Recensioni per
Il Limbo dei Bugiardi
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 309 recensioni.
Positive : 296
Neutre o critiche: 13 (guarda)


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Recensore Master
02/02/22, ore 22:33

Ehi Alex, eccomi di nuovo.
Facciamo la conoscenza della signorina Stradford, della quale mi sono chiesta se per caso non soffra della stessa malattia del padre... sempre ammesso che lei non abbia ragione e quindi il padre sia stato veramente messo fuori combattimento.
Di certo non è simpatica XD

Alex invece continua a renderci partecipi dei suoi pensieri, con cui concordo pienamente anche in questo capitolo. Il conoscente ha avuto ragione quando gli ha detto che anche nel nostro piccolo possiamo fare del bene e avere una vita soddisfacente.
Infine, per quanto riguarda i social, anche qui Alex ha tutta la mia stima ahahahah nel senso che ormai la società di oggi è solo apparenza, nulla più.
Nina ^^

Recensore Master
28/03/21, ore 06:51

Ahio, ma dai, Alex, perché preoccuparsi dei social?
Io non ci sto, sono iscritta solo qui e non m'interessano i like, infatti non l'ho nemmeno abilitato...
Hm, so che i social sono una droga potente e la gente si mette là in mostra per far vedere... far vedere cosa?
Alex insomma cerca qualcuno che lo apprezzi e non trova nessuno.
Prima deve piacersi da solo, ecco perché non piace agli altri, non si piace manco lui.
Autostima zero. Oh, beh...
Pensasse che sa scrivere e quegli altri no, così starà subito meglio, altro che capezzoli.
Tutti li hanno quelli, ahaha.

Alex è giovane e vorrebbe fare grandi cose, ma potrebbe non averne la possibilità.
Con Barley invece la sua grande occasione pare essere arrivata proprio alla fine della sua carriera, quindi, che dire, mai dire mai?
E' un po' presto per arrendersi, no, Alex?

In America intanto l'agente inizia a lavorare al caso, spuntano già le prime incongruenze, è evidente che c'è qualcosa di strano... mamma mia, che paura, preso e internato così, senza una spiegazione, ci credo che è sconvolta la figlia!
Speriamo che sia possibile scoprire qualcosa, anche se per il poveretto non c'è più niente da fare...

Alla prossima!

Recensore Veterano
19/09/20, ore 00:34

E così James, finalmente l'agente "speciale " James inizia le indagini sul suo nuovo caso : di sicuro la somiglianza di Angelina con la moglie dell'agente deve aver creato in lui una sorta di empatia verso la donna. La prima impressione che mi ha dato tuttavia è che il "suo" bisogno di giustizia fosse genuino, anche se il suo modo di fare sicuramente porta a qualche incoerenza : non si capisce infatti quale sia la verità, ossia se ha visto o meno il padre ricoverato, le informazioni da lei fornite e quelle sul dossier non coincidono.

Sicuramente sembra tutto fuorchè un caso che ha bisogno di essere "liquidato velocemente" così come ordinato dai suoi superiori. Vedremo un pò come procedono le indagini.
E dulcis in fundu, non dimentichiamoci di Alex.
Lui pecora che rimane nell'ovile, e che si sente totalmente in preda e vittima del sistema. Lui sfigato, che è condannato a restare tale perchè etichettato così dai social che tanto odia. Però un pensiero lo attraversa : lui sarà meno di tanti altri, ma non è meno di tante pecorelle nell'ovile che sono lì che vivono le loro vite lobotomizzate insieme a lui.
L'apparenza, i social. La vita. La sostanza     
Hai ragione, Alex è un fiume in piena e non riesce ad arginare i suoi pensieri, ma questi ultimi sono talmente interessanti e veri che è un piacere farsi travolgere dalle sue riflessioni.
Come sempre, capitolo magistrale!
Lady                                                                                                                             

