Buongiorno, che piacere essere di nuovo qui a leggere, il titolo di questo capitolo mi dà grande hype! Ahhhh i soleani, vedere Vorkye così ben disposto ad essere alla festa di Skywalker è quasi commuovente. La sua antisocialità e il suo odio per l’intero genere umano mi fanno sentire così a mio agio con un personaggio simile, che potrei proporgli di andare fuori a cena, ma poi so che rifiuteremmo entrambi ahahah! Figurati se non capita esattamente nel momento in cui Angel è presente in sala, ma mi sa che vederlo così carico e incazzato sia una cosa particolarmente spaventosa.
Prendere nota: mai fare arrabbiare un soleano. Ottimo, ma non penso ucciderebbe mai il blu davanti a tutti, soprattutto in casa di uno dei seguaci favoriti del Maestro. Che poi trovo in qualche modo divertente che si parli di Anakyn Skywalker e Darth Vader come due identità distinte, ma dove c’è uno non c’è mai l’altro – mi ricorda il concetto di supereroe mascherato americano, ed è azzeccatissimo.
Che poi, si tenta di capire qui che faccia la Resistenza di sbagliato: smascherare il Maestro e voler in qualche modo restituire una esistenza a tutti, quella precedente allo scisma, prima che il signore del tempo giocasse con le vite delle persone e creasse il multiverso… questo sarebbe il piano del Dottore, recuperare il Tardis e fare in modo di risistemare la linea temporale. Peccato che tra le fila dei vari protagonisti, qualcuno non apprezzi il suo operato. A parte il team RWBY, Accelerator ha i suoi pensieri, e purtroppo non sono affatto sbagliati: l’idea che l’uomo abbia giocato con la sua esistenza per portarlo dalla sua parte, mi sa molto di “il fine giustifica i mezzi” ma a discapito della tranquillità di chi vive. Ovvio, con una missione così importante pure io non mi farei grandi problemi, insomma, ci siamo tutti di mezzo, ma l’esper si è visto schiaffare in faccia la realtà, l’esistenza passata, messo poi nella lista nera dei nemici e pure perseguitato, lui e chi gli sta accanto. È un dato di fatto che se il Dottore non l’avesse scelto, lui vivrebbe nella quiete, o almeno sarebbe stata una delle possibilità. È incazzato, e ne ha tutto il diritto, anzi, trovo che sia più coerente la presenza di persone che non tollerano quello che è accaduto, piuttosto che vederli tutti d’accordo sotto un unico comando: scelta intelligente e verosimile.
Che Accelerator scelga Thor per fidarsi è una sorpresa, ma la schiettezza del dio permette di capire in qualche modo che il Dottore possa essere degno di fiducia nonostante tutto. E riesce in fondo anche ad aprire un piccolo spiraglio nel giovane, non tanto a fargli cambiare idea, ma ancora più importante, a instillare il dubbio su cui riflettere.
Altra scena, altro POV, e i giochi cominciano a farsi pesanti: la vera festa è ora, dove Angel si ritrova ad essere pescato da Varkye, e il Dottore ha a che fare nientepopodimeno con Pitch Black. Giuro, ho amato ogni singolo scambio di parole tra i due, dall’ironia ai tentativi di evasione verbale e di pura ilarità, un dialogo perfetto per un incontro simile, lo ammetto. Ma dai dialoghi si passa alla pratica donando così particolare intensità al capitolo, mostrando combattimenti interessanti anche perché sempre vari: non è una storia dove si scontrano persone, no, qui abbiamo divinità, esper, supereroi, signori del tempo, uomini neri, draghi, di tutto. La varietà dei tuoi personaggi prevede scontri personalizzati dai potenziali infiniti, che sapete sfruttare al massimo. La creatività qui si mostra nello scontro tra i soleani, unico nel suo genere proprio perché si ha a che fare con umanoidi alati con poteri straordinari, considerando poi che Angel è soleano per metà e per l’altra metà un combattente, direi che mischia varie conoscenze riuscendo a stuzzicare la curiosità di un avversario che sembra, purtroppo, avere lo scontro in pugno fin dall’inizio. Oltreutto, i combattimenti di questa storia non sono mai statici, anzi, le interazioni verbali sono presenti e danno maggior enfasi alle sensazioni già vivide. E questo non è l’unico esempio, un altro scontro altrettanto epico si sta mostrando con Pitch, uno scontro particolare visto la consistenza – e la mancanza di essa – dell’avversario: qui studiare il modo di muoversi senza perdere troppe energie rispondendo agli attacchi pressanti del nemico, è fondamentale per non soccombere. Qui invece gli attacchi e l’efficacia di essi sono differenti, avere a che fare con qualcuno che manipola le paure intrinseche è terribile, anche perché più sei teso più lui si fortifica…e naturalmente, circondati da un esercito di bestie buie e che non si sa come neutralizzare, è normale farsi prendere dallo sconforto e dalle proprie emozioni: la vittoria di Pitch sembra schiacciante, ma considerando che l’esper e Thor ancora non sono entrati nei giochi, direi che tutte le speranze non sono vane, anzi.
