Recensioni per
Nato servo
di ellephedre
Molto intensi questi primi due capitoli, è un peccato che tu l’abbia continuata |
Ciao Ellephedre spero che prima o poi continuerai questa storia perché è veramente emozionante nonostante tu abbia riproposto degli episodi dell'anime. Infatti il bello è stato inserire degli avvenimenti che possono essere accaduti di cui noi non siamo a conoscenza. Ora mi è rimasta la curiosità di cosa avevi in serbo di scrivere, del loro confronto, il tassello del matrimonio ecc. Sarebbe un peccato abbandonare questa ff . Spero a presto. |
Ciao Elle! Sono rimasta piacevolmente colpita quando ho visto che hai iniziato a scrivere su Lady Oscar...sono felicissima perché so che ne uscirà una storia strepitosa! Non vedo l’ora di vedere come svilupperai la storia! Ma ripeto: sarà strepitosa, perché le tue idee e il tuo modo di scrivere sono così originali, intensi e mai banali! Aspetto con ansia il prossimo capitolo! Grazie ancora perché ci fai volare in un mare di emozioni con ogni tuo singolo capitolo! |
Cara Ellephedre, sono contenta che tu abbia continuato la storia. |
Sono felice che sia nelle tue intenzioni continuare la storia: è ben scritta, introspettiva e secondo me sei molto brava a inserire momenti estranei alla storia originale senza stravolgere i caratteri e, cosa che apprezzo molto, contestualizzando i dialoghi a come potevano svolgersi nel 1700. La curiosità di Oscar, sempre diretta, sui dettagli dell'atto sessuale, la cui unica esperienza si basa sull'osservazione del mondo animale che aveva sotto gli occhi, è secondo me molto calzante con l'epoca, e fa quasi tenerezza Andrè con la sua ritrosia, anche l'originale non è mai "spaccone" a riguardo e poi...è sempre consapevole di stare parlando con una ragazza... |
Elle a dirla tutta quella scena è stampata nella mia testa, ero rimasta delusa da come l'avevano finita. |
Non ripeterò le considerazioni già fatte, e ancora valide, nella recensione al capitolo precedente. Ribadisco che a mio parere sei rimasta perfettamente IC. |
Questa storia mi sta piacendo davvero, davvero molto. Seguire il corso dei pensieri di André durante la scena de "la rosa e il lillà" è stato come fare un viaggio nell'animo del personaggio, nelle sue motivazioni più profonde, nel suo dolore che nulla giustifica e tutto spiega. Nella serie, dobbiamo fare uno sforzo di immedesimazione per comprendere il perché delle sue azioni e non è scontato riuscirci, di primo acchito. André quasi non lo vediamo, prima che confessi il suo amore. Ne vediamo le mani, il corpo, di spalle, il suo occhio che si spalanca, attonito, e poi lo vediamo crollare, piangere e confessare ciò che la tua bellissima introspezione ci fa scorrere davanti agli occhi, in un flusso di coscienza mai enfatico, mai stucchevole, ma carico di autenticità e profondità. La seconda parte, se possibile, mi è piaciuta ancora di più della prima. Quanta umanità hai dato a Oscar! Com'è umano, infatti, pensare: "come hai potuto innamorarti di me? Eri il mio unico amico." Perché sapere che il tuo amico prova questi sentimenti per te, che tu non ricambi, genera inevitabilmente un senso di "tradimento". Come se a essere tradita fosse proprio quell'amicizia così profonda, lunga e importante. Sappiamo, il narratore stesso ce lo esplicita, che Oscar, a questo punto della storia, non ricambia l'amore di André. Sarà molto bello seguirti mentre ci mostri come i suoi sentimenti evolveranno e perché o se, semplicemente, prenderà coscienza di qualcosa di celato dentro di sé. In ogni caso, colpita come sono dalla tua capacità introspettiva ed espressiva, sono pronta a proseguire il viaggio! Un'ultima cosa: sei riuscita a farmi leggere i pensieri di André con la sua voce, in particolare: |
Bella anche questo tralcio di storia. Se cinturerai confido in te e so che mi farai provare nel finale le stesse emozioni che mi ha dato l’anime. Le stesse lacrime che a distanza di anni ancora arrivano sui quattro episodi finali di esso. Continua così |
Buonasera Ellephedre, prima di tutto ti do il mio benvenuto su questo fandom e poi ti porgo i miei più sinceri complimenti per questi primi due capitoli della tua nuova storia. |
Un secondo capitolo ancora più bello, perché stavolta conosciamo il punto vista di Oscar, e le sue impressioni in merito a quanto accaduto quella sera, e al ritrovamento inaspettato in caserma. |
Ben ritrovata Elle, con un seguito che è stato interessante perché, con il continuo palleggio dei pensieri ora dell’una ora dell’altro, siamo riusciti a comprendere cosa si agiti nell’animo di entrambi i protagonisti. Abbiamo lasciato un André distrutto per ciò che aveva fatto, sapendo di meritare tutto ciò che Oscar gli avrebbe fatto, compreso il non voler più avere a che fare con lui, neppure uno sguardo diretto come sempre avevano avuto. Lui che, in quegli occhi, era sempre riuscito a leggere, con il gesto compiuto aveva annullato anni di amicizia e confidenza, di vicinanza e comprensione, anni vissuti insieme a lei e per lei. Nonostante lo stallo in cui ambedue si trovano André, interrogato dal Generale sulle intenzioni di Oscar, non ha voluto tradire alcun pensiero. Oscar