Recensore Master
13/07/20, ore 18:56

Rieccomi ^^
Dunque, il caso comincia a prendere forma. Ci sono varie piste: la follia, la cospirazione, la negligenza; e se vogliamo essere estremisti, mettiamoci il cappellino di piombo in testa per depistare i cani del governo e ipotizziamo che sia tutta una simulazione di morte per fare chiassà cosa. chissà quando, da parte del senatore; ovviamente non sono serio... ma se si dovesse scoprire che è così, mi morderò le manio xD
James cerca di essere professionale, e ci riesce pure, ma si nota la sua mancanza di esperienza. Non dico di vita, quanto di situazioni. Imbarazzarsi davanti al maggiordono, i suoi pensieri poi me li sono immaginati come un dialogo interiore con sè stesso, mentre leggevo; un po' come faccio io quando all'improvviso mi dimentico come fare le azioni spettacolari su Pes e devo auto-guidarmi con la vocina interiore.
Se la cava, ma non è certo una signorina... alla fine molto poco isterica e diabolica, anzi per niente, di quel che temevo. 
Ha perso il padre, è confusa, vuole spiegazioni. Ha reagito piuttosto lucidamente, per il modo in cui Ramsay l'aveva presentata; bastardone che non è altro.
Ma non penso di sbagliare se credo che parlare con la classe sociale che l'America ha elevato a simbolo di devianza, gli infermieri nelle case di riposo, si rivelerà assolutamente ostico e insidioso; che sono lo stesso termine, ma vabbè.
Andiamo ad Alex e i suoi pensieri burrascosi. 
Come sempre, gli argomenti sono giusti e sensati, ma stavolta mi adeguerò alla mandria e lascerò passare, almeno l'argomento facebook e giù fino a fine capitolo. Non perché indegni di nota, quanto per ciò che è stato descritto, a metà Pov e, permettimi questo exploit infelice, è più raro di vedere un lupo che caca abbacchi: un'influenza positiva.
E non una da poco. Non posso usare Gandalf, per via della G., ma un buon Silente al momento giusto, passato ma giusto, che aiuta Alex ad avere una visione più approfondita della sua cognizione sul mondo. La voce dell'esperienza, della saggezza. Non è detto che Alex la seguirà, non del tutto, né ci è dato sapere al momento se non interpreterà quelle parole in modo sbagliato, ma questa voce fuori dal coro aggiunge ricchezza a questa storia. Stemperà il nero con una macchia di bianco, e inizia a girare. E quando il cerchio si chiuderà, avremo il quadro completo di Alex. Di quello che farà, del suo "destino", dove lo porterà questo percorso. Perché, checché possa pensare, a restare fermi si corre lo stesso. Anzi, delle volte chi sta zitto è più avvantaggiato di chi si spreme in un inutili ruotine e sfoghi senza senso; o chi è schiavo di impulsi mezzi-cleptomani, come S.
Un albero continua a crescere anche se resta fermo: Tiè, dopo questa perla di saggezza me ne posso andare.
Era S? Spero fosse S
Alla prossima
Spettro94

Recensore Master
04/07/20, ore 10:55

Ciao Alessandro. Continua il doppio filone che leggo con interesse. Ma soprattutto seguo i pensieri di Alex, per quanto possibile, nella sua follia. In questo capitolo i pensieri sono rivolti ai social, considerando argomenti diversi, facendo riflessioni condivisibili o meno. Come hai scritto nel finale Alex in questo capitolo è un fiume in piena, ma è sempre pieno di pensieri. Sono curiosa di vedere come continuerà il suo delirio. Al prossimo capitolo. Un saluto. :)
(Recensione modificata il 04/07/2020 - 10:56 am)

Recensore Master
21/06/20, ore 17:43

Barley inizia le indagini, e prontamente si ritrova alle prese con un bel po' di contraddizioni. Almeno il suo carattere e la sua esperienza gli stanno effettivamente tornando utili.
Interessante il saliscendi di Alex: passa da riflessioni filosofiche su come anche da persine 'piccole' si possa avere una vita felice e rendere gli altri felici, a lamentarsi perché non gli mettono i like sui social. Risolve dicendo che la società è materialista e puo andare a quel paese, che fa un pochino da volpe e uva.
Altro capitolo interessante, complimenti!

