Recensioni per
L'importanza di chiamarsi Weasley
di inzaghina

Questa storia ha ottenuto 44 recensioni.
Positive : 44
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/04/21, ore 17:43

Cara inzaghina!

Questo capitolo è così completo che avrebbe potuto essere tranquillamente anche una shot a sé stante. Racconta la storia di un primo amore e di una prima delusione che si gioca su un particolare aspetto: l’abbassamento delle difese di entrambi gli attori (Bill e Ivy) e la loro separazione dovuta a delle considerazioni molto realistiche. Ivy la conosciamo già dai primissimi capitoli come una ragazzina molto snob e antipatica. L’abbiamo vista crescere e notare Bill a dispetto del suo essere Grifondoro e membro fierissimo dei Weasley, una famiglia che pur avendo sangue purissimo nelle vene è malvista dalle altre per le sue idee progressiste. La vediamo intrappolata in una relazione in cui sta per non stare da sola, ma qui avviene la svolta. Scoperto il tradimento di Richard, si apre a Bill dimostrandosi ferita. È questa la chiave per conquistare il ragazzo; gettare la maschera di imperturbabilità e freddezza che la distingue e mostrarsi come una ragazza offesa e illusa, ferita nell’orgoglio, infelice e disillusa. E questo è ancora più tenero perché nello scorso capitolo Bill già sapeva che Ivy aveva un debole per lui, ma senza vedere la vera lei al ragazzo la compagna appariva in nessun altro modo che trasparente.

Il ripercorrere della loro storia d’amore è delizioso. Ivy che fa di tutto per trascorrere le ronde con Bill, lui che se ne accorge, i due che si confessano i reciproci sentimenti, il grande passo di un amore che passa dall’essere platonico a fisico e che viene persino confessato – da Bill, quando le dice che l’ama. Ma il peso di essere un Weasley è che Ivy Flint non se la sente di rendere pubblica una relazione a cui tiene. O forse il punto è che lei non ci tiene abbastanza, che non ha il coraggio di agire come una testarda Giulietta e di rischiare tutto per il suo Romeo, ma trova preferibile assecondare le aspirazioni familiari e non uscire dalla propria odiosa comfort zone. Il personaggio di Ivy è terribilmente reale, forse proprio perché è meno archetipico rispetto a Giulietta. Ha solo diciotto anni e non ha la forza di lottare per questo amore, di vedersi ripudiata dalla famiglia e dagli amici, di rimanere povera e sola e dover, in qualche modo, rischiare con Bill affinché anche la sua carriera possa decollare, seguendolo o aspettandolo. Ci vuole una forza che la diciottenne Ivy non ha/non vuole tirare fuori e nasconde la sua debolezza (umana, lo ripeto, e per questo più cara, perché in fondo non possiamo che provare empatia per lei) dietro delle frasi sagge solo all’apparenza.

Dice di non voler essere un rimpianto, per Bill. Il dubbio è, ovviamente, che abbia ragione, ma ciò che scatena nel maggiore dei Weasley è una necessità di indossare una corazza per potersi difendere da altre storie e altri amori. Nelle righe finali di questo capitolo c’è il primo riferimento alla bella Fleur che, nella sua algida bellezza di mezza Veela ricorda il primo amore perduto di Bill. Per concludere, io credo che tu abbia scritto un capitolo incantevole e molto realistico, in cui hai sviscerato i sentimenti, le paure e le delusioni di una coppia che si esaurita perché l’amore che li legava non era abbastanza forte e loro erano troppo giovani. Stringe il cuore sapere che Ivy abbia dovuto sposare (ammesso, però, che l’abbia fatto davvero, alla fine), una persona tanto meschina come Richard – la sua scusa patetica era offensiva più del gesto del tradirla, perché presupponeva che Ivy non avesse un cervello. Augurandoti Buona Pasqua, spero di poter leggere presto un altro capitolo di questa storia bellissima (o di mettermi in pari con le altre). Un abbraccio,
Shilyss

