Recensioni per
Nato servo
di ellephedre

Questa storia ha ottenuto 31 recensioni.
Positive : 29
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Master
06/02/21, ore 16:20

Ben ritrovata Elle, con un seguito che è stato interessante perché, con il continuo palleggio dei pensieri ora dell’una ora dell’altro, siamo riusciti a comprendere cosa si agiti nell’animo di entrambi i protagonisti. Abbiamo lasciato un André distrutto per ciò che aveva fatto, sapendo di meritare tutto ciò che Oscar gli avrebbe fatto, compreso il non voler più avere a che fare con lui, neppure uno sguardo diretto come sempre avevano avuto. Lui che, in quegli occhi, era sempre riuscito a leggere, con il gesto compiuto aveva annullato anni di amicizia e confidenza, di vicinanza e comprensione, anni vissuti insieme a lei e per lei. Nonostante lo stallo in cui ambedue si trovano André, interrogato dal Generale sulle intenzioni di Oscar, non ha voluto tradire alcun pensiero. Oscar deve poter decidere della sua vita, come sempre ha fatto, anche se questa nuova situazione dovesse portarla per sempre lontana da lui. Pensieri che non abbandonano André neanche quando Oscar, in poche succinte parole, gli comunica di voler trascorrere in solitudine il periodo che precede il nuovo incarico in Normandia. E qui Oscar ha la possibilità di ascoltarsi e riflettere su quella lunga convivenza, sul perché di certe cose, pur rimanendo nell’incredulità di aver indotto in André un sentimento che fosse di puro amore e non semplicemente una fraterna amicizia, pensando che, anche lui, fosse convinto che lei, pur essendo una donna, potesse manifestarsi agli altri come un uomo. Che assurdità, ma almeno in questo suo pensare era stata sempre libera di fare e dire ciò che le passava per la mente. Nel corso degli anni aveva anche provato a fare domande molto più personali ad André, ricevendo sempre però delle mezze verità, ammissioni vaghe. E ora mettendo insieme i tanti sassolini disseminati lungo la strada da loro percorsa, cominciava a capire che André era un uomo che aveva visto altro in lei, era andato oltre il soldato che era stato cresciuto. Piacevole l’inserimento, penso del tutto inventato, del loro dialogare nell’età adolescenziale, che forse aiuta a farsi un quadro più ampio del loro vivere, e vivere insieme. Intanto mentre Oscar è in Normandia, André sta trascinando la sua vita in questo momento cruciale per lui. Passa le serate ad ubriacarsi, cosa che sempre mi ha dato un senso di pena, che un uomo come lui dovesse cercare di annullarsi per mezzo dell’alcool. Ma ecco che i suoi pensieri, essendo costantemente rivolti a lei e al suo benessere, trovano l’espediente per esserle ancora vicino, per continuare a vederla, per quel poco che la vista glielo consentirà, e soprattutto per proteggerla come sempre aveva fatto nella sua vita, divenendone lo scopo principale, dopo l’amarla. Quando Oscar se lo trova arruolato fra gli uomini dei soldati della guardia non può che fare buon viso a cattivo gioco, ribadendogli in privato che voleva che lui la lasciasse al suo destino da uomo, come aveva deciso che sarebbe stato. Per lui è una opportunità l’arruolamento, per poterla ancora considerare l’amica degli anni andati, che mai gli aveva ordinato qualcosa, ma era sempre stata l’unica ad ascoltare i ragionamenti più pacati che faceva. Ora André sarebbe stato veramente obbligato, in quanto soldato, a prendere quegli ordini che lei mai aveva voluto dargli, permettendogli così di sentirsi ancora utile, ancora uomo, con accanto il suo sogno d’amore, restituendogli quella parvenza di normalità che per lui significa felicità, perché è ancora accanto a lei, la può vedere nella sua sfolgorante bellezza anche se non potrà mai essere sua. Mi piace il corso che stai dando alla storia, volendo addentrarti nei pensieri dei personaggi per scoprirli sempre un poco di più. Attendo pertanto il seguito, e mi scuso per essermi lasciata prendere la mano dal commento. A presto!

