Recensioni per
Agosto, dicembre, agosto
di mystery_koopa

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/05/21, ore 09:47

Quarto classificato 

mystery_koopa
 
 
Media: 46.33
 
Tot (1): 45.5/50
 
Tot (2): 46.5/50
 
Tot (3): 47/50

 
 
(1)
 
Sabbia e ceneri
 
Tot: 45.5/50

 
 
Titolo: 1.5/2
Il titolo mi piace e non mi piace. Svolge il suo lavoro e lo fa egregiamente, sono elementi presenti nel testo, anche se non in maniera preponderante – secondo me, il vero peccato (anche se non fa parte della valutazione) è che il titolo della storia oscuri ogni altro titolo dei capitoli, perché l’ho trovato veramente meraviglioso.
 
Grammatica e Stile: 14/15 (divisi in 10/10 e 4/5)
Non ho riscontrato problematiche di tipo grammaticale all’interno del testo, cosa che come altre tue opere lascia trasparire una cura non indifferente.
Ho avuto qualche problematica in più sullo stile, a questo giro, specialmente in due punti particolari.
 

  • A volte le virgole sono messe in una posizione che non posso dire essere particolarmente scorretta ma che, foneticamente, si rivela innecessaria. Ti riporto un esempio:
 
I lineamenti dolci del suo viso mi ispiravano simpatia, e, → questo è un esempio di quanto dicevo sopra. La posizione della virgola non è scorretta ma, foneticamente, si rivela innecessaria e contribuisce a creare un ritmo quasi spiacevole, leggendo la storia ad alta voce.
 
  • La seconda problematica riguarda alcune frasi, dove mi sono persa a causa dell’elenco progressivo di una serie di azioni del protagonista che avvengono tutte di seguito, senza lasciare al lettore il tempo materiale di riflettere sull’introspezione.
Ti riporto anche qui un esempio:
 
Mi alzai faticosamente e mi incamminai verso il bar del lido, ormai chiuso. Percepii le gambe pesanti, e poi, improvvisamente, un freddo interiore, senza capire da dove provenisse. A metà del percorso raggiunsi la postazione in cui era stato allestito il falò, ormai ridotta a un cumulo di braci e ceneri. Ne riempii il pugno, lasciandole poi ricadere fino a mescolarsi con la sabbia. Mi sentivo allo stesso modo: bruciato, ormai inutile. Legato a un elemento a cui non appartenevo. → come vedi, l’effetto è quasi cantilenante, sicuramente difetta leggermente di introspezione. Non so, non sono convinta.
 
Nel complesso, comunque, la storia è sicuramente scritta molto bene e si fa leggere, quindi complimenti.
 
Trama: 3/3
La trama non mi è dispiaciuta: è uno spaccato interessante – purtroppo fortemente limitato dal limite di parole, così basso – dell’adolescenza di un ragazzo, Cesare, che è un po’ il prototipo standard di ragazzo timido e sarcastico. Nel complesso, ti devo dire, non è una brutta trama – sicuramente si fa leggere senza fatica ed è un simpatico momento di due adolescenti comunque.
Insomma, di base funziona: le mie perplessità te le lascio più avanti.
 
Originalità: 5/5
Devo dire che, per usare un linguaggio da giovani, ci sta. È uno spaccato molto interessante e che lascia intendere parecchio sui protagonisti – e, da questo punto di vista, devo dire che ti piace mettermi in difficoltà: perché dici così poche cose in così poche parole, da costringermi a dirlo.
“Io, una storia così, non l’ho mai letta”: perché, di base, io adoro le storie romantiche ma di slash ho sempre letto solo roba molto dramatic, mentre la tua scorre molto veloce e, nel complesso, si rivela piacevole da leggere.
Ha una sua originalità, che non è esplicita ma più implicita, e che personalmente ho apprezzato parecchio – personalmente giusto l’originalità non la amo ma la comprendo, passiamo invece alle cose in cui sono rimasta meno convinta.
 
