Recensioni per
Snippets of a fateless love
di _Il colore del vento_
Alice...Alice che si innamora di un giovane scavezzacollo con tante ombre. Alice che freme di impazienza fino a far dilatare il tempo quando lui tarda ad arrivare o che, al contrario, il tempo lo divora quando stanno insieme. Mi hai fatto ricordare quei tramestii dell'anima mia quando aspettavo il mio Sirius: quell'ansia anticipatoria di un evento non ancora accaduto. Certi amori non andrebbero consumati, solo vissuti nell'attesa di qualcosa che potrebbe accadere. Certi amori, quando si realizzano, possono farti assaggiare l'infinito o deluderti fino ad esaurirti: e quando entrambe le circostanze accadono contemporaneamente sono grassi e grossi problemi. Sono convinta che ci sia un'età per tutto e che, alla fine, vivere un'intera esistenza bruciando non sia un'ottima scelta, perchè alla fine il combustibile finisce e rimane solo la cenere. Quindi apprezzo molto la scelta di Alice di non continuare a bruciare, ma di cercare un calore costante e tangibile. Non è una scelta facile: chi di noi non desidererebbe vivere sempre sull'orlo del precipizio, mosso dall'adrenalina e dall'ebbrezza? La vera crescita sta nel comprendere quanto sia breve però quell'ebbrezza. Sirius appartiene a quel genere di uomo che ti brucia, ma non ti scalda a lungo. Ogni donna prima o poi incappa in un Sirius: è un'esperienza da provare nella vita, che ti forma e ti da un termine di paragone. Sono coloro che ti fanno sentire unica, ma poi ti infilano nel buco della delusione, sono coloro che danno colore alla vita, per poi pennellarla di grigio. Misteriosi, sicuri di sè, ammaliatori, sempre a loro agio, sempre certi di tutto. Ma alla fine si rivelano per ciò che sono: incostanti, capricciosi, impauriti da tutto ciò che minaccia il loro mondo e le loro regole: regole che servono a non andare in mille pezzi. E allora viva Alice che sa ricostruirsi come la fenice dopo il falò. Viva Frank che ha saputo riprendersi la sua Alice con la costanza del fiume che continua a fluire e che scava la roccia. Alla fine per mettere al mondo un bambino, per crescerlo con amore, serenità e solidità c'è bisogno di Frank, non di Sirius. Quando metti al mondo un bambino con un Sirius sai già che alla fine lo crescerai da sola, perchè un Sirius ama la sua libertà e le sue paturnie mentali molto più di chiunque altro. |
Carissima, |
Ciao, Ele ♥︎ come stai? |
Ammetto quello che volevo dirti da un po': sei tanto, riesci a dare un sacco di cose nel modo in cui scrivi e io di te sono sempre un po' gelosa perché arrivo alla fine delle tue storie e non sono mai più la stessa che ha iniziato a leggere. Mi tremano un po' le dita e non nemmeno che volevo dirti: volevo dirti qualcosa? Forse che ho amato la storia, forse che ho amato il tuo Sirius così vero e così finto, così giovane con i suoi stivaletti slacciati e questa Alice che invece è un po' meno giovane e che vuole un po' di calore. Sei stata in grado di farmela sentire, tutta quanta, tutta. La sensazione degli occhi di Sirius su di lei, il silenzio urlato dei loro primi dialoghi al quartiere generale, che presto diventano qualcosa di più: un appuntamento che nessuno dei due si dà, ma che accade ogni volta. Alice si ritrova lì un po' prima, l'orologio che segna un'ora e quell'ora è un'ora che passa con Sirius e Sirius in quell'ora fuma e fuma e fuma e le chiede di Frank, perché non vuole che ci sia Frank. E infatti glielo dice, che non gli importa niente della loro rottura, che è perfino felice, perché è dalla prima volta che l'ha vista che desidera baciarla. E scaldarla e farla innamorare e andare a casa di lei per farla diventare anche casa sua e portarla nel suo appartamento, per sentirle dire che quell'appartamento adesso lo possono riempire insieme. Insieme, che parola complessa e complicata. Che parola che mi entra dentro e mi emoziona e emoziona anche Alice che in fondo pensa che Sirius possa essere davvero un insieme con un futuro. Sirius, con il suo sorriso e le sue battute e il suo modo di vivere come se la vita fosse solo uno scherzo, Sirius e i suoi occhi grigi che forse hanno perso colore perché vuole dimenticare la sfumatura della sua adolescenza, Sirius che racconta bugie a sé stesso per far finta di non pensare di essere lui quello sbagliato. Alice è stata la persona giusta per un po', ma finisce per essere stretta anche lei, perché Sirius è un ragazzo che cammina nel mondo, ma non ci cammina. Uno che poi non vuole più troppi legami perché quelli che ha avuto gli hanno solo fatto male, perché ha paura possano farlo ancora. Non cerca nemmeno il confronto, se ne sta zitto davanti alla verità che gli partorisce Alice, di essere uno di quelli che scappa, di essere uno che racconta troppe bugie. Non è lei che soffoca, forse è lui che si soffoca da solo. Come mi ha fatto male questa storia, come mi ha fatto male l'inizio, il mezzo, la fine. Ogni cosa, è stata una meraviglia e io (anche se non sembra) non ho davvero parole. Sono incantata e spaventata per aver reso tutto così vero e così doloroso. Mi hai fatto essere lei, proprio in un periodo in cui non voglio credere di essere lei e nella mia cecità, mi hai fatto sentire anche Sirius che cerca di fare finta di niente. |
Ammiro moltissimo il modo delicato con cui riesci a tratteggiare e guidare il lettore nei sentimenti dei personaggi fino a coinvolgerli pienamente nei loro drammi. Ora, come ben sai, Sirius non è un personaggio che amo, ma quando l'ho visto in coppia con Alice non ho saputo resistere incuriosita proprio da lei. Nonostante tutto sono molto affezionata a Frank e Alice. |
Non potevo non leggere questa meraviglia. Confesso che all'inizio sono rimasta basita per la scelta dei personaggi, mai avrei pensato all'eventualità che questa coppia potesse effettivamente esistere all'interno dell'universo di HP, ma mi sono ricreduta alla fine della prima riga. |
Ciao mia cara Ele Malcontenta! |
Ciao! |
Ciao 😊 |
Ho adorato la delicatezza di questa storia. |