Recensore Master
07/02/21, ore 16:38

Ciao Francy,
ho letto il capitolo ieri sera ma ero troppo stanca per scrivere qualcosa di sensato. Quindi, ho aspettato di rileggerlo prima di lasciarti la recensione.
Devo dire che questo capitolo mi è piaciuto tantissimo. Ti sei concentrata su Bill ed Ivy, ed è stato meraviglioso leggere la nascita e l'evoluzione del loro rapporto. Il capitolo è volato via, sono arrivata alla fine senza nemmeno accorgermene.
Ma parliamo più nel dettaglio.
(Ah, ti faccio notare solo un piccolo refuso: nella terza battuta hai scritto “some” invece che “come”)
Già nel capitolo precedente questo Richard non mi aveva fatto una bella impressione, ma devo dire che qui ha toccato dei livelli di stupidità davvero imbarazzanti. Non solo è stato beccato in fragrante ma poi si è anche giocato la carta del “non è come sembra”. Figlio mio, io non voglio essere cattiva ma tu sembri davvero un idiota!
Sono contro la violenza, però le sberle te le sei meritato.
“Fanculo, sei una psicopatica!”
Certo che questo Richard ha proprio una faccia di broncio. Dimostra tutta l'arroganza e l'intelligenza del maschio medio.
Bill è stato troppo buono. Capisco il voler far da paciere onde evitare di far precipitare la situazione ma io gli avrei lasciato il naso rotto. Almeno – si spera! - avrebbe imparato la lezione.
“Beh, sono un adolescente con un normale appetito sessuale, ho dei bisogni e se tu non li puoi soddisfare è più che normale che io cerchi qualcuno che mi aiuti…”
Mamma mia, ma sei una cosa imbarazzante. Richard, praticamente ti sei scavato la fossa da solo!
Ivy si è difesa bene e ha tirato fuori il suo caratterino. Davanti a quel lombrico ha mantenuto la dignità e la freddezza necessaria per mandarlo al diavolo. Ci sta che poi si sia lasciata andare con Bill, anzi devo dire che questo momento è stato perfetto per mostrarci il primo dialogo sincero tra loro due.
Il problema sul non sbandierare la loro relazione ai quattro venti me l'aspettavo. Più che altro immaginando l'ambiente di provenienza di Ivy, pensavo che questo la trattenesse dal vivere pienamente la sua storia d'amore. Mi immagino i Purosangue come la vecchia aristocrazia inglese: arroccata sulle sue posizione, desiderosa di apparire al meglio in società e terrorizzata dall'idea di creare scandalo. Non credo che una relazione con Bill lo avrebbe fatto, considerato che è anche lui un purosangue, però forse le sue amicizie non sarebbero state viste di buon occhio. E poi, anche secondo me, Richard ci avrebbe ricamato sopra.
L'accordo di matrimonio è arrivato come un fulmine a ciel sereno. Mi si è un po' stretto il cuore perché in fondo sapevo che questo avrebbe decretato la fine del rapporto tra di due. Ivy si è sempre mostrata come una ragazza agguerrita verso i suoi coetanei ma non ho mai visto in lei quel guizzo di ribellione verso la famiglia o verso la mentalità dell'epoca. Il fato le ha giocato un tiro beffardo: Richard, proprio lo stesso ragazza che l'aveva tradita e umiliata, è colui che i suoi genitori vogliono per lei.
La testardaggine di Bill, il suo illusorio ottimismo di trovare una soluzione a tutti i costi mi ha lasciato un po' amareggiata. Da una parte capisco il desiderio di combattere per qualcosa in cui crede, che ama e desidera ma dall'altra non posso fare a meno di notare che i suoi progetti facevano acqua da tutti le parti. Non dico di stare dalla parte di Ivy perché non ha senso schierarsi, però non riesco a criticarla per il suo comportamento. Alla fine ognuno ha agito credendo che fosse la cosa migliore.
L'accenno a Fleur ha un po' diminuito l'amarezza che mi ha lasciato questo capitolo. Non credevo che mi sarei affezionata ad Ivy né che avrei provato dispiacere nel vedere naufragare la sua storia con Bill.
A sto punto sono davvero curiosa di scoprire che cosa ci riserverai nel prossimo capitolo.
A presto,
Eli

