Recensioni per
notturni
di Marti Lestrange

Questa storia ha ottenuto 16 recensioni.
Positive : 16
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
21/04/21, ore 20:39
Cap. 1:

Ciao, Marti! <3
Come potrai facilmente intuire, ho letto la tua bellissima recensione (a cui ho intenzione di rispondere dopo, con maggior calma). Difatti, incuriosita dal riferimento alla raccolta originale, sono corsa qui e, niente... posso solo dire che mi eri mancata tantissimo, non solo come autrice, ma proprio, banalmente, per la cura che riponi anche nell'impaginazione e nella semplice presentazione di una storia. Questo primo capitolo è un vero capolavoro (e credo lo saranno sicuramente tutti gli altri)!
Quanto al testo, trattandosi di "stralci", temo che anche la mia recensione finirà con l'essere un po' disorganizzata, ma cercherò di fare del mio meglio.
Dunque, i prompt erano tutti bellissimi e, inutile dirlo, li hai rispettati alla grande, ma il mio preferito è quello ruotante attorno alla citazione di Sartre: ho davvero adorato il linguaggio tagliente (quella sorta di consonanza "sconvolgi"/"squarci"), il ritmo rapido ottenuto con quella successione di parole povera di punti fermi, che trasmette quasi un senso di affanno, di "ossessione", appunto. Credo che sia la drabble più riuscita, ma non per questo le altre sono da meno.
Mi piace tanto, ad esempio, come la prima e l'ultima drabble comunichino fra loro, con quell'idea di tenersi stretti, di abbraccio che ricorre in entrambe o, ancor più evidentemente, quella supplica finale, il "non lasciarmi andar via" che richiama prepotentemente l'esordio, il "ti guardo andar via" iniziale (sembra quasi che la prima drabble funga da epilogo all'ultima).
E mi piace tanto il fatto che, in fondo, l'ultima drabble non faccia che esplicitare quel "niente che è tutto" del primo prompt: ossia, rivela cosa è stata davvero questa storia prima di giungere al capolinea, una storia in cui ci si è amati con tutto il cuore, tanto da sentirsi sottrarre il respiro e da non saper esistere nelle assenze dell'altro, una storia fatta di quell'esistere che diventa vero, reale (un esistere senza "affogare") solo accanto all'altro e tra le braccia dell'altro.
Insomma, in sintesi, credo che tu abbia strutturato le drabble in maniera davvero intelligente!
Anche l'altra drabble, quella dal prompt più libero, mi ha colpita, con quel netto contrasto tra nascita e morte, tenute assieme dal filo di questo amore che riempie di sé, infestandolo, tutto lo spazio che intercorre tra una nascita e quella successiva.
E, guarda, non è facile mantenere l'attenzione del lettore quando si hanno davanti personaggi nuovi, di cui - tra l'altro - vengono fornite così poche informazioni, eppure con me tu ci sei riuscita benissimo. In più, quelle poche immagini che emergono mi sono risultate sufficienti a delineare un abbozzo dei personaggi: da un lato, colui che parla, di cui conosciamo i pensieri ma che, paradossalmente, resta quello meno definito, proprio perché si dedica interamente all'altro; dall'altro lato, colui che emerge esclusivamente mediato dalla voce narrante (un demonio dal sorriso sghembo, dagli occhi d'inchiostro e le mani grandi e i capelli folti, che arriccia il naso e risponde ai baci per curiosità e dispetto). Insomma, in così poco spazio, c'è così tanto (sicuramente più di quello che ci ho visto io in questa sede)!
Io spero che questa recensione abbia almeno un po' di senso, Marti, ma spero anche di rifarmi nelle prossime (perché, sì, ho intenzione di proseguire questa raccolta).
Ti mando un grandissimo abbraccio, a prestissimo (mi ritroverai tra non molto nei messaggi privati)! <3

Recensore Master
11/04/21, ore 22:55
Cap. 2:

