Recensioni per
Condannati
di BlueBell9

Questa storia ha ottenuto 30 recensioni.
Positive : 30
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
08/08/23, ore 18:23

Ciao Eli,
eccomi di nuovo qui, come ti avevo promesso, questa storia ormai mi sta prendendo troppo e quindi sono stata contenta d riuscire a proseguire.
La frase prima dell'inizio del capitolo mi ha aiutata molto per inquadrare meglio Emmeline e il suo approccio così rigido all'amore, quello che mi aveva lasciata decisamente perplessa nello scorso capitolo e che qui, finalmente, assume tutto un altro senso.
Le parole di zia Joanne mi sono sembrate decisamente un monito, un presagio che ha accompagnato Emmeline fin dall'infanzia e l'ha resa così timorosa di abbandonarsi davvero a un sentimento totalizzante come l'amore può - e deve - essere.
Ho apprezzato tantissimo il fatto che tu ci abbia mostrato un po' di più anche i pensieri e le fragilità di Evan, questo suo mettere in dubbio l'amore di Emmeline, il suo essere disposto ad accettare anche solo la sua amicizia, a dimostrazione che Emmeline non sbaglia nel vedere in lui il bambino con cui ha condiviso l'infanzia - quello che le ha promesso di esserci sempre, e che a differenza sua non è mai vacillato. Devo dire che la sua apparente freddezza assume tutt'altra sfumatura se legata all'infanzia vissuta e al padre che lo ha maltrattato in ogni momento, spingendolo a vendicarsi - guidato dallo zio.
Non ti nego che Julian continua a essere decisamente inquietante, perché comunque avrebbe potuto preservare l'innocenza del nipote, visto che era solo un bambino, ma capisco che non ci sia molto spazio per l'indulgenza nella scuola di vita di Julian Rosier - anche se si tratta del nipote che ami come un figlio e che ricambia il tuo affetto con la stessa intensità.
Ho amato tantissimo il momento in cui Evan mette a tacere Piton, facendo notare che Emme ha il sangue puro - più di lui, tra l'altro - scatenando l'ilarità di Regulus, che è sicuramente il migliore del gruppetto che si allena con Evan a parer mio.
Pur amando Sirius. devo dire che qui me lo rendi difficile come compito, perché con Emme si è comportato proprio da scemo - anche se lei l'ha rimesso subito al suo posto - e gli ha fatto notare quanto avesse sbagliato con il fratello. Con Evan ha fatto leva sulla gelosia che, giustamente, l'altro prova nei suoi confronti e ne ha pagato le conseguenze, ma un pochino direi che gli sta bene, perché anche Sirius sa che l'amore tra Evan ed Emme è più forte di qualsiasi altro rapporto, proprio come nota Emme alla fine del capitolo, parlando con Lily.
Devo dire che lei mi piace sempre di più, non ha paura di confessare a Evan che non crede di poter accettare il marchio, non sarebbe da lei secondo me, e ho trovato molto credibile che lui fosse pronto a sacrificarsi anche per lei, molto da Evan.
concludo complimentandomi tantissimo per la loro prima volta, è stata tenera e passionale allo stesso tempo, ti ha permesso di mostrare un Evan davvero attento alla ragazza che ama ed una Emme pronta a mostrare quanto davvero il sentimento per Evan riesca a sconvolgere ogni fibra del suo essere... sono semplicemente perfetti insieme, e il merito è tutto tuo.
Spero di continuare presto e concludere questa avventura, anche sentirò tantissimo la loro mancanza quando avrò finito...
Ti abbraccio forte,
Francy

