Recensioni per
Una Coca Cola con la cannuccia corta corta
di AlbAM

Questa storia ha ottenuto 50 recensioni.
Positive : 50
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
22/02/21, ore 07:52

Ciao, eccomi anche qui!^^
ho riconosciuto il personaggio del tuo avatar!
Una storia molto divertente, complimenti. Tutta la scena dell'evocazione mi ha fatto morire dal ridere, ma anche quando Azaele si occupa dei mocciosi ci sono scene esilaranti.
Poi mi sono piaciuti un sacco i piccoli particolari umoristici che hai disseminato qua e là: come Charlie Brown, anche Yetunde ha nei suoi sogni una ragazzina dai capelli rossi. L'esorcismo della "hoha hola" è stato una trovata geniale, così come il fatto che dopo il meraviglioso volo su Firenze, Azaele si sia dimenticato di riportare a terra il bambino, che si ritrova sulla torre di Palazzo Vecchio e non sa come scendere.
Insomma, tutto molto divertente, complimenti!^^

Recensore Master
01/02/21, ore 16:58

Ciao! Eccomi qui, come promesso, per lo Scambio Libero del Giardino di EFP!
Allora, devo confessare che mi sono fiondata su questa one-shot senza leggere la premessa, sarà che non volevo spoiler, sarà che non ci ho proprio pensato perché ti avevo detto che sarei passata a prescindere alle tue one-shot e solo successivamente avrei ripreso con il sequel di "Ritorno a Los Angeles", sta di fatto che non sapevo cosa aspettarmi né a cosa sarei andata incontro, ma ti rassicuro subito dicendoti che ne sono rimasta piacevolmente sorpresa.
Non mi aspettavo ti cimentassi in un tema che in un certo senso al momento è molto attuale, ovvero quello di ragazzi di un'etnia non bianca (perché alla fine questa cosa non capita solo alle persone nere, ma in generale) che nascono, crescono e vivono in Italia e come tale (anche giustamente aggiungerei) si sentono parte della nostra comunità, ciononostante vengono disprezzati e fatti sentire estranei da essa solo per razzismo, tutta colpa di persone come quei bulli che sono stati cresciuti uno schifo dai loro genitori e che finiscono per metterci del loro nelle loro cattiverie e ingiurie, seriamente, nelle prime righe mi è saluto il desiderio impellente di farli a pezzi, sono di un fastidio e di uno schifo unico le persone così, sei stata anche fin troppo brava e accurata a renderli per quel che mi riguarda. Mi ha fatto piacere vedere che Yetunde ha il sostegno della sorella in questo e che lei è fortunata.
La piega che prende la shot mi si rivela ancora di più inaspettata dato che Yetunde decide col senno di poi di evocare un demone, ispirato alla serie "Le terrificanti avventure di Sabrina", che io non ho mai visto, quindi non potevo immaginare che la roba del demone fosse stata da te inventata, e ancora di più non sapevo che il demone che lui finisce per evocare è il cosiddetto "Un diavolo a Roma", perché io su quella tua storia ancora non mi ci sono avventurata dato che voglio dare la precedenza a "Ritorno a Los Angeles 2".
Mi è piaciucchiata l'idea di un demone diverso dai canoni demoniaci, che fa tanto la voce grossa ma in realtà non è così cattivo, adoro che abbia fatto passare il messaggio che alla fin fine siamo tutti diversi ed è giusto così, e l'unico problema della nostra diversità è SOLO quando questa viene usata come scusa per discriminarci e ledere la nostra libertà, ho apprezzato tantissimo che quegli stronzi di bulli si siano beccati una lezione traumatizzante che si meritavano tutta e ho avuto anche la soddisfazione finale perché Yetunde riesce a passare del tempo con la ragazza che gli piace, la quale con una semplice frase lo fa finalmente sentire completamente quello che lui è sempre stato: italiano, semplicemente un appartenente al Paese che sente come casa e come proprio perché vi è nato, cresciuto e ne ha imparato la lingua.
I miei complimenti, alla prossima!
Rory

