezza. Sono sempre dinamiche che mi lasciano un po' scosso... cmq mi piace tantissimo lei, idem la bambina, e già piango perché immagino il momento del distacco! 😭
Molto bello poi l'accenno al loro primo incontro! 😍
E il finale come to ho già detto... e tutte le emozioni che hai saputo trasmettere in modo mirabile! 😁 Sei stata bravissima Vale, anche stavolta!
A presto!
Teo

Recensore Master
09/07/20, ore 16:08

Cara, eccomi finalmente qui... come ti ho accennato stamane avevo già letto ieri il capitolo, ma volevo prendermi il giusto tempo per scriverti le mie impressioni al riguardo.
Trovo che tu abbia introdotto nel migliore dei modi Christian, a cui nel prologo avevi solo accennato brevemente: di lui sapevamo solo che è coraggioso e che ha salvato numerosi compagni, tanto da meritarsi un articolo a lui dedicato sui giornali - quello del padre di Samuel incluso. In questo capitolo a lui dedicato ci hai mostrato i lati del carattere che esulano dall'essere un NAVY SEAL, ci hai mostrato l'uomo innamorato, il padre devoto e il figlio rimasto solo all'improvviso, dovendo crescere troppo in fretta come spesso capita in questi casi.
Sappi che ho numerosi meravigliosi ricordi legati a Pacific Beach, una delle zone di San Diego che più preferisco, quindi ho amato la tua scelta di far vivere Christian e Katherine proprio in questa zona della città, soprattutto perchè hai descritto entrambi come molto legati al mare, alle sue onde e alla pace che un ambiente del genere può infondere sulle persone che lo frequentano.
Kathe mi è piaciuta tanto: sa quello che vuole e non ha paura di prenderselo e poi come non adorare un primo incontro come il loro? Già s'immaginava di dover salvare un aitante giovanotto e invece lui stava solo facendo esercizi d'apnea... l'accenno al difficile rapporto con i genitori poi mi ha incuriosita moltissimo, adoro queste dinamiche familiari complicate in contrapposizione con quella che si dimostra essere una relazione serena e matura con l'uomo che ha sposato.
Dolcissimo il momento in spiaggia con la loro piccola Alisia e le stelle cadenti, chissà come sarà difficile anche per lei passare nove mesi senza il suo papà - sono fermamente convinta che anche le famiglie dei soldati siano eroiche vista la loro capacità di andare avanti per mesi senza uno dei membri portanti presenti.
La scena finale è stata di una dolcezza disarmante, ma al tempo stesso ricca di emotività e di tantissimi non detti che sei riuscita a esprimere benissimo con gesti, baci e carezze; è inutile dirti che io già amo questi due e che faccio un gran tifo per loro.
Ora sono impaziente di rivedere Samuel e scoprire come è cambiato in questi ultimi anni e se sta dando del filo da torcere a suo padre in campo giornalistico.
Spero di tornare qui molto presto.❤❤
Per intanto ti abbraccio forte,
Francy

Recensore Veterano
05/07/20, ore 19:26

Eccomi, Vale (con increscioso ritardo, ahimè), finalmente alla fine di questo primo - sublime - capitolo, che mantiene perfettamente fede alle premesse del prologo.
Sappi che una prova del tuo talento è data dal fatto che, nonostante sia ritornata qui dopo settimane, il ricordo del prologo si è mantenuto intatto nella mia mente, proprio come se l'avessi letto soltanto ieri - e non scherzo!-.

Dunque, innanzitutto, permettimi di farti i miei genuini complimenti per l'esordio: sei stata talmente brava con le descrizioni di inizio capitolo che, proseguendo con la lettura, mi sembrava davvero di essere seduta accanto a Christian ad ammirare il cielo notturno, ad ascoltare il respiro dell'oceano illuminato dalla luce delle stelle. Mi ha trasmesso una tale calma, quella parte.

Inoltre, il secondo, piacevole aspetto che più mi è saltato all'occhio è stato … la dolcezza! Già. ^^
Non so se è perché, ormai, non posso evitare di associarla a te o se è, indubbiamente, il capitolo - soprattutto nelle parti in cui mostravi le dinamiche coniugali, perfettamente delineate, fra Christian e Katherine - ad esserne intriso, ma sta di fatto che ne ho riscontrata davvero tanta. Sei stata fenomenale nel rendere il legame di Christian con le persone più importanti della sua vita e, come dicevo, ciò che traspare e scalda il cuore del lettore è proprio questa incontenibile dolcezza che sembra scaturire proprio dal cuore di Christian e saturare ogni parola.
Diciamo che l'ho trovato un bel contrasto con la "freddezza" del prologo, dovuta al diverso punto di vista esplorato in quel caso - il distaccato Clark-.

Questo primo capitolo, oltre a dare la prima "batosta" - grazie all'annuncio di Christian, richiamato nuovamente alle armi -, è stato parecchio interessante, poiché hai saputo presentare, con scorrevolezza, eppure riuscendo a fornire i giusti dettagli, senza esagerare o appesantire la narrazione, tutta una serie di personaggi fondamentali, gli affetti primari di Christian: la moglie, appunto, la figlia, ma anche William - che ho trovato un personaggio davvero intrigante -.

Molto interessante anche l'accenno alla famiglia di lei, seppur breve: mi è piaciuto tanto il contrasto tra la famiglia Scott (emblema di costrizione e di un sentiero di vita già tracciato, opprimente) e Christian che, all'opposto, ha rappresentato per lei la libertà e la realizzazione dei propri sogni (così come lei, per lui, assieme a William, ha costituito la possibilità concreta di sentirsi nuovamente parte integrante di una famiglia, dopo la tragedia che si è abbattuta su di lui).

Che dire, Vale, non hai affatto deluso le aspettative, anzi!
Un bacione e a presto (lo dico più come una speranza, sai: la speranza di non far passare proprio un altro mese per continuare la lettura di questa storia tanto promettente!^^).

-La tua affezionata fan <3

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