Recensore Master
06/02/21, ore 15:20

I pensieri dei due nostri sono coerenti nel loro dipanarsi: Oscar è combattuta tra l'affetto dei ricordi e la tremenda ferita di quella notte; André è martoriato dal senso di colpa, quasi fino all'autodistruzione.

Nuovo recensore
06/02/21, ore 11:39

Io mi domando come fai a dare vita alle emozioni di un personaggio che non è neanche nato da te. Elle hai proprio un grande talento, mi stai facendo piangere 😭😭😭 povero André💔💔💔

Recensore Master
06/02/21, ore 09:27

Buongiorno gentile autrice, ho letto la tua storia e mi devo complimentare con te , giustamente come ti è stato già detto il linguaggio usato è molto pertinente , non è edulcorato, enfatico, ma lascia intravedere appieno la disperazione, l' angoscia e il tormento che alberga nell' animo di André e culmina con l' episodio 28. La paura di rimanere cieco e quella forse più grande di perdere la donna che ama. Lo strappo però a mio avviso non fu una violenza "voluta" nella colluttazione avviene ,però io non vedo un André che si accanisce e le strappa le fasce dal petto.....molto più semplicemente lei non le portava dunque è stata una casualità non il gesto di un maniaco. Al di là di questo, non vi è traccia nell" anime e nemmeno nel manga che lei portasse delle" bende" per opprimere il seno, anche perché, per la natura del suo incarico militare e gli allenanenti che la tenevano sempre impegnata, era ben difficile che riuscisse a tenere sempre stretto il busto, e se ciò fosse stato vero, non so quanto avrebbe resistito senza soffrirne e anche svenire ad un certo punto.... sostengo piuttosto il fatto che lei portasse la prima misura oppure la seconda scarsa, sicuramente quando metteva l'uniforme avrà indossato un indumento contenitivo che la facesse sembrare completamente piatta, ma non certamente nulla di ingombrante o coercitivo tipo il film " Viola di mare" ma lì le intenzioni erano altre.
Il primo capitolo, in linea generale mi era piaciuto e secondo me era meglio se rimaneva unico: su André sei stata molto IC , non così su Oscar e mi dispiace molto perché, ripeto il tuo modo di esporre è interessante, affascinante,lineare e deciso . Difficile sostenere che André amasse Oscar da quando aveva 14 anni, ho sempre interpretato quella frase " Per vent' anni ho vissuto con te, per te, io ti amo, credo di averti sempre amato" come la risposta alla frase di Oscar " Sono passati 23 anni crescevo come un maschio eccetera "dunque a mio avviso lui intende proprio di averla amata fin da piccola, fin da quando, come nell' episodio citato, da bambini misuravano le loro altezze . Un' altra piccola imprecisione (o forse non ho capito io)in un passaggio scrivi che la governante la chiamava madamigella da bambina, invece, come sappiamo, si presume che fino a 8,9 anni lei non sapesse nemmeno di essere una femmina (desidero una tua risposta, se possibile). Alla fine, e forse questa è la parte che meno mi è andata a genio, il fatto che Oscar a 17 anni facesse ad André certi discorsi sulla sessualità. Non perché non potesse o volesse farglieli , nulla glielo vietava, sia chiaro, tuttavia, vuoi per il suo carattere riservato, vuoi per la totale dedizione verso la giovane principessa e l' obbligo morale/ militare di starle accanto in ogni momento, che per André quel periodo della sua adolescenza fu particolarmente difficile perché sentiva la mancanza dell'amica e la gioia di condividere con lei, il suo segreto amore, tanti momenti di gioco , di svago e di avventura. Per tutte queste motivazioni, il mio giudizio complessivo della fiction è neutro. Spero di rileggerti ancora in una storia ooc perché hai un bel modo di scrivere.
Buona giornata
(Recensione modificata il 06/02/2021 - 09:34 am)
P.S. risposta breve : grazie del commento ritengo la caratterizzazione dei personaggio ooc soprattutto Oscar perché lei non dimostrava tutta questa confidenza con nessuno, soprattutto con André il quale specie durante l'adolescenza si sentiva escluso dal suo nuovo "mondo" ed era geloso di Maria Antonietta.Credo che lei all'epoca non pensasse affatto alla sessualità o all' attrazione fisica.
Per quanto riguarda gli anni , in effetti è vero, ci sono delle (più o meno ) grosse incongruenze anche fra manga e anime. L' unica cosa che certamente si sa , è che lo "strappo "della camicia avvenne nel marzo del 1788 Oscar aveva 32 anni André 33e mezzo.
Se pensi di aggiungere capitoli a questa storia , seguendolo la tua fantasia personale e i tuoi sentimenti,sarà una storia ooc, ne ho lette parecchie anche molto carine.
Edit; Sono molto precisa e concreta nonché pignola sui caratteri originali questo è vero, ma seguo sempre la linea dell'anime o del manga e mi rifaccio al comportamento e l' atteggiamento chiuso se non addirittura aggressivo che Oscar dimostrò verso André in larga parte dell'opera VnB.
(Recensione modificata il 08/03/2021 - 05:22 pm)