Recensore Master
30/01/21, ore 10:24

Ciao :-)
Innanzitutto ti chiedo perdono per l'estremo ritardo, ma purtroppo tra scadenze dei contest e scadenze della vita reale non sto leggendo molto in questo periodo. Alla fine oggi l'ho presa di punta, della serie 'Datti una mossa, non è poasibile che ancora tu non l'abbia letta!'. E poi ero anche curiosa di scoprire che coaa avrebbe combinato Yetunde con l'evocazione.
La storia mi è piaciuta molto e mi ha lasciato con il sorriso sulle labbra (anche se nella parte centrale ho davvero temuto che Azaele sarebbe sfuggito al controllo e combinato una strage 😅).
Mi piacciono le song fic ed ero veramente curiosa di leggere qualcosa basata sulle canzoni di Baglioni e devo ammettere (demone a parte, s'intende) di averla trovata molto fedele; inoltre, il bullismo e l'integrazione sono tematiche che mi stanno molto a cuore. Hai reso perfettamente il processo il disagio di Yutunde che si trasforma gradualmente in turbamento e in tormento interiore tanto da farlo star male.
Ho apprezzato l'interesse e l'incoraggiamento della sorella.
Ho trovato inquietante il fatto che abbia deciso di evocare un demone, ma credo sia abbastanza simbolico di come i bulli possano portare allo stremo le proprie vittime.
Azaele è forte, alla fine non è un demone cattivo. Quasi quasi tenero per come alla fine a preoccupa per Yutunde, ma immagino che questo non riuscirebbe a prenderlo come un complimento 😂😂😂
Marco è scappato a gambe levate, dubito che si permetterà più di dar fastidio... Anche se penso che avrà bisogno di un sostegno psicologici dopo questo incontro ahahahah
Bella la scena finale sulla torre di Palazzo Vecchio: la bellezza sta proprio nella nostra diversità! Mi ha fatto ridere Yutunde che si è domando come sarebbe sceso ahahahahah Ma come ha fatto alla fine?
La conclusione è molto dolce.
Grazie mille per questa bella storia e scusami ancora per il ritardo.
Un abbraccio.
Alla prossima,
Carme93

Recensore Veterano
19/01/21, ore 21:31

Ciao! Rieccomi per lo scambio!
Questo racconto mi è piaciuto un sacco, pur nella sua semplicità e freschezza ha toccato temi molto importanti e attuali. Adoro scrivere e leggere di adolescenza e ho apprezzato molto come hai delineato il giovane protagonista, alle prese con i primi conflitti e con la messa in discussione della sua stessa identità. E poi é stato divertente ritrovare Azaele nelle vesti di saggio aiutante\ Fantagenitore eheheh, lui che di saggio ha ben poco solitamente! XD
Facciamo subito la conoscenza del simpatico Yetunde, la cui storia purtroppo non deve essere diversa da tanti ragazzini vittime di bullismo. Ne ho subito anche io, e rimango dell'idea che le scuole medie siano terribili, altro che l'inferno, tra l'indifferenza dei professori e quella cattiveria che solo i ragazzini sanno avere.
Yetunde si sente italiano e ha tutte le ragioni per pensarlo: frequenta una scuola italiana, i suoi genitori lavorano in Italia da anni e soprattutto conosce alla perfezione il dialetto. Vorrebbe davvero vivere tranquillo e farsi degli amici, soprattutto perché si trova in un momento della sua vita in cui si ha bisogno di sentirsi parte di un gruppo e apprezzati. E invece arrivano i fascistelli di turno a dargli fastidio. Ti faccio i complimenti perché hai reso questo Marco così realistico e così odioso che ho sentito di volergli tirare una sculacciata io stessa!
La sorella di Yetunde, Alissa mi è piaciuta molto, mi è piaciuto il rapporto complice col fratellino e i suoi tentativi di consolarlo e tirarlo su col morale. È stara davvero una scena molto tenera e descritta egregiamente, brava!
Purtroppo i bulli sembrano davvero insistenti ed ecco che in soccorso di Yetunde arriva la magia nera ( con risultati migliori del piccolo Solomon Blake, per fortuna! XD)
Simpatica anche la menzione al telefilm Sabrina (che seguo anche io!), che con la sua vena "pop" fa apparire il mondo sovrannaturale una cosa figa e alla portata di tutti, quindi perché non provare? Ed ecco che inaspettatamente l'incantesimo funziona!
Azaele intrappolato nel cerchio di sale non è proprio il tipo di demone che Yetunde ai aspettava e ho riso un sacco durante tutto il battibecco tra i due. Alla fine anche Aza si sente incompreso dai suoi simili perché "diverso", quindi ha preso a cuore la situazione del ragazzino.
La scena in cui Marco si mette a minacciare persino un adulto mi ha scioccata, ma tu guarda che piccolo criminale in erba! Fortunatamente basta poco per farlo spaventare, giusto qualche effetto speciale XD
La parte finale, in cui Yetunde, novello Charlie Brown, riesce finalmente a parlare con la ragazzina dei capelli rossi è stata una conclusione perfetta: alla fine Christine ha visto in Yetunde esattamente per quello che è, un normalissimo ragazzino italiano, anzi, fiorentino.
Complimenti ancora e alla prossima!

