Ecco che grandi e dolorose decisioni sono state prese per il bene dei due ragazzini. Loro sono ancora troppo giovani e non possono capire cosa ci sia alla base dell’agire degli adulti. Per loro ora sembra una costrizione dettata chissà da quali motivi che per il momento devono rimanere oscuri ai bambini. Shireen non accetta di buon grado la decisione della madre, urla e strepita, ma a nulla vale il suo comportamento. Anche Rickon è rimasto fulminato dalla decisione e cerca di ritrovare una parvenza di serenità per riunire i pensieri nel Parco degli Dei, nel luogo dove gli innamorati solevano fare promesse che sapevano di eternità. E’ distrutto dal non poter mantenere nessuna delle promesse fatte a Shireen nelle notti che trascorrevano insieme a fantasticare di dame e cavalieri. Proprio in quel luogo c’è qualcun altro che riflette sulla sua vita e si accorge del turbamento del ragazzino. E come per magia gli racconta che sta pensando a sua nonna Sansa, al sentimento profondo che lo ha legato a lei, alla loro impossibilità di vivere il loro matrimonio poiché alla base c’erano problemi insormontabili. C’è molta malinconia nelle parole che Tyrion sembra rivolgere più a se stesso che al ragazzino che lo osserva meravigliato e ascolta curioso la storia che ha da raccontargli. Una storia senza lieto fine e che gli ha lasciato strascichi pesanti da portare. Sempre coinvolgente la tua narrazione. Un caro saluto.

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Sempre più intrigante e un po’ oscura questa storia che vai raccontando. Il rapporto fin troppo stretto che i due bambini stanno lentamente ma inesorabilmente portando avanti , viene osservato da tutti ma non commentato da alcuno. I genitori tutti li osservano guardinghi, hanno il terrore che se la loro relazione fanciullesca continuasse ciò che per il momento è lecito possa diventare illecito. Anche Tyrion, l’ultimo dei Lannister osserva pensieroso la piccola Shireen che ha la bellezza della madre ma fortunatamente non l’odio nello sguardo che aveva sua sorella Cersei, e Rickon gli ricorda la gentilezza di Jamie di cui ammantava soprattutto la sorella fino ad arrivare a costruire un loro mondo privato nel quale nessuno poteva entrare. Ed è quello che tutti temono possa accadere a Shireen e Rickon, troppo vicini, troppo interdipendenti l’uno dall’altra. Occorrerà prendere una decisione che forse potrebbe cambiare il corso delle loro vite. Shireen poi da quando è nato il piccolo Benjen, il fratellino di Rickon è diventata molto gelosa, non ha più le sue attenzioni in maniera esclusiva poiché le deve dividere con quel bimbo sconosciuto di cui va tanto fiero il suo Rickon che lo mostra a tutti quando si aggira per il castello con il bimbo in braccio. E intanto la regina osserva tutto con il cuore sempre più pesante. Molto bello e ben scritto. A presto!

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Cara Duchessa712, pensavo che avresti cominciato il seguito della tua storia precedente ad estate inoltrata e invece con sorpresa ti ritrovo con un primo capitolo intenso che ci mostra coloro che saranno i protagonisti del tuo racconto ai quali avevi sono accennato in quello precedente. Rickon e Shireen sempre insieme già da piccoli, quasi interdipendenti l’uno dall’altra, a fantasticare di storie alle quali hanno solo prestato l’orecchio poiché sono cose riservate agli adulti e a loro sono giunte solo le fantasticherie di questa storia che ha coinvolto personaggi tanto importanti ma altrettanto lontani nel tempo. Sono bambini che gioiscono della reciproca compagnia e nel frattempo sognano di qualcosa che magari li potrà vedere coinvolti. Nei loro giochi però ci sono già domande alle quali Rickon soprattutto si sente di rispondere per non deludere colei che ama di un amore gentile ma già totale anche alla loro tenera età, farebbe di tutto per la piccola Shireen. Colei che li guarda con occhio preoccupato è invece la regina del Nord che rammenta le parole che le ripeteva sua madre su qualcuno che lei aveva conosciuto, come i gemelli Lannister e la loro peccaminosa relazione a cui nessuno prestava attenzione ma per la quale esisteva più che un latente sospetto. Cerca di nascondere a se stessa la preoccupazione di quei pensieri ma l’ansia non la lascia libera e la sua corona diventa sempre più pesante. Bell’inizio e sono curiosa di sapere dove vorrai condurci questa volta. Ti aspetto e ti saluto.

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