Recensore Master
07/08/23, ore 19:18

Ciao Eli,
con tempi assolutamente biblici, ma rieccomi qui dai tuoi Evan ed Emme, che mi stanno intrigando sempre di più grazie ai tuoi capitoli lunghi e dettagliati - non ti scusare mai per essere prolissa, non con me per lo meno, perché io amo leggere capitoli lunghi come i tuoi, non mi annoio mai.
Da amante del personaggio di Lily, così a sentimento perché alla fin fine è praticamente un OC, devo dire che la tua Lily mi ha fatto storcere il naso un bel po', perché capisco che lei ed Evan abbiano un rapporto basato sull'odio, ma non può nemmeno pretendere di dare ordini ad Emme e aspettarsi che lei li segua senza controbattere... insomma, in questo modo non si comporta molto meglio di lui - pur odiandolo.
Capisco che Emme si senta dilaniata dalle due diverse anime che vivono in lei, ma, come Evan sa bene, è chiaro che alla fin fine sceglierà sempre lui, visto che lo ha sempre fatto... che sia anche merito del suo essere senza camicia? Chi lo sa... di certo aiuta, come Eris e Marlene sanno bene.
Ma quanto ho adorato queste due? XD
Mi hanno davvero fatta ridere un sacco, con il loro siparietto e con Emme che si sente praticamente solo un argomento di conversazione tra le due.
Meno male che arriva il mio adorato Sirius, permettimi di sclerare su di lui, che trascina via Emme e mette in dubbio la sua scelta di riavvicinarsi a Evan, ma il poveretto non può sapere che l'amica non aveva scelta, non con Evan - nonostante creda che non sia così.
Il suo passato con Sirius mi piace molto e ho amato le descrizioni dei loro baci: traspirava la passione che li guidava, così come le sensazioni totalizzanti tipiche di questa età.
La lettera della famiglia è stata un po' una doccia fredda, lo ammetto, e mi ritrovo d'accordo con Evan qui, non è che sarebbe la prima volta che Emme non si adatta alle scelte che il padre ha fatto per lei, non capisco perché stavolta dovrebbe farlo in maniera passiva.
Mi chiedo se la stanza in cui hanno dormito sia davvero un vecchio dormitorio, o se invece sia la stanza delle necessità come la usa Evan, visto che mi sembra il classico tipo un po' rigido e quindi che non si aspetta che una stanza possa modificarsi a suo piacimento...
Il momento in cui Emme gli chiede se ha un preservativo è stato assolutamente inaspettato, non perché non mi aspettavo che lei fosse attratta dal Serpeverde, ma perché non m'immaginavo che lei conoscesse qualcosa di Babbano! Sappi che comunque ho amato tantissimo che lui chiedesse subito a Eris di chiarirgli cosa fosse, Emme sei stata beccata!
La scena finale mi ha spezzata, lo ammetto, perché non capisco per quale motivo Emme si ostini negare l'evidenza, ciò che è chiaro a tutto il castello. Capisco bene che Evan non sia il classico ragazzo che puoi sbandierare di frequentare, non in un momento così delicato, ma almeno con lui, e soprattutto con se stessa, non dovrebbe mentire.
Purtroppo il padre di Emme sembra interessato solamente al futuro del proprio nome, e della dote della figlia, e sembra assurdo che lei faccia finta che non sia così - soprattutto con Evan.
Dimenticavo di accennare al ricordo in cui la zia Joanna le dice di spiare Evan, mio chiedo se questo si colleghi in qualche maniera al presente e al trattamento che Emme sta riservando al ritrovato Evan.
I ricordi del loro passato sono sempre stupendi e mi fa un immenso piacere leggere di loro e di quando era tutto più semplice.
Conto d tornare prestissimo, spero già domani.
Un abbraccio,
Francy

Recensore Master
06/08/23, ore 11:16

Ciao, cara <3
Eccomi qui, questa storia mi chiamava da tanto proprio per le gif e i prestavolto che avevi scelto, e infatti sono contenta di aver approfittato per poter iniziare a leggerla.
Mi è piaciuto tantissimo, questo primo capitolo, infatti sono abbastanza convinta che continuerò a leggerla <3
Prima cosa: adoro la canzone che hai scelto, la ascolto anche io tantissimo e credo ci stia tantisismo per la storia di Emmeline ed Evan, viste le premesse.
Ho apprezzato lo scorcio che ci hai dato di loro due bambini e soprattutto il loro riflettere sulla guerra delle due rose e sul rapporto tra Richard e Anne. Avevo seguito la serie The white princess e loro due come ship mi erano piaciuti tantissimo, e visto che se ne parla poco ho davvero apprezzato ritrovare dei commenti su di loro e su quel contesto in generale.
Altra cosa che ho apprezzato è che quando ne parlano c'è una sorta di fatalità, come se, pur non potendolo capire o prevedere ancora, pure loro due si ritroveranno nel mezzo di una guerra, con delle scelte difficili e crudeli da compiere.
Ed è azzeccato il modo in cui ti sei riallacciata al titolo parlando di due personaggi che sono stati condannati a essere vulnerabili e dipendenti.
Il loro legame è stato forte fin da bambini, ma fino a quando si è bambini certe cose appaiono molto scontate, a partire dall'amore.
L'ultimo scorco a Hogwarts infatti fa capire bene che sia in arrivo un nuovo tipo di tensione, già solo per come Emmeline si perde quando vede Evan nella biblioteca, ignorando Lily.
O quando ancora gli occhi verdi di Evan la cercano, ma lei non se ne accorge.
Insomma, già dal primo capitolo ho sentito tra di loro un legame forte. Una condanna, visto che so come andrà a finire la guerra, però fortissimo.
Scrivi benissimo ed è molto piacevole leggere lo scorrere delle scene, infatti quando ho visto che ero arrivata alla fine aspettavo di leggere il seguito. Quindi mi ritroverai sicuramente a seguire questa long, mi ha presa tanto, ma già come ti avevo detto mi aveva incuriosita parecchio da ciò che postavi su facebook.
Complimenti, sembra molto avvincente e interessante.
Un abbraccio, a presto <3

Recensore Master
01/04/23, ore 18:24

Ciao, mia cara Leprotta!

