Recensioni per
Scintille nel buio
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 440 recensioni.
Positive : 440
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
13/09/21, ore 09:40
Cap. 19:

Mia Luce ♥

oggi ho l'umore che fa un po' schifo, quindi direi che matcho bene con Sigyn, e avevo proprio bisogno di rituffarmi fra le tue righe sempre rassicuranti.
Mi manca solo un capitolo per essere in pari e buttarmi su altro in attesa di nuovi aggiornamenti e posso già dirti che la scintilla mi mancherà tanto ♥

In questo capitolo abbiamo una sorta di parallelismo fra passato e presente: nel passato Loki è prigioniero, e tutti ignorano il motivo che lo ha spinto a sopportare tale prigionia. E' stata la sua volontà oppure no? L'idea che mi sono fatta, avallata dalla conclusione, è che questa cattività in realtà sia stata sì architettata dal dio dell'inganno, per tentare di recuperare quelle informazioni necessarie ad aiutare Sigyn. Se è davvero così, Loki ha pagato un prezzo veramente alto: dev'essere tremendo per lui, la cui bocca rappresenta l'arma più potente, essere reso impotente a parlare dal dolore della ferita çç. Ovviamente non spreca l'occasione per fare pesare a Sigyn la situazione, povera cara çç.

Nel presente siamo al punto che temevo di più: Loki dopo aver tradito suo fratello e aver portato devastazione sulla Terra è ritenuto morto. Non mi sorprende affatto che il cuore di Sigyn si sia rotto (un incipit di paragrafo veramente straziante çç) e non riesco davvero a immaginare come debba sentirsi, cieca, sola e abbandonata. L'incursione dei predoni, per quanto tremenda sembra quasi un diversivo ben accetto, considerando che comunque ormai Sigyn si è arresa completamente al suo destino. Eppure... perché non riesco a togliermi dalla testa l'idea che a capo di questi pirati possa esservi effettivamente Loki e che sia stato proprio lui a sfiorarla?
Lo scoprirò presto, immagino ^^.

Un abbraccio grande grande e buon lunedì ♥

Bennina tua

Recensore Master
23/05/21, ore 19:06
Cap. 19:

Ciao cara, eccomi qui finalmente per lasciarti la mia recensione! :)
Ormai sono quasi in pari con questa storia e, se mi soffermo a pensare, mi emoziona tanto ricordare quante cose sono avvenute in questi (quasi) venti capitoli, quanta strada abbiano fatto Sigyn e Loki – nel passato e nel presente- rispetto alla famosa cena che li ha fatti incontrare, e quanta ancora ne abbiano da fare. Il loro è un percorso tortuoso, turbato non soltanto dal destino e dagli eventi, ma soprattutto dalla loro personalità intensa, che li spinge a incontrarsi e scontrarsi continuamente, senza tregua e senza freno. E grazie alle tue spiccate doti narrative, il risultato è un viaggio meraviglioso, di cui non si può che rimanere incantati! *^*

La parte che riguarda il passato - lo ammetto, senza dignità alcuna! - è stata un colpo durissimo alle mie ovaie >.> questo Loki che torna con la testa del suo avversario in un sacchetto come regalo per il padre, con quella ferita alla bocca che lo rende ancora più scontroso, sprizzando fierezza, crudeltà e vanagloria da ogni poro della pelle, è una visione che non potrebbe lasciare indifferenti nemmeno le statue! E ci credo che anche Sigyn ormai, stia cominciando ad avere difficoltà a tenere a bada i propri pensieri su di lui, soprattutto dopo il bacio che si sono scambiati.
È come una diga che a mano a mano sta cedendo. Ogni scricchiolio, ogni crepa, ci portano più vicini al momento in cui la passione non potrà più essere contenuta ed esploderà, distruggendo ogni cosa!
Un dettaglio che ho amato da morire è stato ciò che Thor a un certo punto dice a Sygin: “Ti gira attorno, passa il suo tempo libero occupandosi di quella cosa che hai senza nemmeno rendertene conto, eppure non aveva niente da dire. E Loki, vedi, ha sempre qualcosa da dire, su tutto.”
Credo che questa frase racconti più verità sull’animo di Loki di quanto possa mai fare una intera pagina di Wikipedia. Parla delle sue contraddizioni, delle sue ambiguità, ma anche della passionalità che lo caratterizza.