Recensore Junior
06/02/21, ore 08:54

Scritto molto bene. Ma qui è chiara l'impossibilità dei sentimenti di Oscar, che prova rabbia e pena per Andre, di poterlo ricambiare. Vuole che André si sposi e che smetta di pensare a lei. Lei, che non si sente una donna ma un vero uomo. Lei che ha capito l'impossibilità dei sentimenti che credeva di provare per Fersen, gli stessi che ora rimprovera ad André. Oscar ora è consapevole di non avere mai amato veramente Fersen, di essemsersi invaghita solo di lui e che comunque non avrebbe avuto un futuro con il conte svedese.
Ma è una donna che no vuole amare, non vuole nemmeno pensare alla fisicità dell'amore, cosa per lei orribile e disgustosa. Non si sente donna, forse nemmeno un uomo, ma un essere asessuato e senza pulsioni. Io penso che non sia così, ma in questa narrazione lo trovo abbastanza logico. Oscar é una persona che vuole essere lasciata in pace nella sua apatia dei sentimenti e della sua inesistente sessualità. Perché non darle ragione in qualche modo?
Qui si sente tutta l'impossibilità di un futuro per la coppia che amo, Oscar e André.
Mi sembrerebbe irrealistico che Oscar di innamorasse di André di lì a poco tempo(come nellanime), perché questo farebbe supporre che lei lo amasse già senza mai confessarlo. Mentre in questa narrazione lo dice apertamente che non lo ama e lo considera solo un (ex) amico, addirittura sperando che lui si sposi.
Troverei più logico che André imparasse a superare il dolore, se ne facesse una ragione e voltasse strada trovando un'altra donna, innamorandosene e firmasse una famiglia, ricollega dosi al titolo iniziale, ossia essere amici, considerare Oscar un uomo come lui e far scorrere le loro vite in parallelo, anche se questo con la rivoluzione non sarebbe stato possibile.
Sarebbe interessante da sviluppare che dopo il dolore per la proposta di Girodelle André, toccato il fondo, inizi a risalire trovando la donna giusta da farlo capitolare, una donna che lo ami davvero, che gli faccia dimenticare tutto il dolore patito e che gli faccia vedere Oscar in un altra maniera, solo l'amico con cui è cresciuto, non una donna ma un uomo come lui.
Il guaio sarebbe se Oscar si innamorasse lui(cosa che reputo impossibile, come nelle riflessioni che qui ha fatto), sarebbe tragico
Ti accorgi finalmente di amare qualcuno che ti amava da tutta una vita, ma questo qualcuno non ti ama più e ha trovato qualcun'altra. Sarebbe il fallimento di tutta un intera vita e sarebbe difficile poi da sopportare. Anche per una come Oscar.
Spero invece per André tu possa dargli un po' di felicità (basta vederlo così derelitto, mi fa male al cuore) e e mi auguro che questa Oscar possa rimanere sola e tormentata da quello che poteva avere.
Sarebbe davvero molto interessante.
(Recensione modificata il 06/02/2021 - 10:41 am)