Non so se in fase di scrittura abbia in mente uno dei due protagonisti o siano un insieme, un noi, in cui reazioni e sentimenti si confondono, ma posso dirti che la voce della prima e ultima drabble mi è parsa gemella di quella delle drabble del primo capitolo, mentre le due drabble centrali mi sono parse appartenere all'altro: quello che fugge, che grida, che si nega, che macchia, che ruba spazio con la sua irruenza.
Se così non fosse, mi scuso per aver frainteso tutto, ma sappi che mi piace molto scoprire a poco a poco questi personaggi, chiedermi chi sia T. e chi sia J., doverli conoscere a tentoni, come fossero persone reali. E questi tentoni sono le loro emozioni, che qui si confermano implosive: un amore che non vuole definirsi, o non può, così ne ho parlato nella scorsa recensione; ora ho la certezza che uno dei due rifiuta questo sentimento, lo fugge pur non riuscendo a fuggire dall'altro.
Anche in questa occasione, ho avuto la sensazione di avere dinanzi un flusso di coscienza, questa volta però più che riversato in un diario mi è sembrato di veder scorrere dinanzi a me i pensieri di questi ragazzi. Devi sapere che la prima persona non è la mia preferita, ma mi piace molto l'utilizzo che ne fai: è veicolo di introspezione e il lessico scelto, così come la sintassi, è naturale, mai forzato, sembrano sul serio riflessioni formulate di getto da persone in carne e ossa.
L'ultima drabble mi ha lasciato addosso una rara amarezza, la stessa che (credo) accompagni il personaggio, che è lucido nel comprendere le difficoltà di questo rapporto, ma è troppo coinvolto per rinunciarvi.
Ultimo ma non ultimo, anche questa volta hai scelto un'immagine di apertura molto bella.
Un abbraccio, a presto!

Recensore Master
11/04/21, ore 22:53
Cap. 1:

Ciao, carissima Marti ^^

Ho almeno due long tue da recuperare, ma questa raccolta mi attira da tanto e non sarei coerente con me stessa se non facessi zapping (momentaneo) su ogni profilo. <3

L’idea del titolo mi è piaciuta tantissimo. Non conosco l’opera originale da cui è tratto, ma mi hai dato l’impressione di aver inciso a parole un concetto di amore che vaga tra sogno e realtà, rendendolo molto suggestivo agli occhi dei lettori. Ho letto le flash con questo sentire provando a calarmi nel cuore dei tuoi personaggi. T. e J. sono solo due iniziali che nel nostro immaginario non hanno un volto, sono solo due anime che provano sentimenti. Attraverso le tue parole ho provato a costruire un’immagine di loro, ma mi sono resa conto che non serviva sentirli come persone reali, era sufficiente entrare con loro in sintonia e respirare tutta la loro profonda verosimiglianza.
Un lavoro che racchiude sentimenti ed emozioni comuni, spontanei in cui la ragione ha un limite definito.

In questo primo capitolo ho individuato molti temi trattati, tutti profondi e ben accostati tra loro, in modo tale da intessere una trama intorno a due innamorati non sempre fortunati.
Il tema del ricordo è racchiuso nello sguardo: tra loro c’è chi sa che ricorderà in eterno e spera che l’altro non dimentichi. I silenzi urlano più delle parole un dolore per qualcosa che è finito, ma che lascerà il solco nelle loro menti, soprattutto dalla prospettiva di colei che lo vede allontanarsi.
Si respira inoltre un’atmosfera di speranza e attesa, si riferiscono rispettivamente al loro passato e al loro futuro. Vi è la speranza che l’altro abbia vissuto il rapporto altrettanto profondamente, affinché esso venga inciso nei ricordi di entrambi. Lo sguardo però non si ferma al presente, alla fine del loro rapporto, ma vaga verso l’orizzonte, sottolineando il fatto che un rapporto vissuto intensamente non possa concludersi senza lasciare segni nel cuore dei protagonisti. C’è una trepidante attesa prima ancora che i loro sguardi si disconnettano del tutto e lui scompaia alla vista di lei, c’è attesa per un loro ipotetico prossimo incontro che non ha nulla di cerco in sé, eppure è desiderato ardentemente.
I dettagli di questa relazione che vengono ricordati sono incamerati nella loro minuziosità e nella mente diventano un tutto, un quadro dipinto che non lascia spazio alla dissolvenza.