Di tutt’altro tenore, invece, è la parte che riguarda il presente. Thor, infatti, incontra Sigyn e le racconta ciò che è successo a Loki, spezzandole il cuore in mille pezzi. La profondità del dolore della scintilla trabocca da ogni singola parola, ma si fa ancora più crudo quando, nel cercare di figurarsi mentalmente gli avvenimenti, ella non può fare a meno di contrapporre i suoi dolci ricordi dell’uomo, quei pochi ma significativi momenti che hanno condiviso insieme.
La vita che conduce dopo sembra vuota, priva di ogni significato. La scomparsa di Loki le ha procurato una voragine al centro dello stomaco che sembra ingurgitarla e ucciderla dall’interno.
Una cosa che però ho adorato è come, pur nella sua condizione, Sigyn riesca a mantenere sempre il suo contegno, quella fierezza che la rendono tanto simile a Loki. Quando risponde per le rime ai predoni e li guarda dall’alto in basso, non ho potuto fare a meno di pensare: Loki avrebbe sorriso per due giorni di fila a vederla così padrona di se stessa, nonostante la situazione! AHAHA

Complimenti come sempre, un capitolo davvero ricco di emozioni
A presto, Violet :)

Recensore Master
12/02/21, ore 11:37
Cap. 19:

Eccomi qui! Questa settimana riesco a recensire in tempo, senza ridurmi all'ultimo, non ci credo neanche io! XD
Dunque, premetto che ho AMATO particolarmente questo capitolo, è sempre così quando si tratta di angst, puro, semplice, bellissimo, angst, sia fisico che psicologico... gioia e tripudio, io ci sguazzo!!!
Ma cerchiamo di ricondurrre ad una parvenza di serietà questa mia recensione. Il filo conduttore del passato e del presente stavolta è Thor, che va da Sigyn per parlare, in due tempi diversi, è vero, ma mi è subito saltato all'occhio! Ho adorato questa sua frase:

Loki non mi ha parlato di te, (...) Ti gira attorno, passa il suo tempo libero occupandosi di quella cosa che hai senza nemmeno rendertene conto, eppure non aveva niente da dire. E Loki, vedi, ha sempre qualcosa da dire, su tutto

Che dimostra in maniera precisa e affilata, nonché affinata il grado di conoscenza che c'è tra i due. Thor quindi ha notato l'interesse di Loki verso Sigyn, ha notato il suo non parlare di lei, che invece significa tutto. Davvero, so che si stanno per scannare, anzi, nel presente si sono già scannati, ma adoro questi brevi attimi tra loro, che significano tutto in poche righe, adoro la preoccupazione di Thor! :)

Loki poi torna, e ne torna cambiato, perché no, scosso, anche se si sforza di non dimostrarlo, irreversibilmente. La ferita sulle labbra, che tu descrivi in tutta la sua crudezza e nel dolore che gli procura, mi ha letteralmente mandato in brodo di giuggiole, sappilo! Eppure sebbene non riesca quasi a cambiare espressione, a sorridere, e cose così, lo vediamo costantemente austero e nobile come solo lui può essere, e anche questo è di impatto visivo perfetto: sembra di essere Sigyn e di vederlo con gli occhi di lei, nel suo struggersi, nel suo languire, nel suo ardere di desiderio, ormai!

Passati invece al presente, anche il dolore della perdita è tangibile, nelle paroledi Thor come nelle reazioni di lei, quel suo immaginarsi il suo corpo abbandonato, vuoto, polvere alla polvere, provoca davvero fitte dolorose anche nel lettore, che si immedesima a tal punto in lei, da percepire il suo stato, il suo essere devastata fin nel profondo, perché ha perso tutto. Eppure, eppure, anche lei, come Loki, sebbene in una situazione diversa, quando viene presa dai predoni mantiene un comportamento austero ed elegante, sebbene sia cieca, sebbene sia ridotta allo stremo, fantasma di sé stessa, di ciò che era... e anche questa è una scena di fortissimo impattp!
Sigyn non ha più paura perché, sostanzialmente, è già morta dentro, è già priva di ogni umana parvenza, svuotata, rassegnata, ma sempre, SEMPRE, con quell'aura di regalia che la contraddistingue. Del resto, come possono le radici marce dell'Yggdrasil farle paura?! Quando ha perso già tutto?! Come può l'oscurità spaventarla, per lei che è stata già privata di ogni luce della sua vita?! Non solo quella dei suoi occhi...