Ormai per me è diventata una comfort zone tornare dai Lenzuolini, ma più in generale sui tuoi scritti. ❤️

La scena con cui hai introdotto il capitolo è dolce perché sono insieme finalmente, pronti per godersi quei momenti, ma allo stesso tempo aleggia una buona dose d'ansia tra loro; per Emmeline è giunto il tempo di parlare con la sua famiglia, non può più esimersi, deve rivelare la verità se vuole vivere la relazione con Evan alla luce del sole, per cui, a differenza degli altri studenti, il suo ritorno a casa sarà tutt'altro che lieto. Evan riesce sempre a dimostrare l'amore che nutre per lei, in questo caso è disposto ad affiancarla nel confronto con la famiglia, con il rischio di subire la loro ira (cosa che farà più avanti e dimostrerà di saper tenere perfettamente testa a loro).
Il loro rapporto ha subìto una svolta notevole, a partire dal piano intimo, lei si sente più grande al suo fianco, non sono più i bambini ingenui che si professavano così tanto affetto. Accanto a lui, Emme si sente anche più libera: sente nelle vene la forza di trasgredire le regole della famiglia e si sente libera di amarlo senza alcun freno; sente che la loro confidenza si trova su un altro piano, Evan è lo stesso bambino con cui amava addormentarsi e sognare, ora però hanno trovato un nuovo piano di confidenze, ora sono due amanti, due innamorati, ma sei riuscita a far emergere sempre quel rapporto che si portano dietro fin dall'infanzia.
Il patto concordato di tenere la loro relazione nascosta, mantenere per il momento questo segreto, stringe ancora di più il loro rapporto, rende ancora più forte la loro complicità. È un segreto che chiude fuori chiunque, persino le amiche più strette di Emmeline. Nonostante ad entrambi, quando sono insieme, sembri di vivere in un'altra dimensione, Evan riesce a non perdere mai il contatto con la realtà, forse perché, a causa delle esperienze dolorose dell'infanzia e dell'educazione così oscura, ha perso da tempo l'illusione che bene e giustizia possano trionfare.
Ho apprezzato tantissimo il dettaglio della chiave che Evan consegna a Emme; anche questo particolare testimonia il desiderio che la loro unione venga ufficializzata. Evan è determinato a lottare contro qualsiasi altro pretendente pur di non perderla.
Hai un talento unico nel maneggiare la Storia. Il parallelismo che crei tra i tuoi personaggi e la Storia è unico, mi incanta ogni volta ed è uno dei tanti motivi per cui mi sono innamorata di questa coppia.

Non è affatto una coppia facile da gestire, l'hai costruita in modo egregio, ce la fai amare sempre di più nelle sfumature, in ciò che li divide e in ciò che li unisce; lungo il percorso che abbiamo vissuto insieme ai tuoi personaggi è tutto talmente credibile che per me può diventare canon.
Sei stata bravissima a gestire la differenza tra il Dormitorio dei Grifondoro e quello dei Serpeverde, come per sottolineare ciò che li differenzia e divide, un triste promemoria per Emmeline. Lei vorrebbe tanto essere super partes, distinguere l'uomo che ama da quello che si macchia del sangue di innocenti. Vorrebbe sempre e solo poterlo vivere nei loro momenti di passione, è quello l'Evan che ama, quello che emerge nel rapportarsi con lei.

Il primo confronto con il padre è molto toccante, non è solo palpitante in attesa della reazione dell'uomo, perché Emmeline non deve solo affrontare il verdetto, lei viene messa di fronte ad una serie di elementi che la scuotono nel profondo. Freme ogni volta che sente nominare la madre e ciò la destabilizza in un momento già molto delicato. Non le piace il vestito che le ha regalato suo padre a causa del colore che le ricorda troppo la sua posizione difficile all'interno della famiglia.
Emme è nata e cresciuta in quella famiglia, è normale che trasgredire la volontà del padre la metta in soggezione. Tira fuori però tutto il suo coraggio da Grifondoro ribellandosi all'imminente fidanzamento; la vogliono far passare per quella che non è in grado di scegliere e giustamente lei si inalbera.
La situazione degenera e non me la racconti subito, lasci passare qualche scena facendomi preoccupare molto per il destino della ragazza.

Nonostante sia un uomo, e come ci tieni a ricordare agli uomini è riservato un destino migliore nelle famiglie importanti, anche Evan non se la sta passando affatto bene, anche a lui viene ricordato il suo dovere solo che, appunto, essendo un uomo e avendo ereditato il ruolo di capofamiglia (che può non esercitare per sua fortuna) può permettersi di congedarsi dalla stanza e non ascoltare sua madre.

