Recensioni per
Philophobia
di MusicDanceRomance
Ciao! |
Ciao Music! Come sai non sono esperto di Harry Potter (Un mio difetto 😭) ma non per questo ho voluto negarmi questa tua opera, che ho trovato adorabile, bella, piena di speranza e poi colma di angoscia visto il destino di Vincent. E tu hai reso benissimo tutto questo turbinio di emozioni e sentimenti, lo sai che mi piace il tuo stile ma ogni volta mi stupisci ed è ancora più bello per me stupirmi per personaggi che non conosco. |
tesoraaa eccomi, |
Arrivo in ritardo, con molto ritardo, e spronata dalla mia stessa iniziativa (che è un po' un paradosso), perché col ripromettermi di recensire solo quando avrei avuto a disposizione il tempo necessario e un pc non ho fatto altro che rimandare, quando invece questo racconto merita di essere recensito. Mi rendo conto di averti proposto un prompt ostico, ma ero sicura che ne fossi all'altezza e non ero affatto in errore. Mi hai stupita, come riesci sempre a fare, scegliendo non solo un personaggio inedito ma anche una fobia particolare, che forse non tutti conoscono e che fa un po' tremare i polsi. Ciò che in assoluto mi ha colpita di più è la maturità, lo sguardo esterno e deciso, con cui hai narrato la vicenda e mostrato le sensazioni che la protagonista ha appiccicate addosso. Millicent che non è carina, intelligente, dotata come le altre, che sente di essere un passo indietro, e che ciò nonostante riesce a trovare la sua felicità. E la trova in un ragazzo che identifica come un suo pari, che l'apprezza, un ragazzo che a sua volta ha trascorso anni interi all'ombra di coetanei più appariscenti di lui. È bello come riescano a sentirsi giusti quando sono insieme, dimenticando i giudizi del mondo intero, il loro essere percepiti come quelli che camminano un passo indietro. In tutto questo, la guerra e gli ideali e i rischi che porta con sé non sono che elementi accessori, qualcosa che può essere messo da parte, che non è detto debba avere chissà che importanza dinanzi alla propria felicità. In tal senso, sei stata molto brava nel non addolcire gli spigoli della tua protagonista: con lei si empatizza, ma non si dimentica mai chi sia, cosa fa e non fa, da quale parte della barricata ha scelto di stare. A suo modo, è una protagonista terribilmente egoista, che in fondo spera che quelli belli e bravi non tornino affatto, cui non importa che il mondo vada in pezzi o che loro vengano identificati come stupidi: l'amore è più importante, il loro amore, e la felicità vale qualsiasi prezzo. Ma poi Vincent muore, tutto va in rovina, e Millicent muore dentro, diventa fobica nei confronti dell'amore e della vita e della felicità, perché tutto le è stato strappato via e altro non sarà mai niente più che altro, un surrogato per cui non ha neanche senso uscire dalla stanza e rischiare il giudizio, l'ipocrisia, l'eterna sensazione di dover camminare un passo indietro (ma da sola). Emerge in questa tragedia l'indifferenza di fondo che circonda la tua protagonista: a nessuno interessa realmente il suo dolore e nessuno riesce a capirlo, a intravedere la spirale di solitudine autodistruttiva in cui è caduta. Ed è tristissimo, e amaro. Trovo sia un racconto in grado di far riflettere e non posso che conplimentarmi con te per questo. Ciliegina sulla torta è come sempre il tuo stile, che articola storie in frammenti e riesce a mostrare l'essenziale e anche di più. Bravissima, tesoro, sei sempre una certezza! ❤ |
Ciao! |
Cara Music, <3 |
Buonasera cara, eccomi qui dopo tanto tempo, che piacere averti ritrovata nello scambio del Giardino! Uhhhh una nuova serie di pubblicazioni sul fandom di HP? Assolutamente non posso perdermela, guai! Mi piace quando ci si impegna per poter portare avanti dei prompt appartenenti ad iniziative specifiche, lo trovo intrigante e complesso. |
Ora che l'hai ripostata mi è venuto il sospetto di non aver più recensito questa storia che ho ADORATO e infatti mi ero puntualmente dimenticata. |
Buongiorno carissima <3 |
Tesoro *___*, eccomi qui, finalmente, che bello poterti rileggere e soprattutto poterlo fare in questo fandom dove ti ho conosciuta e dove sforni piccoli gioiellini di originalità ogni volta. |
Ciao cara! |
Ma che storia bellissima e triste insieme! Sapevo già quanto tu sia sensibile e brava ad affrontare anche i temi più dolorosi e dolore e sofferenza, dalle splendide storie che hai scritto su Rosalie, Charlotte e la Polignac, ma questa storia mi ha proprio presa alla sprovvista perché non mi aspettavo di finire per provare tanta simpatia per personaggi che la saga presenta come "negativi", i bulli amici di Draco. |
Ciao :) inizio dicendo che questa fic è bellissima. Non avevo mai letto una storia con un protagonista così insolito, almeno per me, e mi ha affascinato molto. Ho trovato interessante esplorare un personaggio piuttosto muto nella serie ed immaginare un suo trascorso parallelo alla storia che tutti conosciamo; un passato fatto di adolescenza sofferta, come tante altre ma del tutto inedita, rifiuto, silenzio e tenacia. La tua protagonista ha un mondo nascosto dietro la patina della cattiva che tutti conosciamo. La parte in cui Vincent le sì avvicina è forse, paradossalmente, la più struggente di tutta la storia, anche più del finale: la pena che Millicent prova per sé stessa, il suo sentirsi riabilitata dopo aver vissuto come uno "scarto" per molto tempo, lo scoprire che la vita ha qualcosa in serbo per tutti, anche per chi crede di non avere nulla da offrire, sono davvero dolorosi da leggere. Il senso di perdita che permea il finale, che non sembra una paura quanto piuttosto una sconfitta, una resa incondizionata, è terribile. L'unica obiezione che mi sentirei di muovere è proprio che il tema e il senso della paura sono poco percepibili, perché sono soverchiati da sentimenti altrettanto forti e dolorosi... giustamente aggiungerei, perché la paura di un mondo senza la propria metà è più una lacerazione che una paura vera e propria. Complimenti davvero, una storia da dieci e lode. |
Per me hai centrato l' obiettivo che ti è stato richiesto. |