Ciao! Sembra strano, ma riesco a tornare fra le pagine di questa long soltanto adesso. Lasciami dire che il capitolo nella sua interezza mi è piaciuto, e ho trovato molto tenera la scena di Hope che pronuncia il nome della sorella, anche se solo in parte, ma non c'è da preoccuparsi, imparerà. Per quando riguarda il resto, anche la visita con la psicologa è stata trattata benissimo, così come, fra l'altro, il profilo psicologico di tutti i personaggi in generale. In questo te la cavi molto bene, non sto a ripetertelo, sappi solo che lo penso. Si vede che nello scrivere questo capitolo ti sei impegnata, e come in tanti altri casi, il titolo non poteva essere migliore. Complimenti, continuo a leggere sperando di non interrompermi come le altre volte,

Emmastory :)

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La situazione in cui si trova Mackenzie è molto delicata ed è pienamente comprensibile l'agitazione dei genitori, che non hanno motivo di sentirsi in colpa: ciò che possono fare per le loro bambine cercano sempre di compierlo, sono dei genitori insostituibili.
Il dialogo tra Mac e Catherine fa emergere l'utilità di intraprendere un percorso di psicoterapia e la convinzione che anche nelle battaglie più dure non si è mai da soli ed è proprio questo fattore, come sottolinea la psicologa, a rendere coraggiosi. E' la consapevolezza di aver bisogno di aiuto per riprendere in mano la propria vita a rendere gli essere umani forti, per quanto siano fragili, ma è proprio l'unione a fare la forza.
Hope è sempre così dolce, anche quando si interroga sulle negazioni della mamma e pone delle domande, tipiche della fanciullezza che sta vivendo, che la spinge a scoprire poco per giorno il mondo che la circonda.
E' importante sensibilizzare i bambini, fin dalla scuola elementare, riguardo a temi che purtroppo accadono all'ordine del giorno, come il bullismo, che Mackenzie ha vissuto in prima persona. Solo facendo apprendere le conseguenze di queste deplorevoli azioni i bambini potranno crescere con la consapevolezza che umiliare il prossimo è sbagliato.
Al giorno d'oggi, gli atti di bullismo si svolgono anche attraverso piattaforme tecnologiche, in particolare sui social network e questo fenomeno è in costante aumento e ha provocato già migliaia di vittime in tutti il mondo, dai bambini agli adolescenti. Mi fa piacere che sia stato trattato anche questo tema. Io ho partecipato a molti incontri di questo genere, soprattutto quando frequentavo la scuola media, durante i quali alcuni esponenti della Polizia Postale ci fornivano consigli utili a non essere abbindolati su Internet e come denunciare in caso di bullismo e violazione della privacy.
Anche io, come Mac, spero che tutto prosegua per il meglio e che in questo percorso in salita fatto di insidie e anfratti possa esserci spazio anche per una discesa, per provare quella spensieratezza che si merita.
Glielo auguro di cuore.

Mi era mancato tanto leggere Cuore di mamma; come sempre sai emozionare e coinvolgere, non ti smentisci mai!
Complimenti!
Non preoccuparti per quando riuscirai ad aggiornare, noi ti aspettiamo.

Arianna

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