Con questa storia hai realizzato un quadro perfetto della Johnlock in un contesto temporale che, solitamente, non prediligo, forse per ovvia distanza d’età, ma l’hai realizzato con un’intensità ed un’efficacia che mi hanno affascinato. Johnlock è magia, è lotta con i vincoli della ragione, è luce e calore che invadono la scena e la riempiono di vita.
Luce e calore da cui veniamo subito accolti fin dalle prime righe, arricchite perfettamente dal profumo del mare e da quello di quel ragazzo ( ho capito correttamente?) che l’ha attratto in maniera così irresistibile. Il tuo modo di raccontare è coerente con ciò che leggo qui perché anche nelle parole che usi (es: “...ruvido...caldo...furioso...pulsava...” ecc...) emanano l’energia e la forza sia della stagione estiva sia, soprattutto, di quell’incontro tra due persone che scoprono insieme emozioni meravigliose. Mi viene da pensare che, probabilmente, nella caratterizzazione “canonica” di John ci possa essere una certa maggior tendenza, rispetto a Sh, a relazionarsi ed a fare conquiste, ma qui vedrei più qualcosa di travolgente, di grande, come tu l’hai descritto. Infatti, senza dubbio, anche lui, è preso da Sh: qui hai rappresentato, in modo coinvolgente, un amore giovanile con una sete inesauribile di vicinanza e di contatto.
Poi quello che riserva il futuro non importa, si vive ora e subito. Comunque io sono sicura che, in un universo parallelo, se i due di Baker Street si fossero incontrati da giovanissimi si sarebbero ugualmente piaciuti. E, forse, la loro età li avrebbe portati subito l’uno verso l’altro, senza complicazioni razionali o paure e pregiudizi.
Perciò ho letto volentieri questo tuo pezzo perchè è, nella sua caratteristica AU, decisamente credibile. La tenlock, in effetti, è un aspetto piacevole della vera e propria Johnlock.
Tornando qui, io penso che il protagonista assoluto della tua storia non sua nè Sh nè John ma ciò che li attrae l’uno verso l’altro.
La caratterizzazione IC, sia pure se attenuata chiaramente dal contesto “fuori età” che hai scelto, la ritrovo, evidente, dove accenni all’età di Sh ed al suo precedente “ sentirsi più adulto” rispetto ai coetanei. Ritorna, infatti, uno degli elementi portanti della Johnlock e cioè l’assoluta impreparazione che Sh ha di fronte ai sentimenti, caratteristica umana per lui assolutamente sconosciuta. Citi giustamente la sua razionalità, la sua intelligenza ma diventa impacciato di fronte a chi ha sconvolto il suo cuore. John è sempre molto “fisico” nei suoi comportamenti e qui non dimentichi questa sua peculiarità, ritraendolo come “abbronzato e sorridente”, in netto contrasto con quella “pelle pallida” che, in Sh, esprime tanta solitudine.
Hai evocato, con parole adeguate, un clima di solarità, e non solo stagionale, di libertà, d’intensità.
Bello quel modo di comunicarsi reciprocamente la loro attrazione: John “invade” Sh con la sua concretezza, con il suo esserci libero e solare, Sh apre il suo cuore, abbassa le sue difese razionali e lascia che, a decidere cosa fare di fronte a quella cosa così inaspettata e travolgente, sia non la sua mente ma il suo desiderio di amare e di essere amato. E quel ragazzo è ciò che aspettava da sempre.
Un bel pezzo, davvero. (Recensione modificata il 29/04/2020 - 10:14 am) |