Ottava classificata al contest "Generi a catena"
Grammatica e stile: 10/10 (5 grammatica + 5 stile)
Dal punto di vista grammaticale, non ho riscontrato alcun tipo di errore.
Per quanto riguarda lo stile, hai un modo di scrivere che si adatta molto bene alla storia da te presentata. Le frasi sono brevi, rapide, concise, prive di fronzoli, crude e dirette. Il lettore immagina subito ciò che accade e che assume un carattere d’immediatezza dato proprio dai periodi incisivi. I termini non sono ricercati, ma non per questo la scrittura risulta piatta o monotona, anzi: essa scorre fluidamente e risulta godibile grazie alla varietà lessicale presente nel testo. I termini che scegli di utilizzare sono sempre consoni al contesto e al tipo di storia e sono volti ad accentuare il senso di ansia e di orrore che attanaglia la protagonista. La punteggiatura è utilizzata sempre in maniera pertinente e puntuale, con una predilezione del punto fermo, scelta che contribuisce ad accentuare il ritmo serrato e concitato della narrazione, restituendo al lettore un’immagine di quello che è lo stato d’animo di Luana e le sue sensazioni.
Le descrizioni sono minimali, tratteggiate quanto basta ed essenziali: creano immagini vivide e d’impatto, realizzate con pennellate rapide, ma che riescono comunque a essere chiare e a delineare situazioni e sensazioni. La scelta di non dilungarti troppo sulle descrizioni è stata vincente, perché non distoglie l’attenzione dalla vicenda e non allenta il ritmo concitato della narrazione, mantenendo sempre alta l’attenzione del lettore. C’è un ottimo equilibrio tra parte narrata e dialoghi, che sono sempre naturali e mai forzati. In generale, hai presentato davvero un ottimo testo.
IC/Caratterizzazione personaggi: 8/10
La tua storia s’incentra tutta su Luana, questa sfortunata ragazza che si trova rinchiusa in un istituto psichiatrico a seguito di un terribile trauma subito e che fa costantemente dei sogni molto vividi, che la perseguitano.
In generale, hai descritto molto bene la disperazione di questa giovane donna che si trova a vivere un terribile trauma prima e una lenta agonia dopo. Luana è preda delle sue visioni, di quei sogni in cui uccide in maniera efferata delle donne incinte, appropriandosi dei loro neonati; è preda della terribilità dei gesti che compie, che le paiono reali, tanto che gli effetti dell’incubo permangono anche dopo che si ridesta, in una sottile mescolanza tra sogno e realtà che si fa sempre meno marcata man a mano che il tempo scorre. Luana è una ragazza terrorizzata e sola, perché nessuno le crede: gl’inservienti della struttura attribuiscono i suoi deliri alla malattia psichiatrica di cui soffre e al trauma che ha subito, rifiutando di credere vero ciò che la ragazza asserisce. E così la spirale in cui Luana si trova si fa sempre più cupa e soffocante e colma di orrore. Sei stata davvero bravissima a rendere tutte queste sensazioni, le reazioni della protagonista a quanto accadeva e a farle passare con forza, colpendo il lettore come un pugno. Hai reso benissimo la condizione di una persona che si ritrova preda dei suoi deliri mentali, schiava di qualcosa che può vedere solo lei e che nessun altro riesce a cogliere. La sua disperazione è palpabile in ogni riga del racconto, così come la sua inquietudine ed entrambe crescono di pari passo, aumentando d’intensità man a mano che le vicende proseguono. Il dolore fisico e mentale della ragazza è descritto con vividezza e non si può fare a meno di entrare in empatia con lei, provare ciò che lei prova, ed essere avidi di conoscere le origini di questo suo malessere, di comprendere dove finisca il sogno, il delirio, e dove cominci la realtà.
Il punteggio nella voce non è pieno perché Luana, in sé, non è un personaggio che spicca e non ha una caratterizzazione approfondita. Di lei, non emergono caratteristiche che la identifichino inequivocabilmente: dal punto di vista della personalità, rimane piuttosto piatta ed evanescente. Nonostante si tratti della protagonista, non è incisiva, non emerge e risulta piuttosto spersonalizzata. Non sa farsi ricordare ed è l’ombra di se stessa. Il punteggio è comunque alto proprio per l’ottimo lavoro che hai fatto nel descrivere il tormento di Luana e perché il fulcro del racconto era proprio quello: la storia punta a mettere in luce come la ragazza vive ciò che sta accadendo e come l’ombra opera sulla sua psiche, torturandola e degradandola gradualmente, e in questo hai fatto davvero un ottimo lavoro. Tuttavia, questa mancanza di una caratterizzazione incisiva si sente mentre si legge: Luana avrebbe potuto avere qualsiasi altro nome, e nella storia non sarebbe cambiato nulla. Anche se i protagonisti della vicenda sono l’orrore e la disperazione provati dalla donna, una delineazione più marcata del personaggio avrebbe aiutato il lettore ad affezionarvisi maggiormente. Tolto questo, hai fatto, come già detto, un ottimo lavoro.
