Recensioni per
Neve rossa
di MaxT

Questa storia ha ottenuto 24 recensioni.
Positive : 24
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
23/01/21, ore 20:05

Ciao Max! Confesso di aver sempre bisogno di rileggere i tuoi capitoli almeno due o tre volte, tanto sono densi e complessi. Hai pensato all'idea di suddividere il racconto in più capitoli? Così il lettore potrebbe concentrarsi solo su uno o due concetti alla volta, magari metabolizzandoli meglio.
Qui scopriamo molte cose e molti nodi si sciolgono: capiamo chi è Malony/Malina, perché il protagonista è cosi disorientato, cosa si nasconde nelle viscere dell'Antartide, a cosa servivano gli spruzzi di profumo (idea originalissima, non ci avrei mai pensato!). Capiamo anche come mai è morto il poveretto di prima e chi era. Anche l'idea dei robot orsi e dell'arma subsonica è davvero originsle! Ma sono progetti ipotetici, reali o solo frutto della tua fervida immaginazione?
Leggo poi che manca un solo capitolo...e sono abbastanza incredula 😅
Complimenti, alla prossima!
P.s. davvero maleducato il colonnello!!!

Recensore Master
19/01/21, ore 21:42

Ciao! Capitolo denso questo, e composito. Perché dentro ci sono tante cose diverse: c'è la affascinante questione della filloflora, che tinge di rosso il ghiaccio, che regala un cote' scientifico al racconto e lascia intuire collegamenti con altre tematiche, ci sono i flashback dei protagonisti (lui ha a che fare con militari, lei addirittura una spia), ma c'è anche un po' di sano e autentico flirt tra i due, che alleggerisce il tutto. Immagino che il ritrovamento del corpo non sia casuale, ma guidato dalle coordinate del tablet della spia che veniva dal freddo...
Son sempre più curiosa. Alla prossima 🙂

Recensore Master
17/01/21, ore 12:36

Eccomi qui, caro Max! Ho letto con calma, perché il capitolo è denso e disseminato di indizi. Oltre che ottimamente scritto, ma su questo non avevo dubbi. Abbiamo: un ingegnere presbite ma non insensibile al fascino femminile che ha non ricorda gli ultimi anni della sua vita, una bellissima e misteriosa ragazza dai modi bruschi, piloti carbonizzati, un inferno di gelo e tipi misteriosi che sorseggiano vodka.
Tutti gli ingredienti per un bel racconto d'avventura, ambizioso, che certamente lambira' le tematiche ambientali. Insomma, son curiosa di andare avanti! Alla prossima 😊

Recensore Master
11/01/21, ore 20:06
Cap. 4:

Grammatica e stile
Il livello generale del testo è buono. Non ho notato refusi, solo qualche errore sull’uso delle virgole e una domanda indiretta male impostata nel primo capitolo. Il racconto è scorrevole e scritto in modo semplice; vale a dire che esprime in modo continuativo ogni evento senza avvalersi, se non in qualche breve occasione, di descrizioni particolari o introspezioni dei vari personaggi. L’effetto è di una narrazione facile da seguire ma a tratti sterile di elementi a contorno.
L’uso del lessico è a volte molto fantasioso. I termini che usi, come “strisciamento”, non sono sconosciuti alla lingua italiana. Non l’ho considerato un errore, ma ti sconsiglio di utilizzarli se il resto del testo mantiene un vocabolario più semplice.
Sul ritmo della narrazione non c’è che dire. L’alternanza di momenti tra passato e presente non solo aiutano a costruire il contesto delle vicende, ma alleggeriscono lo scorrere delle pagine e aiutano a far maturare l’impressione che il tempo stia trascorrendo; soprattutto, che tutte le fazioni in gioco si stiano attivamente muovendo per raggiungere i loro scopi. Ben fatto!