Zob.
(Recensione modificata il 19/01/2021 - 09:34 pm)

Recensore Master
17/01/21, ore 16:34

Ciao eccomi qui per lo scambio di lettura del giardino di efp
Questa storia mi tocca moltissimo da vicino perché anche io per tutti i tre anni delle medie sono stata presa di mira dai bulli come Yetunde per via del mio aspetto fisico con prese in giro delle volte anche pesanti, per questo motivo la tua storia mi ha presa particolarmente.
Odio i bulletti che per ogni cosa devono prenderti di mira.
Ho apprezzato moltissimo le vicende della tua storia in particolar modo l'idea dell'incantesimo per richiamare dei demoni, la trovo perfetta.
Mi dispiace se la recensione non è bellissima.
Tantissimi complimenti

Recensore Junior
04/01/21, ore 00:26

Ciao! Eccomi per lo scambio e perdonami per il ritardo, è stata una settimana folle! 
Che dire, la tua storia mi è piaciuta moltissimo e mi ha strappato lacrimucce e risate in egual misura. Mi ha ricordato un po' il primo libro della tetralogia di Bartimeus, che ho adorato, in cui il protagonista bullizzato evoca un demone (o era un diavolo?) per chiedere una mano. La storia di Yetunde è, purtroppo, la storia di troppi bambini (stranieri e non) e tu l'hai affrontata con ironia, leggerezza e quella concentrata serietà che solo un giovane adolescente riesce ad avere. La lingua e lo stile che hai usato mi hanno aiutata ad entrare nel mondo di questo ragazzino,  che in fondo chiede solo di giocare, divertirsi e fare le esperienze semplici ma meravigliose dell'adolescenza. Il tutto con un sacco di 'C' aspirate!

Davvero bello, spero di avere presto il tempo per leggere anche le altre storie di Azaele, special guest di questa one-shot! 

 

