Recensioni per
Figli di un Domani Perduto
di Mercurionos

Questa storia ha ottenuto 125 recensioni.
Positive : 125
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
26/01/21, ore 21:23

Rieccomi.
Davvero incredibile come l'atmosfera sia profondamente diversa in questi capitoli intermedi, passando da allegra e rilassata a una decisamente più cupa.
Non direi triste, ma solo, sconfortante?

Vegeta sta cercando i pezzi del suo passato in giro per il cosmo, qualsiasi cosa che possa aiutarlo a trovare delle risposte.
Sta cercando di giustificarsi per le azioni compiute in passato? Forse. Più probabilmente sta solo cercando di venire a patti con esse.
Comprensibile anche il fatto che pensi che nessun Saiyan vivente lo riconoscerebbe come "principe", dopo essere stato ai comandi dell'imperatore del Settimo Universo per decenni. Chi lo sa, difficile dire cosa ne penserebbero gli sventurati compagni, ma suppongo non avremo mai modo di saperlo.
Tu cosa ne pensi?

Molto particolare il fatto che Bulma compaia nei pensieri del caro principe piuttosto spesso in questo capitolo, anche in momenti e per motivi molto differenti: segno inequivocabile che, in qualche modo, ha lasciato il segno.

Davvero un bel capitolo. Vorrei trovare parole migliori per descriverlo, ma ci hai già pensato tu, dunque sarebbe inutile.

- Altares

Recensore Junior
15/07/20, ore 15:58

Questo capitolo è così pregno di informazioni più o meno esplicitate che non so da cosa cominciare. Andrò a illustrare un po' di miei pensieri a caso scaturiti da questa lettura.

Praticamente non succede nulla di effettivo, visto che descrivi il viaggio senza una vera meta di Vegeta, ma quello che veramente importa a chi legge è il flusso di pensieri del principe dei saiyan, titolo tra l'altro che non sa più quanto valore abbia. Lo stile di scrittura rispecchia alla perfezione la situazione psicologica di Vegeta e crea un grosso stacco dai capitoli "normali" della storia, che hanno generalmente un tono più leggero, almeno per ora. Questo ci fa capire quanto il saiyan sia cresciuto e cambiato rispetto a una quindicina di anni prima, quanto i due Vegeta di cui racconti sono ormai due persone molto diverse. Il nuovo Vegeta vive di nuove consapevolezze, o meglio ora sa che tutto ciò su cui era costruita la sua vita, prima dell'arrivo sulla Terra, era una grande menzogna. Una bugia che gli venne raccontata fin da piccolo da Freezer, ma anche da se stesso, una corazza creata per non soffrire.  

Tu scrivi: "Ora che finalmente aveva ottenuto la libertà che per decenni gli era stata negata, non sapeva che cosa farsene. Una vita vissuta tra il bianco e il nero di ciò che Freezer gli aveva permesso di fare e pensare si era tramutata in un mondo vivo, pieno di colori nuovi, ma che non sapeva apprezzare. E così la sua quotidianità si colmava del grigiore che aveva contaminato la sua anima." Vegeta arrivato a questo punto della sua vita non ha più limiti, davvero potrebbe fare tutto ciò che ha sempre ambito: imporsi come il più forte, governare l'intero universo, addirittura potrebbe chiedere alle sfere l'immortalità tanto agognata poco prima. Invece si aggrappa allo scopo di diventare un super saiyan, unico sogno che non ha ancora avuto occasione di realizzare e che anzi gli è stato rubato da un saiyan qualunque. Continua così a vivere, come dici tu, in quel grigiore che ha sempre caratterizzato la sua esistenza, forse perché, delle volte, la libertà spaventa più di una prigione. Mi piace anche il riferimento alla battle suit chiamata prigione di tessuto.

Dopodiché, descrivi alla perfezione il peso non trascurabile di essere il principe dei saiyan. Un titolo che dovrebbe rappresentarlo come il più forte, come colui in grado di difendere il suo popolo e portarlo alla gloria. Ma Vegeta non ha mai vissuto questa sensazione. Infatti, benché se ne dica, non ha mai usato quel titolo prima di diventare super saiyan e, a proposito, cito il manga in cui dice: "Mi sono sentito fremere dalla gioia, perché finalmente è giunto il momento in cui portò superare Kakaroth e tornare ad essere il principe dei saiyan." Ma la gente non legge il manga, a quanto pare, quindi non lo sa.
Inoltre mi piace anche il passaggio in cui Vegeta quasi si colpevolizza per non aver mai fatto nulla per i pochi sopravvissuti del suo popolo, sottolineando ancor di più quanto del suo ruolo da principe se ne sia sempre fregato.