Caratterizzazione dei personaggi: 9.5/10
La caratterizzazione è ottima. Sebbene tu avessi davvero poco spazio, sei riuscito a far emergere con chiarezza i connotati principali dei personaggi: Cesare è molto ben tratteggiato – sì, anche io lo prenderei a schiaffi, te lo confesso – ed emerge con chiarezza parola dopo parola, in un quadro che ritengo essere assolutamente ben delineato.
Nel complesso, sono personaggi di cui si può dire tanto – ma, al contempo, di cui si sa molto poco. Quel che non mi convince non è tanto Cesare, che riesce a ritagliarsi un proprio degno spazio all’interno della storia, così come nel suo rapporto sia con Alex ma anche con Massimo. Detto questo, io penso che ci stia il fatto che Alex non venga approfondito, dato che è chiaramente un personaggio di contorno.
Sono leggermente più delusa da Massimo: l’ultima scena è quasi forzata, non si comprendono i perché e i per come di questa improvvisa liason dei due. Cioè, premettendo che credo (eccome se ci credo) nel colpo di fulmine, qui mi è sembrato tutto un po’ affrettato.
Comunque, ti faccio i miei complimenti per Cesare, che è sicuramente un personaggio ben caratterizzato.
 
Gradimento personale: 9/10
La storia mi è piaciuta parecchio, ma decisamente non è la mia preferita né della tua produzione letteraria né di questo contest. Ti stimo molto come autore, e questo penso tu ormai lo sappia, ma a questo giro sono rimasta non completamente soddisfatta della lettura – dove sono quei sentimenti così sferzanti che solitamente inserisci nelle tue storie?
La trama e l’idea sono buone, ma personalmente “preferisco altro” e non intendo angst, perché anche il romance mi piace, semplicemente ho trovato questa storia un po’ sottotono rispetto a quel che so che potresti dare.
Ho già elencato i lati per me negativi e/o positivi dei questa storia, quindi cerco di non ripetermi: semplicemente è la classica storia che leggo, ma su cui non rifletto molto a posteriori, mi ha lasciata abbastanza indifferente. Mi dispiace.
 
Utilizzo del pacchetto: 3.5/5
Il genere slash è sicuramente preponderante. Non posso dire lo stesso del prompt “cenere”, che compare solamente di sfuggita e che non è quindi importante ai fini della trama.
In sintesi: 2.5 per il genere + 1 su 2.5 per l’utilizzo del prompt.
 
(2)
 
La volontà di perdere
 
Tot: 46.5/50

 
 
Titolo: 1.5/2
Questo titolo, a differenza del precedente, devo dirti che mi è piaciuto veramente tanto: trovo che non venga oscurato dal titolo della raccolta (che continuo a trovare meraviglioso) e che abbia una propria spiccata poeticità che ben si accompagna con il testo che anticipa. Tuttavia, per essere sincera, devo dire che non lo trovo così perfettamente calzante con il contenuto che rappresenta – la mia impressione è che sia troppo per quel che poi è la storia. Ovviamente, sarei felice se tu volessi spiegarmi un po’ meglio l’implicazione che lega appunto il titolo e il testo.
 
Grammatica e stile: 15/15 (diviso in 10/10 e 5/5)
La Grammatica è perfetta, non ho riscontrato errori di sorta in tutto il testo, e di ciò sono chiaramente molto contenta.
Anche sullo stile non ho riscontrato problematiche – fatto che mi ha fatto tirare un sospiro di sollievo, rispetto alla prima parte di questa raccolta – e la storia si è fatta leggere in maniera abbastanza fluida. Trovo che, in alcuni punti, avresti potuto giocarti un po’ meglio le virgole – che non sono posizionate in maniera erronea ma che, tuttavia, producono un effetto sonoro che non sempre rispecchia la gradevolezza del testo. Ho scelto di non penalizzarti in questo, però, sia perché succede raramente sia perché potrebbe essere solamente una mia impressione: per correttezza, te la riporto, sia mai che leggendo tu ti renda conto che potrei avere ragione.
 