Recensore Master
16/06/20, ore 10:52

Buongiorno Ale! Avevo letto quasi tutto il capitolo ieri, ma non sono riuscita a finire per recensire, quindi passo adesso.
Mi piace moltissimo questa dualità dei capitoli. Da una parte il nostro agente, ora diventato speciale, che inizia la sua indagine e dall'alto della sua esperienza cerca di non farsi mettere i piedi in testa dalla figlia della vittima. In effetti tutte queste incongruenze sono strane: l'ha visto il padre o non l'ha visto? Ma come ricordi tu, siamo in un limbo dei bugiardi...
Alex, invece, continua le sue riflessioni sulla vita: stavolta sono più attuali e sentite, in effetti mi rivedo molto anch'io in quello che pensa, soprattutto la parte riguardante i social. Sono utili? Forse... Sono anche dannosi? Penso di sì. Tutto andrebbe preso nella giusta misura senza mai esagerare perché si sa: il troppo stroppia.
Bacioni e a presto!

Recensore Veterano
10/06/20, ore 12:51

Le due citazioni iniziali sono vere e importanti, in particolare la prima che è un consiglio prezioso capace di avvicinare alla parte più autentica di noi.
Iniziamo ad avere una testimonianza del caso. Angelina è la classica vittima non ascoltata dall'autorità, mentre l'investigatore non è certo Poirot. Alex (tu) dipinge davvero realisticamente i personaggi.
Ho un dubbio sul "belare" usato da Alex. Se intende far notare quello che non va, ovviamente non sono d'accordo che sia inutile. Sono del parere che informare sulle problematiche sia il passo più complicato e importante per cambiare la società. Non credo esistano metodi più efficaci. Di conseguenza mi piace il saggio che hai citato: ogni nostra scelta richiede la massima attenzione e ci dispone a fare più spesso scelte di quel tipo. Questa riflessione valorizza il capitolo, come quella sul materialismo che, seppur vista e rivista, non molti capiscono davvero.
L'ultima frase invece non la ritengo vera, perché do più importanza alla comprensione altrui che alla mia, ma sicuramente fa il suo effetto morale. Ottimo lavoro!
C'è una ripetizione in "Villa Stradford è circondata da un grande bosco, che la circonda e ne protegge le mura." In "Poi, la crisi finale l’ha dio certo spezzato." "dio" dovrebbe essere un inciso. In "Ed io, sorridendo, gli dissi semplicemente; le solite cose." c'è un punto e virgola invece delle virgolette che dovrebbero racchiudere le parole pronunciate. Lo stesso vale per "mi disse, lo ricordo ancora come fosse adesso; ma ragazzo mio, cosa pensi?".
Mi scuso per tutto il tempo che ci ho messo a recensire, ma ho appena ritrovato la voglia di scrivere e quando le idee per un capitolo fluiscono devo dar loro forma subito.

Recensore Master
01/06/20, ore 23:48

Ciao Ale, eccomi anche se in ritardo, perdonami!
È che mi sono dedicata a scrivere molto in questi giorni e non ho proprio saputo come frenare l’ispirazione… tu potrai capirmi, ahahah!
Ebbene, ora però sono qui!
Beh, oddio… la figlia del senatore è molto poco simpatica, anche se comunque sia avrà anche i suoi dubbi e le sue ragioni, dubito che parlerebbe con tanta asprezza senza un reale motivo…
Ed ecco che il nostro James entra in azione, sono proprio curiosa di scoprire cosa verrà fuori dalle sue indagini!
E Alex… Alex è sempre Alex, un fiume in piena (come dici tu), però alla fin fine qualcosa dovrà significare questo parallelismo tra la sua storia e quella di James.
Oh beh, la sua riflessione sui social la condivido, ma alla fine chi se ne frega di chi mette like a chi? Tanto sono solo dei numeri in una piattaforma fredda…
Beh, dovrò scoprire di più su questi due protagonisti!
Allora al prossimo capitolo ♥

