L'attacco è molto bello: "che poi"; come se lo scrivente, stanco di lunghe riflessioni, decide alla fine di sfogarsi tutto insieme.
Bella pure l'immagine dell'anima, come strumento musicale con le sue corde da pizzicare.
Meno immediato, per me, trovo il paragone della mente con la laguna: acque stagnanti? acque che ti fanno perdere il filo conduttore? Non era più appropriato palude?

Per quanto riguarda il contenuto… Posso darti un consiglio? Non pensare a farti capire da chi legge. Rischi di complicare le parole. Pensa a scrivere per te, ma col cuore, che hai bello e grande.
Secondo me è questo il segreto per farsi capire.

Auguri di buone feste!

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Ciao.



Senza dubbio questo è uno dei migliori componimenti che ho letto in questo sito, merita di essere letto perché rappresenta in maniera molto efficace l'essenza della scrittura.
Io di qualità ne vedo parecchia.
I tuoi interrogativi e i tuoi dubbi non possono che alimentare il tuo indiscusso talento.
Ti lascio un saluto e un in bocca al lupo per le prossime composizioni.
Roberto

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Non pensare a Morgan un musicista di valore ma complicato nella vita.La tua poesia ti chiede con molta eleganza di esistere senza le pastoie del lessico moderno.La linearita' ti portera' verso buoni traguardi.Un saluto.
Pasta 18/11/20

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