Ovviamente, come sempre, ci lasci sul più bello, con questo senso di smarrimento e di lutto che permea tutto il capitolo...
Che dire, davvero brava! Mi hai fatto provare emozioni fortissime! ^^
Ancora complimenti e a presto! ^^

Recensore Master
02/02/21, ore 18:29
Cap. 19:

Mia carissima shilyss, quanto mi eravate mancate tu e le tue storie? Tanto, troppo, vergognosamente. Mi servirebbero almeno quindici copie di me stessa per poter recuperare tutte le letture che vorrei fare sul tuo profilo (quella fable!AU su Amore e Psiche mi stava chiamando veramente troppo, ma troppo davvero), ma purtroppo posso leggermi solo un capitolo alla volta, quindi ho visto che avevi aggiornato Scintille (sono rimasta indietro di ben due aggiornamenti, sacrilegio), quindi alla fine mi sono buttata sulla mia storia preferita tra le tue.
Bando alle ciance: qui torna l'alternanza tra passato e presente, dove vengono indagati due episodi essenziali non solo per la prosecuzione della trama, ma anche per l'indagine del rapporto tra Sigyn e Loki e la sua evoluzione nel corso del tempo.
In un certo senso, i due momenti si riprendono e hanno delle somiglianze, pur nelle loro diversità: in entrambi, infatti, si tratta il tema della perdita, seppur con due accezioni differenti. Nel caso del passato, infatti, la perdita non è certa ed è più che altro ignoranza (nel senso letterale di non sapere) circa le sorti di Loki, di cosa gli sia successo, ed è qui che subentra le preoccupazione, la paura che lui non tornerà più, che potrebbe essere morto, aver subito chissà che terribile sorte. C'è attesa, in Sigyn, in quest'assenza di Loki che si fa sentire pesantemente. Un'attesa che è sofferenza, a cui si aggiunge il tumulto interiore dovuto a ciò che è accaduto tra lei e Loki poco tempo prima: quel bacio che ha esplicitamente sancito la loro condanna, che ha reso irrimediabilmente impura Sigyn, maledicendo entrambi, anche se Sigyn, nei suoi pensieri, impura lo era già da tempo, come essa stessa ammette: inizialmente tenta d'incolpare Loki, si dice che sia stato lui a sporcare la sua mente e il suo cuore con quel bacio audace e sfacciato, ma sa bene che in realtà impura lo era diventata già da prima. Quel bacio ha solamente portato alla luce sentimenti che entrambi tentavano di seppellire e di reprimere da tempo, ha portato a conoscenza dell'amore dell'uno per l'altra, ma non ha creato nulla che non ci fosse già. Ha solo sancito la lenta discesa dei due verso l'oscurità.
Struggente Sigyn che aspetta Loki, che tenta di cogliere qualche informazione da Thor, dal suo atteggiamento e dalle sue risposte, dal modo in cui lui si rapporta con lei, come se condividessero un segreto. Un segreto che è Loki, ciò che sta facendo.