Trama: 2/3
Allora. Sono stata molto indecisa riguardo il voto da dare in questo parametro e, non te lo nascondo, istintivamente ne avevo dato un molto più basso, che ho poi rialzato in virtù del fatto che comunque sei stato fortemente limitato dal limite (perdona la ripetizione) di parole volutamente basso, che quindi ti ha costretto a essere più superficiale di quanto magari non avresti voluto.
Di base, comprendo l’intenzione – mostrare uno spaccato di quei due personaggi che avevi presentato nel primo capitolo della raccolta/mini-long. Tuttavia, è uno spaccato così coinciso che personalmente ho faticato sia a concepire in che cosa fosse legato al capitolo precedente (personaggi a parte, ovviamente), sia mi ha infastidita – ed è un termine brutto, ma che personalmente non riesco non a usare in tutta onestà, perché davvero sono rimasta molto perplessa e appunto infastidita – la “superficialità” con cui si è accennato alla “volontà di perdere”, nel senso più lato.
Te lo dico con la massima onestà di cui sono capace: io apprezzo sempre il lato oscuro delle storie, perché il suicidio, la depressione, sono realtà che esistono e di cui in molti soffrono. Non apprezzo, però, quando mi vengono inserite per “prendere spazio” in una storia dove, sinceramente, non se ne sentiva la mancanza: la frase “L’ho fatto nel modo superficiale in cui tutti l’hanno fatto, almeno una volta nella vita” la trovo, sia fortemente riduttiva per una tematica che viene sempre e solo abusata, sia totalmente fuori contesto rispetto alla narrazione.
Lungi da me demonizzare il suicidio come tema narrativo ma, in una storiella romantica da 1500 parole, è un azzardo. Che, sinceramente, non mi è piaciuto.
Scusa se mi sono dilungata così tanto – per darti comunque un voto alto – ma ci tenevo a spiegarti perché a me questa trama non ha convinto.
 
Originalità: 5/5
Direi che ci siamo. Non amo particolarmente fare binge-reading di storielle romantiche, ma ogni tanto viene anche quel momento della mia vita e, devo dire, la tua ha un nonsoché di novità: sarà che non ho mai letto molte storie slash (sembra ironico, ma non lo è), ma devo dire che da questo punto di vista la tua l’ho apprezzata, mi è sembrato un punto di vista relativamente interessante di una relazione.
Interessante, in particolare, è il fatto dello stacco temporale – che, a giudicare dal titolo generale, suppongo si ripeta nella terza storia. Bene.
 
Caratterizzazione dei personaggi: 9/10
Allora, sinceramente io non riesco a dire che sia una caratterizzazione brutta o imprecisa, perché non sarei onesta: è un tentativo buono, anzi ottimo, ma che secondo me in alcuni punti (no, aspetta, onestà massima: in un punto specifico, su cui mi sono debitamente sfogata in precedenza) scade in un filino di eccessiva superficialità.
Sicuramente i due protagonisti si sviluppano in una coerenza che è incontestabile, rispetto anche alla storia precedente – Cesare e le sue insicurezze, Massimo e la sua dolcezza.
Capisco pienamente il tentativo di segnare una sorta di distacco, da parte di Cesare, che è doloroso e non voluto – ma c’è. Tuttavia, e te lo dico con il massimo rimpianto che mi è concesso, a me quella frase non va giù: è messa per creare un momento di dramma che, conoscendoti come autore, potevi creare benissimo senza scadere in un momento che trovo eccessivo e che denota un po’ un buco nella caratterizzazione. Io, a questo punto, spero vivamente che nella terza storia si faccia nuovamente riferimento a questa cosa, per tornare indietro a rivedere la valutazione. Altrimenti, purtroppo, rimane una scelta narrativa che non riesco né a digerire né a spiegarmi.
 
Gradimento personale: 9/10
Non posso dire che questa storia non mi sia piaciuta – perché peccherei di mancanza di onestà – ma non posso nemmeno dire che non mi abbia lasciato l’amaro in bocca, ancora una volta, per la questione che ti ho descritto doverosamente in precedenza.
È uno spaccato adolescenziale interessante, coerente con il genere che hai deciso di adottare in precedenza, quando hai pianificato la raccolta, e si fa leggere. Sicuramente è una storia che si legge scorrevolmente, ma è anche una storia che sinceramente mi ha lasciata con un filino di delusione addosso – lo so che l’ho già detto ma, da un autore che solitamente scava nei perché e nei per come, io una simile leggerezza (che non ritengo giustificabile dalla storia che, per quanto romantica, è sicuramente anche introspettiva) non me l’aspettavo né riesco personalmente a perdonarla.
 
