Grammatica e stile:
Il livello generale del testo è buono. Non ho notato refusi, solo qualche errore sull’uso delle virgole e una domanda indiretta male impostata nel primo capitolo. Il racconto è scorrevole e scritto in modo semplice; vale a dire che esprime in modo continuativo ogni evento senza avvalersi, se non in qualche breve occasione, di descrizioni particolari o introspezioni dei vari personaggi. L’effetto è di una narrazione facile da seguire ma a tratti sterile di elementi a contorno.
L’uso del lessico è a volte molto fantasioso. I termini che usi, come “strisciamento”, non sono sconosciuti alla lingua italiana. Non l’ho considerato un errore, ma ti sconsiglio di utilizzarli se il resto del testo mantiene un vocabolario più semplice.
Sul ritmo della narrazione non c’è che dire. L’alternanza di momenti tra passato e presente non solo aiutano a costruire il contesto delle vicende, ma alleggeriscono lo scorrere delle pagine e aiutano a far maturare l’impressione che il tempo stia trascorrendo; soprattutto, che tutte le fazioni in gioco si stiano attivamente muovendo per raggiungere i loro scopi. Ben fatto!
Caratterizzazione personaggi:
Roger e Malony sono presenti nella maggior parte della narrazione, ma il racconto non esplora loro, né le altre figure principali in gioco, più dello stretto necessario. Roger in particolare risalta come una sorta di strumento senziente consegnato a Malony dai superiori. Il suo disorientamento iniziale è passato in sordina velocemente, in favore dell’esigenza di sopravvivere. Ci può stare, ma risulta evidente che è la spia russa a prendere in mano le redini della storia, soprattutto con grazie ai continui flashback. Di fatto sappiamo più di lei che di Roger – lui dovrebbe essere il protagonista –, dal punto di vista del carattere; se non che lui subisce in una certa misura il fascino principesco della “co-protagonista”.
Il comportamento di Malony rientra perfettamente nel suo ruolo da spia. Si dimostra amichevole e disposta a punzecchiarsi con Roger, cercando di creare quel feeling con la “vittima” che è alla base del manuale del buon agente segreto. È disposta a morire. Nonostante la scena in cui chiede al colonnello cosa ne sarà di lei, è evidente che sarebbe disposta a farlo per il suo paese.
Ogni personaggio subisce in qualche modo questo gioco a scacchi che i servizi miliari australiani e russi stanno mettendo in pratica. Si adattano alla situazione ma nessuno emerge.
Padronanza del contesto:
Hai padroneggiato più che bene il contesto che ti era stato assegnato. Il punto forte di questo racconto è proprio la trama che si sviluppa e… Accidenti se mi complimento! Hai creato un’ottima missione di spionaggio. Non la solita impresa alla 007, ma un piano assolutamente sottile e pacifico per lasciare l’Australia in una situazione spiacevole. I cadaveri di chi non ce l’ha fatta che giacciono nella neve, le precauzioni anti-satellite, gli strumenti camaleontici come gli orsi robotici o l’arma sonica. Ognuno volto a dissimulare la presenza delle forze australiane che ante-estinzione del trattato si sono accaparrate importanti giacigli minerari. In sintesi: un lavoro ben costruito, con un background chiaro e un’evoluzione del contesto davvero efficace.
L’unico, grande neo: la faccenda del profumo.
Il pacchetto specificava che Malony emettesse quel profumo, non che se lo spruzzasse addosso, dal momento che ”…emana un odore molto singolare, dolciastro, che non riesce a scrollarsi di dosso. Non sa cosa sia, ma né l’acqua, il freddo, o il naso chiuso, riescono a nasconderlo. Attirerà sicuramente e spesso predatori sconosciuti...” Sebbene non sia stata lei a costruire l’essenza che si spruzza saltuariamente durante il racconto, ciò non può bastare a colmare quella che è un’imprecisione; rafforzata, trasformandosi in errore grave, dal fatto che il profumo avrebbe dovuto attivamente attirare la fauna locale.
Sopravvivenza?: Sopravvissuto 👼
L’evento X preso in considerazione:
Se protagonista non è ferito e lei sì, Malony sarà catturata e giustiziata. Tu sopravvivrai solo se possiederai strumentazione e capacità apprezzabili
Come ampiamente specificato, questo contest è perfettamente ruolabile e la direzione intrapresa da questa storia può coordinarsi perfettamente con l’evento catastrofico che avevo in mente come evento X; tant’è vero che Malony è una spia in ambo i casi.
La signorina non si può affermare abbia legato con Roger, essendo per lei solo una missione. Fatto, questo, suggerito proprio dallo spruzzarsi il profumo addosso. L’evento X preso in considerazione, e più vicino, è dunque la morte di Malony e sopravvivenza del protagonista. Morte, per altro, già annunciata dal colonnello. Eliminando dall’evento di default tutta la faccenda del sangue – motivo per cui ti ho sottratto i tre punti che avrebbero assicurato il dieci in Padronanza del testo –, quello più compatibile è senz’altro questo.
Segue un’ipotesi di finale:
Le ferite di Malony si infettano e onde evitare che la sua identità di spia venga scoperta, e rendere al contempo più grave l’impatto sull’opinione pubblica delle infrazioni australiane, i superiori di lei la lasceranno morire dopo aver finto di trarla in salvo. Rendendola, di fatto, la martire principesca di cui avevano bisogno. Roger, in quanto civile e “tesserato”, viene tratto in salvo e rilasciato dopo che le autorità russe si saranno assicurate che i suoi blackout non siano in grado di insospettire l’opinione pubblica.
Gradimento personale:
La storia non mi è dispiaciuta. La precisione in alcuni dettagli è stata un fattore che ho apprezzato, soprattutto sul piano politico e le scelte strategiche compiute da ciascuna fazione in questo gioco d’incastri. Bello – dal punto di vista della trama – che ci siano dei cadaveri sparsi durante la traversata, nonché l’alternanza tra passato e presente per chiarire alcuni passaggi fondamentali.
Anche il discorso tra Malony e Roger a inizio viaggio, quando parlano della neve rossa, è interessante. In esso non si snocciolano solo nozioni scientifiche, anche una possibile ipotesi su come la Russia, o altre nazioni, stiano attivamente peggiorando la situazione in Antartide per sabotare i trattati e ogni possibile utilità di futuri accordi. Sebbene, va fatto notare, la semplice presenza di un dialogo riguardante la Neve Rossa non la ritengo capace di sostenere il peso del titolo.
L’apporto dei personaggi è minimo. Banalmente, se la storia fosse stata raccontata dal punto di vista dei due capitani, il russo e l’australiano, non sarebbe cambiato molto dal punto di vista del risultato. La stessa sopravvivenza di Roger non è data da particolari abilità, che comunque vi ho chiesto di sviluppare, ma da un’accettabilissima soluzione narrativa.
In sintesi, la storia non è male, ma manca di qualche elemento che aiuti a creare un legame con i personaggi.
Ecco qui ^^ Buona fortuna per i tuoi prossimi lavori e grazie ancora per aver scelto questo contest |