Recensioni per
La Notte del Lupo
di Cida

Questa storia ha ottenuto 103 recensioni.
Positive : 103
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
18/11/20, ore 16:16
Cap. 1:

Ciao, eccomi qui ^^
Sono letteralmente estasiata. È vero che giusto poco tempo fa ho iniziato la long “Seasons”, e infatti ero più che decisa a proseguire quella, solo che poi ho visto questo tuo aggiornamento e non ho saputo resistere. E quindi no problem, seguo entrambe perché sì – devo dire che so essere molto convincente nelle cose, lol.
Piccole divagazioni a parte, ti sta recensendo una che AMA letteralmente Cappuccetto Rosso, è la mia favola preferita in assoluto e il lupo è stato il mio animale preferito per anni. Poi, se ci aggiungiamo il fatto che questa storia è ispirata da un edit che si rifà a Cappuccetto Rosso Sangue, addio. Di Cappuccetto Rosso Sangue ho sia visto il film che letto il libro e da quando ce l'ho lo leggo almeno tre volte all'anno, perché pur conoscendolo ormai a memoria, è proprio quella storia nella quale non mi stancherò mai di immergermi – per come è ridotto il libro a furia di toccarlo e sfogliarlo, credo che se potesse parlare mi urlerebbe un “ti odio” che lo sentirebbero fino in Svezia, ma dettagli.
Comunque, ho divagato già abbastanza, passo alla recensione vera e propria.
Il modo in cui hai miscelato il canon con gli elementi AU mi è piaciuto tantissimo, anche perché sono delle particolarità (come ad esempio il fatto che Elsa sia stata segregata per otto anni a causa della “misteriosa malattia”) che si incastrano perfettamente in questo universo alternativo.
Abbiamo Jackson, all'inizio, che è impegnato in una battuta di caccia importante, perché ne va della sua sopravvivenza e anche quella degli altri. E mi è piaciuto il fatto che tu abbia sottolineato questo aspetto della caccia, perché Jackson opera per cause di forza maggiore, non per divertimento o svago. Lo fa solo e soltanto per poter andare avanti.
Molto interessante anche la sua concezione del mantello rosso: quello che è un simbolo di protezione per il villaggio, agli occhi di Jackson appare come un intralcio, qualcosa che lo ostacola nella caccia – considerando il colore rosso comprendo, dopotutto nella caccia è importante attutire qualsiasi cosa, anche l'impatto visivo – e che per lui rappresenta qualcosa nella quale non crede.
Qualcosa che, però, viene invece confermata da Elsa senza giri di parole. E il modo in cui Elsa ricorda di come i suoi genitori siano stati uccisi dal lupo, mi ha stretto il cuore – ma da Elsa ci tornerò dopo.
Ho letteralmente adorato il modo in cui hai descritto l'interazione tra Anna e Kristoff: sono stati così teneri e impacciati (lui soprattutto) che avrei voluto abbracciarli fortissimo. Poi ancora, per me Kristoff e Jackson sono BROTP, ormai ho deciso. Infatti ho adorato anche il loro rapporto, anche se per Jackson ogni occasione è buona per stuzzicare o mettere in imbarazzo il povero Kristoff, senza preoccuparsi di farsi sentire pure da Anna.
E la differenza tra Anna ed Elsa emerge proprio quando quest'ultima entra in scena: mentre con Anna ho provato tanta tenerezza e un forte calore al petto, con Elsa ho avvertito un forte distacco, ma non per questo non ho potuto sentirmi vicino a lei, anzi, più Elsa erge le sue barriere di ghiaccio e più sento l'impulso di non poterle starle lontana, proprio come Jackson, che resosi conto di aver ferito i suoi sentimenti (e anche quelli di Anna) con le considerazioni che ha fatto circa la veridicità dell'esistenza del lupo, ecco che la insegue, che si scusa, che cerca di chiarire.
E per quanto sia stato struggente il momento in cui Elsa si allontana sia fisicamente che emotivamente, dicendogli che delle sue scusa non se ne fa nulla, l'ho trovato comunque un punto che mi è molto piaciuto e che ho riletto più di una volta prima di passare a scriverti la recensione. Perché penso che tra le righe ci sia tanto di non detto, ma che emerge in una miriade di sfumature. C'è qualcosa che è andato perso e che va recuperato, c'è un legame, tra loro due, che è stato “solo” seppellito dal ghiaccio e non sbranato dalle fauci del lupo. Insomma, Elsa e Jackson qualcosa hanno già vissuto insieme, un tempo erano felici, erano bambini che non pensavano ad altro se non a godersi le giornate in compagnia, e fatico a credere che tutto ciò sia stato completamente cancellato.
Concludo dicendo che Hans non me la racconta giusta, comunque. E che sono davvero curiosa di proseguire, hai avuto una bellissima idea ^^
Complimenti e alla prossima!