Ora, interessantissimo per tanti aspetti il ritorno di Loki dalla sua presunta prigionia. Punto primo: Loki non racconta nei particolari la sua impresa, non si perde nel dettagliare e ingigantire ciò che gli è accaduto, l'ammanta di mistero, lo tace e lo ricopre di bugie. Di chi sia stato prigioniero non si sa, ma si potrebbe immaginarlo e intuirlo (e qui sono partite le congetture), soprattutto per il dettaglio che Loki si sveglia nella notte, di soprassalto. Ha iniziato ad avere gli incubi. Punto secondo: la ferita al labbro. Forse sono io che mi faccio mille costruzioni anche dove non ce ne sono, ma l'aver insistito molto su di essa, nel corso del capitolo, su quanto faccia male, su quanto abbia indispettito Loki il fatto che ne sarebbe rimasta una cicatrice, mi ha fatto pensare che abbia una sua importanza, che sia una ferita in qualche modo "anomala", che non è stata inferta di un essere "normale". Una ferita fisica, che è specchio della ferita interiore di Loki, quella di cui neppure Sigyn si accorge, all'inizio. Eppure lui è tornato cambiato, una scintilla malevola si è instillata in lui, qualcosa di insondabile e diverso e incomprensibile, la cui natura è ancora un mistero. Che sia questo ad aver fomentato il suo lato oscuro, anche con le vicende che concernono la sua famiglia?
In concomitanza, prosegue il rapporto di avvicinamento e allontanamento tra Loki e Sigyn, quell'osservarsi da lontano, quel darsi velatamente appuntamento, quello studiarsi, desiderandosi ma tentando di resistere agl'impulsi. E quel qualcosa che è cambiato tra loro due, che Loki si è riportato dal suo viaggio, insieme a quella pergamena ripiegata in quattro, dove è contenuta la risposta - che noi sappiamo essere stata fallimentare - per liberare Sigyn.
Nel presente, invece, la dipartita di Loki sembra essere definitiva. È morto, e questo significa che se n'è andato e questa volta non tornerà. Passano gli anni e la sua assenza persiste. Meraviglioso il modo in cui Sigyn affronta il lutto, prigioniera delle tenebre che le hanno preso lo sguardo e dei ricordi, che cerca d'imprimersi nella mente e di non lasciar scivolare via. Il modo in cui richiama dettagli di Loki per tenerli con sé, come una luce in quelle tenebre, è intensissimo e doloroso al contempo. Il suo è un cordoglio silenzioso, che consuma con la dignità con cui abbiamo imparato e conoscerla e che conserva, fierissima, anche quando i predoni assaltano il tempio. Sembra quasi che sia lei a fare un favore a loro, a concedergli di farla prigioniera e condurla via. Non ha perso la sua regalità, nulla del suo carattere risoluto.
E, tra parentesi, ma neanche tanto, quanto ho gognolato alla morte di Kalfr: i predoni mi sono divenuti subito simpaticissimi (oltre ad averli trovati estremamente realistici nella loro semplicità fatta di superstizione).
Viaggiamo con lei in compagnia di questi misteriosi uomini, e percepiamo ciò che accade come lo percepisce lei, ovvero in un mondo di tenebra, dove tutto è confuso e relativo e indefinito. E questo rende la sua situazione ancora più struggente e soffocante. E poi ci sono quelle dita che la sfiorano, e quella voce che detta ordini, di cui lei non riesce a cogliere nulla, né il timbro né l'inflessione. Per me, è Loki. Ecco, l'ho detto.
E tu, crudelissima, che ci lasci con questi cliffhanger sia nel flashback che nel presente, adesso io sono qui che mi mangio le mani, con mille domande e troppa curiosità di proseguire.
Carissima, ho divorato avidamente questo capitolo. Tornare a leggerti è sempre un piacere immenso. Tu e le tue storie siete meravigliose e non mi stancherò mai di ripetertelo. Un abbraccio, alla prossima ♥