Le notizie per i due innamorati non sono grandiose, ma Emmeline ha ammesso fin dall'inizio quanto la loro vicinanza plachi l'angoscia della realtà che stanno vivendo a causa delle loro famiglie. Purtroppo sono costretti di continuo a tornare a quella triste realtà.
Mi è piaciuto tantissimo lo scontro tra Julian e Evan per Emme. Mi è piaciuto il rilievo che hai dato a Emme nel cuore di Evan, dal momento che è una battaglia che Julian non è mai riuscito a vincere, sa che Evan ha preso la sua decisione, non si tirerà indietro e difenderà quell'amore; Evan ammette davanti a Julian quanto sia una relazione totalmente sincera ed è ciò che allarma Julian, spezzando in parte il legame che "zio" e nipote avevano costruito. C'è concitazione nel loro scontro fisico e verbale, ma anche un dialogo più pacato nel tentativo di prevaricare sulle ragioni di Evan, il quale è convinto di essere pienamente dalla parte del giusto decidendo di assecondare il loro amore, provocando così una rassegnazione sofferta da parte di Julian.
Evan espone l'unica argomentazione in grado di placare Julian, la sua unica debolezza: il legame che è maturato tra Evan e Julian, per fargli comprendere quanto i legami possano essere importanti, oltre qualsiasi cosa credano e per cui combattono.
Alla fine Julian guadagna qualche punto ai miei occhi.
Per Emmeline è stato davvero tosto il confronto con Julian. Anche se la ragazza non mette in discussione l'amore e la lealtà che prova per Evan, il terzo grado dell'uomo pesa sulle spalle, per natura non è facile affrontare Julian. Il confronto tra i due era quasi doveroso, però apprezzo il fatto che tutti si stiano rassegnando alla decisione dei due giovani.

Evan è risoluto a voler condividere ogni aspetto del suo futuro insieme a lei, oltre le convenzioni a cui devono attenersi. Lui vede un matrimonio e figli nonostante tutto. Questi pensieri di Emmeline mi aiutano a capire anche il what if, le paure sulla sua incapacità di donare un figlio a Evan.
Evan la rassicura, sente di essere padrone del loro destino (questo mi rattrista) e tra le sue braccia inizia a crederci anche Emme.

Sei tornata a narrare il confronto tra Emmeline e la sua famiglia dopo un lungo frangente di suspence ed è stato bellissimo da entrambe le parte. Sì, perché anche lo sbigottimento della sua famiglia è poetico.
Il tentativo degli adulti di salvaguardare il nome della famiglia non immischiandosi in questioni pericolose è comprensibile e in questo sappiamo che Emmeline sarà molto prudente, anzi lotterà dalla parte giusta.
Fino a poco tempo prima Emme è stata accompagnata dall'idea che avrebbe sposato un uomo qualsiasi pur di non deludere la famiglia. E poi la svolta. Capisce che Evan è sempre stato al suo fianco, accetta l'idea che prima rigettava spaventata di lasciarsi andare tra le sue braccia, ma ora non può più resistere.
Questo confronto è stato uno splendido riassunto dei capitoli precedenti attraverso le emozioni e i sentimenti di Emmeline.

Credo di aver letto poche cose che mi abbiano stretto la bocca dello stomaco come il momento in cui Evan confessa a Emme l'omicidio che deve compiere.
Riescono a vincere su tutto e su tutti perché i loro desideri collimano: lei vuole essergli accanto e lui la vuole accanto perché è la sua parte migliore, ciò che lui non sarà mai.
I pensieri di Emmeline alla rivelazione dell'identità degli obiettivi mi hanno spezzata, la ragazza prova grande dolore per loro e di sapere che non si fermerà nemmeno davanti alle sue suppliche convinto che il potere sia salvezza per lui e per coloro che ama.
Per lei tutto ciò equivale a sofferenza, forse la cruciatus le avrebbe fatto meno male piuttosto che trovarsi tra l'idea di non poter salvare persone a lei care e tradire Evan.

La famiglia di Emmeline è molto pratica nel commentare la decisione della ragazza e onesta: Evan le ha dato la possibilità di scegliere, loro non lo hanno mai fatto.
Le famiglie da entrambe le parti sono convinte che siano stati Emmeline da una parte e Evan dall'altra ad aver in qualche modo circuito l'altro, non credono affatto che tra loro possa esserci amore sincero, forse perché loro per primi non lo hanno conosciuto, hanno assistito e combinato solo matrimoni di convenienza per ottenere cariche di alto livello.

Emmeline rimpiange i suoi anni felici di bambina, li definisce felici prima che subentrassero le costrizioni.
Zia Joanne non mi è dispiaciuta affatto, fa un discorso oltre la convenienza, si concentra sulla reputazione del ragazzo. Sembra voler vedere felice la ragazza, sembra. Ha l'atteggiamento di un genitore che non condivide tutte le scelte dei figli, ma sa anche che ribellarsi è inutile, così mette in guardia i ragazzi in modo concreto delle conseguenze delle loro decisioni.
Nel confronto con la zia, Evan è stato pazzesco, si è mostrato dolce e innamorato davanti a Joanne e ha tenuto lo stesso atteggiamento quando sono rimasti soli lui e Emmeline. L'amore che nutre per Emmeline è l'unico sentimento che non teme di esibire, benché nessuno riesca a calarsi nei loro panni e a comprendere il loro naturale desiderio di stare insieme.
La proposta di matrimonio è meravigliosa uscita dalle loro bocche, è carica di significato pensando a tutto ciò che insieme dovranno affrontare.

