Ciao! Ho riletto tutta la storia con calma, giacché la lunghezza me lo ha permesso durante la pausa pranzo.
Un po’ mi spiace per Yamoshi, l’eroe che certamente avremmo meritato di vedere, senza nulla togliere a Broly. Quindi grazie per avergli reso giustizia! Mi è piaciuta questa storia e i disegni finali. Quando l’impegno c’è si vede! E secondo me sei stato bravo a mantenere costante il tono della storia. Scritta come un’iscrizione sopra una stele, o letta come un racconto davanti al fuoco, tra una battaglia e l’altra. Ci hai reso un po’ tutti archeologi!
Non è facile mantenere il tono che si dà ad una storia dal primo all’ultimo capitolo: ogni tanto magari potrebbe capitare di voler aggiungere qualcosa in più. Invece ci sei riuscito molto bene direi!
La furia di Yamoshi si è fatta sentire e si è vista in questo capitolo, in cui la sua fiamma si è spenta diventando però immortale. Comunque non ho mai considerato questa storia una storia d’azione e basta. La spiritualità, che poi in Dragon Ball è forza, è cresciuta in Yamoshi quasi prima che lui se ne accorgesse e poi se ne sorprendesse alla fine, quando si vede i palmi delle mani piene di quella potenza divina da te descritta. Alla fine, anche in Dragon Ball è tutto legato all’attimo, a quella particolare circostanza. Nel senso che la forza latente di un personaggio “scoppia” quando a quel personaggio accade qualcosa di insopportabile. E così Yamoshi che ha incanalato quella forza per abbattersi contro il nemico.
Un altro piccolo dettaglio scenografico che ho apprezzato è il pezzo che inizia “I colpi rimbombarono in ogni continente”. Fa molto Dragon Ball Z! E posso benissimo immaginare la scena, con tanto di “cupole energetiche” annesse!
Venendo invece al finale vero e proprio è davvero dolce-amaro. La storia finisce proprio con Yamoshi, la cui luce si “estinse” e poi il suo ricordo si “eclissò”. A non resta che il mito: è esistito sul serio? Ci sarà mai stato davvero un “dio dei saiyan”? La sua esistenza si perderà nei tempi dei tempi, e l’uomo dall’essere diventato “dio”, non sarà poi più quasi niente. Ci sono moltissimi richiami religiosi perché giustamente le religioni e i personaggi da cui nascono sono così, tra mito e verità.
Una gran bella storia! :)
Alla prossima!
PS- perdonami se magari ho lasciato qualche errore di battitura! |