Recensore Master
28/05/20, ore 13:59

Ciaooo, eccomi qui a leggere anche questo capitolo *-*
Bene bene, cos'abbiamo qui...
Le indagini dell'agente Barley, anzi, dell'"agente speciale Barley" (mi ha fatto un sacco ridere vederlo così tronfio mentre lo diceva ahahahah) stanno pian piano entrando nel vivo ed è stato introdotto un nuovo personaggio, ovvero la figlia del senatore.
Ammetto che questa donna non mi piace per niente, ha qualcosa di ambiguo che non so definire con precisione, ma non mi convince del tutto... forse è anche il suo atteggiamento, il suo modo di porsi: come ha sottolineato anche il poliziotto, lui è lì per aiutarla e lei, al posto di essere collaborativa, riesco soltanto a fare la scontrosa, come se non volesse collaborare. Insomma, prima chiede di indagare e poi sembra infastidita dalle domande... bah.
E poi, insomma, non mi convince nemmeno il fatto che cambia versione continuamente... mi chiedo se non stia mentendo su qualcosa a questo punto, o magari nasconde qualcosa.
Comunque questa clinica psichiatrica mi incuriosisce sempre di più, non vedo l'ora che Barley ci vada e cominci a investigare sul campo *___* questo caso mi sta prendendo tantissimo!
Per quanto riguarda invece la parte di Alex, la prima riflessione mi ha davvero colpito. È proprio vero che non serve fare grandi cose per poter essere una persona importante, per essere ricordato! Magari non si finirà nei libri di storia, ma servono anche quelle persone che, pur vivendo modestamente e nell'ombra, portano sorrisi sinceri e positiviità. Per esempio a me piacerebbe essere un "punto di riferimento", una persona positiva che in qualche modo lascia qualcosa di vello alle persone che incontra, aiutandole - anche semplicemente strappando loro una risata - senza troppe pretese, senza per forza diventare ricca, famosa o importante. Poi se magari riuscissi a sbarcare il lunario con una delle mie passioni, come la scrittura... beh, tanto meglio, questo mi concederebbe di arrivare a più persone possibili e dare loro qualcosa di bello ^^
La seconda parte, quella riguardo ai social... ma lasciamoli perdere direttamente XD io non sono iscritta in nessun posto e vivo bene lo stesso, anzi, vivo pure meglio, dato che i social sono stati creati per dare voce agli ignoranti...
Capitolo molto interessante, mi ha lasciato la curiosità e adesso non vedo l'ora di leggere il seguito, soprattutto mi sta appassionando la parte di Barley! *-*
Bel lavoro anche stavolta, continua così!!! :)

Recensore Master
26/05/20, ore 14:40

Buongiorno, caro!
Le indagini di James mi incuriosiscono sempre di più e sono curiosa di scoprire insieme a lui dove sta la verità, ma sono anche ansiosa di capire se verrà davvero pedinato o meno.
Se James si sta cacciando in un'esperienza nuova e forse pericolosa, Alex è incastrato nei vecchi drammi esistenziali. Le sue domande sono molto interessanti, secondo me tutti danno assolutamente il loro contributo per rendere questo mondo migliore, anche nelle piccole cose si può essere un cittadino modello (basta guardare durante l'emergenza Covid quanti irresponsabili ci fossero che andavano in giro anche se era vietato, è proprio vero, una laurea non fa un uomo); in sostanza tutti sono importanti nella scala sociale, sia chi fa i lavori manuali sia chi fa i lavori intellettuali.
Molto bella la conclusione alla quale giunge, che i nomi che vengono ricordati nei libri di Storia sono pochi ma sono tanti piccini a far evolvere il mondo.
Quanto ai social, c'è poco da fare, la mercificazione del corpo è ovunque, le belle donne piacciono agli ometti (ma anche alle ragazzine), e una striscia di bamba o fa immedesimare o dà un'alternativa diversa, pericolosa e quasi affascinante. Una foto in cui si fa il proprio lavoro è troppo quotidiano e inflazionato per affascinare la massa.
Io spero ancora che i due protagonisti possano incontrarsi, potrebbero imparare moltissimo l'uno dall'altro!!
Intanto complimenti per quest'altro introspettivo capitolo!!💖
Un bacio,
Karen.