Utilizzo del pacchetto: 5/5
Il genere malinconico c’è e, nell’introspezione di Cesare, si sente con tutta la sua forza. Il prompt è presente e ben utilizzato nel testo, l’atmosfera invernale è presente sia tramite la neve sia nello stato d’animo dei protagonisti.
 
(3)
 
Sette estati fa
 
Tot: 47/50

 
 
Titolo: 1.5/2
Il titolo non mi fa impazzire. Lo trovo coerente con il contenuto che rappresenta, ma personalmente l’ho trovato poco originale – tuttavia, premio volentieri la coerenza con la conclusione della raccolta/mini-long.
 
Grammatica e stile: 15/15 (diviso in 10/10 e 5/5)
La Grammatica è, anche qui, decisamente perfetta: ho apprezzato molto la grande cura che è presente nella storia, che non è mai sbavata ma sempre perfettamente calibrata. Lo stile è sicuramente gradevole e si allinea maggiormente a quello che mi hai abituata a conoscere, sebbene in alcuni punti permangano in me alcuni dubbi relativi alle pause fonetiche ma, coerentemente con quanto ho scritto nella valutazione precedente, non ho intenzione di penalizzarti per questo motivo.
 
Trama: 3/3
Questa storia è, te lo dico sinceramente, una bella ripresa – ero sul piede di guerra, dopo la precedente, ma devo dire che ti sei ricattato con onore.
Questa è, secondo me, la OS con la trama più sensata (con valore positivo e non dispregiativo verso le altre due) dell’intera raccolta-mini long. È una bella ripresa del contesto che avevi delineato nelle OS precedenti – perdonami non so sinceramente se posso parlare di OS o di capitoli – dandogli quel twist in più.
Mi è piaciuto avere uno spaccato del dopo: meno adolescenziale ma, da questo punto di vista, semplicemente più profondo delle altre due storie. I personaggi sono tutti cresciuti, inevitabilmente, si sono costruiti una vita. È una scelta di trama, quella del tot anni dopo, che secondo me funziona quasi sempre – e, in questo caso, ha funzionato.
 
Originalità: 5/5
Anche qui, mi trovo costretta a essere breve e a confermarti quanto ho cominciato a delineare nei due commenti precedenti: una storia così forse potrei averla letta, ma ha degli elementi di spiccata originalità che mi fanno propendere per premiare una storia simile. Mi è molto piaciuto il ritrovarsi dei personaggi – se mai s’erano perduti nel capitolo precedente, da adulti e quindi con una maturità diversa.
Mi è piaciuta la questione del legame con l’Islanda – alla suoneria sono decisamente morta dal ridere – e al concetto di ritornare indietro (che, te lo dico anticipandomi, ho trovato essere più ridondante rispetto a quello di abbandono).
Nel complesso, te lo dico con somma soddisfazione, hai fatto un lavoro a dir poco eccellente – anche se, suppongo anche da quanto ho letto di tuo, fosse un genere un poco al di fuori della tua zona di tranquillità.
 