Nell'atteggiamento di Rosamund leggo tanta invidia nei confronti di Emmeline, la quale ha la possibilità di vivere una vita felice accanto a Evan; ammetto che Evan sia molto più abile a tenere testa alla madre.
Povera Emmeline, deve essere una decisione umiliante non poter partecipare alle decisioni sul suo matrimonio e sul suo futuro. Per fortuna lei non è stata totalmente esclusa, è presente Evan che ha esposto lo stesso pensiero della ragazza.
Il momento delle trattative penso sia dedicato per ogni famiglia d'alto rango, motivo in più se le famiglie sono già legate dal sangue, quindi è assolutamente credibile quel loro battibeccarsi sull'eredità.
Quel confronto è costellato da ultimi tentativi per sabotare quell'accordo e il desiderio di salvaguardare il nome della propria famiglia davanti alla contro parte.

Il giorno del matrimonio è toccante. Le emozioni di Emmeline sono scosse dai ricordi (le promesse scambiate tra i bambini affezionati che sono stati) e dal sogno che sta per coronare. Non mi ha affatto sorpresa il fatto che Emme non senta la mancanza del padre in un momento così importante per lei.
La ragazza si interroga costantemente sui metodi di Evan, sui suoi obiettivi, non accetta apatica, anche se ammette la sua sconfitta davanti all'amore che prova per lui, consapevole di dover scendere a compromessi, anche se forse non del tutto.
È come se loro riuscissero a scindere la guerra dal loro amore, questo infonde loro ottimismo sul futuro e in questo modo riescono a trarre il massimo della gioia dal presente. Passato e presente quando sono insieme non rappresentano un problema per loro.

Ho apprezzato tantissimo il frequente salto temporale. Non è affatto facile tenere insieme più piani temporali in un capitolo così lungo; l'atmosfera è impregnata di angst e suspence, questo incentiva a divorare ogni frase impazienti di sapere sempre di più.

Ho come l'impressione che la serie di gioie che hai donato negli ultimi capitoli a quei due sfortunati sia un tentativo per addolcire il dramma dell'ultimo capitolo. Mi preparo psicologicamente.
Per fortuna esiste il what if. ❤️❤️

A presto!
Un abbraccio grande grande,
Vale (sempre tua affezionata lettrice e amica)

Recensore Master
07/01/23, ore 04:43

Ciao, mia cara leprotta!

Non riesco a spiegarti quanto questo capitolo mi abbia emozionata. I confronti che Emmeline regge con i vari personaggi e le sfumature dei suoi sentimenti rendono la lettura splendida.
Il tema principale di questo capitolo è l'amore, quello più privato tra Emme e Evan, ma anche quello universale con cui i seguaci di Silente aspirano a vincere il male. Uno dei meriti di questa storia è accostare queste accezioni di amore passando il messaggio che l'amore dei due ragazzi è puro tanto quanto quello che muove i passi dei buoni; il male che Evan sceglie e compie viene ovattato grazie a questo amore, come se fosse un lavoro sporco da svolgere per ottenere la vendetta di una vita, ma nel suo cuore lui sa amare veramente, profondamente e certe volte ho l'impressione che sappia amare più di altri.
Per questo ho trovato molto opportuno lo scambio di battute tra Emmeline e zia Joanne sull'amore. Ci ricordi con quali idee Emme e Evan sono cresciuti, quali sono le regole a cui sono costretti a sottostare. L'intermezzo della strofa è stato un ornamento molto piacevole.
Con questi ricordi nella mente è comprensibile che l'atmosfera grigia del dormitorio di Hogwarts rispecchi l'umore pessimo di Emmeline.
A partire dalle prime battute del capitolo arriva la rivelazione che accompagnerà Emmeline nel corso di tutta la narrazione. La sua è una vera e propria ammissione di colpa; dai così il senso anche al titolo del suo racconto, infatti in questo frangente è come se Emmeline si sentisse bloccata da catene invisibili a cui riesce ad attribuire un nome, ma non sa cosa la attende se si abbandona all'amore, dopo che peraltro le hanno sempre fatto terrorismo psicologico sui sentimenti spontanei. Sono stati i suoi timori ad allontanarla da Evan e lei non riesce a perdonarsi.

I confronti tra Emmeline e i suoi amici sono sempre costruttivi, le mostrano la realtà da punti di vista diversi, la fanno riflettere.
Lily è l'emblema di tutto ciò in cui crede Silente, Emme non può sperare comprensione da parte sua, eppure proprio questa divergenza di idee crea un confronto molto costruttivo, mette ordine tra le idee della ragazza, fa luce su ciò che per lei conta davvero.
Lily rappresenta quella parte che ha deciso di abbandonare le tenebre, di non concedere il beneficio del dubbio, a Piton in questo caso, ma anche alla stessa amica. Emmeline invece è disposta a rischiare, lei stessa ammette che è la scelta più difficile, ma dopo le sue consapevolezze non si sente di allontanarlo di nuovo.