Caratterizzazione personaggi
Roger e Malony sono presenti nella maggior parte della narrazione, ma il racconto non esplora loro, né le altre figure principali in gioco, più dello stretto necessario. Roger in particolare risalta come una sorta di strumento senziente consegnato a Malony dai superiori. Il suo disorientamento iniziale è passato in sordina velocemente, in favore dell’esigenza di sopravvivere. Ci può stare, ma risulta evidente che è la spia russa a prendere in mano le redini della storia, soprattutto con grazie ai continui flashback. Di fatto sappiamo più di lei che di Roger – lui dovrebbe essere il protagonista –, dal punto di vista del carattere; se non che lui subisce in una certa misura il fascino principesco della “co-protagonista”.
Il comportamento di Malony rientra perfettamente nel suo ruolo da spia. Si dimostra amichevole e disposta a punzecchiarsi con Roger, cercando di creare quel feeling con la “vittima” che è alla base del manuale del buon agente segreto. È disposta a morire. Nonostante la scena in cui chiede al colonnello cosa ne sarà di lei, è evidente che sarebbe disposta a farlo per il suo paese.
Ogni personaggio subisce in qualche modo questo gioco a scacchi che i servizi miliari australiani e russi stanno mettendo in pratica. Si adattano alla situazione ma nessuno emerge.

Padronanza del contesto
Hai padroneggiato più che bene il contesto che ti era stato assegnato. Il punto forte di questo racconto è proprio la trama che si sviluppa e… Accidenti se mi complimento! Hai creato un’ottima missione di spionaggio. Non la solita impresa alla 007, ma un piano assolutamente sottile e pacifico per lasciare l’Australia in una situazione spiacevole. I cadaveri di chi non ce l’ha fatta che giacciono nella neve, le precauzioni anti-satellite, gli strumenti camaleontici come gli orsi robotici o l’arma sonica. Ognuno volto a dissimulare la presenza delle forze australiane che ante-estinzione del trattato si sono accaparrate importanti giacigli minerari. In sintesi: un lavoro ben costruito, con un background chiaro e un’evoluzione del contesto davvero efficace.
L’unico, grande neo: la faccenda del profumo.
Il pacchetto specificava che Malony emettesse quel profumo, non che se lo spruzzasse addosso, dal momento che ”…emana un odore molto singolare, dolciastro, che non riesce a scrollarsi di dosso. Non sa cosa sia, ma né l’acqua, il freddo, o il naso chiuso, riescono a nasconderlo. Attirerà sicuramente e spesso predatori sconosciuti...” Sebbene non sia stata lei a costruire l’essenza che si spruzza saltuariamente durante il racconto, ciò non può bastare a colmare quella che è un’imprecisione; rafforzata, trasformandosi in errore grave, dal fatto che il profumo avrebbe dovuto attivamente attirare la fauna locale.

Sopravvivenza?: Sopravvissuto 👼
L’evento X preso in considerazione:
Se protagonista non è ferito e lei sì, Malony sarà catturata e giustiziata. Tu sopravvivrai solo se possiederai strumentazione e capacità apprezzabili

Come ampiamente specificato, questo contest è perfettamente ruolabile e la direzione intrapresa da questa storia può coordinarsi perfettamente con l’evento catastrofico che avevo in mente come evento X; tant’è vero che Malony è una spia in ambo i casi.
La signorina non si può affermare abbia legato con Roger, essendo per lei solo una missione. Fatto, questo, suggerito proprio dallo spruzzarsi il profumo addosso. L’evento X preso in considerazione, e più vicino, è dunque la morte di Malony e sopravvivenza del protagonista. Morte, per altro, già annunciata dal colonnello. Eliminando dall’evento di default tutta la faccenda del sangue – motivo per cui ti ho sottratto i tre punti che avrebbero assicurato il dieci in Padronanza del testo –, quello più compatibile è senz’altro questo.

Segue un’ipotesi di finale:
Le ferite di Malony si infettano e onde evitare che la sua identità di spia venga scoperta, e rendere al contempo più grave l’impatto sull’opinione pubblica delle infrazioni australiane, i superiori di lei la lasceranno morire dopo aver finto di trarla in salvo. Rendendola, di fatto, la martire principesca di cui avevano bisogno. Roger, in quanto civile e “tesserato”, viene tratto in salvo e rilasciato dopo che le autorità russe si saranno assicurate che i suoi blackout non siano in grado di insospettire l’opinione pubblica.