Recensore Veterano
04/02/21, ore 23:10

Fanfic Bella e introspettiva. Mi è piaciuta molto. Mi piacerebbe vedere la scena  anche dal punto di vista di Oscar.
spero che scriverai anche della reazione di Andre' alla proposta di matrimonio di Girodelle.
ancora complimenti!

Nuovo recensore
03/02/21, ore 21:45

Bella introspezione. Per me che conosco Oscar da quando ero piccola è bello rileggere André da questo punto di vista. Una piccola cosa che forse non sai, nel fumetto originale Versailles no bara, fortunatamente i due hanno vissuto un po’ di più il loro amore

Recensore Veterano
02/02/21, ore 22:45

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
La storia monocapitolo più degna dell'introspezione che si possa associare al personaggio di Andrè, nei dettagli dell'episodio n. 28 dell'anime.
Viene risaltata tutta la sua ormai radicata rassegnazione nel suo status di servo, dall'infanzia alll'età adulta, condizione che lui stesso ormai accetta umilmente in quanto unica occasione per poter vivere quotidianamente accanto alla donna amata, nella speranza di non doverla mai sapere pretesa in sposa ad un nobile.

La storia si apre poi in una seconda parte dove si torna al presente, ovvero alla tanto rinomata scena della dichiarazione d'amore ad Oscar, ma senza edulcorazioni o romanticismi, lasciando spazio solo alla spontaneità dei dialoghi.

Recensore Master
02/02/21, ore 11:04

Gentile Autrice, mi associo a chi mi ha preceduto nel darti il benvenuto in questo fandom, con uno scritto molto intenso, nel quale abbiamo potuto ascoltare il fluire dei pensieri di André, che però non abbiamo avuto l’occasione di poter sentire nella versione dell’anime. E’ stato un momento cruciale per André sapere che Oscar, la sua Oscar, non avrebbe più avuto bisogno di lui, e qualcosa dentro di lui si è rotto, andandosi a schiantare in quella vita vissuta insieme, come se fossero uguali anche se non lo erano. André aveva ben presente cosa fosse stata la sua vita vicino ad Oscar, possibile solo perché lui era stato predisposto ad essere l’attendente di una donna che era stata cresciuta come un uomo. Mai gli sarebbe stato possibile vivere a così stretto contatto con una donna nobile. Questa sua vita però lo ha condannato a non poter essere considerato un nobile e nemmeno uno facente parte del popolo. Ma a lui questa condizione non ha mai pesato, poiché con il tempo aveva imparato, oltre che ad apprezzare la donna che si nascondeva dentro al soldato, ad amare la donna vera e propria che esisteva. Alle parole distaccate e dure di Oscar, il suo cuore deve essersi schiantato in mille pezzi e la reazione è stata di pura prevaricazione, volendo farla sentire inerme, cercando di cancellare un abisso che vedeva aprirsi davanti a sé come una voragine che lo avrebbe inghiottito, non avendo più la possibilità di viverle a fianco. La disperazione, anche per la sua imminente cecità, ha dato il colpo di grazia e la reazione è stata devastante e incontrollata, gettandolo in una disperazione ancora più profonda. Dopo, quasi non si riconosce neanche, gli restano solo le lacrime a cercare di lavare un atto che mai avrebbe pensato di perpetrare all’essere che amava più di tutti, ascoltando anche le lacrime di Oscar, che devono essergli sembrate come lava incandescente che gli incideva l’animo. Una riflessione di André insieme ad una rivisitazione del discorso di rose e lillà molto ben riuscita e che meriterebbe di essere seguita dai pensieri che, di certo, avranno imperversato nella mente di Oscar dopo quanto era accaduto, soprattutto trattandosi della persona della quale si era sempre fidata più di chiunque altra, e soprattutto dopo aver udito dalla sua voce, incrinata dal rimorso, quanto amore avesse nutrito nei suoi confronti. Certamente anche Oscar avrà iniziato a ripensare all’accaduto e sarebbe interessante vedere come lo abbia vissuto nei momenti subito successivi.
Complimenti e spero di rileggerti presto, magari con un seguito!