Ti impegni fino in fondo a farmi odiare Sirius e dire che di norma lo adoro. Quando si tratta di Evan e Emme non capisco più nulla, quindi quando Sirius e Evan si stuzzicano e duellano per la stessa donna non ho alcun dubbio da quale parte stare.

Adoro Eris, è meravigliosa, è una serpeverde con i controfiocchi. La interpreti veramente molto bene, rivedo in lei qualche tua sfumatura. Nonostante la drammaticità della situazione la scena in biblioteca mi ha divertita molto; è schietta, presenta la verità a Emmeline senza il timore di mandarla in confusione, anzi è come se ogni suo indizio portasse a un unico epilogo e lei sembra piuttosto certa delle sue ipotesi.
Emmeline sa che superata la linea dettata dai purosangue non saprà fermarsi. Il fatto poi che lo conosca da tempo li rende ancora più complici e vicini, Eris ha cercato di spiegare anche questo all'amica a modo suo.

Bella, bellissima, la scena dello spogliatoio (oltre al fattore camicia, intendo). Mi piace molto come Evan esprime i suoi sentimenti, è molto misurato, ma non per questo meno passionale; è razionale e stoico nella sofferenza che prova al pensiero di perderla, insomma non vuole illudersi che per il loro amore possa esserci un lieto fine.
Forse Emmeline avrà difficoltà a parlare dei sentimenti, ma nella sua confusione sul da farsi, sullo scegliere la strada giusta per sé o per la famiglia è estremamente passionale. Ogni volta che i loro sentimenti vanno nella stessa direzione e loro aprono all'unisono i loro cuori per me non sono più due adolescenti che si dichiarano amore, ma tornano ad essere quei due bimbi che si promettevano vicinanza eterna.

Il fatto che Evan e Emmeline si appartito è significativo per il loro rapporto; l'atmosfera cambia e loro sono tornati ad essere molto vicini.
In questo frangente di riservatezza gli argomenti cambiano e lo sguardo di Evan che muta ne è la manifestazione più concreta. Il confronto tra loro si snoda tra opinioni opposte, libertà ed egoismo.
I senti di colpa tornano a bussare alle porte del cuore di Emme quando scorge il Marchio Nero, convincendosi che se gli fosse rimasta accanto non sarebbe diventato un mangiamorte. Ma di questo non può esserne certa, in fondo l'amore che prova per lei, per quanto intenso, non ha fermato i suoi passi. La vera magia del loro amore risiede nel fatto che nonostante tutto quel Marchio non li dividerà. Riuscire a creare un'atmosfera romantica intorno al Marchio non è un'impresa da poco, ma tu ci sei riuscita. Io piango, però, al pensiero che, volente o nolente, quel Marchio li dividerà con la morte, a causa di quella guerra assurda intrapresa dai mangiamorte, a cui Evan ha aderito, perché troppo debole per non cedere al richiamo della vendetta, all'idea di sentirsi colui che sottomette e non più colui che viene sottomesso (anche se al cospetto di Voldemort c'è sempre il rovescio della medaglia). Beata la gioventù che fa vedere speranze laddove non c'è, fa credere a loro che l'amore possa sopravvivere e restare sempre indenne, che non venga scalfito dagli ideali per cui combattono, che loro non ne vengano scalfiti.
Le ferite di Evan provocate dal "padre" mi hanno creato un nodo alla gola. È comprensibile la sua rabbia, ma non è altrettanto condivisibile la direzione che sta prendendo. La morte di Edric per mano di Evan ha portato quest'ultimo alla piena consapevolezza della vendetta contro il mondo, contro i più deboli, come lo è stato lui a suo tempo.

Ammetto che Evan a colloquio con i suoi compagni di Casa mi abbia un po' spaventato, come se l'amore per Emme e la guerra fossero su due piani diversi, come se potessero convivere; deduco sia il suo modo di preservare la vita dell'amata, non perderla e continuare a percorrere la strada che ha scelto. Le sue parole sono comunque state terrificanti da leggere.
Oltretutto sei bravissima a tenere in piedi anche la vicenda di Piton e Lily; resta sullo sfondo come è giusto che sia, ma si avvertono tutti i punti cardine di quella storia. Non sono loro fan, ma la loro amicizia mi ha sempre toccata e attraverso le tue parole ho riprovato quelle sensazioni.

Se per un momento dimentico la relazione amorosa tra Emme e Sirius, trovi sempre il modo di ricordarmela. Ma ho capito anche che Sirius in questa storia non ha solo lo scopo di infastidirmi, egli rappresenta quel grillo parlante che mette Emmeline, comprensibilmente, in guardia dai pericoli. Dimostra di volerle veramente bene e strapparla dalle braccia di Evan significa per lui salvarla.
Sirius tende a semplificare molto cosa prova Emme, ma il confronto tra i due è costellato di verità da entrambe le parti e questo mi ha fatto venire i brividi.