Recensore Veterano
28/12/20, ore 12:38

Eccomi a leggerti per la prima volta! Che dire questa Os Mi è piaciuta molto, è semplice, simpatica eppure profonda allo stesso tempo, affronti temi molto importanti e delicati con una grande sensibilità.
Il protagonista, Yetunde, è un ragazzino che ispira subito una gran tenerezza, non solo è stato costretto ad affrontare un grande cambiamento, probabilmente ha dovuto abbandonare anche le sue amicizie, ma è stato pure costretto a farlo in un periodo molto delicato, l’inizio dell’adolescenza, un periodo in cui si è molto vulnerabili, spesso confusi riguardo sé stessi.
Il fatto che sia subito stato preso di mira dai bulli, nella totale indifferenza collettiva, che in realtà poi ci rendiamo conto non risparmiano proprio nessuno, è stato molto verosimile e purtroppo prevedibile, i ragazzini di quell’età sanno essere molto cattivi, Marco poi è forte del fatto di avere un suo “branco”, mentre Yetunde si ritrova isolato.
Come spesso accade Yetunde purtroppo non si rivolge agli adulti per risolvere questo grave problema, non solo di bullismo ma anche di razzismo, tiene tutto per sé. Ma è anche bello il fatto che i genitori non siano ciechi al turbamento del figlio, a differenza degli insegnanti grrr, chi non ha affrontato la totale inadeguatezza del corpo docenti alle scuole medie, ma sarò prevenuta perché la mia esperienza in merito è stata disastrosa, serbo un mucchio di rancore nei confronti dei miei ex professori che spesso e volentieri non hanno voluto vedere un bel niente. I genitori però non sanno cosa fare per aiutarlo, non possono sapere qualche sia il problema e dal canto suo Yetunde non vuole aprirsi. Solo la sorella riesce ad avvicinarlo e questa scena è stata di una bellezza commovente. La sorellona (lei a differenza di lui si è inserita perfettamente e mi è piaciuto vedere anche un altro lato della medaglia più positivo, non è sempre tutto nero) che si preoccupa del fratellino più piccolo, che cerca di consolarlo e gli offre la sua solidarietà riuscendo poi a strappargli almeno un sorriso è stato stupendo, un momento di complicità che mi ha fatta sorridere.
E poi ecco l’idea nata quasi per gioco, quasi perché il protagonista marina addirittura la scuola per realizzarla, che però ha avuto delle conseguenze del tutto inaspettate.
Credo che chiunque da piccolo abbia giocato a fare qualche magia, ma cosa sarebbe successo se avesse funzionato? È stato divertente quando l’evocazione di Yetunde riesce, ma quello che compare nel pentagono di sale non è esattamente il demone spaventoso che ci si aspetterebbe, ad eccezione dell’aspetto. Mi ha fatto ridere quando Azaele stesso, demone atipico, pensa “ma che cavolo, ti pare che doveva capitarmi una roba del genere?!”. Però pare sia quasi subito conquistato ed intenerito dal protagonista, il problema che lo affligge ai suoi occhi da adulto inizialmente sembra una sciocchezza, veramente con tutto quello che poteva chiedergli XD ma per un ragazzino quello è un problema enorme che gli causa sofferenza, non chiede di meglio che poter essere lasciato in pace e anche Azaele alla fine sembra rendersene conto. Alla fine il demone non deve fare chissà cosa, basta far prendere ai mocciosi un bello spavento, ma risolve veramente la vita a Yetunde, oltre ad insegnargli una lezione importantissima nella vita e ai giorni nostri, una società che diventa sempre più internazionale, siamo tutti diversi. Sul finale ci sbatte anche la testa quando scopre che anche la sua cotta, Cathrine, è straniera e ai suoi occhi lui è italianissimo, molto più di lei almeno con quel simpatico accento toscano.
Come dicevo affronti temi molto importanti, hai dato voce meravigliosamente a chi è nato in “terra straniera” e non si sente mai propriamente né da una né dall’altra, figurarti cosa può essere questo nella testa di un preadolescente già abbastanza in difficoltà così con sé stesso.
In ultimo ma non meno importante mi è piaciuto tantissimo che tu abbia rispolverato Sabrina vita da strega, io lo guardavo sempre!! XD
Complimenti veramente, la prossima volta comincerò volentieri la tua long perché Azaele mi è ispiato subito simpatia. Alla prossima ^^