Gradimento personale
La storia non mi è dispiaciuta. La precisione in alcuni dettagli è stata un fattore che ho apprezzato, soprattutto sul piano politico e le scelte strategiche compiute da ciascuna fazione in questo gioco d’incastri. Bello – dal punto di vista della trama – che ci siano dei cadaveri sparsi durante la traversata, nonché l’alternanza tra passato e presente per chiarire alcuni passaggi fondamentali.
Anche il discorso tra Malony e Roger a inizio viaggio, quando parlano della neve rossa, è interessante. In esso non si snocciolano solo nozioni scientifiche, anche una possibile ipotesi su come la Russia, o altre nazioni, stiano attivamente peggiorando la situazione in Antartide per sabotare i trattati e ogni possibile utilità di futuri accordi. Sebbene, va fatto notare, la semplice presenza di un dialogo riguardante la Neve Rossa non la ritengo capace di sostenere il peso del titolo.
L’apporto dei personaggi è minimo. Banalmente, se la storia fosse stata raccontata dal punto di vista dei due capitani, il russo e l’australiano, non sarebbe cambiato molto dal punto di vista del risultato. La stessa sopravvivenza di Roger non è data da particolari abilità, che comunque vi ho chiesto di sviluppare, ma da un’accettabilissima soluzione narrativa.
In sintesi, la storia non è male, ma manca di qualche elemento che aiuti a creare un legame con i personaggi.

Ecco qui ^^ Buona fortuna per i tuoi prossimi lavori e grazie ancora per aver scelto questo contest

Recensore Veterano
04/01/21, ore 20:19
Cap. 4:

E poi? E poi? Cosa succede insomma!!!!!!!Mamma mia mi hai lasciato col fiato sospeso.
I miei complimenti per questo thriller di spionaggio, ben costruito e pieno di idee originali.
Anche io avevo letto il pacchetto e non era facile combinare gli elmenti proposti, ma tu lo hai fatto con molta maestria come se fossero idee tue inserite nel naturale contesto della storia. Perfino il fatto del profumo hai saputo trasformarlo in una specie di arma. Hai fatto delle ricerche storiche, linguistiche e ambientali e si vede. Interessanti le armi, i droni, gli orsi meccanici.
Hai immaginato uno scenario geopolitico piuttosto credibile nella contesta dell'antartide tra Australia e Russia che vogliono prepararsi il terreno in anticipo per sfruttare il territorio antartico. Inizialmente tifavo per i russi ma poi ho capito che entrambe le fazioni non ci pensano due volte a sacrificare i propri uomini per i propri obiettivi, quindi la mia simpatia va solo ai due sventurati protagonisti.
All'inizio avevo sospettato qualcosa in Malina visto la determinazione nel raggiungere la base ma non immaginavo certo la risposta.
Mi sono piaciuti i loro battibecchi, la loro collaborazione e la tensione crescente nella corsa per la sopravvivenza. Spero tanto che Spettro faccia sopravvivere il tuo protagonista.
In bocca al lupo per il contest.
Se anche tu vorrai lasciare un parere alla mia storia ne sarò felice.
A presto
Clodie Swan

Recensore Veterano
04/01/21, ore 12:09
Cap. 4:

Ciao MaxT,

Conclusione con un finale aperto davvero adrenalinica, con un susseguirsi di colpi di scena mirabilmente gestiti. Bravissimo!

Immagino che se gli orsi riconosceranno il volto di Roger, allora lui e la principessa si salveranno. Altrimenti verranno dilaniati.
Il superiore di Malina, però, sembra essere convinto di fare di lei una martire, quindi mi giunge il sospetto che voglia sbarazzarsi di lei comunque. Magari sa già che gli australiani non si fermeranno solo perché c'è un loro ingegnere da eliminare...
Quindi tornerò di certo a scoprire chi si salva e chi no.

Ah, io ho interpretato il contest in modo del tutto differente, ed ora sono in dubbio su quel che ho fatto... per cui ho chiesto espressamente al giudice se si attendeva un esito aperto come il tuo.

Di nuovo ti faccio i miei complimenti per la cura che hai messo nello scrivere questa storia, sia in quanto a stile e termini, sia per la parte tecnica.
Mi rammarico solo un po' perché i due protagonisti sono rimasti nella slitta per tutta la loro azione di fuga, e questo ha limitato la loro possibilità di interagire e legare come mi sarei aspettato. Beh, come mi sarebbe piaciuto facessero, visto che non avevi nessun obbligo e giustamente non avevi indicato nessun tipo di coppia. Quindi ok, si è trattata solo di una mia illecita illusione.

