Ti giuro mi vengono le lacrime... i personaggi sono tratteggiati così bene che è impossibile non vederseli recitare davanti agli occhi, come in una puntata speciale fatta a posta per noi. E' una magia, la parola, il modo in cui noi riusciamo ad esprimere i concetti e le immagini attraverso dei caratteri messi l'uno accanto all'altro... una magia che tu destreggi perfettamente, e che ti ha dato la capacità di emozionarmi profondamente. E' bello lo scambio di battute, così secco e veloce, così... istintivo e bisognoso. E' bello il finale, il modo in cui hai modellato le frasi e plasmato la lingua per sfruttarne tutto il potenziale al fine di creare il giusto equilibrio. Dean non sa usare le parole, ma sa agire. Ed è agendo che si realizza... la sua love language non è sicuramente words of affirmation, ma si pone a metà tra physical touch e gift giving, e qui, devo dire, fa entrambe le cose: tocca il suo angelo e nel farlo gli fa il regalo più grande possibile, quello del suo cuore, del suo amore, del suo futuro, del suo tutto. E questo, per me, è un motivo di emozione nonostante siano personaggi di finzione. Perché la bellezza fa bene all'anima, non importa in che formato sia confezionata.
Grazie

Dean quando vuole, sa come sorprendere le persone, in questo caso ha saputo farlo con il suo Castiel, dopo un piccolo scambio di opinioni, una volta saputo dov'era andato a finire quest'ultimo (grazie alle dritte di un certo nuovo Dio di nostra conoscenza!). Ora che finalmente la malinconia e la tristezza (così certi pensieri brutti) sono oramai alle spalle, possono godersi il tutto. E a quanto pare è reciproco i sentimenti privati!