Recensore Master
27/01/21, ore 21:35

Carissima, eccomi qui!
Non sai quanto mi faccia piacere vedere che hai aggiornato questa storia: mi mancava tanto, perché la trovavo davvero una delle storie più interessanti che mi sia capitato di incontrare sulla giovinezza dei fratelli Weasley, e insomma, tornare da questo giovane Bill è stato interessantissimo.
Soprattutto, sono stata molto felice di ritrovare Ivy, e di riuscire finalmente a scostare quel velo che, lo si era intuito già dall’inizio, nascondeva qualcosa di più della ragazzina Purosangue piena di pregiudizi e acidità.
Prima di arrivare al contenuto vero e proprio del racconto, lasciami dire che ho apprezzato davvero tanto come stai strutturando la storia e la sua ripartizione temporale: stai affrontando molto bene la crescita di Bill, soffermandoti sugli episodi più significativi ma senza spendere troppo tempo su un periodo specifico, ma anzi, procedendo piuttosto rapidamente, cosa che permette di cogliere i tratti più specifici dell’evoluzione e della crescita di Bill.
In questo capitolo, poi, ho apprezzato particolarmente il modo in cui hai gestito i dialoghi: sono tutti molto brillanti, con un ritmo vivace, che davvero riesce a rendere bene l’interfacciarsi di due adolescenti.

Mi piace tanto come hai strutturato questa parte della storia, soprattutto per il peso che rivestirà nel futuro di Bill: una storia d’amore importante, che lascia un segno indelebile e lo porta a concentrarsi soprattutto sul lavoro e, credo, a comprendere quali siano le sue priorità in una relazione. Perché credo che il fatto che Ivy non abbia nemmeno cercato di combattere per la loro storia abbia lasciato un segno importante su Bill, e che in futuro abbia rivalutato molto questo aspetto, cercando di avere accanto una persona che invece questa lotta la mette al primo posto.
Ivy, qui, mi ha fatto una tenerezza assurda: vedere come la sua maschera impassibile e un po’ maleducata va in pezzi davanti a un tradimento che le spezza il cuore è davvero una cosa tremenda (e, andiamo, se già in generale un tradimento è una cosa orribile, cercare di giustificarlo dicendo ”lo facevo per noi, perché quando saremmo stati insieme sarei stato più esperto” merita ben più che un naso rotto, poverina!). Bill è stato davvero carinissimo nel suo starle accanto e farle vedere la cosa dalla giusta prospettiva, e ho trovato che tu abbia saputo costruire molto bene la nascita del loro rapporto, senza mai accelerare troppo i tempi e allo stesso momento assecondando quelle che sono le pulsioni di una storia giovane, vissuta da due adolescenti, inclini quindi a esasperare qualsiasi sentimento.
Credo anche che, a discapito della sofferenza che Bill deve aver provato, Ivy abbia compiuto la scelta giusta, lasciandolo andare: erano giovanissimi, e davvero, andare contro al mondo per difendere una storia del genere il più delle volte porta solo a risentimenti. Insomma, mi ha davvero fatto tanta tenerezza immaginarla così, intrappolata in queste convenzioni, e avrei voluto che si ribellasse, sì, ma non per Bill, ma per sé stessa: la sua storia con Bill sarebbe comunque finita, probabilmente, ma ciò non significa che lei non avrebbe dovuto lottare per liberarsi e difendere la propria felicità.
Una cosa che ho adorato, però, è stato il riferimento finale a Fleur: il fatto che Bill sia stato attirato subito da lei non tanto per la sua bellezza, ma per quello sguardo apparentemente freddo, che però nasconde tanto altro, uno sguardo che lui aveva già conosciuto, è meraviglioso, perché mostra quanto davvero spesso le nostre relazioni passate esistono proprio per insegnarci a riconoscere ciò che vogliamo e non vogliamo da quelle future.
Insomma, a questo punto sono curiosissima di proseguire nella lettura!
A presto!