La seconda parte si concentra sugli effetti mentali dell’amore. È spesso inspiegabile e inspiegato il potere che l’amore ha sugli innamorati. Lo paragoni ad un maleficio per certi versi, ad un sortilegio per altri, è un incantesimo dal gusto dolce e amaro, di cui però non si può fare a meno. La frase “ti seguo con gli occhi, non ti abbandono mai” esprime quasi una forza ipnotica che cattura ed impedisce di distanziarsene.

La terza flash è la più poetica secondo me e denota quanto l’amore sappia sconvolgere la vita nel profondo; l’assenza di esso non può che provocare la morte nel cuore dopo averlo conosciuto.
Hai dato una nuova interpretazione al tema della nascita, l’amore al tocco di un bacio ricambiato diventa una rinascita continua (forse la vera nascita che apre alla felicità). La morte diventa solo un passato in prospettiva di un’ennesima rinascita al contatto dell’amata.

Infine subentra il tema della mancanza. Ho trovato che quest’ultima flash fosse strettamente legata alla quella precedente. La mancanza subentra proprio quando viene meno una ragione che tiene in vita, quando subentra la morte dell’anima; la sensazione è che solo la persona amata possa offrire una ragione di vita e riesca a tenere ancorati alla realtà.

Credo di averti scritto una recensione più lunga del capitolo, ma ciò che hai scritto merita tanto. Ho già letto il secondo capitolo e anche in quel caso voglio ritagliarmi il giusto spazio per commentarlo. Sei sempre diretta e intensa nel descrivere le emozioni. Bravissima! <3

A presto!
Un abbraccio grande grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice)

Recensore Master
11/04/21, ore 20:43
Cap. 1:

Ciao, Marti!
Ho adocchiato questa raccolta grazie agli estratti che hai pubblicato sui social. Trovo che abbia scelto un titolo bellissimo, come bellissimo è il riferimento, e che l'immagine di apertura trasporti in questi mondi notturni dove si agitano le emozioni dei tuoi personaggi, immersi in questo amore che sembra essere buio in cui svanire, in cui si susseguono sogni ma soprattutto incubi.
Amo molto gli amori che forse non sono amori, ma sono qualcosa che non è definibile. Mi piace il limbo dell'incertezza, la voglia di esserci e la paura di dire, chiedere, esporsi. Mi piacciono, insomma, i rapporti che faticano a definirsi e in queste prime drabble mi è parso di scorgere proprio questo.
C'è una voce narrante che parla di baci e notti, che è emozione allo stato puro, e che brancola nel timore che l'altro non sia disposto a esserci, non sempre (o non per sempre?). Mi piace molto anche il fatto che siano ombre più che personaggi (è una scelta che faccio anch'io quando scrivo originali), di cui sappiamo poco, che non hanno nome, che sono solo qualcuno legati da qualcosa.
Ho apprezzato anche lo stile, mi ha dato l'idea di un flusso di coscienza riversato in un diario.
(A proposito, il primo prompt è uno dei versi che più amo, e trovo l'abbia declinato molto bene nel tuo testo).
So che questa recensione è poca cosa, ma continuando a rimandare non avrei mai iniziato a leggerti, spero almeno emerga quanto mi sia piaciuto questo primo scorcio, spero di riuscire a leggere gli altri a breve.
Un abbraccio!