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Qui assistiamo a quella che è una vera e propria evoluzione di entrambi i personaggi che, come preannuncia il titolo “Sette estati fa”, è necessaria e dovuta. Ma andiamo con ordine, dato che vorrei fare un po’ una summa di tutto quel che ho letto (cercando di rimanere sintetica, che mi rendo conto di avervi ammorbato anche troppo, con queste valutazioni).
Inizio con Cesare. È il personaggio più chiaro, che le sue insicurezze le dice, essendo anche voce narrante, e per questo il lettore le riesce a percepire quasi come fossero le proprie. Per quanto mi riguarda, ha un’evoluzione che è coerente con il personaggio che hai presentato nella prima raccolta: è rimasto insicuro – perché è vero che certe cose non si superano – ma ha acquisito anche una maturità tutta nuova, forse dovuta anche all’allontanamento da Massimo?
Mi è piaciuta parecchio l’evoluzione del suo rapporto con l’alterità, che si coniuga pienamente nella sua amicizia con Alex: un rapporto asimmetrico, ma che preserva una propria coerenza narrativa e si adatta bene a quel che mi sembra aver compreso essere il carattere di Cesare.
Massimo – che, ti faccio ridere, nella mia testa continuo a chiamare Massimiliano non so per quale motivo – è un personaggio più camaleontico: su di lui non ho molto da dire, in pratica hai preso il modello del ragazzo perfetto e hai costruito Massimo. Lasciando da parte l’ironia spicciola, Massimo è un personaggio difficile da interpretare: non riesco a parlare di crescita, per lui, perché è totalmente annichilito dalla pov di Cesare, che lo relega a personaggio di contorno pur essendo uno dei due protagonisti. Da questo punto di vista, sarebbe interessante vedere una storia che ne presenti il punto di vista.
Nel complesso, comunque, il lavoro compiuto su questa OS è sicuramente eccellente: i personaggi sono adulti, ma rimangono loro, fatto che apprezzo moltissimo.
 
Gradimento personale: 9/10
Per quanto riguarda il gradimento personale, questa storia si conforma alle altre senza troppi scossoni. La raccolta in generale è piacevole, ma nessuna delle tre storie nello specifico mi ha lasciato il segno indelebile che io mi aspetto da una storia scritta da te. Nello specifico, quest’ultima è sicuramente una OS valida – ha un’ironia molto simpatica, è dolce, ma comunque non riesce a coinvolgermi al 100%.
Parto da quello che, secondo me, è il punto dolente: la scena di sesso (lime, più che lemon), è sicuramente ben scritta, ma sembra quasi un espediente per “prendere spazio” e allontanare un po’ la fine. Nulla contro il lime, io stessa ne faccio uso spesso e volentieri, ma in questo caso è stata la classica scena di cui sinceramente non avrei sentito la mancanza e la sua presenza non mi ha dato un plus per la trama.
Tralasciando questo punto, ripeto, la storia in sé non è assolutamente sgradevole: è ben scritta e ha tanti pregi, ma non mi ha fatta impazzire come altri tuoi scritti.
 
Utilizzo del pacchetto: 3.5/5
Il genere Romantico c’è e si vede, da questo punto di vista non ho niente da contestare. Sono più perplessa riguardo il tema dell’abbandono, che personalmente non ho percepito più di tempo. Sicuramente Cesare, crescendo, abbandona una parte di sé – ma è una tematica così marginale che non penso sia questo, quello che intendevi.
Il resto della storia parla di avvicinarsi e allontanarsi, ma di abbandono propriamente detto ne vedo relativamente poco. Ovviamente eventuali spiegazioni sono ben accette.

Recensore Junior
04/04/21, ore 19:41

Ciao, anche io partecipo al contest. Sto recensendo tutte le storie e quindi eccomi anche da te. Sul forum mi avevi accennato che eri alle prese con la DAD, quindi devi essere un liceale. Lo dico perchè alla tua età non avrei mai saputo creare una storia così articolata, ben descritta e incredibilmente curata. Se questo è il livello, sono ulteriormente felice di averti a un mio contest.

Ti faccio tantissimi complimenti per questa bellissima storia e in bocca al lupo!