Recensore Junior
26/12/20, ore 14:19

Ciao AlbAM,
finalmente sono riuscita a leggere questa storia, e che dire, vorrei dirti così tante cose che - come sempre - non so da dove cominciare!
Innanzitutto complimenti, questo racconto mi è piaciuto sotto ogni punto di vista, hai uno stile davvero grandioso. Ma la cosa che in assoluto mi ha colpito di più è stata senza dubbio un'originalità sorprendente, dove hai anche avuto premura di dilungarti su tematiche davvero molto importanti e "scottanti": Yetunde mi ha fatto subito una tenerezza senza precedenti, perché è testimone di una realtà che, purtroppo, ancora è difficile da gestire. 
Il bullismo è già di per sé una rogna fastidiosa, se poi si pensa a Yetunde tutto questo è aggravato ancor di più dal fatto che lui, in realtà, è italiano. Fiorentino per la precisione, anche se tutto il resto dell'ambiente intorno a sé sembra volerlo sempre contraddire. E' qualcosa di doloroso, che fa male perché non è colpa sua, e forse la cosa grave è proprio questo: si dà delle colpe che non sono neanche tali, e ho trovato questo argomento davvero ben trattato, senza scadere in discorsi banali e stracolmi di cose stralette. In particolare, la coca cola con la cannuccia corta corta pronunciata con il tipico accento fiorentino mi ha fatto sorridere e pensare molto a ciò che volevi trasmettere con quella scena, e ti posso assicurare che ci sei riuscita benissimo.
La svolta sovrannaturale non me la sarei mai aspettata. Cioè davvero, sei stata geniale, perché una cosa simile penso che un'altra menta non sarebbe stata in grado di partorirla nel modo in cui lo hai fatto tu: un demone che spiega ad un bambino il significato della vita, e prima di quello dell'individualità, dell'importanza d'essere un singolo e di esser fiero di sentirsi tale. E' paradossale, specie perché in questi casi sono gli angeli custodi a farla da padrona in questo ruolo, per cui anche complimenti per aver reso Azaele una sorta di "demone custode" - ma si potrà dire?
Insomma, una storia che ha tanto da raccontare, che seppur piacevole e a tratti divertente fa pensare molto a cose su cui di solito non siamo abituati a riflettere. Complimenti ancora!

Ever

Recensore Master
24/12/20, ore 11:25

Eccomi qui! Questa storia mi è piaciuta davvero moltissimo, mi sono anche commossa a un certo punto perchè Yetunde lo capisco benissimo. Anche io da ragazzina ho subito bullismo e discriminazione perchè ero grassa dalle elementari al liceo praticamente e questo argomento mi triggera particolarmente. Nonostante siano passati più di vent'anni ancora mi procura un certo dolore il ricordo. Ovviamente questo per dirti che hai trattato l'argomento in maniera molto delicata e incisiva e mi è piaciuto. Naturalmente è anche il motivo per cui detesto il bullismo e i bulletti e direi che Yetunde ha fatto proprio bene a chiamare Azaele! Per fortuna era lui e non uno degli altri demoni cmq sennò il ragazzino sarebbe stato davvero in guai seri! Mi è anche piaciuto il cambio di città, chissà cosa ci faceva veramente Azaele a Firenze!
Alla prossima e Buon Natale cara!