Recensore Master
27/12/20, ore 20:50
Cap. 19:

Buona domenica mia cara.
La Sigyn del passato è arrivata ormai a un punto in cui non riesce più a combattere contro i sentimenti che nutre per Loki, i suoi sogni parlano chiaro e anche la sua preoccupazione nel sapere che è stato catturato. Mi è piaciuta la breve interazione tra Sigyn e Thor, che non è di molte parole, ma basta poco a farle intendere che lui sa dell'interesse che Loki nutre verso di lei.
L'atteggiamento di Loki al suo ritorno in effetti è strano e Sigyn non può fare a meno di notarlo, anche se ancora non se rende conto lo conosce molto bene al punto che dopo un po' sospetta che quanto raccontato dal principe non corrisponde alla verità. In un primo momento gli aveva creduto, ma quando poi ha l'occasione di rivolgergli la parola si rende conto che lui ha mentito, qualunque cosa sia accaduta Loki non vuole che si sappia.
La parte riguardante il presente è molto dolorosa, riprendendo il finale del film, e ho apprezzato un sacco che Thor sia andato a darle la triste notizia personalmente. Sigyn si è letteralmente spenta, tanto che il suo potere sembra averla abbandonata, non è più vita la sua, ma semplice sopravvivenza. Il suo corpo ormai funziona come quello di un automa, tutto ciò che lo fa soltanto perché è un riflesso e una routine a cui si è abituata.
Hai espresso molto bene il dolore che prova la fanciulla, che si è rassegnata al suo destino e al tempo stesso mantiene il suo contegno, e ho amato da morire il fatto che definisca quell'amore sbocciato tra lei e Loki ancora vivo. Mi incuriosisce molto la questione dei predoni, per quanto possano essere superstizioni è alquanto strano che non le torcano un capello, potrebbero servire all'essere a cui è stata promessa o semplicemente vogliono usarla per ricattare suo padre. Sono proprio curiosa di scoprire con cos'ha a che fare la nostra scintilla.
Infine, nel flashback, Sigyn finalmente ammette che il suo interesse per Loki non è nato nel momento in cui si sono baciati, ma è sempre stato lì e aveva cercato di rinnegarlo. Hai concluso il tutto con un grandissimo colpo di scena, Loki aveva trovato un modo, che però non ha funzionato a quanto pare o non è ancora stato messo in atto.
Questo capitolo è stato un turbinio di emozioni, non vedo l'ora di proseguire la lettura, un abbraccio e a presto 💚

Recensore Master
29/11/20, ore 09:28
Cap. 19:

Ciao! 

Eccomi qui, finalmente: questo capitolo mi stava chiamando davvero da troppo tempo, e sono contenta di essere finalmente riuscita a passare, perché decisamente la situazione si sta facendo ad ogni aggiornamento più tesa e capace di lasciare il lettore con un numero incredibile di domande. 

In questo capitolo ho apprezzato moltissimo il modo in cui hai alternato i due piani temporali: non solo perché entrambi i piani vanno a indagare episodi estremamente significativi per il procedere della narrazione, ma anche perché questi due elementi, pur nelle loro significative differenze, vanno ad assumere un valore speculare, riprendendo sostanzialmente un episodio molto simile.

In entrambi i piani temporali, infatti, abbiamo Sigyn alle prese con la consapevolezza della scomparsa di Loki: ed è una consapevolezza che porta sgomento e strazia Sigyn e tutti coloro che le stanno intorno. Ecco, forse non te l’ho mai detto nonostante ormai abbia letto diverse cose tue, però una cosa che apprezzo sempre molto nelle tue storie è il modo in cui i protagonisti si rapportano agli altri personaggi: Sigyn e Loki sono sempre i protagonisti assoluti, il centro focale dell'introspezione e della narrazione, ma gli altri personaggi, per quanto spesso non siano indagati troppo, hanno una fortissima solidità. È come se stiano sempre un passo indietro, ma il lettore ha la consapevolezza che, se ci si avvicinasse, si scoprirebbe che anche tutti gli altri sono tratteggiati con altrettanta precisione. E questo appare evidente qui, dove anche con poche interazioni è possibile farsi un'idea precisissima non solo dei personaggi, ma anche della loro evoluzione nel corso della storia, della crescita e del cambiamento che hanno affrontato, e del diverso modo si approcciarsi ai protagonisti. In particolare, mi sta piacendo moltissimo il ritratto di Thor che stai facendo emergere da questi capitoli, e il modo in cui lui e Sigyn si parlano, come parlano di Loki senza mai essere troppo espliciti ma riconoscendo entrambi la verità che resta sospesa tra di loro è davvero bello. 

