Recensioni per
Sorsi di colpa
di Ciuscream

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
14/08/23, ore 18:56

Ciao, Cius!
Eccomi qui a curiosare la tua storia, che con il suo personaggio mi ha incuriosita fin dalla presentazione 👀
Innanzitutto devo lodare il titolo, lo trovo non solo molto adatto ma proprio bellissimo, d'impatto. E poi sì, è perfetto per la storia che tratta dei sensi di colpa che aggrediscono Silente sorso dopo sorso.
Trovo che tu abbia fatto un ottimo lavoro nel descrivere il punto di vista di Silente in questa scena, con la realtà che sbiadisce gradualmente dalla sua visione e lascia posto a un miscuglio di ricordi e incubi. Non poteva, ovviamente, non esserci Ariana, ma ho trovato molto calzante che il tuo Silente provi sensi di colpa anche verso Grindelwald: crescendo ha superato e rinnegato gli ideali che hanno condiviso nei mesi di follia che hanno passato insieme, ma questo non cancella la promessa che gli aveva fatto e che ha infranto (per buone ragioni, ma comunque infranto).
Hai descritto molto bene il senso di colpa implacabile che lo assale al primo cenno di debolezza, con la moltitudine di voci che gli ricorda che è colpa sua.
Hai evocato molte immagini forti, ne cito una che ho apprezzato particolarmente (forse immagine non è il termine esatto, diciamo concetto): la speranza sprecata per cui all'inizio nel riconoscere il cadavere di Ariana Albus si avvicina e cerca una traccia di vita che razionalmente saprebbe di non poter trovare, ma non può comunque evitarsi di cercare. Mi ha colpita anche perché lo trovo molto realistico, molto umano, e forse a volte tendiamo a dimenticarci che Albus Silente fosse proprio questo: umano, nonostante tutto il potere e i risultati raggiunti.
Molto efficace la scelta di alternare il punto di vista di Silente con gli estratti del capitolo; trovo che incalzino il lettore, portandolo a leggere chiedendosi quando arriverà l'ultimo sorso, quando finirà l'incubo. (E ho ri-sofferto con Harry, povero!)
Insomma, complimenti per l'ottima storia! Un bacio,
Mari

Recensore Veterano
14/08/23, ore 14:32

Cara Giulia,
ho il tuo profilo eternamente in attesa da mesi e in questo strano agosto ho deciso di provare a ricordarmi come si sta su EFP e ho deciso di iniziare da una delle tue storie, storie che spesso ho letto non appena pubblicate e da cui mi sono ripromessa di tornare.
Dunque, eccomi qui ad approfittare dell'iniziativa di Un'estate piena di letture per tornare o scoprire cosa mi sono persa in questi mesi.
Faccio una doverosa premessa: Silente non è tra i personaggi che amo di più e per questo tendo a leggerne poco, anche perché trovo che sia complessissimo maneggiarlo. Però tu ci sei riuscita e anche molto bene, sei riuscita, soprattutto, a farmi stringere il cuore per un personaggio che con l'ultimo capitolo ho letteralmente smesso di amare. 
Silente ha tantissime ombre, ha un passato familiare e amoroso complesso, pieno di colpe e di dolore e tu su questo connubbio di colpe e dolori hai costruito la storia scandendo colpa dopo colpa ogni momento cruciale per Albus: Ariana (e Kendra) - Gellert - Aberforth. Se con Ariana e le recriminazioni della madre mi hai straziata, devo dire che sono rimasta molto affascinata dal modo in cui hai declinato la parte con Gellert, laddove la colpa è in parte aver trovato un Dono senza di lui, ma soprattutto aver tradito le promesse che si erano scambiate da giovani. Mi è piaciuto molto ed ho trovato impattante il fatto che Silente, in preda al delirio, non veda il volto di Gellert invecchiato bensì quello del ragazzo, come se in un certo senso una parte di sé fosse ancora ferma a quel tempo.
Infine, la parte finale con Aberforth (non sono sicura di saperlo scrivere bene ancora oggi) e con Ariana che torna, in cui si ripropongono tutte le paure di Silente, con il fratello che supplica aiuto e lui che si sente incapace.
Insomma, tornando all'inizio, non leggo tante storie su Silente ma aver letto questa storia è stata una scoperta, perchè questo personaggio tanto controverso l'ho risentito vicino, grazie al modo in cui tu hai saputo raccontare il dolore che ha provato nel bere la pozione e quel senso di colpa che non va via (la fine è davvero perfetta, nel sottolineare come quella colpa non andrà mai via). Dal punto di vista stilistico, poi, mi è piaciuto davvero tanto come hai intervallato il tuo racconto a stralci del Principe Mezzosangue.
Non so se sono riuscita a fare una recensione sensata. Spero di tornare presto da te.
Un abbraccio
Fede
 