Recensore Master
13/03/21, ore 21:25

Ciao carissimo, eccomi finalmente giunta a recensire anche questo tuo terzo capitolo ^^
Non vedevo l’ora di farlo, credimi, ero troppo curiosa di sapere qualcosa in più su Cesare&Massimo (quando ho letto i loro nomi intervallati dalla & ho subito pensato ai miei Martin&Joe XDD) e direi che sono stata ampiamente ricompensata con questa stupenda storia.
Intanto, parto col dirti immediatamente che sì, io sono sicura di voler sapere ancora tantissimo su di loro, di voler leggere l’impossibile su questi due personaggi che mi piacciono troppo e che tu sei stato capace di farmi apprezzare fin dal principio. Poi qui hai completato il quadro e mi hai mostrato tante altre sfaccettature su di loro, oltre al fatto che ho proprio visto la loro evoluzione.
Ma parlerò di tutto nello specifico, cerco di andare con ordine e di non perdermi pezzi per strada ^^
Il tuo stile è stato anche qui molto fluido e ho visto una sorta di “fusione” tra lo stile predominante nel primo capitolo e quello predominante nel secondo; mi spiego meglio: nel primo capitolo l’atmosfera era decisamente più distesa e tu l’hai gestita in maniera più dinamica, adatta alla situazione del momento. Nel secondo capitolo invece si respirava qualcosa di più angst, c’era una dose più massiccia di introspezione e, appunto, le vicende erano più incentrate sull’interiorità di Cesare, sui suoi pensieri e sulle sensazioni che stava provando in merito alle sue insicurezze e al momento buio che stava vivendo.
Qui, di pari passo con l’evoluzione dei personaggi, c’è stata anche un’evoluzione dello stile – passami questa definizione, non so con quali altre parole spiegarlo XD – che in questa OS si è “unificato” e si è amalgamato, dando una bellissima completezza al racconto.
I fantastici dialoghi e la buona dose d’ironia del primo capitolo si sono uniti all’introspezione più profonda del secondo, mostrandoci un quadro completo e accurato di questi personaggi, della loro storia e del loro legame.
Ho apprezzato tantissimo anche la ricomparsa di Alex che è subito stato riconoscibile anche dopo tanti anni: sempre propenso a divertirsi senza impegno, a bere un po’ troppo e a scherzare con gli amici, ma pur sempre molto legato a Cesare e propenso a dimostrarglielo senza remore. E, soprattutto, improvvisamente consapevole che il suo migliore amico è andato avanti, mentre lui forse è rimasto un pochino fermo a sette anni prima.
Sarà stato l’anello al dito di Cesare, saranno stati quei due capelli grigi sul capo dell’amico – ho riso un sacco quando Cesare faceva considerazioni da vecchio pantofolaio a meno di trent’anni, giuro XD –, ma Alex forse ha compreso che anche lui dovrebbe crescere almeno un po’. O forse, chissà, ha proprio capito che non gli va di farlo perché non è portato per una vita con troppe certezze, probabilmente non ne sente il bisogno e la necessità, del resto non tutti siamo uguali e in fondo è semplice anche empatizzare e immaginare i suoi pensieri ^^
Un’altra cosa che ho davvero apprezzato è stata la quotidianità che hai saputo imprimere in questo racconto. È vero che ci sono emozioni e sensazioni descritte con una certa poesia, come è anche tipico del tuo stile per quel che conosco, ma cose come preparare la cena, fare la lavatrice e vedersi piovere sui panni stesi, svuotare le valigie, fare il cappuccino e rischiare di farlo traboccare, dimenticare le chiavi di casa sono così naturali e realistiche da conferire alla narrazione la grande opportunità di immedesimarsi in essa. Quindi noi lettori possiamo tranquillamente immaginarci al posto di Cesare, senza alcuna difficoltà e con una naturalezza disarmante.
Prima di passare a commentare più nello specifico la coppia, volevo solo segnalarti due cosine che ho notato mentre leggevo ^^
Qui: Da quanto hanno cambiato gestione, immagino che volessi scrivere Da quando hanno cambiato gestione ^^
Invece qui si tratta semplicemente della ripetizione della parola mano: Mettendomi la mano destra in tasca mi accorsi di aver dimenticato le chiavi, così presi il cellulare in mano.
