Recensione premio relativa al contest La Rivincita delle Edite

Ed eccomi qui, a consegnare la prima recensione premio della settimana.
Avevo già notato il poster del giovane Akainu e non mi sorprende vederlo in primo piano dentro un tuo racconto. Un personaggio, se posso, molto più umano di quanto mi piaccia vederlo; un gusto personale. Fa strano immaginarlo come un padre amorevole (per gli standard del suo carattere), ma è anche vero che abbiamo visto solo il suo lato da Marine e non sappiamo con esattezza come possa comportarsi con una figlia. Alla fine, credo, anche per come si struttura One Piece, che un rapporto del genere sia assolutamente plausibile. Raquel e Sakazuki si sono trovati, pur essendo padre e figlia biologici. Questo legame che si è formato supera il legame di sangue: un concentto che nel mondo di One Piece è rindondante (vedi Ace, Sabo e Rufy). Nel complesso sono rimasto entusiasta, e colpito da una ragazza così forte come lei. Se c'è una donna che può ritenersi degna si Akainu, come figlia, è sicuramente lei. 
Giusto per curiosità: dove l'avresti stanziata? North-Blue, South-Blu, Grand-Line. Non penso nel Nuovo Mondo; sebbene con i ragazzacci di Smoker ce la vedrei bene.
Alla prossima
Spettro94

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9° Classificata al Contest Seasons Die One After Another II Edizione di Laila Dahl con il Pacchetto Candela :


- Grammatica e Stile 4.5/5
Ho trovato giusto qualche errore di poco conto, come uno spazio messo prima della virgola o qualche refuso, come ad esempio: “doveva essere un ufficiale della marina in,o almeno questo credeva lei” o ancora: “poiché con ogni probabilità la donna mentre incideva quelle parole, lei stava versando tutte le sue lacrime”.
Lo stile è bellissimo, molto introspettivo e attento a evidenziare ogni pensiero chiave della bambina.

- Personaggi 10/10
La protagonista è Raquel, senza dubbio. Una bambina che sin da subito ha attirato la mia attenzione. Hai optato per una descrizione fisica e caratteriale già dall’inizio della storia, il che non è male, permettendo al lettore di potersele immaginare senza troppe difficoltà.
È una bambina schiva, diffidente, che preferisce stare da sola in mezzo a una strada che vivere in un orfanotrofio; le manca la figura materna e decide di partire alla ricerca di suo padre. Ed è difficile pensare di poter sopravvivere in questo modo (specie in un mondo come quello) eppure la determinazione di Raquel la porta fin dall’uomo della fotografia.
Sakazuki Akainu. Aspettavo di leggere qualcosa su di lui, in effetti, e devo dire che non mi hai affatto delusa. C’è tensione inizialmente – e come può essere altrimenti? Lei non l’ha mai conosciuto, è la prima vola che lo vede e che gli parla... d’altro canto una bambina come lei, tenendo conto del suo vissuto, era estremamente difficile che gli si fiondasse addosso per un abbraccio, no?
E poi Sakazuki non è affatto il tipo da abbracci, è un uomo rigido da qualsiasi lato lo si guardi... eppure nell’ultimissima parte della storia, dopo aver letto la lettera di Raquel/Hoshi, Sakazuki si lascia andare a un pensiero che mette quasi tristezza: “Quasi non riusciva a crederci che qualcuno l'amasse per davvero” T.T

- Utilizzo Pacchetto 16/20 (0+8+8)
Duuunque, innanzitutto la Candela manca e ciò è un vero peccato perché anche solo nominandola avresti ottenuto qualche punto in più... e avresti ottenuto, tra l’altro, il punteggio pieno per l’utilizzo del pacchetto perché per il resto io non ho niente da obbiettare.
Il Genere Drammatico c’è. Raquel (la chiamo così perché... boh, mi piace, ma potrei chiamarla anche Hoshi, dipende da come mi sento ^^) è una bambina che non ha mai conosciuto sua madre e suo padre, ciò che le rimane è una lettera quasi illeggibile e una foto; se non mette tristezza questo!
Ciò che conta è che non si sia arresa, che abbia trovato il coraggio di scappare e mettersi a cercare suo padre... non è una cosa che tutti riuscirebbero a fare quindi brava Raquel!
Infine c’è il Prompt Lettera. Beh, inizia tutto da una lettera e termina con una lettera, cosa c’è di meglio? Quella della madre è breve, rovinata, la carte è ingiallita e sporca di sangue e a tratti illeggibile ma è ciò che probabilmente spinge la bambina a cercare l’uomo della foto, designato come suo padre. E poi c’è quella che lei scrive ad Akainu.
Lo chiama Padre e non papà, affermando così ancora una volta il carattere poco malleabile del Marine. Eppure, dalle sue parole si evince una profonda ammirazione, un voler diventare più forte con le proprie forze così da renderlo fiero di essere suo padre, qualcosa di molto profondo e molto forte.
Proprio per questo... brava!

- Giudizio Personale 4.5/5
Tu sai che Sakazuki non è propriamente il mio personaggio preferito ma ha un suo perché. Certamente digerisco più lui che gente come Kuro o Teach (sarà che non sono mai in buoni rapporti con i traditori in generale), ad ogni modo Akainu è un militare e come tale ha il compito di assicurarsi il benessere della popolazione civile. Certo, qualche volta ha un po’ esagerato ed è proprio per questo che tanto simpatico non mi sta.
Lo stesso Kuzan pensa sia un folle. Ma... (c’è un ma) questa storia mi è piaciuta proprio per questo: un Sakazuki che rimane lo stesso burbero uomo a comando della Marina Militare che però ha trovato l’amore sincero di una figlia, una bambina che ha cresciuto rendendola una donna forte e determinata.
Bravo Akainu e brava te che hai saputo scrivere questa bellissima storia ^^.
Un piccolissimo appunto: non ho percepito molto la stagione invernale, essendoti concentrata molto sull’introspezione. Ma a parte questo, sei stata bravissima *^*

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