Adoro da parte di Evan questo suo essere protettivo nei confronti di Emme. Ho poco da commentare sulla loro prima volta, solo da imparare dalle tue capacità narrative. E poi FINALMENTE hanno suggellato questo amore talmente sospirato che Romeo e Giulietta devono proprio scansarsi.
Amarsi così profondamente per loro è un modo diverso di tornare a casa, al loro passato, a quando il loro rapporto fanciullo era più semplice e le loro menti pure sgombre da idee assurde e dal timore di perdersi.
Le parole che Evan e Emme si dedicano reciprocamente sono sempre un'emozione per me. Capisco Emme, capisco anche il coraggio di mettersi dalla parte sbagliata pur di non perderlo. Capisco tutto e non sarò certo io a giudicare le sue scelte. SONO BELLI E BASTA, NESSUN PECCATO È STATO COMMESSO.

Questo capitolo è un alternarsi di angst e dolcezza con una egregia introspezione di Emmeline, che meraviglia assoluta ogni parola da te scritta. Scrivere la recensione mi ha fatto rivivere tutte le emozioni della lettura, quindi vado a commuovermi in un angolino, mentre cerco anche di dormire un po', tu e loro mi tenete incollata allo schermo. ❤️❤️❤️

A presto!
Un abbraccio grande grande
Vale (sempre tua affezionata lettrice e amica)
(Recensione modificata il 07/01/2023 - 07:11 am)

Recensore Master
20/11/22, ore 18:59

Eccomi Eli!
Approfitto di questa domenica piovosa per passare a lasciare le recensioni alle tue storie. Parto da Condannati, anche perché è una storia a cui tieni tantissimo e di cui mi sento un po' la madrina, visto che la prima volta che hai scritto di Evan è stato con Baratro per il contest sulle tematiche delicate che avevo indetto e non credevo che una fiera Grifondoro come te avrebbe ceduto in questo modo al lato oscuro.
Allora, abbiamo lasciato Emme ed Evan felicemente sposati nello scorso capitolo e secondo me quello era il capitolo che poteva chiudere la storia, ma tu giustamente hai voluto dirci altro. Non solo ci hai fatto vedere la morte di Evan, di cui Moody si è preso un credito non del tutto onesto, visto che Evan era fiaccato dalla malattia ed è ammirevole che, nonostante tutto, non sia venuto meno al suo dovere di Mangiamorte.
Io non so come avevi progettato la storia, credo che "Condannati" fosse un riferimento alla storia di Emme ed Evan e il loro ciclo che si chiude con la morte di Evan, ma quello che rimane a mio avviso in sospeso è tutta l'evoluzione di Emme che appare sfocata e insoluta (permettimi di usare questo termine). Lei accetta di venire a patti con le sue idee per amore di Evan, accetta di adempiere al suo ruolo per non far estinguere i Rosier e mette la famiglia al primo posto, ma la guerra si perde e allora non si capisce come questa Emme sconfitta e con un piccolo Rosier di cui chiede a zio Julian di addestrarlo diventi la stessa Emme che anni dopo fa parte dell'Ordine della Fenice, scorta Harry e per poi morire mentre cerca di proteggere il primo ministro Babbano dai Mangiamorte. Non so se hai in mente un sequel o delle one-shot o qualcosa che chiudano questo cerchio perché il personaggio di Emme ne esce profondamente depotenziato rispetto all'inizio della storia, soprattutto in relazione alle giustificazioni che dà al figlio, sull'amare Evan nonostante fosse un Mangiamorte, liquidando le scelte di Evan ad errori o giustificandole come "c'era la guerra", salvo poi chiedere a zio Julian di insegnare al figlio a sopravvivere e indirizzarlo verso lo stesso sentiero di Evan, quando ben avrebbe potuto seguire un altro percorso, considerata la fine della guerra. Ci sono troppi elementi che non collimano e quindi sento che tu ci nascondi qualcosa e che ci darai più dettagli in un'altra sede per chiudere anche il cerchio di Emmeline che è rimasto drammaticamente irrisolto.
Ad ogni modo, è stata una bella lettura ed è stato un piacere seguirti in questa tua immersione nel lato oscuro e vederti portare a compimento un progetto tanto impegnativo. Io credo che non li lascerai andare e che ci darai altri spazi di Emme ed Evan.
Ti mando un grande abbraccio,
Sev

