Ciao Vi!
Per una volta parto dalla fine... Ebbene sì, quelle due bellissime righe finali ci avvicinano alla consapevolezza della fine. Una fine ricca di speranza e luce, come l'alba nascente, per i personaggi; ma una fine un po' malinconica per te scrittrice e noi lettori.
Detto ciò, vado con ordine.
L'aver trattato la fine di Voldemort in maniera repentina l'ho trovata una scelta corretta sia per la dinamica del capitolo che come interpretazione. Infatti é giusto che l'attenzione venga focalizzata su altro, sulla speranza, su qualcosa di più profondo. E poi, come hai scritto tu, di Voldemort era rimasto ben poco, come sottolinea anche la scelta registica del film che, seppur diversa, trovo ricca di significato: Voldemort che si polverizza come se fosse fatto del più fragile dei materiali.
Il risveglio di Artemius é stata una mossa davvero inaspettata, ma che cela un bel messaggio: non é giusto che i discendenti paghino le conseguenze di scelte fatte nel passato da altri, e la seconda possibilità data al ragazzo ne é la messa in atto.
Da qui in poi hai strutturato in capitolo in uno schema molto logico, riuscendo tuttavia a far comunque prevalere l'aspetto emotivo: hai organizzato i vari incontri di Emma con le persone a cui é più legata, in un crescendo che va dagli amici, agli amici speciali, all'amore, di un ragazzo prima e di un padre poi.
Ognuno di questi incontri inoltre é sfruttato per riflettere su diversi elementi.
L'incontro con James é quello che più di tutti sottolinea, tramite l'assenza di Lilith, quanto la gioia per la fine della guerra non possa non essere tinta dalla tristezza e dalla sofferenza per le perdite.
Blaise e Ginny rappresentano l'amicizia e, insieme, la fine dei contrasti tra le Case. Anche il ringraziamento aver restituito onore alla Casa di Serpeverde é un momento molto intenso: siamo sempre abituati a percepire questa Casa come quella negativa perché madre di tanti personaggi negativi. Invece tu, attraverso Emma, Severus e tutti gli altri Serpeverde a cui hai dato spicco in tutta la storia, ha sì tenuto conto del fatto che l'ambizione, uno dei sentimenti base della Casa, é quello che maggiormente può portare alla perdizione, ma hai anche dimostrato che non si può fare di tutta l'erba un fascio.
Lo spazio che hai ritagliato a Gabriel rappresenta l'innocenza del passato, e mi é piaciuto molto il fatto che i due abbiano parlato apertamente di ciò che c'è stato e ci sarebbe potuto essere, senza imbarazzo. Si meritavano un momento di chiarimenti tutto per loro.
Hai dipinto un George Weasley che sembra non dare a vedere il dolore per la perdita di Fred, dolore che però, per me, é espresso nella brevità del suo momento, come appunto se gli mancasse parte di quella forza che aveva prima (data dalla presenza del gemello).
Draco ovviamente rappresenta l'amore, nel nome del quale si riesce ad eliminare le differenze, le incomprensioni, le motivazioni giuste o sbagliate che ci hanno portati ad agire in un determinato modo: restano solo il sentimento e, finalmente, un futuro in cui farlo crescere e vivere.
Ora si spiega benissimo la tua scelta di aver inserito un personaggio di nome Joanne Rowling! Una trovata molto simpatica pensare a questa sorta di alter ego della Rowling, che vive la vicenda e decide poi di farne un libro!
Ovviamente, il meglio l'hai riservato alla fine.
Severus esce da solo dal Platano Picchiatore, entrambe le parti avrebbero più di un motivo valido per fare domande e perdersi in migliaia di parole; eppure, le uniche due che hanno importanza sono quel "Papà" appena sussurrato di Emma e quel "Passeggiamo" così inusuale di Severus, dopo qualche intensa occhiata nella quale i due, forse per la prima volta, si riconoscono l'uno nell'altra. In un primo momento ciò che prevale é godersi fin da subito un po' di quel tempo perso, prima ancora di sapere le sorti di Voldemort o di conoscere il nome dei caduti in battaglia. Hai creato un contrasto davvero poetico tra la pace del panorama e le rovine di Hogwarts; e tra la calma nelle azioni e nei lineamenti di padre e figlia e la loro fremente " lotta" interiore, fatta di un abbraccio al quale non possono più resistere, a piccoli dettagli rivelati su cui poi sicuramente torneranno a discutere. Come se non riuscissero a trattenersi, e questo é bellissimo. Severus, al solo nome di Lily, si illumina, pur consapevole che quello che successe tra loro non fu per amore di lei, ma per una sorta di debolezza e di grandezza incontenibile dei sentimenti di lui. In questo modo esponi chiaramente il tuo punto di vista su Severus e il suo amore, visti gli innumerevoli dibattiti esistenti sul fatto se non sia più ossessione o sentimento malato.
Il gesto da parte di Emma di abbassare qualsiasi tipo di barriera occlumantica é qualcosa di molto forte e significativo, ed é bello vedere come, nonostante la battaglia sia terminata probabilmente da qualche ora, lei si rilassi completamente solo davanti a Severus, suo padre.
Finale migliore non potevi scriverlo, da Emma che si mostra fiera di essere figlia di Piton, a Piton che confessa il suo orgoglio per lei, a quelle due righe che, in mezzo agli innumerevoli eventi, capitoli, avvenimenti, bloccano quel determinato momento di quei determinati personaggi: solo loro, Emma e Severus, e il futuro che sorge davanti ai loro occhi.
Complimenti davvero e ci vediamo all'epilogo ❤ |