Ciao Sandorbae, eccomi che ti ritrovo ad esplorare un universo alternativo nel quale fai convivere Sansa e Sandor, calandoli in situazioni varie e curiose. Questa volta hai voluto darci una visione di un frammento di vita quotidiana, definendo anche i caratteri dei due protagonisti tramite il loro comportamento e le parole che hai fatto recitare loro. Normalmente prediligo storie nelle quali gli attori vivono il loro tempo, ma questa volta ho voluto calarmi nel mondo che hai creato per loro. Ho avuto proprio la sensazione di vedere Sandor perso fra gli infiniti reparti del supermercato della Ikea avendo appesa al braccio, letteralmente, la sua sorellina, alla quale non aveva potuto dire di no quella volta come tutte le altre alle quali non riusciva a sottrarsi. Un Sandor stranamente paziente, perché si tratta della sua sorellina che, lasciatolo libero finalmente di vagare da solo per quello strano e confuso mondo, si ritrova in una situazione che magari in futuro, anche se ancora non lo sa, potrebbe riservargli delle sorprese. Incredibile anche il luogo e il modo in cui hai fatto incontrare Sansa e Sandor: lei piange nascosta dentro una credenza attirando l’attenzione e, per forza maggiore, la curiosità di Sandor che temeva fosse il pianto di un bambino che si era chiuso in uno dei mobili esposti e non riuscisse più ad uscirne. Quando si avvede della bella e strana ragazza dai capelli rossi resta interdetto e cerca di fare un po’ di conversazione, ascoltando dapprima le rimostranze della giovane e poi il reale motivo per il quale sta piangendo. Lui è un uommo tutto d’un pezzo e non sa come rispondere alla ragazza, ma nonostante le sue battute, forse fuori posto, vede nascere su quel bel viso rigato di lacrime un primo sorriso, segno che le sue parole avevano centrato l’obiettivo di sviarla dal suo dolore momentaneo. Un incontro decisamente curioso che ha lasciato in entrambi una sensazione che tutto non si fosse definito con il loro saluto, corredato da due baci sulla guancia di Sandor, rimasto d stucco, come se fossero dei conoscenti di vecchia data, e che in futuro potrebbe dare adito ad una conoscenza più approfondita. La piccola Marianne non comprende subito l’atteggiamento sereno e disponibile di suo fratello, che però rivedendo la ragazza all’uscita del parcheggio, sorride ripensando ai momenti appena vissuti. Decisamente piacevole la tua narrazione, ma visto che la coppia ti piace particolarmente, sarei curiosa di leggere una storia che li contempli nella loro epoca, sapendo che saresti in grado di catturare l’attenzione con risvolti del tutto inusitati, con la fantasia che ti appartiene e che dai prova di saper utilizzare per gli scenari più svariati. Hai ragione nell’affermare che ci siano troppe poche storie su di loro come coppia, che ha tutto un mondo sottaciuto che potrebbe essere esplicitato, visto che nella serie tv i loro momenti sono stati quasi da contorno alla storia principale, ma che se fossero stati presi singolarmente chissà dove ci avrebbero portato, e allora perché non vi poni riparo? Ti aspetto presto con nuove avventure e ti mando un caloroso saluto. |
Ciao Sandorbae sei tornataaaaaa <3 |