Per il resto, la storia scorre divinamente e ti faccio ancora i complimenti per la questione dello stile, mi è piaciuto veramente tantissimo!
Passiamo finalmente a parlare di Cesare e Massimo nello specifico.
Cavoli, scoprire che si sono sposati è stato un fantastico colpo di scena! Che poi l’ho capito soltanto quando Cesare è arrivato a casa e ha espressamente detto “mio marito”, perché quando stava stringendo la mano ad Alex ho supposto che magari Massimo gli avesse fatto la proposta o cose così, e che l’anello stesse a simboleggiare quella, ma poi mi sono subito data della stupida perché ho pensato che sarebbe stato scontato e banale per loro due.
Nel senso che me li hai presentati fin da subito come due ragazzi semplici, ma anche particolari. E Cesare non è certo tipo da proposte smielate o cose ordinarie, come abbiamo potuto comprendere anche dal suo scarso romanticismo in varie situazioni :D che tesoro che è *___*
Okay, cerca di capire che io sto tentando in tutti i modi di trattenermi per non sclerare malamente, dato che se con gli altri capitoli mi hai fatto amare questi due, stavolta hai decisamente confermato ciò che ho sempre provato mentre leggevo di loro: li shippo a bomba, ecco, e non ci sono altri modi per definire quanta gioia provo nell’immergermi nelle loro “avventure” :3
Per quanto riguarda la scena erotico, non so dirti in quale rating la inserirei, perché la verità è che io per prima sono SEMPRE indecisa su dove sia il confine tra un rating e l’altro, quindi su questo punto non mi sento di poterti consigliare, mi dispiace!
Ma per quanto mi riguarda l’arancione ci sta, perché comunque non hai descritto troppi dettagli e sei rimasto molto soft, dando decisamente più spazio alle emozioni e alle sensazioni provate dai due ragazzi.
E qui arriva una delle cose che ho più apprezzato del capitolo, anche se è veramente difficile scegliere!
Quando hai detto che Cesare ha chiuso gli occhi per assaporare meglio le sensazioni con gli altri quattro sensi, beh, ho inevitabilmente perso un battito e il mio cuore ha sobbalzato. Questo, oltre a donare un tocco meraviglioso alla caratterizzazione dei personaggi e della coppia – hai mostrato il modo in cui amano amarsi (scusa per il gioco di parole ahahah) –, mi ha fatto pensare al mio Joe che, sì, è cieco ed è costretto a vivere così i rapporti con le altre persone. Ma mi ha fatto pensare anche a Martin che, quando sta con lui, a volte chiude gli occhi per “mettersi nei suoi panni”. Ed è un’immagine bellissima, che amo tantissimo e che ho adorato ritrovare anche in una coppia “normodotata” (non so cosa sto scrivendo, AHAHAHAHAHAHAH XD) in cui i personaggi possono scegliere di guardarsi, oltre a tutto il resto.
Ma tu hai calcato la mano sull’importanza, per Cesare, di concentrarsi su tutto ciò che non è la vista; lo hai fatto notare e lo hai anche raccontato tramite Massimo che ha chiuso le persiane apposta, perché conosce il suo uomo e sa come gli piace stare con lui. Insomma, è un dettaglio che potrebbe sembrare insignificante, ma per me non lo è stato affatto.
Mi hai emozionato tantissimo in quel momento, non sai quanto.
E non preoccuparti, la scena erotica è una piccola perla, molto dolce e soft, adatta all’intera storia e ai personaggi che hai tratteggiato con maestria.
Bello anche il momento finale in cui Cesare “rovina” un po’ l’atmosfera romantica, ma se non l’avesse fatto non sarebbe stato lui e Massimo si sarebbe anche spaventato (?) se il suo uomo si fosse mostrato romantico e per niente reticente ai discorsi dolci e teneri che voleva fargli XD
Ma alla fine anche Cesare si è arreso all’evidenza e ha capito che era il momento di non rompere le scatole e di lasciarsi andare alle emozioni e all’abbraccio del suo Massimo.
Koopa, davvero, mi hai donato una lettura splendida e non so come ringraziarti per esserti iscritto alla mia challenge con qualcosa di tanto bello! Sicuramente hai colto lo spirito della mia iniziativa e mi hai fatto amare questa coppia ancora di più, più di quanto già non l’adorassi!
Quindi posso solo dirti: non smettere di scrivere di loro, io sarò sempre ben felice di leggere *___*
Ti ringrazio ancora per aver partecipato, spero di risentirti presto ♥