Recensore Master
24/01/21, ore 18:31

Ciao, carissima Francy ^^

Sono troppo felice di tornare ad immergermi in questa bellissima storia che ci porta alle origini della famiglia Weasley che noi conosciamo, non vedevo l’ora di leggere un nuovo capitolo! <3
Inizio con due premesse. La citazione di Shakespeare è bellissima e indica tutta la malinconia e il romanticismo di questo capitolo. Inoltre per me è un onore una dedica da parte tua, su una storia così bella e un capitolo così denso di sentimento. Grazie di cuore <3

Mi mancava leggere l’adolescenza di Bill trascorsa tra le mura del Castello e penso che tu sia stata egregia anche nel descrivere la personalità da ragazzo (Bill per te non ha alcun segreto in ogni fase della sua vita). Prima ancora che l’amore e l’attrazione sboccino tra Bill e Ivy, ci offri un piccolo spunto caratteriale del ragazzo: Bill è il primo di sette fratelli e posso solo vagamente immaginare quanto il silenzio sia prezioso per lui, visto che anche ad Hogwarts studiano i suoi fratelli e non può certo ignorarli, anzi il contrario a lui spetta proteggerli, supportarli e dare a loro l’esempio (nei capitoli precedenti hai sottolineato che questo è un compito che è stato affidato a Bill dai genitori, in quanto primogenito).
Ho adorato Bill nel momento in cui Ivy scopre il tradimento del fidanzato, mostra solidarietà assoluta verso di lei e credo che questo atteggiamento solidale faccia parte della sua personalità, considerando anche le caratteristiche della sua famiglia (insomma, tutto merito di papà Arthur e mamma Molly e dei mille fratelli che hanno regalato a lui!). Bill è dolcissimo, un vero diplomatico e un vero signore, non si è messo in mezzo tra Ivy e Richard, anzi ha saputo sistemare l’irruenza di Ivy con la pacatezza. Allo stesso tempo però Bill ha saputo trovare le parole giuste per placare la sofferenza che Richard le ha provocato, non infierendo, nonostante lei non sia il massimo della gentilezza e della dolcezza (o almeno così lei è sempre apparsa davanti a tutti fino a questo momento); Bill ha riscoperto in Ivy una persona piacevole lontana dai “riflettori”, la prova è il fatto che il ragazzo non si perda più nei pensieri quando fa ronda in sua compagnia.
Non nego che il tuo Bill sia meraviglioso tra le braccia di qualsiasi donna, sarebbe ipocrito da parte mia non ammetterlo, per quanto io lo ami con Fleur. Questo Bill adolescente, preso dalla passione per le sue prime cotte è molto dolce. Bill e Ivy sono due adolescenti che dichiarano i loro sentimenti, trovano l’uno nell’altra due braccia sicure nel quale vivere le loro prime esperienze in campo sentimentale; è un rapporto fatto di rispetto, confidenza, primi batticuori e prime piacevoli sensazioni. Lontani dagli altri, al cospetto della persona che hanno di fronte sono se stessi senza filtri, l’occhio attento dell’altro butta giù tutti i veli che soprattutto Ivy si è creata per legittima difesa davanti allo sguardo altrui.
Ivy, infatti, è fermamente convinta che rivelare la loro relazione sia sbagliato, è insicura, ecco da cosa è dovuta la sua maschera davanti agli occhi scrutatori del prossimo, è preda dei pregiudizi e delle aspettative dell’epoca. Bill invece, a differenza del resto del mondo, la fa sentire giusta, e quindi può permettersi di essere se stessa insieme a lui.
Il problema comune nel Mondo Magico in quegli anni è sempre uno e il più drammatico: la purezza del sangue. Ivy è una degna serpeverde e proviene da una famiglia dello stesso stampo, non può permettersi di mischiare il proprio sangue con un promesso sposo a caso e i Weasley non sono di certo i candidati perfetti, è ormai nota la loro precaria fedeltà al sangue puro. L’unica strada per Ivy, forse quella che è stata tracciata fin dall’infanzia, è un matrimonio combinato e controllato dalla famiglia. Ironia della sorte, il candidato scelto dalla famiglia è proprio un uomo viscido che l’ha già ferita … povera ragazza, è molto sfortunata in campo amoroso.
L’ultimo dialogo tra Bill e Ivy è straziante, mi sono commossa, il futuro non riesce a trovare spazio per il loro rapporto, e lei dimostra di essere veramente una ragazza dal cuore d’oro e di amarlo davvero. Ha il profumo di un amore tragico il loro, un amore proibito alla Romeo e Giulietta; nel cuore di Ivy c’è un misto di protezione verso Bill davanti alla famiglia Flint, vuole proteggere il futuro del ragazzo e forse, ma credo in minima parte, non vuole nemmeno deludere i suoi genitori, la ribellione è una via e un atto coraggioso che lei non riesce a scoprire, usando le sue parole, in fondo non è lei ad essere stata smistata nei Grifondoro.