Recensore Master
25/05/20, ore 18:25

Alessandro le parole di Alex stavolta le ho lette sorridendo, credimi. Lo trovo meraviglioso nel suo andare contro tutto ciò che è considerato "in". Lui è out? No, niente affatto.
E io davvero mi ritrovo sempre tantissimo nelle parole che tu gli metti in bocca.
Lo amo, ecco.

p.s. "viene cagato zero" e "non valgo una minchia" li ho trovati esilaranti. Adoro il tuo linguaggio nudo e crudo.

Recensore Junior
25/05/20, ore 17:40

Abituata come sono ai complotti e ai plot twist, mi sento di dire che l'agente stia prendendo troppo sottogamba la situazione della figlia del senatore.
Ma mi rendo anche conto che non per forza deve esserci qualcosa di più di quel che realmente c'è, quindi potrebbe sul serio trattarsi di una figlia che non riesce a mettersi l'anima in pace.
Sarebbe il plot twist che ci meritiamo, noi... figli di thriller psicologici, saturi di storie troppo intricate per essere reali.
Siamo la generazione di King e Cooper, dove per forza non può essere tutto come sembra che sia. Sennò non c'è storia.
Quindi, se è esattamente così come sembra, sarebbe l'andare controcorrente.
La seconda parte, quella di Alex, la vedo come una semplice chiacchierata fra noi e lui.
Noi gli camminiamo a fianco, mentre scappa da G, e ci racconta di quella volta in cui ha capito che non bisogna per forza essere qualcuno per esistere.
Lo scopre per caso.
Non tutti siamo nati per essere influencer, come non lo siamo per essere astronauti. Ad ogni pecora il suo modo di belare e mangiare erba.
Per quanto si possa essere "più famoso" di qualcuno, si è sempre parte della stessa società consumatore/prodotto.
Sta a noi scegliere cosa delle due essere in base a ciò che sappiamo fare.
E niente, attendo come sempre il prossimo capitolo, giusto per capire fin dove ci porta questo viaggio.

Recensore Master
25/05/20, ore 11:23

Buongiorno!
La situazione sta diventando sempre più sospetta e sono curiosa di scoprire come procederanno le indagini e che cosa sia realmente accaduto.
Sono perfettamente d'accordo con Alex. In particolare, ho apprezzato molto questa conclusione:
"È facile per la nostra società materialista essere superficiali e basarci solo sull’apparenza; ciò che fa figo lo giudichiamo solo tramite le tendenze dei vip del momento, senza pensare a ciò che conta davvero nella vita.".
Esattamente. La società attuale si accontenta, è immanente e non sa individuare i valori che realmente contano, non riesce a raggiungere la vera felicità, che camuffano dietro a like, visualizzazioni, apprezzamenti, invidia.

Complimenti e a presto.

-Bigin

Recensore Veterano
24/05/20, ore 22:18

Ciao! Capitolo interessante, sia per la faccenda delle indagini che per le riflessioni di Alex.
Il nostro agente di polizia già si sta trovando in mezzo a testimonianze incongruenti e tentativi di tenere qualcosa nascosto... deve esserci sotto qualcosa di grosso!
Per quanto riguarda il discorso sui social, beh, condivido appieno. C'è troppo interesse per malsano gossip, foto esagerate e costruite e tutte quelle cose che ostentano una vita che nella maggior parte è solo finzione venduta bene. Forse Alex non fa parte della massa, forse è diverso e proprio per questo viene ignorato. Alle persone non piacciono le cose che fanno riflettere, soddisfare l'occhio è più facile, nessuno vuole usare il cervello.

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