Recensore Master
11/12/20, ore 13:23

Buongiorno, mi presento: sono Stefy ed è un piacere averti trovata nell’attività di scambi del gruppo del Giardino. Seguendo il tuo consiglio ho scelto di cominciare il mio viaggio sul tuo profilo con questa lettura. Ammetto che è molto duro leggere tutto ciò che sto trovando, i ragazzini sanno essere molto più meschini rispetto agli adulti e spesso non si rendono neppure conto dei danni potenziali che possono creare nell’emotività di chi li circonda. Il protagonista è perfettamente integrato, nato in Italia, sa parlare come e meglio di loro lingua e dialetto, è cresciuto nella stessa città e niente… tutto passa attraverso nome cognome e colore della pelle per loro, e la tristezza nel vedere che infine anche il resto, coloro che gli stanno attorno, cede per paura o indifferenza, fa ancora più male. Sono entrata immediatamente in empatia con il protagonista e la sua storia, perché cose così sono sempre contemporanee purtroppo. Ho quel bisogno di andare lì e dirgli “non preoccuparti, il mondo sa anche essere migliore di così, e ti auguro di essere felice fino alla fine della tua esistenza.”
Mannaggia a me che mi faccio prendere dalla trama e dai personaggi!
Per fortuna la sorella intuisce, sa, scava più a fondo di quanto non abbiano fatto finora i genitori, e comprende il problema: da questo loro incontrarsi ho compreso completamente il titolo della storia e il riferimento alla canzone ed al fiorentino. Tutto quadra meravigliosamente, incastrato alla perfezione, ma top con l’uscita dell’evocazione! Frase che ha quel sapore di “meglio di così non poteva presentarsi ahahaha!”
Adoro. Sappi, adoro questo demone non tanto demone che sa fare tanta scena ma in fondo un cuore ce l’ha. Non solo ha sostenuto il protagonista nella sua lotta contro chi si ergeva al di sopra del rispetto reciproco e degli esseri umani, ma ha anche dato una lezione sulla tolleranza non da poco. È un demone strano, non c’è che dire e proprio per questo è stato un’uscita vincente e particolarmente gradita.
Il finale è dolce e sereno, un rialzamento in leggerezza rispetto ai toni duri e dolorosi dell’inizio. Insegna tanto ciò che ho letto, nel modo in cui potrebbero capirlo non solo gli adulti, ma anche chi deve ancora crescere: hai parlato di temi fondamentali nella convivenza sociale e per il rispetto, senza risultare lezioso o ridondante, pesante o con atteggiamento da maestro che vuole dare una lezione di senso civico. Ho apprezzato come ti sei mossa, quello di cui hai parlato, la gestione dei personaggi; i dialoghi sono perfettamente in sintonia con chi sta parlando, la lettura scorre leggera soffermandosi prima sulla tensione, passando per lo stupore misto al terrore del protagonista ed arrivando al finale lieto con una nuova amicizia e una nuova speranza. Mi ha fatto piacere scoprirti e leggere questa tua storia, mi auguro di aver la possibilità di tornare qui e poter leggere altro di tuo. Alla prossima, buon lavoro e buona ispirazione! :3

Recensore Master
09/12/20, ore 08:20

Ma che bella storia!
Diciamo che Yetunde lo capisco bene visto che in gioventù ho subito anch'io episodi di bullismo, non è facile sopportare i dispetti e andare avanti... con il razzismo poi dev'essere tremendo, visto che questo poverino è nato il Italia anche se da genitori stranieri!
Bella l'idea dell'incantesimo per richiamare i demoni. Quando uno è disperato sarebbe disposto a provare le cose più assurde per risolvere i suoi problemi.
Azaele è sempre il solito, deve cercare di mantenere un minimo l'aspetto del cattivo ma al fine è un cuore di burro! :)
"Guarda quelle persone che attraversano Piazza della Signoria, da quassù sembrano tutte uguali no? Eppure se ti avvicini ognuna di quelle persone è diversa dalle altre, è proprio questo il bello dell'individualità, capisci? Siamo tutti uguali ma anche tutti diversi. Ricordatelo la prossima volta che ti sentirai dire che sei diverso e ricordati anche che vedere gli altri tutti uguali o tutti diversi dipende solo dal punto di vista di chi guarda!"
Questa frase è il cuore della storia e una grandissima universale verità! ❤
Bello anche il finale, dove Yetunde viene finalmente riabilitato e Catherine, a sua volta straniera, lo riconosce come vero italiano!
Alla prossima!
Barby

Recensore Veterano
08/12/20, ore 10:03

Ciao, eccomi qui per lo scambio del giardino.

So che dovrei continuare l'altra storia, e lo farò senza dubbio per il nuovo scambio. Tuttavia anche questa mi ha particolarmente colpita avendo, purtroppo, vissuto in prima persona l'odioso fenomeno del bullismo.