Come dicevo, mi piace molto la peculiarità dei due momenti: nel presente e nel passato ci troviamo davanti a un Loki scomparso, eppure l'esito dei due momenti è apparentemente molto diverso. Nel passato abbiamo il ritorno di Loki, che comunque non è privo di misteri: l'uomo che torna dalla sua prigionia è un uomo ferito, e non solo nel fisico, mo verrebbe da dire, perché la sua lotta contro il bisogno costante di stordirsi  e annebbiarsi la mente, il suo cambiamento, che lo porta a non porsi più al centro dell'attenzione quando si tratta di raccontare le proprie gesta (proprio ora che una storia da raccontare sembrerebbe avercela) e la distanza cui si tiene da Sigyn mi dà molto da pensare. Soprattutto se poi pensiamo al modo in cui tu chiudi il capitolo (mannaggia a te, possibile che ogni volta mi lasci qui a struggermi in attesa del nuovo aggiornamento? XD), perché ovviamente sono curiosissima di capire cosa sia successo, e di che cosa sia stato prigioniero.

Nel presente, invece, il ritorno di Loki apparentemente non c'è. Ed è straziante, e rappresentato con una maestria davvero unica il dolore di Sigyn: sei stata meravigliosa a rendere questo lutto immenso, questo dolore che spezza, quasi letteralmente, il cuore, e l'affannarsi a cercare fra i ricordi dei dettagli cui aggrapparsi: è una cosa molto comune, quando perdiamo qualcuno, aver paura di dimenticare le cose più sciocche – il tono della voce, il modo in cui sorrideva, l'agilità delle dita mentre intagliatava giocattoli per il fratellino (dimmelo che mi vuoi morta) – ma in questo caso lo strazio è doppio, perché Sigyn ha già cominciato a dimenticare da un pezzo, senza i suoi occhi. Terribile, davvero.

Ed è terribile, e al tempo stesso pieno di una dignità che mi scalda il cuore, il modo in cui affronta i predoni: Sigyn non ha paura, perché ormai sembra avere accettato il proprio destino, e sa che il suo destino è altrove.

E ancora una volta mi trovo ad ammirare immensamente la tua capacità di costruire una storia tutta giocata su rimandi e specularità: è bellissimo, e anche estremamente complesso in una storia tanto lunga, ma questa scena, con Sigyn che viene strappata alla propria casa per imbarcarsi con una dignità meravigliosa sulla barca di qualche sconosciuto che ha per lei dei piani che non può ancora decifrare è stupenda. E mi dà molto da pensare, perché so che tu non lasci niente, niente niente al caso, e dunque qualche domanda sull'identità di questo misterioso pirata me la sono fatta, ed è nata anche una scintilla di speranza (lascia perdere, sono proprio ironica XD), quindi niente, ora mi metto qui buona buona ad aspettare con ansia il nuovo aggiornamento.

Complimenti davvero! 

A presto! 

Recensore Master
24/11/20, ore 15:14
Cap. 19:

Carissima cosetta pistacchiosa**
ebbene hai aggiornato e ebbene ci hai lasciati DI NUOVO con il fiato sospeso e non solo nel presente, ma anche nel passato. Hai diviso le due linee temporali sempre con la tua impeccabile maestria, dove fondi momenti simili, che però hanno basi completamente differente – o a volte, le stesse.
Vorrei dirti una cosa poi che forse negli scorsi capitoli non ho fatto e qui è molto più accentuata dunque stavolta DEVO: mi piace tantissimo come riesci a differenziare i personaggi tra passato e presente. Balder, per esempio, che nel passato osserva e ascolta e nel presente cerca di rendersi utile, perché non più un bambino. Oppure Thor, che Sigyn in questo capitolo ci si confronta in due situazioni diverse ma quasi analoghe: entrambe parlano della scomparsa di Loki, ma se nel passato il figlio maggiore di Odino la rassicura pur dimostrando una preoccupazione che non sa nemmeno esprimere, nel secondo caso del presente Thor è un uomo, stavolta per davvero, pervaso dal dolore di una perdita che ha visto scivolargli via dalle mani, e sprofondare nel vuoto cosmico...