Trama e originalità: 8,5/10
Per quanto riguarda la trama, hai presentato una vicenda lineare e priva d’intrecci, ma coerente e ben svolta, che non lascia buchi di trama o confusione, domande senza risposta o questioni insolute. Apprezzabile è il modo in cui hai deciso di condurre la narrazione, alternando il sogno e la realtà e lasciando che questi due aspetti si fondessero e intrecciassero, sfumando i loro confini e spingendo dunque il lettore a domandarsi quanto ci fosse di vero e quanto d’immaginato in ciò che stava vivendo Luana. Hai giocato abilmente con questi due piani, insinuando nel lettore il dubbio, facendogli sorgere domande e mantenendo alta l’attenzione, spingendolo a continuare nella lettura per riuscire a comprendere cosa stia accadendo davvero e a conoscere le sorti della sventurata protagonista, di cui ci sveli dettagli pian piano, mano a mano che la storia prosegue, non dicendo tutto immediatamente, ma lasciando che la sua vita si disveli un poco alla volta, attraverso ricordi e parole di terzi. Anche questa scelta ha pagato, perché ha reso decisamente più interessante la situazione da te presentata. Apprezzabilissimo anche il modo in cui hai gestito gli eventi in modo che la situazione diventasse chiara solamente alla fine, ma disseminando lungo il racconto indizi che lasciassero intuire cosa stesse succedendo davvero. Hai saputo incuriosire il lettore e non annoiarlo, creando un’atmosfera di tensione e aspettativa.
Per quanto riguarda l’originalità, la tua storia non è molto innovativa, in quanto storie dove gli incubi diventano reali o dove creature malvage si servono degli incubi per diffondere il male ce ne sono parecchie e si tratta anche di una delle tematiche più diffuse dell’horror, tuttavia è originale il modo in cui hai deciso di trattare la tematica. Abbiamo un personaggio traumatizzato da quanto accadutogli, ed è stato molto interessante il tipo di trauma che hai deciso di raccontare, perché porta alla luce anche una tematica attuale e delicata come quella della violenza sulle donne e sulla terribilità delle conseguenze che questa può avere. Inoltre, è altresì interessante il modo in cui l’ombra si serve del trauma di Luana per farle compiere azioni efferate finalizzate a nutrirla; c’è, dunque, un parallelismo tra realtà e incubo, tra ciò che accade davvero e ciò che è solo immaginato: un parallelismo così marcato che distinguere l’una dall’altro diventa quasi impossibile, sia per Luana che per chi legge. E questa incertezza, questo dubbio, questo non sapere a cosa credere e a cosa no è stato il dettaglio che ha reso la tua storia davvero coinvolgente e per nulla scontata, nonostante il tema che hai scelto sia trattato spesso.
Attinenza al genere: 5/5
Il genere che ti era stato assegnato è l’horror e tu lo hai rispettato in pieno, presentando una storia che ha in sé tutti gli elementi salienti del genere. Sei riuscita, soprattutto, a ricreare il clima di ansia e orrore tipico dell’horror, corredato di un’atmosfera di disperazione e cupezza, di indefinito e disturbante, e sei riuscita a mantenere tutto questo lungo tutto il racconto, in un crescendo d’intensità. La storia presenta un giusto equilibrio di splatter e di elementi più da horror vecchio stile, dove a farla da padrone è proprio il senso di ansia e angoscia suscitato nel lettore. Hai, quindi, fatto un ottimo lavoro, rispettando in pieno il genere.
Gradimento personale: 4,5/5
La tua storia mi è piaciuta. Nonostante sia piuttosto classica nel genere e presenti una situazione che si vede spesso, sei riuscita a farmela gradire moltissimo, soprattutto per via di come hai presentato e strutturato il racconto. Hai giocato con la mescolanza di sogno e realtà e con il fatto che la protagonista soffra di una malattia mentale per far sorgere nel lettore dei dubbi e fargli domandare se ciò che vede sia davvero reale oppure solo frutto della mente malata della protagonista. Hai collegato l’operato dell’ombra con il trauma subito dalla protagonista, in modo che il dubbio del lettore fosse ancora più accentuato; hai saputo creare una storia coinvolgente e molto interessante, che spinge a continuare a leggere e ad arrivare fino alla fine per sapere quali saranno le sorti di Luana. Ho gradito moltissimo anche la personificazione dell’incubo, che qui è qualcosa di reale e tangibile, che esce dalla mente della protagonista e prende vita, servendosi di lei. Complimenti!
Utilizzo prompt: 2/2
Hai utilizzato in maniera impeccabile il prompt che ti era stato assegnato, rendendolo centrale all’interno del racconto. La culla accompagna Luana in ogni momento della storia e in ogni suo incubo, ogni volta che uccide una donna incinta e s’impossessa del suo neonato. La culla diviene quasi un altare sacrificale, dove viene depositato il cibo offerto da un’ignara Luana all’ombra che se ne ciba. La culla diviene anche la tomba di Luana, il luogo il cui è costretta mentre brucia e, nel mondo reale, sta morendo davvero. L’oggetto è dunque presenza inquietante, persistente e centrale all’interno del racconto.
Punteggio totale: 38/42 |