Devo dire che tu hai saputo trattare questa tematica nel giusto modo, riuscendo perfettamente a catapultarmi dentro le dinamiche scolastiche e familiare del protagonista. Che vediamo, incontra Azaele ( spero di averlo scritto bene ). Sinceramente spero che arriverà il momento in cui si vendicherà di tutti i torti subiti da quei bulli prepotenti, almeno: sarebbe ciò che farei io se incontrassi un " amico " con poteri sovrannaturali, ahah.

Il tuo stile mi piace parecchio, come sempre è fluente e permette una lettura piacevole e ti fa sempre desiderare di leggere un eventuale continuo delle vicende narrate.

Scusa se la recensione è un pò corta, rimedierò nella prossima. Ti faccio i miei più sinceri complimenti, un abbraccio!

Recensore Master
06/12/20, ore 23:03

Ciao AlbAM! Ma quanto è carina questa storia! Ma io me la salvo subito tra le preferite, perché è originale, perché è scritta bene, perché è ambientata in Italia, ci sono gli intercalari tipici fiorentini, e poi un diavolo che si manifesta dal profondo degli inferi e dice "per la miseria boia" credo di non averlo mai incontrato prima in nessun testo e in nessun film!
Fin dal momento in cui si presenta, Azaele appare come un bonaccione. E' anche capace di terrorizzare - e quando afferra Yetunde appiccicandolo al muro, hum, sorge il timore che le cose andranno a finire male - ma poi si rivela per quello che è: "un buon diavolo", e salvo che nella sua apparizione più terrifica io me l'immagino come un omino piccolo e buffo alla Lucio Dalla. Sai una cosa? Io avrei forse fatto finire la storia nel momento in cui il nostro rimane solo sulla cima di Palazzo Vecchio, perché ne sarebbe risultato un finale buffo e a effetto. Ma anche la tua decisione di terminare con la ragazzina dai capelli rossi (il grande amore di Charlie Brown) è azzeccata, perché ribadisce l'insegnamento sotteso a tutta la storia. Bravissima, io con un prompt del genere non avrei proprio saputo che fare! E adesso corro a vedermi la prossima puntata de "Le terrificanti avventure di Sabrina"... XD XD

Recensore Master
06/12/20, ore 13:35

Buon pomeriggio,
ho letto con immenso piacere questo testo! Hai affrontato una tematica delicatissima, ma anche molto attuale purtroppo, con un piglio simpatico e anche abbastanza fuori dagli schemi, grazie all'intervento di questo simpatico demone, che spiana un po' la strada alle vittime di questi bulletti razzisti.
Insomma, brava! il prompt era complesso, credo che questa sia tra le migliori storie partecipanti a questa iniziativa!

Recensore Master
05/12/20, ore 03:11

Ciao e piacere di conoscerti, capito qui per l'iniziativa di Soul a cui partecipa questa storia!
Aaawww ma che cosa carinissima che ho appena letto!
Hai uno stile molto piacevole e frizzante e ci fai entrare piano piano nelle vicende e nella vita di questo ragazzo normalissimo con le problematiche da scuola e una famiglia normale. Si sa, i bulli sono i bulli e ognuno reagisce come può, l'inventiva bizzarra e un po' pazza è proprio cercare di evocare nientemeno che un demone per farsi aiutare; quella parte mi ricorda un libro che lessi anni fa molto carino ma di cui non rammento il titolo, ricordo solo che il diavolo in questione si chiamava classicamente salem ehehe...
In fondo questo diavolo è un buon diavolo e accetta di dare un piccolo aiuto: dopotutto basta far un po' di spavento ai bulli e via. Molto caruccio Azaele, ha un carattere che mi piace 😄 e anche gli altri protagonisti (Yetunde in primis) sono ben realizzati così come la tua delicatezza nell'accennare tematiche "delicate"/importanti (i bulli, il diverso) e l'insegnamento finale del demone ripreso poi dalla canzone (mi sembra) sul tutti uguali ma tutti diversi decisamente azzeccato.
Mi è piaciuta, 😄alla prossima!
Nala
P. S. Le frasi con l'accento toscano le ho lette con la voce di Carlo Conti non so perché 😅🤣