5° Classificato
inzaghina.EFP/inzaghina
L’infrangersi dell’infinito
Premio per il miglior titolo
Tot: 44/45
Titolo: 3/3
Titolo molto bello e molto poetico. La mia perplessità iniziale era che c’entrasse poco con il contenuto del testo, ma sei riuscita a sorprendermi in positivo: molto bello e molto ma molto azzeccato, soprattutto nel momento in cui lo rendi chiaro nel dialogo tra Alexandra e Fabian. Bellissimo titolo, forse il migliore che ho trovato in questo contest.
Grammatica e stile: 15/15 (divisi in 10/10 e 5/5)
La storia non presenta alcuna problematica dal punto di vista grammaticale, il che è un grosso punto a favore soprattutto in virtù della brevità di essa: qualunque sbavatura sarebbe stata evidente, ma io non ne ho notata alcuna nonostante la tripla rilettura. La sintassi è corretta, e la scelta di alternare periodi lunghi ad altri più brevi funziona, anche foneticamente, quindi molto bene.
Parliamo invece del tuo stile. Non ho mai fatto mistero del fatto che, a me, come scrivi piace veramente molto: hai adottato uno stile semplice, con qualche punta elegantissima che non stona mai, ma delicato. È secondo me una scelta veramente vincente, perché favorisce l’introspezione senza aggiungere “troppo” alla sintassi, rendendola scorrevole e semplice. Insomma: direi molto bene.
L’incipit è la parte che, stilisticamente ho apprezzato di più: leggendola ad alta voce, trovo che funzioni parecchio bene, soprattutto nella pausa che va fatta in corrispondenza del trattino lungo, che lascia il lettore con in sospeso per un momento, prima di concludere con quel “troppo vuoto”. Per quanto io non sia propriamente una fan del trattino lungo, soprattutto in caso di storie molto brevi, trovo che qui il suo uso funzioni e sia funzionale (perdona il gioco di parole) alla poeticità della storia, che raggiunge picchi davvero altissimi.
Non sono la più grande fan, per parlare delle cose negative, della struttura che hai voluto dare alla storia: personalmente la trovo un po’ confusionaria, con quel sinistra-destra-centro. Non ho tolto punti in questa voce perché comunque è più un punto di gradimento personale (e già ho spoilerato), ma comunque te lo segnalo.
Comunque, in generale, davvero molto bene – è stato un piacere immenso leggere questa storia, l’ho apprezzata moltissimo.
Originalità: 5/5
Io mi scuso per la brevità che avrà questo parametro, ma davvero non so se mi bastano le parole: come potrei definire poco originale una storia del genere?
Partiamo dal presupposto che creare degli OC potteriani è, per me, una cosa difficilissima quindi già qui per me eri partita benissimo. Aggiungiamoci che l’altro personaggio principale è così secondario da poter essere considerato un OC. Viste queste considerazioni, con che coscienza potrei darti meno del massimo?
Okay, la vicenda non è delle più originali: di storie che hanno visto la dinamica della mancanza in una coppia “scoppiata” dalla guerra, ne ho lette tanto. Ma qui l’originalità è secondo me data nell’uso dei personaggi, nella finezza delle metafore e dallo stile semplicemente meraviglioso e accattivante che hai utilizzato. Chino quindi il capo e ti assegno il massimo punteggio, con molta gioia.
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Come dicevo poc’anzi, trovo che sia veramente difficile riuscire a creare OC credibili nel mondo di Harry Potter, perché si trovano a doversi relazionare con un Canon che è estremamente intricato e difficile da mantenere. Insomma, l’impresa è ardua, ma trovo che tu l’abbia affrontata con onore. Soprattutto, ammiro molto il tentativo di giostrare un OC in una storia così breve, dove tentare una caratterizzazione coerente e profonda diviene ancora più difficile. Insomma: tanto di cappello per il coraggio.
Passiamo ora al centro del discorso, però. Principalmente vorrei parlare di Lexie, dato che comunque i pensieri sono i suoi ma, prima di farlo, spenderei due parole su Fabian: mi è piaciuto moltissimo. Si sa quasi niente (diciamolo pure: si sa niente) su di lui, ma ho trovato la tua interpretazione, così dolce e romantica, sicuramente convincente.
A tale proposito: sicuramente passerò dalle altre storie della serie, sono molto curiosa di vedere se hai scritto di più su questi personaggi, perché l’inizio è sicuramente molto ma molto promettente.
Se Fabian mi è piaciuto, posso dirti che Lexie ha tenuto bene il confronto. Non era semplice tratteggiarla in così pochi caratteri, ma ci sei riuscita.
Di lei emerge il profondo amore per il compagno, che definisco senza paura di dire boiate il suo tratto caratterizzante, e che mi ha fatto molto pensare alle altre coppie spezzate dalla guerra (i Potter, i Longbottom, e suppongo che anche Sirius e Dorcas nel mio mondo fanonico valgano).
Insomma, ho trovato che questa storia presenti un lavoro veramente valido dal punto di vista della caratterizzazione: i personaggi sono presentati come a tutto tondo, hanno una loro profondità, ed è molto facile per il lettore immedesimarsi in essi e immergersi nella lettura. Bravissima!
Gradimento personale: 9/10
Come avrai capito, la tua storia mi è piaciuta tanto, e non ho dubbi che arriverà parecchio in alto nella classifica.
Ma andiamo con ordine: la cosa che forse mi ha convinta di più è la profonda introspezione che la muove, che cattura il lettore e non lo lascia andare fino alla fine della lettura, la capacità con cui sei riuscita a tratteggiare un universo in pochissime parole. Fantastico anche lo stile, con quella sua delicata poeticità, che mi ha convinta al 100% e ha reso la lettura piacevole e scorrevole.
Questa storia mi ha colpita parecchio, insomma, e fin dal titolo (infatti, aggiungo a classifica ultimata, a te va il premio per il miglior titolo del contest) mi ha attratta e invogliata a saperne di più. Il titolo bellissimo si poggia poi su una narrazione che è valida, accattivante fin dal suo incipit.
Bellissima la malinconia che avvolge tutto il tempo narrativo, stringendo il cuore in una morsa che è gelida (e fa immedesimare in Alexandra).
L’unica pecca che posso trovare in una storia così bella è la struttura, che ho trovato confusionaria: ammetto che, dopo le prime righe, faticavo proprio a leggere, perché non sapevo bene dove guardare. Nonostante ciò, ribadisco che la storia mi è piaciuta veramente tantissimo.
Utilizzo del genere Angst: 2/2
Il genere è presente e correttamente utilizzato nel testo.
|