Ciao Herm.
Mi duole dirti che questo capitolo non ha proprio nulla di bello.
È tutto semplicemente meraviglioso!
L'immagine della luna rossa, la stuatua di sale, il pigiama con le fiammelle, davvero tanti espedienti e immagini stupende. Le fiammelle, poi, mi hanno fatto ridere di gusto, a me che difficilmente rido davanti a un testo scritto, ma tu hai trovato il momento perfetto per inserirle.
La luna rossa è stata un'altra bellissima pensata, un modo davvero affascinante e potente per annunciare l'unione dei due cuori, e la statua di sale una genialata per dare il primo tocco "colpo" divertente di quell'incontro.
"Aveva il corpo bollente, ma a Katara sembrò che quello fosse l’unico posto in cui potesse realmente stare. Acqua e fuoco uniti. Opposti in tutto, ma con lo stesso cuore"
Questa frase l'ho trovata magnifica, specialmente l'immagine di acqua e fuoco con cui arrivi alla parte finale del racconto.
"Cavolo, era un pigiama con delle fiammelle!"
Scusa, ma anche questa era così tanto bella che ho dovuto ricitarla.
Volendo farti una critica, forse mi sarebbe piaciuto vedere Katara ancora con un volto malinconico, che poi scoppia a ridere quando Zuko si dichiara alla statua.
Altre cosette:
- ho notato un "sé stesso" e un "sé stessa", che già ti avevo segnalato in un capitolo precedente.
- “Penso che tu mi abbia confusa per una delle stupide statue di mio fratello.”
Eh, ho capito solo dopo che non era una statua di pietra messa dal Sokka per abbellire la spiaggia, della quale mi pareva strano non aver letto nulla prima.
Mi sarebbe stato tutto più chiaro con:
“Mio fratello fa delle stupide statue di sabbia quando si annoia. Penso tu mi abbia confusa con una di quelle.”
Ora... spiace anche a me essere arrivato alla fine. È stata davvero una bella storia. Di certo è ben più sentimentale di quanto non sia nei miei canoni, ma davvero sono felicissimo di averla trovata e ti ringrazio di cuore per averla scritta fino in fondo!
Alla prossima, di nuvo buon Natale e buone feste! |