Recensore Master
17/04/21, ore 14:57

Valutazione per il contest "Che bella parola 'per sempre'" - Quarto posto (parimerito) + Vincitrice premio Miglior Storia


Grammatica e stile: 12,5/15 (7,5/10 + 5/5)
“altre voci che, adesso, si era fatte sorde e servizievoli” -> erano. -0,5.
“lo allontano con un gesto nervoso” -> allontanò. -0,5.
“Grindelwald allungo la stessa per posargli una specie di carezza” -> allungò. -0,5.
“Gli verso in bocca il contenuto del calice pieno.” -> versò. -0,5

Ti segnalo poi un errore per quanto riguarda i dialoghi. Quando il discorso continua, come in ““Avevi promesso di proteggerla, di proteggerla per sempre. Lo avevi promesso, Albus.” Proseguì” o ““E’ colpa mia.” Farfugliò lui stesso”, il verbo che regge il discorso non va messo con la maiuscola. Inoltre in questi casi sarebbe bene non usare il punto fermo, ma la virgola (o niente) -> “Lo avevi promesso, Albus,” proseguì; “E’ colpa mia,” farfugliò. Dal momento che il problema è presente in tutto il testo, l’ho contato come un errore singolo e ho tolto solo -0,5.

Errori di battitura:
E’ -> È. È un errore ripetuto nel testo, ma lo fanno in molti visto che le lettere accentate maiuscole non hanno un tasto specifico sulla tastiera, perciò ci passo sopra. Ti consiglio magari di cercare su Google tutte le combinazioni di tasti per ottenere le maiuscole accentate, si trovano sia per Mac che Windows (su cui, per esempio, la È si ottiene con Alt+0200).
“Questo…questo la ucciderà” -> manca lo spazio tra i puntini e il secondo questo.

Il tuo stile mi è piaciuto molto. Hai usato un linguaggio variegato che ha creato molte immagini suggestive e il ritmo incalzante, soprattutto nella seconda parte, mi ha tenuta incollata al testo dall’inizio alla fine.

Titolo: 3/3
Il titolo mi ha colpita subito molto e ho trovato originale il modo in cui hai giocato con la frase “sensi di colpa”: è infatti attraverso la pozione che Silente è costretto a bere che si ritrova ad affrontare i suoi demoni e il senso di colpa che ancora lo perseguita per la morte di Ariana.

Trama e originalità: 10/10
La scena nella caverna penso sia una delle più strazianti ed enigmatiche dell’intera saga, perciò ho apprezzato molto che tu abbia deciso di raccontare quello che potrebbe essere accaduto nella mente di Silente in quel breve lasso di tempo. Nella prima parte Albus viene messo di fronte alle sue colpe, prima dai genitori che lo accusano di aver lasciato morire Ariana nonostante i loro sacrifici, e poi da Grindelwald perché, alla fine, Silente aveva preferito la sua famiglia a lui. Nella seconda parte invece, a tratti quasi horror, la rabbia di Grindelwald per il tradimento del suo amico si scatena, ancora una volta, proprio contro i fratelli di Albus.
Ho trovato molto azzeccata la scelta di inserire i passi del libro in cui Silente beve la pozione, anche perché ha aiutato a contestualizzare quelle suppliche che, sebbene sia abbastanza plausibile siano riferite ai suoi fratelli, non permettono di capire che cosa stia accadendo loro concretamente nella testa di Silente.