Come dicevo anche nella scorsa recensione, la presenza di Bulma si fa sentire anche qui, nonostante non sia presente fisicamente. Vegeta non riesce ad allontanarla dai suoi pensieri, la sua immagine viva è rimasta intrisa nella sua mente. In mezzo suoi deliri, i suoi rimpianti, l'odio verso la sua condizione, Bulma è qualcosa di completamente estraneo, ma che inevitabilmente finisce per catturare la sua attenzione. Vegeta non riesce a comprendere la natura di questi pensieri, probabilmente perché non riesce ancora ad accettare che una donna terrestre qualunque possa essere importante per lui. Ma tutto ciò, lo descrivi molto meglio tu con: "Vegeta non seppe come giudicare quegli scomodi pensieri. Era fuggito da Bulma nello stesso modo in cui stava fuggendo da sé stesso e, analogamente, sentiva la mancanza della terrestre nella medesima maniera in cui percepiva un vuoto dentro al suo cuore, un abisso che non comprendeva come colmare." Mi piace pensare che questo vuoto Vegeta lo abbia avuto da sempre ed è riuscito a riempirlo solo con Bulma. Sono un po' troppo romantica?

Ora passiamo alla parte del sogno di Vegeta, forse la parte più particolare del capitolo, piena di riferimenti metaforici. Intanto ho apprezzato i riferimenti alla saga di Majin Bu che hai inserito, sopratutto nella frasi di Re Vegeta, personaggio di cui sono rimasta piacevolmente colpita. Non conosciamo quasi nulla di lui e non sappiamo che rapporti effettivamente abbia avuto con suo figlio. Non penso che il giovane Vegeta lo stimi particolarmente, neppure lo disprezzi, credo che gli è stato sempre indifferente, dal momento che non ha avuto modo di viverlo effettivamente come il padre che doveva essere. Tuttavia è innegabile che fu proprio il Re il primo grande sostenitore della forza del piccolo principe ed, in un certo modo, anche in questo capitolo dimostra il suo "affetto" per il figlio, incoraggiandolo a non dimenticare chi è e da dove viene. Anche se c'è da dire che le parole che usa sono molto lontane dalla nostra concezione di giustizia e moralità e sicuramente, essere cinico e privo di compassione, non ha mai giovato a Vegeta.

Ma tutti questi discorsi vengono interrotti dalla distruzione del palazzo reale, che qui si può interpretare sia come simbolo della scomparsa del pianeta Vegeta in sé, ma anche dello disgregarsi di quelle idee che tanto erano care a Vegeta III, del fatto che il nostro Vegeta non è riuscito a realizzare i sogni di suo padre. Causa di questo fallimento è, in primo luogo, la figura di Freezer, artefice dell'estinzione dei saiyan ed anche della morte di Vegeta, di cui metti il riferimento parlando del cuore trapassato.  

Proprio a Freezer i pensieri di Vegeta si rivolgono, ripensando allo strano sogno. Il tiranno che gli ha tolto tutto e anche quello che lo ha reso l'uomo che è adesso. Tutto ciò che è diventato, tutto ciò che ha conquistato non è altro una concessione dell'imperatore galattico, che si è divertito a sostituirsi al suo vero padre. "L’unico che gli avesse mai consigliato di migliorare, che gli avesse dato l’opportunità di combattere, l’infinita libertà che solo una gabbia dorata avrebbe mai potuto concedere, era stata anche la persona che più di tutte aveva odiato nella sua vita. Gli erano stati donati potere, autorità e rispetto al semplice e gravoso prezzo di un inchino." Forse proprio a causa di quella gabbia dorata in cui è vissuto, ora non riesce a vivere la libertà che gli spetta, come un uccellino che riesce a vivere solo in cattività.

Per concludere il capitolo, fai un piccolo collegamento alla fine del precedente attraverso la figura di Gladyolo, nuovo personaggio piuttosto importante per tutto lo svolgimento della trama.
Ma infine i pensieri di Vegeta vengono di nuovo attratti dal ricordo di Bulma. Lei vive in ogni cosa che lo circonda, il suo presente ne è intriso inevitabilmente. "Non riuscì a trattenere uno stretto risolino, che in fretta tentò di cancellare dalle proprie labbra." <3

E' bello leggere questa storia sul difficile passato di Vegeta, consci che nel suo futuro ci sarà Bulma, mi fa accettare anche gli avvenimenti più spiacevoli che accadranno.

Spero di non averti annoiato. Questo capitolo è così denso che ho dovuto scrivere tanto! Sei stato proprio bravo a scriverlo!

Alla prossima, 
Pataffa