Recensioni per
Il pallone autografato da Gattuso
di AlbAM
Buondì. Ero partita con mille buone intenzioni convinta che in settimana sarei sicuramente riuscita a leggere e invece sono arrivata a oggi che ancora dovevo finire questo primo capitolo... Stendiamo un velo pietoso. Finalmente però sono arrivata alla fine e devo ammettere che ho adorato la situazione che hai creato XD. I tre diavoli che si annoiano e decidono di farsi una partita a calcio li ho adorati, soprattutto il rapporto che hai creato tra loro: non sono amici, tra diavoli sarebbe strano, anzi, è già strano che siano così tranquilli l'uno con gli altri e così disposti a passare del tempo insieme. Io immagino l'inferno come il regno dell'individualità e di certo non come un posto in cui quando ci si annoia ci si mette a giocare a calcio XD. Azriel mostra la sua natura demoniaca nel furto commesso ai danni del collega. E non gli ha rubato un pallone qualsiasi, che già sarebbe una cosa da non fare comunque, ma ha fatto tredici rubandogli proprio l'unico autografato, perché giustamente, se devi fare una brutta azione devi farla per bene o non vale la pena neanche sprecarci tempo. E nonostante tutto avrebbero anche potuto passarla liscia, perché l'avevano anche studiata abbastanza bene, ma evidentemente un altro diavolo ha ben pensato di metterci la cosa e divertirsi un po' xd. E così, tra tutti i posti in cui poteva cadere doveva giustamente cadere dentro la Cappella Sistina e rompere addirittura un vetro. E se il secondo problema si risolve facilmente, il primo non è così immediato. Perché ovviamente un demone non può entrare in un luogo sacro, ed ha assolutamente senso, ma a quanto pare neanche tutti gli esseri angelici sono ammessi in tutti i luoghi sacro così a caso. Il che risulta essere un problema per i nostri protagonisti visto che l'unico essere angelico di loro conoscenza prima non può entrare, poi, mentre sta cercando una soluzione alternativa per aiutarli comunque, resta male per un'uscita infelice e se ne va. Per fortuna in questa storia ci sono anche esseri umani, e tra questi esseri umani c'è Yetunde che, guarda caso, è andato in vacanza con la sua migliore amica PROPRIO a Roma. Yetunde che si ricorda ancora di Azaele e tiene da parte le candele con cui lo ha evocato e che frequenta l'istituto d'arte e ovviamente per uno che vuole fare il restauratore non c'è vacanza più bella di Roma. E quindi viene avvicinato da Azaele che gli chiede il favore di recuperargli il pallone. Inizialmente non sembra convinto, anche per via di Catherine, ma alla fine proprio lei gli fa cambiare idea. E io sinceramente concordo, insomma Yetunde fa tanto il gradasso, ma è stata Catherine a provocare Azaele e a spingerlo ad assumere l'aspetto demoniaco. Se lui ci teneva tanto a non farla spaventare avrebbe dovuto cercare di farla stare zitta. E quindi, alla fine, i due ragazzi accettano di recuperare il pallone e io sono proprio curiosa di scoprire quanto casini succederanno prima che raggiungano l'obiettivo. |
Vabbè, però io un piccolo commento lo voglio lasciare anche qui! |
Ho ripreso volentieri questa saga e noto con piacere che non solo è presente Azaele, ma pure gli altri due ragazzini, che bello ❤ |
Ciao! Eccomi come promesso, un po’ in ritardo, ma davvero non sono riuscita prima 🙈. |
Parto da subito, prima di leggere la storia, dicendoti che l'introduzione soltanto mi fa morire dal ridere. Anche solo nella presentazione della storia dai una botta dopo l'altra, Azaele e gli altri demoni che cazzeggiano a pallone, il pallone viene lanciato troppo lontano (classico), e ancora il pallone APPARTIENE A RAZEL! Hai un occhio fantastico per capire quando è il momento giusto per essere seri e quando invece ci si può abbandonare alla spensieratezza dei tuoi personaggi e ridere a crepapelle. |
Ciao! |
Ed eccomi qui per lo scambio libero del giardino. |
Ciao, eccomi qui per lo scambio libero. |
Ciao, AlbAM! |
Ciao! Eccomi qui per lo scambio libero del Giardino. |
Ciao! Eccomi qui per lo Scambio Libero del Giardino di EFP! |
Ciao ** |
BOOM, Friendzoned! Scusami eh, ma quando in una storia si parla di questo temo e questa parola viene addirittura pronunciata non posso fare a meno di cominciare da quella. Eh sì, per me il caro Yetunde si è sentito dire lo straclassico "siamo troppo amici" o variante simile durante un'accorata dichiarazione e ora, pur di non perdere del tutto l"amica", si è sacrificato a farle da psicologo autodidatta e spalla sulla quale piangere! E ora che mi sono fatto il mio bel film, passiamo alle sventure causate dal sempre pasticcione Azaele. Rubare il pallone del mitico Razel è stata davvero una mossa troppo stupida, ma dico io, farsi la partitella lontano da San Pietro, no eh? E te pareva che qualcuno non la calciasse con troppa forza ma addirittura all'interno della Cappella Sistina! Eowynzel (nome che è tutto un programma) è stata un po' sciocchina ad usare l'arma della nostalgia, e che diamine dai! Demone donna senza sensibilità! E meno male che si trattava di sua sorella! |
Ciao cara, eccomi finalmente per lo scambio. Devo dire che questa storia mi ha stupito, non me l'aspettavo minimamente così con angeli e demoni protagonisti quindi wow, che belle idee che hai scritto in questa storia. Quindi Azaele vuole giocare, ma sceglie un pallone importante per Razel e devo dire che l'atmosfera che si respira in questa storia sembra perfetta per l'atmosfera di adesso, ora che siamo agli Europei e ricordiamo un po' come era stato nel 2006 con i Mondiali, oppure quando ci furono quegli Europei in cui arrivammo in finale. Che bello. Poi ci sono stati altri personaggi, tra tutti Michele (poi come spirito mi ricordava un po' angeli come Gabriele in Good Omens) e mi sono divertita a pensare a questa partita nelle vicinanze della Cappella Sistina. È stata una lettura fresca, originale, divertente, che mi ha fatto sorridere e mi ha rilassato. Scrivi bene, le frasi non sono pesanti e hai un bel ritmo. |
Ciao Alba, |