IC: 10/10
Qui ci troviamo di fronte a un Silente diverso dal solito, un uomo fragile vittima degli errori del suo passato. Trovo che tu sia riuscita a descriverlo molto bene, mettendo in risalto il suo dolore e come questo sia in grado di esplodere totalmente incontrollato se gliene viene data la possibilità.
Di Grindelwald emerge il suo lato più sadico e crudele, scatenato anche dal dolore provocato dall’abbandono di Albus, l’unico che considerasse al suo livello e con il quale si mostrasse più umano e felice, come vediamo dal modo in cui sorride leggendo la lettera che un giovane Silente gli aveva scritto quando ancora erano amici.

Attinenza al bando: 5/5
- Sviluppo del “per sempre”: 3/3
Ci sono più “per sempre” in questa storia, che in un certo senso sono collegati tra loro: Albus aveva promesso di prendersi cura di sua sorella per sempre, ma quando ha conosciuto Grindelwald ha preferito seguire lui e i suoi ideali, fino a quando Ariana non è morta e ha scelto di tornare sui suoi passi, infrangendo la promessa che lo legava a Grindelwald. L'ultimo “per sempre”, l’unico che persiste ancora, è quello che ha causato quelle allucinazioni dolorose in Albus, ovvero quel senso di colpa che prova dal momento della morte di Ariana e che non lo abbandonerà mai.
- Uso della limitazione: 1/1
Albus Silente, deve essere presente Ariana Silente. Ariana è presente sia come cadavere all’inizio che viva alla fine – anche se Grindelwald non ce la fa restare per molto… Lei mi ha fatto molta tenerezza, anche perché credo che le parole che pronuncia siano le stesse che ha pronunciato prima di morire nella realtà, quando ha cercato di interrompere il duello tra i suoi fratelli e Grindelwald.
- Uso del genere: 1/1
Angst. Già nei libri era triste vedere Silente, sempre calmo e allegro, soccombere al dolore dei suoi rimpianti, e qui dove tale dolore è stato ampiamente sviscerato l’effetto è ancora più potente.

Gradimento personale: 5/5
Questa è la storia che ho preferito in assoluto, sia per l’argomento trattato che per il modo originale con cui l’hai fatto. Mi ha colpita da subito e più la rileggevo, più la apprezzavo, perciò non posso che farti i miei più sinceri complimenti.

Bonus: 1/1
Hai usato la coppia Albus/Grindelwald.

Totale: 46,5/49

(Recensione modificata il 21/04/2021 - 04:51 pm)

Recensore Veterano
20/03/21, ore 12:04

Mi scuso con te per il ritardo mostruoso con cui sono passata a leggere la tua storia, ma tra il lavoro e altri impicci non sono riuscita prima.
Innanzitutto ti devo confessare che io ADORO il tuo modo di scrivere.
Non è la prima volta che leggo qualcosa di tuo, e mi piace tantissimo perché sei in grado di creare delle frasi che hanno una potenza espressiva enorme: sembra quasi di essere presenti e di vivere le varie scene.
In questa os, poi, l'angst pregna talmente tanto la storia che sembra fuoriuscire dalle parole e investire il lettore.
Brava, brava, brava.
La mia storia è una " cosina " in confronto, ma lo dico senza invidia, veramente.
Ti faccio un grande in bocca al lupo per il contest di Pampa.
Spero di rivederti presto in altri concorsi qui su Efp, perché è sempre un piacere confrontarsi con autrici brave come te.
Alla prossima!
Rosa.