E se le mie teorie sono esatte, e quel Pirata è Loki, in questo capitolo lo vediamo tornare due volte; nella prima distrutto e malconcio, ma vivo – e cambiato, così tanto che ha spezzato tra loro qualcosa... un filo fragile, eppure d'oro. L'altro ritorno – se è davvero lui te possino acciaccatte, perché con te non si può mai stare tranquilli, oh! – lo vede celarsi dietro a un travestimento, come Ulisse che torna a casa vestito da mercante, ma che non nasconde la propria natura nei gesti e la sua ancella la sfiora, la tocca, come fosse il bottino più importante per un brigante che cavalca i sette mari ♥ (che immagine stupenda ç_ç)
E Sigyn qui che paragona il viaggio con i predoni a quello verso Asgard, quando portava quel vestito rosso e ora una veste semplice che, ad immaginarla, la rende ciò che è: austera e matura, ed è qui che si capisce quanto Sigyn sia cambiata e quanto, in effetti, quasi quel "rapimento" lo veda come una liberazione... forse qualsiasi altro posto è meglio di quella cella nella quale era costretta a stare.

E, ripeto, non voglio continuare a dire che il Pirata è Loki, ma siccome lo spero e sarei felice se lo fosse, volevo anche fare un'altra considerazione: il parallelismo finale con lui che le carezza la guancia, e lui che le da buca, nel passato e poi si presenta da lei dicendole che ha trovato un modo per aiutarla... non so come esprimere quello che ho sentito, ma nel secondo caso ci ho visto quasi un entusiasmo infantile, qualcosa che Loki dimostra così bene quando c'è la conoscenza di mezzo e quando lui ne è padrone... poi correggimi se sbaglio. Però in quell'entusiasmo ci ho visto una speranza che ha cancellato tutti i dubbi di Sigyn, perché ogni azione di Loki, in questa storia, è fatta per salvarla. Che sia nel presente o nel passato e in entrambi i casi ci mette l'anima, così tanto che a volte ne esce fuori appunto questo entusiasmo adolescenziale che ho davvero, davvero, davvero amato ** (e se ho detto cazzate dillo).
Nulla cosetta, ci sono tante altre cose che vorrei dire, ma che se non chiudo mi chiami la postale, quindi semplicemente mi limito a dirti che son orgogliosa di aver dato inizio a quella che doveva essere una shot, poi una minilong, poi una long e ora è diventata "Accordo style" ç_ç Sono ORGOGLIOSA come lo sarebbero i Mufloni di Lillo e Greg, QUINDI MOLTISSIMO **
Un bacione e spero a presto, che ora voglio sapere SE IL PIRATA E' LUI è_é
Ti abbraccio cosetta pistacchiosa,
Mirycosa sacerdotessa dello spasmoman

Recensore Master
23/11/20, ore 00:12
Cap. 19:

Rieccoti! *_*
Tra una cosa e l'altra mi sono ritagliata il tempo per leggere il nuovo capitolo e, sigh, tu donna malvagia, ci tieni col fiato sospeso! >.<
Ancora una volta mescoli passato e presente... e chissà perché sto pensando che sia Loki il pirata di cui non si fa il nome, ma anche... anche un'altra cosa: se Sigyn non può sottrarsi al suo destino... possibile che Loki abbia preso il posto del 'mostro', che abbia fatta sua l'oscurità per essere lui, alla fine, il destino che l'attende?
Magari svolazzo troppo con la fantasia, ma da Loki mi aspetto questo e altro. ^^'
Come sempre ho adorato ogni parola che hai scritto, e continuo a trovare meraviglioso il modo in cui Loki le ha fatto avere l'anello, il modo in cui lei lo custodisce ancora... Deve essere Loki il pirata! >.< Lo deve trovare e capire che lei lo ama ancora... sto fangirlando come al solito. ^^'
Ok, resterò in attesa del prossimo capitolo e, intanto ti segnalo un paio di cose:
"ricordava l’insegnamento antico che le aveva dato il figlio di un pirata dagli occhi verdi" -> suppongo si riferisca a Loki, ma qui pare che il pirata dagli occhi verdi abbia un figlio, quindi... il figlio di Odino dagli verdi? :/
Forse sarebbe meglio 'il figlio dagli occhi verdi di un pirata'

"ragazze dall’immagine fervida e nessuna distrazione," -> credo intendessi 'immaginazione'.

P.s. sono lieta che Kalfr sia morto. u.u
Propongo un brindisi con corni d'idromele per esserci liberate di lui! XD