deve poter decidere della sua vita, come sempre ha fatto, anche se questa nuova situazione dovesse portarla per sempre lontana da lui. Pensieri che non abbandonano André neanche quando Oscar, in poche succinte parole, gli comunica di voler trascorrere in solitudine il periodo che precede il nuovo incarico in Normandia. E qui Oscar ha la possibilità di ascoltarsi e riflettere su quella lunga convivenza, sul perché di certe cose, pur rimanendo nell’incredulità di aver indotto in André un sentimento che fosse di puro amore e non semplicemente una fraterna amicizia, pensando che, anche lui, fosse convinto che lei, pur essendo una donna, potesse manifestarsi agli altri come un uomo. Che assurdità, ma almeno in questo suo pensare era stata sempre libera di fare e dire ciò che le passava per la mente. Nel corso degli anni aveva anche provato a fare domande molto più personali ad André, ricevendo sempre però delle mezze verità, ammissioni vaghe. E ora mettendo insieme i tanti sassolini disseminati lungo la strada da loro percorsa, cominciava a capire che André era un uomo che aveva visto altro in lei, era andato oltre il soldato che era stato cresciuto. Piacevole l’inserimento, penso del tutto inventato, del loro dialogare nell’età adolescenziale, che forse aiuta a farsi un quadro più ampio del loro vivere, e vivere insieme. Intanto mentre Oscar è in Normandia, André sta trascinando la sua vita in questo momento cruciale per lui. Passa le serate ad ubriacarsi, cosa che sempre mi ha dato un senso di pena, che un uomo come lui dovesse cercare di annullarsi per mezzo dell’alcool. Ma ecco che i suoi pensieri, essendo costantemente rivolti a lei e al suo benessere, trovano l’espediente per esserle ancora vicino, per continuare a vederla, per quel poco che la vista glielo consentirà, e soprattutto per proteggerla come sempre aveva fatto nella sua vita, divenendone lo scopo principale, dopo l’amarla. Quando Oscar se lo trova arruolato fra gli uomini dei soldati della guardia non può che fare buon viso a cattivo gioco, ribadendogli in privato che voleva che lui la lasciasse al suo destino da uomo, come aveva deciso che sarebbe stato. Per lui è una opportunità l’arruolamento, per poterla ancora considerare l’amica degli anni andati, che mai gli aveva ordinato qualcosa, ma era sempre stata l’unica ad ascoltare i ragionamenti più pacati che faceva. Ora André sarebbe stato veramente obbligato, in quanto soldato, a prendere quegli ordini che lei mai aveva voluto dargli, permettendogli così di sentirsi ancora utile, ancora uomo, con accanto il suo sogno d’amore, restituendogli quella parvenza di normalità che per lui significa felicità, perché è ancora accanto a lei, la può vedere nella sua sfolgorante bellezza anche se non potrà mai essere sua. Mi piace il corso che stai dando alla storia, volendo addentrarti nei pensieri dei personaggi per scoprirli sempre un poco di più. Attendo pertanto il seguito, e mi scuso per essermi lasciata prendere la mano dal commento. A presto! |
I pensieri dei due nostri sono coerenti nel loro dipanarsi: Oscar è combattuta tra l'affetto dei ricordi e la tremenda ferita di quella notte; André è martoriato dal senso di colpa, quasi fino all'autodistruzione. |
Buongiorno gentile autrice, ho letto la tua storia e mi devo complimentare con te , giustamente come ti è stato già detto il linguaggio usato è molto pertinente , non è edulcorato, enfatico, ma lascia intravedere appieno la disperazione, l' angoscia e il tormento che alberga nell' animo di André e culmina con l' episodio 28. La paura di rimanere cieco e quella forse più grande di perdere la donna che ama. Lo strappo però a mio avviso non fu una violenza "voluta" nella colluttazione avviene ,però io non vedo un André che si accanisce e le strappa le fasce dal petto.....molto più semplicemente lei non le portava dunque è stata una casualità non il gesto di un maniaco. Al di là di questo, non vi è traccia nell" anime e nemmeno nel manga che lei portasse delle" bende" per opprimere il seno, anche perché, per la natura del suo incarico militare e gli allenanenti che la tenevano sempre impegnata, era ben difficile che riuscisse a tenere sempre stretto il busto, e se ciò fosse stato vero, non so quanto avrebbe resistito senza soffrirne e anche svenire ad un certo punto.... sostengo piuttosto il fatto che lei portasse la prima misura oppure la seconda scarsa, sicuramente quando metteva l'uniforme avrà indossato un indumento contenitivo che la facesse sembrare completamente piatta, ma non certamente nulla di ingombrante o coercitivo tipo il film " Viola di mare" ma lì le intenzioni erano altre. |
Scritto molto bene. Ma qui è chiara l'impossibilità dei sentimenti di Oscar, che prova rabbia e pena per Andre, di poterlo ricambiare. Vuole che André si sposi e che smetta di pensare a lei. Lei, che non si sente una donna ma un vero uomo. Lei che ha capito l'impossibilità dei sentimenti che credeva di provare per Fersen, gli stessi che ora rimprovera ad André. Oscar ora è consapevole di non avere mai amato veramente Fersen, di essemsersi invaghita solo di lui e che comunque non avrebbe avuto un futuro con il conte svedese. |