Di nuovo complimenti! In bocca al lupo alla tua storia per il contest e auguri al tuo personaggio per una felice sopravvivenza!


Alcune note:

- Roger, il mio tablet non funziona più

Ora che conosco bene la storia di Malina, un soldato, qui mi pare un po' strano che si lamenti con Roger, un civile ignaro del suo ruolo. Piuttosto mi sarei aspettato un "Ma che diavolo! Anche il tablet non funziona più!"  


- Si, ma abbiamo più di cento metri di vantaggio

, ...


- Alcune voci dal gruppo risposero al benvenuto.“Grazie” “Buongiorno”, “Piacere” “Ciao John”.

In questa non mi convince la punteggiatura... Forse: “Grazie.” “Buongiorno.” “Piacere.” “Ciao John.”


- Ormai l'animale era a pochi metri,
- Ormai la belva meccanica era a pochi metri,


Credo potessi piazzare l'animale a una ventina di metri di distanza nella prima citazione (insomma a quanto possa bastare per distinguere degli occhi artificiali) per rendere più concreta la sua avanzata.

 

Recensore Veterano
04/01/21, ore 11:02

Buon capitolo anche questo, che mantiene vivo l'interesse del lettore con spiegazioni su armi e armamenti davvero eccezionali.

La strategia militare del colonnello Taylor mi sembra davvero molto accurata e interessante, con armi fantascientifiche (o forse futuribili se non già attuali) ben calate nel contesto.
Hai davvero fatto uno splendido lavoro da questo punto di vista!
(Ecco... mi sto domandando ora se le striature rosse facevano buon gioco alla mimetizzazione o se, invece, rendevano più facile scorgere i movimenti...)

Ritengo sia pregevole anche il ricorso a dei flashback mentre i protagonisti sono occupati con una monotona (al momento) corsa in slitta. Personalmente, preferisco flashback che abbiano origine da una situazione del presente che li richiami alla memoria, ma mi rendo conto che la mole di quanto stai raccontando su Malony / Malina difficilmente poteva essere gestita diversamente. Quindi non trovo nulla da ridire.

Beh, che dire ancora... Hai preparato in modo magnifico quel che deve accadere nel finale. Un po' mi soprende pensare che manchi solo un capitolo, perchè mi immagino davvero un sacco di cose che devono accadere.

Ora, le mie note:

- Penso che sia stata tutta una montatura alla ricerca di un pretesto per venire da questa parte

È un discorso diretto, quindi, come mi avevi fatto notare in una risposta precedente, il modo non perfetto di parlare può essere imputato al personaggio. Comunque, se fossi nella sala controllo, gli suggerirei un'altra forma:

"Penso che sia stata tutta una montatura, un pretesto per venire da questa parte"


- avete individuato qualunque altra cosa?

Come per sopra, ma "qualcos'altro" mi sembra più corretto, così la domanda mi pare destinata a ricevere come risposta: "certo che no ('tutto' è impossibile)" o un "speriamo di sì (ogni altro evento interessante)"


- scuotendo il viso

Credo che "viso" sia perfetto per parlare di lineamenti ed espressioni, ma penso che sia preferibile scuotere "capo" o "testa". Ho fatto una rapida ricerca su google books per avere conferma... e sembra darmi ragione.


- Seguì un momento di silenzio pesante. “Malina Nikolayevna, tu avrai un ulteriore fattore di protezione a tuo vantaggio. Provvederemo che qualcuno ti accompagni nel tuo percorso verso quel sito”.

Qui mi sarei atteso una risposta un po' diversa, del tipo: Malina, noi ti faremo accompagnare da qualcuno per rendere credibile la tua copertura, e tu non dovresti incontrare problemi finché essa reggerà. Tuttavia, tu stessa hai detto di esser disposta a morire.


- Il colonnello si permise un respiro profondo, sperando che il danno alle ottiche del drone non fosse dimostrabile come un attacco esterno. Poi si rivolse all'operatore a destra, addetto ai collegamenti e alle informazioni da fonti esterne. “Sergente Keith, c'è qualche fottuto Kosmos che sta osservandoli?”.