Il concetto qui non è sconfiggere il nemico, ma è quello di recuperare informazioni e portare a casa la pelle ancora addosso. Questa è una differenza rispetto a molti action che ho letto: la strategia di base che varia a seconda della missione, in un mondo dove le conoscenze possono portare a nuove rappresaglie, lavorando pian piano fino al compimento di ogni singolo passo per arrivare alla risoluzione del problema ultimo.
Anche il diversivo qui ha una qualità di copertura fondamentale, non fosse per il fatto di aver attirato Vader: che Fire non fosse all’altezza del Sith era un cdato di fatto, ma ha tentato di tutto per riuscire a rimanere vivo e distrarlo il più possibile con un combattimento a distanza. Questo terzo scontro parallelo mostra il temporeggiare come scelta, anche perché la superiorità è tremendamente evidente. Royal si sta battendo con onore, ma dopo l’ultimo colpo ricevuto direi che ha i minuti contati.
Le speranze sono due: che Accelerator sia riuscito a liberarsi sentendo il contatto, o che Thor abbia avuto modo di ricevere la richiesta di aiuto tramite Rowlet. Io incrocio le dita, perché il ragazzo non è né dio né immortale, e non credo riuscirebbe a uscirne come l’esper nel precedente combattimento con il sith.
Come non detto, purtroppo e per fortuna Thor ha a che fare con Pitch e a giudicare dalla lotta è qualcosa di epico che soltanto loro due avrebbero potuto mostrare nella furia dell’elemento del tuono. Anche qui avete saputo giostrare il tutto con cognizione di causa, muovendo i due con coerenza a seconda delle capacità, di ciò che padroneggiano e di come combattono. EPICO, ecco, potrei dire che questa battaglia ha dell’epico in sé, e di come Pitch si aun avversario che lavora in modo subdolo assolutamente soddisfacente. Dai, è più bello vedere quando il buono deve farsi un mazzo tanto così per evitare di soccombere, è più verosimile in fondo. Che Thor abbia scelto di mollare un Black in fin di vita per salvare un alleato mostra come sia maturato come persona, perché ai tempi avrebbe ucciso e basta, lasciando alla sorte incerta – insomma, mica tanto… Fire sarebbe morto sicuro in mano a Vader, è un dato di fatto – un ragazzo incapace di reggere un simile avversario. Bravo Thor, t’è pesato ma è la cosa migliore, credimi.
No, ok, vabbé. Che flashback, nel multiverso di Battleground abbiamo un altro Skywalker Junior, e non si tratta di Luke e Leia appartenenti al canon, nono… non ci credo, Anakyn è il padre di Belfire, ok non credo di essere pronta a una notizia simile, non dopo tutti questi capitoli, non dopo tutto questo male. Cazzo, e scusami la parola ma cazzo ci sta proprio: l’energia quindi che utilizza Fire è la Forza, ed è entrata in risonanza con quella del padre. La cosa peggiore è che è per quanto il ragazzo stia rigettando anche solo l’idea con tutto l’odio e il dolore possibile, sa che è vero.
E la consapevolezza lo sta facendo impazzire.
Un membro della resistenza che è figlio ritrovato di uno dei più fedeli servitori del Maestro.
TAM TAM TAAAAAM!
Amo queste cose, amo tutto questo, la paura, il dolore, la consapevolezza che fa terrore, e immagino che Anakyn vorrà portarsi via il figlio ritrovato, ovviamente… cosa che viene bloccata all’ultimo da Thor, che ha mostrato nuovamente di avere più testa che muscoli e di andarsene portando via un ragazzo completamente fuori di sé. Alla faccia del colpo, posso comprendere il suo essere terrorizzato, spaesato, completamente spiazzato. Ci sta! E non è l’unico, perché secondo me con l’epilogo qui, anche Vorkye ci è letteralmente rimasto demm perché Accelerator è riuscito a strappargli dalle grinfie un Angel quasi morto, grazie a Blue e al suo intervento.
Penso sia uno dei capitoli più intensi di tutta la storia, e ne ho letti di capitoli, eh, qui tutto ciò che è accaduto è straordinariamente complesso e ben gestito – pesante, eh, ma ben gestito: coinvolgere così tanti personaggi prevede scontri su più fronti per forza, altrimenti sarebbe impossibile portare avanti battaglie con troppe figure, non risalterebbero i singoli con le proprie abililtà e sarebbe un male. Mi complimento, davvero, su questo ve la cavate alla grande! Oltre al fatto che questo plot twist merita tutto il tempo che avete impiegato per crearlo in modo coerente ma non strano. Insomma, state facendo un lavoro enorme, con un considerevole numero di personaggi, e senza creare confusione: dedicate il giusto tempo ad ognuno di loro, adogni interazione, animandola con dialoghi interessanti, ben gestiti e naturali. Molti di essi sono scossi da sensazioni molto forti, quindi è comprensibile l’utilizzo del maiuscolo e di punteggiature particolari per questo genere di scambi di battute. Per le battaglie ho avuto modo di esprimermi in ogni singolo scontro, quindi posso finire qui la mia chilometrica recensione, convinta sia la più lunga fatta in questo profilo – sìsì, ci scommetto quanto vuoi, senza nemmeno vedere il conteggio parole. Tutta la sera mi ci è voluta, ricordatevelo ahahahah! Alla prossima ragazzi, ottimo lavoro come sempre, e buona ispirazione! :3 |