AGNESE!
Oggi siamo poco ludre, eh?
Mi dispiace? Nient'affatto. Cioè, mi piace leggere di tutto - scritto di tuo pugno, e sicuramente prediligo le storie tristi, angstose e piene di drammi e pippe mentali e psicologiche -, ma un po' di dolcezza ci vuole nella vita, come quella mezza bustina di zucchero nel caffè nero come l'anima, no?
Inoltre, sei brava col fluff: sai trasmettere dolcezza, tenerezza, calore... senza scendere nella melassa, senza scrivere roba che mi farebbe vomitare anche l'anima. E io sono una che sbuffa guardando film d'amore e si addormenta guardando Titanic.
In più, credo sia la primissima volta che leggo di Yuya e Yuma - come ship principale, intendo. Il cuore verde, come li hai simboleggiati tu.
Qui... il colore ch'è comparso nella mia testa è stato l'oro, devo essere sincera. Sarà l'atmosfera, sarà che Yuma vede Yuya come un "portasole"(parole inventate a caso, giusyamente), sarà che il Natale mi ricorda un po' l'oro, sarà che... non so.
Bando alle ciance, concentriamoci su Mister Popcorn e Mister ANSIAH.
Non me lo sarei mai aspettato, ma è stato facile - per me - empatizzare con Yuma. Ed è simpatico che, per tutta la durata della storia, sembra che sia solo lui a farsi delle pare mentali, a vedere Yuya irraggiungibile... mentre alla fine quello che ha sempre sognato e sperato sembra proprio quest'ultimo.
"Avrei voluto essere io il tuo migliore amico", chi non ha mai provato una sensazione simile? Ma qui... qui c'è altro. Perché tra loro non c'è mai stata solo una semplice amicizia. Non era quello il loro ruolo, non erano due best friends forevah. Forse, erano sempre stati l'uno... "la persona" dell'altro.
Odio i numeri pari, però sapevo che quel quattordici non poteva essere messo lì a casaccio. Perché le coincidenze non sono sempre coincidenze, giusto?
Interessante, ciò che racchiude. Non ne ero a conoscenza, però mi sa che andrò a farmi una rapida ricerca sul tardi. Mi hai incuriosito.
Sullo sfondo, ovviamente, ci sono anche Shark e Kaito.
(E mi chiedo se ci siano anche i due ospiti speciali del prosecco, chiusi in cucina).
Kaito... Kaito mi sembra molto protettivo nei confronti di Yuma. Forse lo conosce bene e sa quanto sia... Non so, fragile? Quanto sappia perdere la testa?
Quanto sappia disperarsi e non dire nulla a nessuno?
Yuya, invece, è... particolare.
Quel tipo di persona che cattura l'attenzione di tutti, che piace a tutti e, proprio per questo motivo, non ti aspetteresti mai di essere ricambiato. Non ti aspetteresti mai che, uno come lui, con quel fascino e "quella luce", possa interessarsi a te (che magari ti vedi ordinario, banale, nulla di che).
E loro... hanno una chimica dolce, appunto.
Si stuzzicano in modo tenero. Hanno questa complicità delle cose non dette che però non sfocia nella frustrazione, nel dolore, nell'angoscia. Mi ricordano davvero... Una sensazione bella.
Quella che, forse, ti porta a pensare alla prima cotta. Anzi, la prima volta che una persona ti ricambia.
Ed è bello come Yuya lo conosca. Come abbia previsto il suo tornare prima, come abbia pensato al suo attaccamento nei confronti della nonna. Sono quelle piccole cose, quei piccoli dettagli, che dicono tantissimo.
Poi... il vischio. Ti dirò: non me l'aspettavo. Cioè, sapevo da un mese che ci sarebbe stato il vischio, ma non pensavo lo avresti inserito in questo modo. Come una "magia". Perché... sembra il vischio stesso una dichiarazione d'amore.
Tralasciando il fiume in piena di parole che Yuya sciorina - eheh, Yugo docet -, tralasciando il bacio di Yuma.
La vera magia è proprio... il vischio in sé.
Alla fine si baciano. Yuya si dichiarata... e Yuma sembra così felice da non crederci. Vuole aggrapparsi "alla magia", all'illusione che non sia tutta un'illusione. Ecco, qui ci sta la classica frase "troppo bello per essere vero".
Dolce, davvero una storia molto, molto dolce. Una di quelle che ti lasciano un sorriso sereno e ti scaldano un po', e ti fanno vagare con la testa...
Insomma, col fluff ci sai fare benissimo. Te lo ripeterò fino alla fine dei giorni.
Sai sempre... usare le parole giuste. Giusye*
E il titolo... direi ch'è già tutto un programma.
Ma nelle note parli di "altri due". Gli artefici della comparsa del vischio. E Nicole vuole sapere. Vuole leggerle dell'altro. Vuole leggere di 'sti due. |