Recensore Veterano
07/04/21, ore 18:30
Cap. 4:

Marti ma che mi combini? Perchè mi devi sempre graffiare con le tue parole?
Qua, a differenza delle parti precedenti di questa raccolta, abbiamo un po' di contesto. Un'intervista? T. è un cantante? O semplicemente una figura importante in qualche panorama artistico? Per me è un'artista, perchè la sento quell'aria da emarginato che pensa di non fare effetto su nessuno e invece scalfisce un segno indelebile su chi lo circonda. J., come sappiamo, come sai tu, ma come so anche io e soprattutto come sa anche T., lo ama. Eppure qualcosa - la fama? Il successo? - l'hanno portato via da lui.
Credo di aver individuato un'altra differenza rispetto alle parti precedenti, ovvero che qui ci sono forti dialoghi, cosa che prevaleva di meno prima. La storia qui è un dialogo ed è la chiave perfetta per fare un accenno di introspezione di questo personaggio, perchè le domande pongono dubbi a cui T. non risponde e se risponde è criptico. Ma si sente che quelle domande lo toccano... e allora qualcosa significa, per forza. 
Mi piacciono tanto, come sempre, e sinceramente non è scontato perchè leggo molte poche storie originali. 
Mi riprometto, per le prossime storie, di essere più costante che sono arretratissima
Un bacio
Mati

Recensore Veterano
07/04/21, ore 18:24
Cap. 3:

Ciao Marti.
Devo ringraziare Gaia perchè, grazie alle serate drabble e questa challenge ti ha dato modo di dar luca a T. e J., ma chi sono queste due iniziali puntate che tanto mi fanno tremare il cuore? Secondo me sono due amanti di un amore scomposto, malandato, doloroso. E chiunque abbia mai provato un amore così, si sente in quelle parole. T. è morto? Se n'è andato? Che gli è successo? Non lo so, ma si sente l'amore di J., l'amore che prova anche senza averlo conosciuto (così crede), anche se T. stesso pensasse che J. non se ne sarebbe ricordato, di lui, di quello che era. O che è?
C'è una cosa che mi piace tantissimo della tua scrittura (e che mi ricorda Una vita come tante), è che pur non dando un contesto temporale, spaziale, senza dire cosa sta succedendo, tu parli. Tu parli a emozioni, tu racconti emozioni, e il modo in cui lo fai è vivo e trascinante, a partire da descrizioni di atti fisici minimi, veramente minimi, ma che sono ingigantiti con una lente d'ingrandimento.
Sei sempre una certezza, una di quelle autrici che, se passo a recensire, so di trovare qualcosa che mi piace.
Un bacio
Mati

Recensore Veterano
10/02/21, ore 23:14
Cap. 2:

Ma ti pare che sono talmente in ritardo con le tue storie che non so più da dove iniziare?
Parto da queste che sono la recensione "meno complessa" (Emma e James mi guardano malissimo, lo so) ma almeno arrivo in tempi non biblici come mio solito.

È la prima volta che faccio una incursione tra le tue originali. Sono rimasta incantata dal modo in cui stai costruendo questa storia di T e J, in modo ovattato, in cui arrivano soltanto le emozioni e i sentimenti e non si sa quasi nulla di loro.
Descrivi un rapporto contrastato (litighiamo, tu mi guardi e io grido; tu stai stizzo, io fuggo; mi vieni a cercare, io piango), un cercarsi, rincorrersi, ritrovarsi ancora e trovare un attimo di pace e dimenticarsi della pioggia.
Per la seconda Drabble mi ha fatta impazzire il modo in cui hai declinato il mio prompt, il contrasto tra questo sentimento e la città dura, che graffia dentro e lo smog che mangia il cuore. Insomma, L.A. è perfetta per quello stridere di cemento e gesso e un sentimento che resiste, purissimo, a tutto il resto.
Ecco, nella terza e nella quarta torna questo sentimento che corrode e al contempo travolge, che si mostra in tutto il suo essere complicato, nel tentativo di T. di non cedere per poi realizzare la verità di quel "carne debole e cuori forti".
Adoro il concetto del "sarebbe stato molto più facile non amarti", di un amore che non conviene ma al quale si finisce per cedere lo stesso, nonostante ogni barlume di buon senso.