Recensore Master
17/02/21, ore 15:48

Tesoro, eccomi qui *^* finalmente riesco a passare a lasciare due righe a questo gioiellino, accettando la mia sconfitta al contest :P perchè seriously, hai fatto un lavoro spettacolare.
Vero, il genere era angst, ma non credevo che leggerla mi avrebbe fatto tanto male. E invece... mamma mia! Quella parte del Principe Mezzosangue è capace di inquietarmi male ogni volta, ma grazie al cielo il punto di vista esterno di Harry limita un po' il dolore (sebbene condividere le preoccupazioni di un ragazzino che non capisce cosa stia succedendo, e deve assistere impotente alle sofferenze di un adulto che ama, non sia comunque facile.)
Tu hai fatto una scelta coraggiosa nel narrare quell'episodio dal punto di vista di Silente e lo hai fatto con eleganza, profondità e originalità: si potrebbe dire che è una storia d'amore e di fantasmi. L'amore tradito di Albus da prima verso la sua famiglia - e non gli viene risparmiata la visita di nessuno di loro, da Kendra ad Ariana, colei che più di tutti è stata fin dal principio la vittima. E poi l'amore tradito verso Gellert e la loro folle causa. Ed è forse il fantasma di lui la presenza più pesante nella storia: pesa perchè le sue parole, per quanto viscide e subdole, contengono un fondo di verità. Fa davvero paura pensare che forse, se avessero preso il potere, ora il mondo non sarebbe in balia del ritorno di Voldemort. Ovvio, la situazione non sarebbe affatto migliore e Grindelwald andava fermato, ma le sue argomentazioni sono davvero ambigue e inquietanti: mi ha fatto ripensare alla voce dello stregone Saruman, del Signore degli Anelli, in grado di distorcere la verità e incantare gli ignari e deboli ascoltatori.
Adoro come ogni tua storia, e questa non fa eccezione, sia sempre intrisa di poesia e di immagini altamente evocative <3
Ho trovato il testo come sempre super fluido e corretto, e le caratterizzazioni davvero ben fatte **.