»Amethyst«

Recensore Master
16/11/20, ore 12:19
Cap. 1:

Ma ciao! Eccomi qui per lo Scambio Libero del Giardino di EFP! Come da appuntamento, dov'è che mi fiondo? Sulla Jelsa! E quando ci si sbaglia... non posso resistere, dato che so sempre che quando la scrivi tu ho la garanzia di passare qualche minuto di piacevole lettura
Ho scelto questa nuova long perché è riuscito a colpirmi la presentazione, ma sono un po' ingenua perché mi ci sono volute le tue note per capire che era ispirata a Cappuccetto Rosso e in particolare a quello Rosso Sangue (il film non l'ho mai visto ma so per certo che ha dei toni macabri e cupi soprattutto perché il lupo è di fatto un licantropo), non avevo nemmeno capito largamente che il fatto che usassero i mantelli in qualche modo servisse da scaramanzia contro la diabolica creatura che tutti temono in quel villaggio, dov'è Hans - maledetto Hans! - a governarvi come figlio del capo villaggio...
Ho apprezzato un sacco le interazioni tra le nostre chiaramente future coppie sposate e con tanti figliuoli, ho trovato coerente che Anna e Kristoff siano degli impacciati assurdi e buoni come il pane, così come Elsa e Jack che si punzecchiano puntualmente, o meglio, ho trovato coerente e cute Jack che punzecchia Elsa senza seria malignità ed Elsa che fa la tsundere glaciale, peccato che verso la fine la questione si sia aggravata perché Jack non ha saputo tenere a freno la lingua lunga che si ritrova... l'ultima parte è stata parecchio sad, ma adesso sono molto curiosa di scoprire cosa effettivamente si intendeva con "malattia" per Elsa... mica è lei il lupo mannaro? Robe da pazzi!
Be', credo proprio che lo scoprirò nel prossimo capitolo, sicuramente se aggiornerai tornerò molto volentieri a leggere e a recensire. Ci vediamo al prossimo scambio!
Rory
(Recensione modificata il 16/11/2020 - 12:20 pm)

Recensore Master
15/11/20, ore 19:37
Cap. 1:

Ciao **
E niente, non ho resistito a buttarmi in questa nuova storia. Ti dico subito che sono stata totalmente trasportata in queste atmosfere fantasy, anche se si tratta di un fantasy diverso da quello del canone, di fatto questo è un AU che presenta elementi molto interessanti, a partire da Jack che è super figo in questa sua nuova veste da cacciatore. E ti dirò che sono una fan del rapporto tra Jack ed Elsa che all'inizio non è dei migliori, ma se ho capito bene c'è un motivo. Allo stesso modo ho adorato Kristoff e Anna, lui così cotto di lei, lei così amata da tutti. E poi c'è la nostra gelida Elsa qui regina non tanto di fatto, ma nei modi, che sembra davvero non tollerare molto Jack. E secondo me almeno da parte di lui c'è già un interessamento visto quanto si diverte a stuzzicarla. C'è anche un "nemico", si parla di un lupo, una bestia che ha ucciso perfino i genitori di Elsa e Anna e questo ha avuto degli effetti non indifferenti su Elsa, sicuramente è dovuta crescere più in fretta. Poi, se la situazione al villaggio, a detta di Jack, è stata tranquilla ultimamente, dubito che durerà, sono molto curiosa di vedere come si svilupperà la trama, perché non ho molte idee (a proposito, Once upon a time è una delle mie serie preferite *-*).

A presto :*

Nao

Recensore Master
14/11/20, ore 12:51
Cap. 1:

cara Cida,

è con immensa gioia che trovo questa storia sul tuo profilo e non appena l’ho vista mi ci sono fiondata. Amo Cappuccetto Rosso e le sue implicazioni, il suo tono, la sua atmosfera cupa su cui spicca il rosso dell’iconica mantella. La tua ricostruzione ci pone subito al centro di un villaggio che non è più Arendelle, vista la funzione di Hans, ma in cui le dinamiche canoniche si intersecano con quelle fiabesche suscitando molte domande nel lettore. La Notte del Lupo è qualcosa che Jack sfida e non riconosce, ma a cui non crede. Ogni informazione che circonda questo periodo e la bestia, assente, che la riguarda, è veicolato da Hans, che parla per tutti, rassicura e gestisce, assieme al padre, le informazioni circa gli effetti non solo sul paese circondato dal bosco, ma anche su quelli limitrofi. In questo modo il villaggio dove si muovono i vari personaggi ha lo stesso isolamento della fiaba originaria in cui una bambina, Cappuccetto Rosso, deve lasciare il proprio villaggio per recarsi dalla nonna malata e sfidare l’incognita della foresta e, appunto, il richiamo del lupo.

Jack mal sopporta il mantello e questo è ancora più plausibile data la sua natura di cacciatore, costretto a indossare un oggetto molto vistoso e sgargiante anziché abiti con colori capaci di camuffarsi nella natura. Proprio mentre iniziamo a essere dell’opinione di Jack, sfrontato e terribile nella scena con Anna e Kristoff che sono semplicemente adorabili, a proposito, proprio mentre, col cacciatore, ci diciamo che forse il lupo è nient’altro che un inganno, ecco che Elsa ci rivela la sua verità e ci mette a parte del suo dolore. Lei crede nel lupo perché i suoi genitori sono stati uccisi.
Elsa e Anna sono dipinte benissimo e, di nuovo, canone e fiaba creano un mix coinvolgente e super convincente. La mantella rossa che indossano esalta l’algida bellezza di una, offusca leggermente l’altra, dialoghi e descrizioni sono perfetti; penso al rapporto tra Jack e Kristoff, di amicizia scherzosa, ma anche all’interesse che i due ragazzi nutrono per le sorelle.

Kristoff è imbarazzato e non ha il coraggio di dichiararsi ad Anna, esponendosi alle prese in giro dell’altro, mentre Jackson (che per tutta la recensione ho chiamato Jack, ma vabbè) ha un atteggiamento orgoglioso nei confronti di Elsa, sebbene quando capisce di averla ferita, la rincorre per scusarsi. Sono felicissima che sia una minilong e non vedo l’ora di scoprire come finirà, ecco, l’ho detto.
Un abbraccio e a presto,
Shilyss

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