La mia parte preferita e secondo me la più toccante recita così:

“Quindi finisce così, senza nemmeno una vera ragione? Senza che nessuno abbia mai saputo di noi?”
“Tanto meglio, non ci saranno spiegazioni difficili da dare…” commentò Ivy, incamminandosi nuovamente.
Bill la raggiunse in due falcate, prendendola tra le braccia e baciandola con impeto, fino a spingerla contro la parete fredda. “Sei disposta a rinunciare a tutto questo?”
“Devo farlo,” gli disse, “un giorno capirai anche tu che non era destino… per intanto, odiami pure, lo accetterò.”

Bill, come ogni adolescente dopo una delusione d’amore, pensa di non potersi più innamorare; ha riposto tanto nella loro relazione, ci ha sperato, ci ha creduto, dimostrando quanto amore serbasse per lei, quanto le fosse devoto e quanto intravedesse un futuro per loro, sicuramente serbava la speranza di vivere il loro rapporto alla luce del sole. Forse è stato troppo ingenuo Bill, il suo cuore (il cuore dei Weasley) è troppo buono a credere che il resto del Mondo Magico possa non dare valore alla purezza del sangue, possano svanire pregiudizi e aspettative come se non fossero mai esisti.
In pratica è stata Ivy a scegliere il futuro lavorativo e sentimentale di Bill, non gli ha dato alcuna scelta, ma sappiamo che Bill tornerà ad amare veramente con Fleur, non sarà tutto perduto, la sua disillusione d’amore non durerà per sempre.

Torno nel mio angolino a piangere, perché io non credo di essermi mai commossa così tanto per Bill insieme ad un’altra donna. Mi devi un cuore nuovo, sappilo. XD
Sei meravigliosa, tesoro, scusa per le mille parole, ma dovevo, questo capitolo che è pura poesia, meritava questo e altro <3

A presto!
Un abbraccio grande grande
-Vale (una tua grandissima fan)

Recensore Master
22/01/21, ore 11:59

Dialoghi forse appena un pò preponderanti, ma non di meno un'ottima storia con spunti simpatici e buone descrizioni. Curioso di vedere che altro hai in mente e se la storia cambierà. Sto scrivendo anch'io qualcosa sui Weasley e un'altra opinione non mi dispiacerebbe. A presto.