Che dirti, ami, se non che sei sempre una garanzia e che adoro tantissimo questa sperimentazione?
Non vedo l'ora di scoprire altri tasselli della storia di questi due!
Un abbraccio

ps. per un momento su T. e J. ho pensato a Teddy e James. Vado a nascondermi in un angoletto!

Recensore Master
10/02/21, ore 17:43
Cap. 2:

Mancano solo io è una vergogna.
Eccomi.
Inizio con te proprio perché è come se tu riuscissi ad entrare dentro. L’altra volta mi sono commossa, oggi anche. Hai la capacità di entrare dentro al lettore, cosa che non è sempre facile. Non so perché ma nelle tue drabbles mi rivedo moltissimo, sarà che soffro da un certo punto di vista. Ma in realtà forse non mi è mai passata; credo che nella vita ci sia una sola persona che si ama e quando decide di andar via toglie un pezzo da noi, lo distrugge. Sto piangendo, Marti, non si fa!

Recensore Master
09/02/21, ore 13:23
Cap. 2:

Ciao Marti, perdonami: avevo detto che sarei passata due sere fa, ma io evidentemente vivo in un fuso orario diverso da quello terrestre ahah
Ma bando alle ciance: mi piace tantissimo tornare a esplorare questi due amanti sconosciuti, che continui a dipingere attraverso sensazioni ed emozioni. Mi cattura proprio come riesci a trasmettere quello che provano senza che si abbiano delle coordinate specifiche: di questo non posso che farti mille complimenti, davvero.
Gli input che avevi li hai usati in alcuni casi proprio letteralmente, scandagliando l'essenza delle frasi per riportarla a loro due: così la dicotomia pioggia/lacrime, ma soprattutto quel "siamo fatti di carne debole e cuore forte" che diventa una frase detta dalla nonna che solo adesso assume pieno significato e valore, e ancora nell'ultimo prompt, dove analizzi il senso di cosa significa effettivamente la frase di Shakespeare non rinunciando tuttavia a un tocco personale. Odio come non solo disamore ma disprezzo, come qualcosa però di impossibile: lui la ama e quindi lei non può perdonarlo e non può non amarlo.
Ho lasciato per ultima la seconda drabble perché è quella che ho preferito di più. Credo che qui tu abbia fatto l'uso migliore del prompt, anche perché a differenza delle altre drabble che ho letto finora – dove al centro c'era il fiore – tu ti sei concentrata su quello che intorno al fiore c'è. Parli della città, ti soffermi sul grigio e sul "cemento puzza di umanità e ferro" (bella espressione), per poi tornare solo dopo al fiore, enfatizzando così il suo ruolo di spicco. Sei riuscita, insomma, a cogliere entrambe le parti del prompt e il suo senso più proprio.
Anche qui un ottimo lavoro, ti rinnovo i miei complimenti, omonima. Un grande bacio!

Recensore Master
08/02/21, ore 16:12
Cap. 2:

Rieccomi, Marti,
Questa volta abbiamo tre drabble meravigliose su T. e una su J. Scopriamo che J. è un ragazzino dagli occhi scuri di cui T. è innamorato al punto da fare male, al punto da desiderare che il loro amore avesse altre sfumature rispetto al tormento che porta con sé il sentimento romantico che vive. C'è la paura di sporcare quel sentimento e il desiderio di farlo, perché la carne è debole anche se il cuore è forte e alla fine scopre che non può sfuggire a quello che prova.