complimenti e in bocca al lupo anche se non ne hai bisogno :-*
con affetto,

Bennina

Recensore Master
13/02/21, ore 15:21

Cara buongiorno, mi presento: sono Stefy, ed è un piacere averti incontrata nell’attività di scambio del gruppo del Giardino. Questo è stato un vero e proprio viaggio nell’incubo venefico della pozione in protezione del Horcrux di Voldemort: l’atmofera è chiara fin dall’inizio, la scena ancora stampata nella mia mente con consapevolezza. Sento chiaro e lontano il dolore che si avvicina, pronto a colpir i in faccia con violenza, avvalendosi dell’angst anticipato nello specchietto della storia. Ciò che ho visto è Harry che continua a far bere dal calice Silente, ciò che tu mostri è quello che accade nella testa e nel cuore dell’uomo durante quella tortura psicologica orribile che è la trappola stessa.
Le due promesse, i suoi due “per sempre”, entrambi rotti, spezzati, mandati all’aria, si rifanno attraverso ricordi con cui può interagire ma che non può cambiare, alternati a visioni, allucinazioni vere e proprie scatenate dal suo stato alterato. Qui le sue barriere vengono meno, aprendo non un varco ma una voragine sul suo essere nascosto, su quello che mai potrà dimenticare e che per una vita intera ha tenuto per sé, a lacerarlo da dentro. Le scene sono molto vivide, e sento il dolore dell’uomo chiaro, profondo, fisico nonostante si tratti di fatto di una sorta di sogno pilotato. I dialoghi che si mischiano alle voci in sottofondo sono taglienti, pieni di rammarico e di odio, vili, vigliacchi a puntare al cuore del protagonista che non riesce a sollevare una barriera tra sé e l’immaginario, sono studiati perfettamente, cambiano a seconda di chi è che parla, e soprattutto nella parte di Grindewald, assumono austera superiorità.
Il tutto per cercare di distruggerlo da dentro.
Riuscendoci purtroppo. Le scene pesanti sono molte, sono vive, le hai descritte in modo perfettamente coerente e senza risparmiarti particolari: hanno colori, odori, hanno atmosfere vivide e sguardi… sguardi vivi e morti, sguardi che giudicano e che tagliano come le sillabe pronunciate.
Per quanto possa finire questa tortura, ha comunque tirato fuori tutto quanto, ciò che è rimasto celato ora è svelato e lo resterà per sempre. Finito il liquido, l’incubo resterà ad accompagnarlo fino alla fine dei suoi giorni.
E non c’è consapevolezza peggiore di questa.
Hai scavato senza pietà, raccontato, mostrato attraverso il dolore, il rimorso, l’incapacità di perdonarsi… è stato devastante non solo per Albus, fidati, ma anche per me, tutto ciò mi è arrivato violentemente davanti agli occhi e ha fatto male come un insieme di colpi al cuore che non possono essere guariti. La cura data all’introspezione del personaggio, agli eventi, alla sua sfera emotiva è molto alta, particolareggiata, di nota; l’ambientazione è perfetta e familiare, ma non ingombrante, rende bene il contesto e l’atmosfera. Il testo è molto gradevole a livello grafico, mostrando sogno, realtà, e parti tratte direttamente dal libro in alternanza di colori e di sistemazione. La lettura scorre, mi tiene col fiato sospeso, mi regala sensazioni negative efficaci e fa comprendere il martirio di questo uomo attraverso la sua stessa vita passata, ed i suoi rimpianti.
Sono soddisfatissima del risultato di questa tua partecipazione al contest, il prompt è stato svolto in maniera esemplare ed è coprotagonista dello stesso mago che sta subendo tutto ciò. Spero di poter tornare da queste parti presto, perché la prima impressione che ho avuto del tuo profilo è stata davvero ottima. Alla prossima cara, buon lavoro e buona ispirazione! :3

Nuovo recensore
04/02/21, ore 17:56

Ciao! Mi sono imbattuta in questa one-shot per caso e be... sono senza parole. Hai “fatto luce” su una delle parti più tristi nella vita di un personaggio iconico come Silente, con uno stile nettamente diverso, più “cupo” in un certo senso, rispetto all’originale ma hai mantenuto un senso di veridicità che personalmente apprezzo tantissimo, soprattutto sull’opera di HP.
La tua scrittura poi, così descrittiva, fitta, ma allo stesso tempo scorrevole si sposa esattamente con le parti del libro che hai riportato man mano nella storia.

Complimenti veramente ! A presto !

Recensore Master
30/01/21, ore 20:24

Ma che pomodori!! Su questa fic piovono solo applausi e urla di giubilo!
Ciuscream te l'ho già detto più di una volta ma non posso fare a meno di ripetermi: SEI PAZZESCA!
Hai una potenza lessicale indescrivibile e volgi le parole a tessere la trama della storia in modo superbo.
Io credo davvero che nella mente di Silente, mentre beveva la pozione avvelenata, sia successo ciò che hai narrato! Albus è un uomo tormentato dalle angosce del passato che sono rimaste adese alle pareti del suo cuore e che ora stilllano dolore e sangue. Grazie a te le sue parole farfugliate tra un bicchiere e un altro acquisiscono pieno significato e non posso fare a meno di soffrire per la pena che si è inflitto scegliendo di bere quel liquido maledetto! Quando si ha a che fare con la propria coscienza, con debiti non risolti e colpe infinitamente espiate, si è colti da un fuoco che arde eterno e che consuma ogni forza.
Povero Albus.
Mi chiedo cosa avrebbe rivissuto Harry bevendo la pozione come si era inizialmente offerto. La sua infima infanzia, il sacrificio di sua madre, la morte di Sirius? Anche per lui sarebbe stato un dolore infinito.
Ciuscream per l'ennesima volta mi inchino alla tua bravura.👏👏👏
(Recensione modificata il 31/01/2021 - 08:53 am)