Recensione premio per il contest "Folclore d'Italia | Prima edizione" di _Vintage_ {1/3}
Cara Bessie, finalmente riesco a trovare un po' di tempo per queste recensioni che si sono fatte attendere. Cosa dire, comincio col botto, con questa storia che mi ha dato così tanto da pensare che ci ho messo un po' per mettere in riga due parole di senso compiuto.
Tanto per cominciare io adoro le AU Distopiche, quindi ero già presa dall'introduzione, che fa apparire la storia decisamente più intrigante rispetto a molte altre lette in passato. A ciò si aggiungono degli splendidi protagonisti sui quali hai intessuto una trama straordinaria e, se possibile, una caratterizzazione ancora più incredibile.
Parto col dire che, nonostante il lecito avvertimento OOC, trattandosi di un'AU, per giunta distopica, non ho percepito uno stravolgimento fastidioso dei personaggi: come dire, si trovano all'interno di un simile contesto e do per scontato che non possano comportarsi come mi aspetterei, ma le loro azioni mi paiono in completa conformità con i loro caratteri originali. Sugawara, poi, l'ho davvero adorato.
Che poi è strano, perché è un personaggio che ho amato fin da subito e che ho sempre pensato fosse un po' sottovalutato. Ritrovarmelo all'interno di questa Au insieme ad Oikawa è un po' come concedersi una lettura piacevole, salvo poi scoprire la cruda trama in cui questi due personaggi sono immersi. Ciò che si respira in questo racconto è il tema dell'incomunicabilità, l'incapacità di dialogo che qui diviene effettiva: non è solo un divieto, ma un vero e proprio status quo, dovuto anche al fatto che Suga non ha più la capacità di farlo. Narri tutto con una crudezza e un cinismo sconcertanti, avvallati da un'insolita malinconia.
La figura di Oikawa, se vogliamo, è anche più realistica: il macchinatore che si concede alla dolcezza di un sentimento sconosciuto, che parla e dice altro, mentre coi gesti comunica ciò che sente, sia esso un sentimento lecito o meno. È una conseguenza che è disposta ad accettare, una sorta di contrappasso che sembrava aspettarsi fin dall'inizio.
E poi quella frase finale... lo ammetto, mi ha davvero stesa definitivamente.
Sono scioccata - positivamente - del fatto che questa sia la tua prima Dystopian!AU, perché davvero, non sembra affatto. Come sempre devo complimentarmi con il tuo stile che è perfetto, adeguato al contesto e soprattutto d'una cura estrema, cosa che adoro sempre vedere in una storia.
Questo racconto ha un ché di ambivalente e affascinante: per quanto l'incomunicabilità sia al centro di esso, le emozioni, le angosce, i pensieri dei protagonisti colpiscono in profondità, suscitando nel lettore moltissime sensazioni contrastanti, alla stregua di ciò che provano loro. Davvero un lavoro eccellente, da questo punto di vista credo sia una delle migliori AU che ho letto recentemente, per cui sono strafelice di averla letta!
Che dire, cara Bessie, mi hai stregata, ti faccio i miei più sinceri complimenti!
A presto, un abbraccio. |