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Recensore Junior
01/04/21, ore 16:17
Cap. 1:

Caro Francesco, quanta verità nelle tue sagge parole.
Il mondo, segue anch'esso un ciclo, che collega passato, presente ed un incerto futuro.
Potessimo realmente tornare indietro, quante cose vorremmo cambiare e comprendere nella loro totale fragilità?
Purtroppo, come citi, saremmo costretti a portarci in eterno, enormi bagagli passati, colmi di domande e privi di risposte.
Sta qua, per me, il bello della vita.
Crescere, cercando di poter trarre qualcosa di buono, in questa Italia ancora ignorante.
Una bellissima poesia come sempre.
Ti abbraccio,
Bea

Recensore Master
01/04/21, ore 09:51
Cap. 1:

Ciao Francesco,bella anche questa tua: noi viviamo sempre in una "selva oscura", dove troviamo famelici lupi pronti ad azzannare proprio i più deboli, i più fragili, i più affamati e assetati. Complimenti

Recensore Master
31/03/21, ore 06:23
Cap. 1:

Buongiorno,
sul fatto che eravamo cavernicoli non ho dubbi, molte persone sono rimaste a livelli primitivi, seppur ormai solo di animo.
E' tutto molto triste, soprattutto la condizione attuale.
Mah, ormai nemmeno sperare serve più.
Buon inizio di giornata :)

Recensore Veterano
30/03/21, ore 19:26
Cap. 1:

Buona sera!
Adoro "Il giro del mondo in ottanta giorni"! Al liceo la mia classe organizzó una recita per interessare i bambini delle elementari al libro e io mi divertii come una pazza nell'interpretare Passpartout! Bei tempi...
Comunque ogni volta che mi fermo ad osservare il comportamento umano mi pare palese l'evidenza della nostra discendenza dai primati. Basta accendere la tv per accorgersi di come alcuni esemplari d'uomo siano rimasti legati alle loro origini scimmiesche. Anzi, forse le scimmie dovendo fare i conti col loro stato naturale sono più dignitose.
Un abbraccio da una primate!
Jean

Recensore Master
30/03/21, ore 18:47
Cap. 1:

Molto intrigante questo tuo ultimo scritto, caro Francesco, che tira in ballo quel visionario di Jules Verne, autore che mi piace molto, soprattutto il suo viaggio al centro della terra, e il suo fantomatico giro del mondo a ritroso. E tu invece vorresti farlo a ritroso nel tempo, ma per capire quale evoluzione abbiamo avuto appunto nel tempo, dai primi cavernicoli muniti solo di clava che comunicavano a mezzo di gesti, senza essere ancora dotati della parola, ai giorni nostri, passando attraverso le epoche buie del Medioevo, il Rinascimento e l’Illuminismo che avrebbe dovuto portare ad una elevazione delle menti.
Forse i nostri politicanti dovrebbero rileggere il libro poiché pare che a tutt’oggi ancora si sentano provenire solo suoni inarticolati privi di senso al pari delle parole.
Stavolta sono cattiva nel mio pensare, ma tu che mi conosci, se puoi, scusami per l’ardire.
Un salutissimo.