Recensioni per
Malia in bianco
di JeanGenie

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
04/06/20, ore 11:08

Brava, mi è piaciuto molto il tuo Fersen consapevole di se stesso, dell’identità di lei, del proprio desiderio ma anche dell’errore in cui sarebbe potuto incorrere se si fosse abbandonato alla malia!

Recensore Master
23/05/20, ore 17:01

Carissima JeanGenie, buon pomeriggio e ben tornata con questa nuova one shot così poetica e molto introspettiva.
Hai voluto descrivere la sera del ballo dal punto di vista di Fersen: lui ha compreso fin da subito chi fosse quella duchessa straniera con la quale stesse danzando e, nonostante ciò, malgrado la loro amicizia sente di desiderarla.
Hai descritto molto bene il desiderio crescente di Fersen e la passione che vorrebbe consumare insieme ad Oscar ma sa anche che non potrebbe mai farlo.
Danza con lei, come nella storia originale, e la elogia, finge di non aver compreso quale fosse la reale identità della sua dama e la definisce il suo migliore amico.
Sente che il cuore di Oscar si frantuma come un calice di cristallo di fronte alla sua affermazione ma, nonostante ciò, è pur sempre convinto di aver fatto la scelta giusta per salvare la loro amicizia: nessuno di loro due potrà mai rimpiangere quella notte.
È stata splendida la frase che hai usato per concludere la tua storia e che ho voluto riportarti qua sopra perché mi ha molto colpito per la sua veridicità e, al tempo stesso, per il rammarico e per la dolcezza con la quale quella frase è stata espressa.
Ancora una volta mi trovo a farti i miei complimenti per questa what if che merita davvero molto.
Adesso devo proprio andare ma spero di poterti risentire al più presto, magari sotto a una recensione di una tua nuova storia.
Come sempre, ti auguro di trascorrere una buona giornata e, con l’occasione, ti auguro anche di trascorrere un sereno fine settimana.
Alla prossima! :)

Recensore Master
23/05/20, ore 11:27

Da questo racconto quello che risulta essere davvero il "miglior amico" è proprio Fersen che, in effetti, è stato un galantuomo e con lei è sempre stato leale e in tante occasioni addirittura provvidenziale.
Averne di amici cosi anche se ti friendzonano!!

Nuovo recensore
22/05/20, ore 20:15

E ti seguo anche qui.
Nella scena originale Fersen effettivamente è un po' imbranato. Ma è da comprendere... le grazie della dea avrebbero rincitrullito chiunque.
Il tuo racconto, seppur breve, gli dona il giusto spessore che merita. Anche se Oscar viene friendzonata a vita.

Recensore Veterano
22/05/20, ore 19:19

ll Conte di Fersen è un personaggio più profondo e maturo rispetto a quello che spesso viene rappresentato. Oscar ha sempre stimolato in Fersen comportamenti coraggiosi e altruisti. Quando era con Oscar e Andrè si sentiva parte di un'amicizia particolare, genuina, senza ipocrisie e falsità. Fersen considerava Oscar il suo migliore amico, cosa non da sottovalutare, le voleva veramente bene e probabilmente quella sera ha voluto proteggerla anche da se stesso. Oscar bellissima e assolutamente desiderabile non meritava di diventare una delle tante ad esser passata dal suo letto. Così decise di allontanarla, anche a costo di ferirla nel cuore.  Ha preferito continuare ad averla come amica speciale piuttosto che come amante passeggera. Preservandola così per il vero amore che presto si sarebbe manifestato in Andrè.

Recensore Master
22/05/20, ore 16:31

Fersen ha fatto una delle cose più crudeli al mondo: fare del male ad una persona "per il suo bene"!

Recensore Master
22/05/20, ore 13:56

Abbiamo sempre ascoltato quali fossero i pensieri che si erano affollati nella mente di Oscar la sera del fatidico ballo, fra la sua speranza di non essere riconosciuta da nessuno e il desiderio di poter essere stretta dalle braccia dell’uomo che pensava di amare. Questa volta ci hai dato invece la possibilità di sondare cosa fosse potuto passare nella mente del conte di Fersen, che, sono certa, non poteva non essersi accorto che colei che stava stringendo fra le braccia, trascinandola in una danza vorticosa che non dava adito ad altri pensieri, fosse Oscar, il capitano delle guardie reali. Se la sua voce non era stata udita, certamente gli occhi di Oscar non avevano potuto trarlo in inganno. E non bastava che lei si fosse travestita per apparire un’altra ai suoi occhi, lei rimaneva la persona che aveva conosciuto, e aveva imparato a rispettare. E’ per questo che facendo una attenta disamina di colei che ha di fronte e che potrebbe soffrire decide consciamente di essere lui quello che sfaterà il suo sogno, perché di questo si tratta, facendole notare quanto somigli al suo migliore amico, sapendo che con quelle parole avrebbe centrato il suo obiettivo e avrebbe colpito nel segno, proprio perché la serenità di Oscar gli sta particolarmente a cuore. Forse aveva già compreso in cuor suo che per Oscar lui fosse solo un miraggio, ma che qualcun altro fosse già stabilmente installato sia nel cuore che nella mente. Un modo molto interessante, con una narrazione fluida e puntuale cara JeanGenie, di rivisitare un avvenimento chiave, un vero e proprio punto di svolta e di non ritorno, dal quale si sono poi dipartite scelte che hanno portato ai comportamenti e alle situazioni che ben conosciamo, facendo in modo di considerare il bel conte svedese sotto un’altra luce e cioè per l’attento osservatore che era. Un caro saluto.

Nuovo recensore
22/05/20, ore 08:09

Ciao,
ti assicuro che sotto questo aspetto vedo un Fersen diverso...più uomo ed un vero "amico".
Complimenti

Recensore Master
21/05/20, ore 23:15

Cara/o autrice/autore é la prima volta che ti leggo.
Molto interessante questo pov sul conte di Fersen.
Siamo abituati a leggere e immaginare la puntata 25 incentrata su Oscar e le sue fantasticherie, tu invece ci parli soprattutto di Hans Axel von Fersen, ci fai scorgere un uomo molto sicuro di sé e soprattutto convinto di sapere chi aveva innanzi quella sera al ballo.
Un uomo che conosce già le domande e anche le risposte che deve ad Oscar.
Niente voli pindarici, niente sogni ad occhi aperti!ognuno deve restare quello che è , un vestito non basta a modificarci la vita , anche se codesto assomiglia ad un calice di cristallo in frantumi.
Spero di aver interpretato bene. I miei complimenti 👏
(Recensione modificata il 22/05/2020 - 08:44 am)

Recensore Master
21/05/20, ore 22:04

Ciao,
un racconto molto bello, breve ma intenso.
Un insieme di ensieri non detti ma molto plausibili.
Bello, molto bello.