Certo, non è grave, ma eliminerei il primo "esterno".


- un'àncora ipnotica

Forse era "ancora"?

Recensore Veterano
03/01/21, ore 19:32

Ciao MaxT,

Buon capitolo anche questo, dove si scopre la missione della principessa. Qualcosa di inquietante sta accadendo in Antartide, e non solo dal punto di vista ambientale. Posso immaginare che l'intrigo sia legato allo sfruttamento delle risorse naturali, e questo rafforza i sospetti anche sul ruolo del protagonista smemorato.

Penso che tu faresti bene ad aggiungere una nota in cui spieghi se le teorie che tiri fuori hanno delle basi scientifiche, perché ne danno davvero l'apparenza. Forse lo spieghi nell'ultimo capitolo, ma sento la forte di curiosità di saperlo già in questo momento.
Interessante anche l'idea di portare gli orsi polari in Antartide, che mi sembra veramente sensata nell'ipotesi di una scomparsa dei ghiacci al Polo Nord.

Beh, ti rinnovo i complimenti, aggiundo anche quelli per trama e divagazioni.

Questa volta, però, di note ne ho presa qualcuna in più:

- che la facevano somigliare a una specie di nano da giardino.

Gusti personali, forse perché ho una scarsissima conoscenza dei nani da giardino, ma il paragone non mi ha colpito in modo particolare.


- Lei tacque brevemente, offesa. “Allora non ti racconterò la parte più interessante”, disse infine.
“Brava, non raccontarmela”, rispose lui cinico. Dopo un attimo di silenzio, aggiunse: “C'è una parte interessante?”.
“Ci stavo arrivando, ma visto che non vuoi...”, rispose lei facendo il gesto di guardarsi intensamente le unghie, cosa che le riuscì malissimo con i guantoni indossati
.

Beh, questa l'ho annotata solo perché mi è piaciuta un sacco. Rompe bene la divagazione ed è divertentissima. Mi sembrano due bambini che bisticciano, ma ci sta benissimo!


- L'uomo non dava nessun segno di vita.

Questo l'ho trovato un po' di troppo... O almeno io me l'ero già immaginato morto patocco.


- guardandosi alle spalle e tutt'attorno

Qui è la terza volta che usi "tutt'attorno", ed io avrei sentito l'esigenza di un termine diverso...


- “Lo sapremo solo quando saremo lì, Roger”. Se ci arriveremo, completò tra sé ritornando ai suoi pensieri.

Penso sarebbe stato opportuno evidenzare che si trattava dei suoi pensieri.

«Lo sapremo solo quando saremo lì, Roger». "Se ci arriveremo", completò tra sé ritornando ai suoi pensieri.

Con le virgolette, invece:

“Lo sapremo solo quando saremo lì, Roger”. 'Se ci arriveremo', completò tra sé ritornando ai suoi pensieri.
 

Recensore Veterano
03/01/21, ore 18:39

Ciao MaxT,

Visto che c'è il via libera le recensioni e che oggi proprio non riesco a mettermi a scrivere... son passato a vedere la tua storia.

Ho trovato solo pochi errori di grammatica / battitura che non rovinano il piacere della lettura, perciò ti faccio i complimenti per il tuo modo di scrivere scorrevole, piacevolmente ricco di termini tecnici ed anche da un lessico ricercato.

Davvero un buon primo capitolo, con una relazione tra l'ingegnere e la principessa tutto da vedere. Avevo visto anch'io il pacchetto, ma non lo ricordo assolutamente, quindi per me è tutta una scoperta e ho un dubbio sulla ragazza che sicuramente si chiarirà nel seguito: non ha cercato prima i piloti perché è in combutta con loro o perché non ha nessuno spirito eroico?
C'è l'incognita che possano raggiungere in tempo il rifugio, di cosa abbia causato la perdita di memoria, e c'è anche il piano oscuro preparato da hostess e piloti, insomma: la trama si preannuncia interessante.

I refusi che ho trovato sono solo 3:  
- “L'aereo?”.
- “Stiamo per toccare!”, gli tradusse la passeggera al suo fianco.


Il punto nella prima citazione e la virgola nella seconda sono di troppo.


- vorrei essere sicura che sei in grado di guidare la motoslitta

che tu sia

A presto e Buon Anno!

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