Recensore Veterano
01/02/21, ore 23:15

Per essere la tua prima fanfic, io ti dico, è la più spontanea che abbia mai letto sulla sera dello strappo della camicia.

Hai accentuato e descritto in maniera semplice e genuina quello che ha separato due persone di rango diverso, questa sensazione di inferiorità e inadeguatezza di André nei confronti di Oscar, il suo doversi accontentare di tutto questo in quanto unico modo per stare accanto a lei, nella speranza quotidiana che lei non diventi tutto a un tratto la sposa di alcun minaccioso pretendente.

La prima parte mi è piaciuta moltissimo perché parecchio introspettiva, dopodiché alla frase «non avrò più bisogno del tuo aiuto, Andrè.» il lettore fa un salto immediato al presente dell'ep. 28.

Molto originale, i miei complimenti!

Recensore Master
01/02/21, ore 02:10

Cara autrice,
Benvenuta sul fandom!
Molto potente questo tuo racconto, giustamente sintonizzato sulla portata dei fatti narrati.
Forse un titolo non del tutto corrispondente alla realtà della condizione sociale di Andrè.
Egli non era un servo, quanto piuttosto un affiliato alla famiglia Jarjayes. Infatti nessuno poi gli impedisce di diventar soldato, cosa che un servo difficilmente avrebbe potuto fare.
Realtà che comunque non intacca l' impossibilità di Andrè ad avere accessibilità sentimentale nei riguardi di Oscar, posta ad un livello infinitamente a lui superiore e rapporto inammissibile per le regole dell' Ancien Regime.
Io non posso che complimentarmi con te e con le tue consistenti capacità narrative. Avrei però anche una proposta da farti... Proprio per tali capacità, perché mai dimostrare ancora ciò che già ci hai dimostrato tanto bene?! Invece di raccontare ancora dei dolori di Andrè, perché non affrontare questo stesso episodio dalla parte di Oscar? Perché non provare a dare voce anche ai patimenti interiori del personaggio femminile principale di Lady Oscar?!
Caramente - L. MMXV

Recensore Junior
01/02/21, ore 01:42

Spero di leggere un altro racconto come questo non male...

Recensore Junior
31/01/21, ore 22:58

Scrivi ti prego! sei stata bravissima.Mi è piaciuto molto.coinvolgente! prova a sviluppare le idee che hai accennato sono sicura che ne uscirà qualcosa di interessante!

Recensore Junior
31/01/21, ore 21:15

Bel lavoro. Poche fanfiction riescono bene a scavare nel dramma interiore di Andrè, quella condizione di servo privilegiato che lo costringe a una vita snervante, fianco a fianco alla dua padrona senza poter mai arrivare davvero a lei. Amica sorella sì ma fino a un certo punto perché, soprattutto nell'anime, quello scudo invisibile ma infrangibile che separa i due si percepisce eccome. Raramente ho letto fanfictions capaci di rendere bene questa condizione che è il fulcro della storia, la storia personale di Oscar e Andrè e la storia del popolo francese diviso in classi sociali implacahilmente separate, da cui non è dato a nessuno emanciparsi. Sarebbe bello se volessi continuare ad approfondire questo aspetto. Complimenti.

Recensore Master
31/01/21, ore 16:54

Quel gesto terribile ed imperdonabile di André! L'unico gesto orribile della sua vita. Oscar è stata troppo buona a perdonarlo, la violenza di genere non ha giustificazioni! Scusa, ma non ho capito se la storia è finita o no.