Mi piace questo amore tormentato che emerge per sprazzi e piccoli quadretti. Non vedo l'ora di saperne di più.
Ti mando un abbraccio grande.
Alla prossima,
Sev

Recensore Master
08/02/21, ore 15:49
Cap. 1:

Ciao Marti,
recupero anche il primo capitolo visto che l'altra volta mi era sfuggito. Questi personaggi, T. e J., sono interessanti. Non so nulla di loro, e persino tu dici di non conoscerli, eppure loro escono dalla tua penna come anime tormentate che hanno bisogno di aggrapparsi l'una all'altra per sopravvivere alla vita che li ha feriti o che appare loro minacciosa. Le quattro drabble intessono un dialogo tra loro due fatto di amore, desiderio, paura e speranza.
Sono personaggi decisamente interessanti, sui quali vale la pena di leggere di più, e spero che in queste serate si faranno conoscere meglio.
Un abbraccio,
Sev

Recensore Veterano
07/02/21, ore 20:54
Cap. 2:

Ciao Marti, corro qua prima di vedere un film con i miei, perchè non potevo (in nessun modo) non passare da queste drabble. Ammetto, ieri nella foga della scrittura non avevo prestato abbastanza attenzione a queste tue perle, e quindi sono qua per scoprire un po' di più su questi due personaggi originali. E posso dire? Ieri sera sei stata ancora più brava della volta prima, spettacolare Marti davvero. MA ANDIAMO CON ORDINE. 
Allora:
1) Il prompt di Bessie per me è stato il più ostico, ma tu sei riuscita a renderlo in modo magico. In un incessante ritornello di litigi e lacrime, avanti e indietro, piogge e pianto. Mi è piaciuto tanto, doloroso e trascendente, ma anche fisico: hai descritto il contatto dei polpastrelli sulle guance in modo delicato. 
2) Il prompt di Fede era il mio preferito in assoluto, e mi piace l'interpretazione che le hai dato tu, dando proprio adito alla fantasia di immaginare questi grattacieli, questa città dura e annerita che fa da sottofondo a questo amore di gesso e cartapesta. 
3) Il mio prompt maligno, un po' trashino, ma che tu hai reso in modo magistrale. Forse la mia preferita di queste drabble, concorre solo con l'ultima (dopo ci arriviamo). Di questa drabble mi è piaciuta la descrizione fisica del destinatario di questa litania d'amore, il naso sgraziato, i denti troppo grandi. Hai reso reale la connotazione di questo ragazzo, uomo. E sai perchè? Perchè hai descritto la sua fisicità nei suoi "difetti" fisici, nei lati meno armonici, e cavolo se è reale - non siamo tutti Brad Pitt e ciò che mi piace di una persona, quando mi piace il suo aspetto fisico, è quell'elemento un po' sgraziato e un po' fuori posto. 
4) E infine la stoccata finale con la citazione di Shakespeare. Ciò che ho amato di più di queste righe è il disamore. Il concetto, ma anche la parola messa lì a essere ancora più dolorosa di tutto il resto. In questa drabble viene fuori ancora di più il dolore, la rabbia, l'impeto di questo amore che non è un amore facile, è un amore di quelli folli in cui è il dolore a unire, è il dolore anche a lenire però. 

In conclusione mi sento dire che sei molto molto evocativa quando scrivi, rendi febbrilmente emotive tutte le tue righe, tutti i tuoi scritti, e ho avuto modo di apprezzarlo qui nelle tue originali, come nella Drarry precedentemente. Mi riferisco a questi due scritti perchè, forse, negli scritti più brevi sei addirittura ancora più capace di condensare la tensione emotiva. 
Bravissima Marti, non vedo l'ora di tornare da T e J nella prossima serata drabble
Un bacio
Mati
 

Recensore Master
17/01/21, ore 19:39
Cap. 1:

Ciao Marti, non mi ero dimenticata di passare di qui, anzi aspettavo che pubblicassi le drabble per lasciarti la mia opinione!
Ho letto i tuoi quattro stralci la sera stessa appena "creati" e devo dirti che mi avevano colpito subito: senza ancorarti a un contesto, senza dare un nome ai personaggi, senza dare nessuna coordinata concreta spazio-temporale sei riuscita a regalarci comunque l'emozione di un amore. Hai saputo usare bene i diversi prompt, ma soprattutto la prima persona nella narrazione – di solito mi fa storcere il naso, eppure qui non avrei visto nessun'altra persona, è perfetta per "aprire il cuore" di queste sfuggenti figure.
La drabble legata al numero quattro mi ha colpito tanto tanto, quindi sono davvero felice di averlo proposto come prompt perché ho avuto la possibilità di ispirarti questa piccola perla. Non è vero che si nasce una volta sola, e non è vero che si viene al mondo urlando. Questo è il concetto da cui sei partita per dirci che si nasce con l'amore, con ogni bacio come la voce narrante può dirsi rinato per ben quattro volte (e quattro volte morto). Mi è piaciuto tantissimo: un concetto bellissimo espresso in maniera meravigliosa.
La mia è solo una toccata e fuga, me ne rendo conto, ma ti faccio davvero i complimenti per quello che hai prodotto e sono curiosissima di vedere cos'altro scriverai nei prossimi appuntamenti.
Un bacio e alla prossima!

Recensore Veterano
16/01/21, ore 14:30
Cap. 1:

Ciao Marti, scusa il ritardo, dovevo passare di qua secoli fa, ma la sessione mi sta distruggendo e mi sembra di rincorrere il tempo continuamente. Ho riletto con piacere le tue drabble, che con tanta maestria sei riuscita a produrre in poco tempo, e posso dirti che rileggerle è stato doloroso, nella sua bellezza, perchè sono piccole pillole che ti mangiano da dentro, che ti sviscerano, che ti ricordano cose che - ognuno, forse - ha vissuto. Ho rivisto nelle tue drabble una piccola me di quattro anni fa che soffriva, e forse proprio non nominare T e J direttamente nelle drabble le ha rese ancora più personali, in grado di toccare ancora di più il lettore casuale che non sa esattamente di chi stai parlando. 
Ho apprezzato il termine dell'uso annichilire, l'ho trovato davvero stringente per la situazione di cui stavi parlando e mi ha davvero aperto un pezzettino di cuore. Ma la mia preferita in assoluto è stata la drabble n.3, quella sul numero quattro, che a mio dire era pure la più complessa. Ti faccio i più sentiti complimenti e ho avuto modo, nuovamente, di ritrovarmi a pensare che il tuo modo di scrivere è molto efficace. Cercherò di fare un salto più spesso sul tuo profilo.
Un bacio,
Mati

Recensore Master
09/01/21, ore 18:33
Cap. 1:

Ciao tesoro,

Passo di volata a lasciare qualche commento alle vostre drabble, dato che siete state tutte bravissime e io ho apprezzato infinitamente la voglia con cui vi siete messe in gioco.
Intanto, geniale l'idea del tema della raccolta, i notturni, un'idea che mi è piaciuta davvero un sacco e che si è ben coniugata con lo spirito della raccolta: bravissima.
Trovo che tu abbia usato molto bene i prompt, specialmente (e com'era ovvio) quello scelto da te, che è usato in maniera assolutamente magistrale e credo che quella drabble sia anche la mia preferita, lo è stata fin da quando l'ho letta nei commenti di Facebook.
La seconda drabble è altrettanto bella, ma forse è quella che mi ha colpita di meno: sono influenzata negativamente sul prompt, che ho odiato perché non sapevo cosa scriverci lol
Con la terza te la sei cavata benissimo, e pensare che era il prompt più complesso! Bellissima la frase "Non è vero che si nasce una volta sola, e non è vero che si viene al mondo urlando. Io sono nato di nuovo, la volta in cui ti ho baciato", forse la mia preferita in tutta la raccolta.
Bellissima anche l'ultima drabble, la cui conclusione è assolutamente magistrale. Bisognerà fare altre serate, ho bisogno di farti scrivere ancora su di loro.
Un bacio,
Gaia

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