Recensore Master
17/11/22, ore 18:14

Ciao Eli,
come ti avevo già anticipato, ho proseguito nella lettura e non credo che ci sia modo migliore di celebrare il compleanno di Evan, se non recensendo questa storia meravigliosa a lui dedicata.♥♥
Sappi che non mi sarei mai aspettata di provare comprensione nei confronti di Evan, ma ormai mi stai conducendo verso il lato oscuro, ahah! No, scherzi a parte, non posso che complimentarmi con te per la maniera in cui hai caratterizzato entrambi i personaggi: sono ricchi di sfaccettature, di difetti e di pregi entrambi, quindi è più che normale rivedersi sia nell'uno che nell'altra.
Come sempre apprezzo la tua scelta di mostrarci due piani temporali differenti, collegandoli tra loro in maniera magistrale e permettendoci di comprendere meglio come Evan e Emme siano diventati quello che sono.
Non hai idea della mia immensa felicità nell'apprendere che Bones aveva rotto il fidanzamento, mi chiedo se sia lo stesso padre di Susan, anche se non c'entra nulla con la trama, però quando incorro in nomi noti la mia mente corre e cerca di collegare tutto quanto... In ogni caso, ciò che conta è che il fidanzamento sia stato rotto e poco importa che il padre di Emme sia furioso, sappiamo bene che tanto lei non avrebbe mai amato Bones - non quando il suo cuore appartiene già a Evan.
Lui sicuramente è rimasto fermo nella propria posizione, pur nel corso degli anni, anche se si sono addirittura ignorati, ha mantenuto la promessa. Io non ti ho lasciato andare, liebchen. Riesco proprio a figurarmela Emme, che non chiude occhio e si arrovella su quanto lui le ha confessato, grazie al cielo ha un'amica come Eris che riesce a farla ragionare e riflettere su quello che vuole davvero.
Mi è piaciuto che sia andata lei al campo, per parlargli, e che proprio Regulus le abbia indicato dove si trovasse Evan, sai bene che ho un debole per entrambi i fratelli Black e mi ha fatto molto piacere vedere il più giovane qui. Credo che Emme sia finalmente venuta a patti con il fatto che la sua vita senza Evan non ha senso, è come se mancasse un pezzo di lei, quindi è inutile che si affanni per cancellarlo, lui continuerà a essere lì - proprio come Dickon con Anne. Che bella poi la tua scelta di accomunare Evan ed Emme a Dickon e Anne, pur se il loro destino non è stato particolarmente felice, però amo come tu sia riuscita a inserire queste similitudini sia nella loro infanzia, che ora che stanno crescendo e si trovano ad affrontare un mondo difficile che non è in grado di accettarli - con tutta probabilità.
Bellissima la fine, con Evan che regala qualcosa d così semplice, eppure di così sentito, ad Emme, quella rosa bianca che da sempre è il suo fiore preferito e che in questa versione, potrà essere conservata per sempre.♥♥
Lo zio Julian continua ad essere una figura molto importante nella vita di Evan, ora più che mai, mentre la madre di lui sembra un altro personaggio piuttosto grigio, non so bene cosa pensarne... forse odia così tanto le sorelle da gioire dell'annullamento del fidanzamento tra Emme ed Evan? Totalmente indifferente alla sofferenza del figlio... direi che tutto ciò non la rende molto migliore del padre. Lui ancora non si è visto, ma sono incuriosita di scoprire se apparirà, visto quanto già sappiamo di lui...
Zia Joanna è un personaggio che amo tantissimo, il suo è un ruolo chiave e mi piace come Emme si dimostri legata a lei, andando a trovarla quando sta male, pur con tutto quello che può aver pensato di lei in passato.
Insomma, mi rendo conto che questa recensione è senza capo né coda, ma spero che tu riesca a capire quanto mi stia piacendo questa storia, mi rammarico solo di aver iniziato a recuperarla così tardi.
Ti mando un grosso abbraccio e ti faccio l'in bocca al lupo per la conclusione a cui stai lavorando.♥♥
A prestissimo,
Francy

Recensore Master
15/11/22, ore 18:08

Ciao Eli,
eccomi finalmente a continuare questa storia che, lo ammetto, mi sta coinvolgendo tantissimo e mi sta mostrando le mille sfaccettature del tuo amato Evan - ma anche di Emmeline, che sto adorando alla follia.♥♥
Ho apprezzato tantissimo la tua scelta di mostrarci vari spezzoni della primavera del 1977, intervallandoli con ricordi del passato sia di Evan che di Emme, che sono stati un ottimo viatico per mostrarci come si è evoluto il loro rapporto, anche se non hai seguito l'ordine cronologico, dettaglio che mi ha fatto apprezzare ancor di più il tutto.
Evan non è più il bambino che abbiamo incontrato nel primo capitolo, s'inizia a intravedere l'influsso dello zio su di lui, eppure il suo cuore continua ad appartenere ad Emmeline, nonostante Julian gli dica che non dovrebbe farsi governare dai sentimenti - è ormai troppo tardi.
Nel frattempo il loro contratto matrimoniale è stato sciolto, posso immaginare che sia per via dello zio, visto che Evan dubito possa aver compiuto qualche atto così grave, eppure Emmeline si è ritrovata con un pretendente ben peggiore di Evan. Ho apprezzato tanto la tua scelta di mostrarci un Grifondoro tutt'altro che limpido in questo Edgar Bones che ho trovato particolarmente odioso per via di ogni atteggiamento, oltre che delle minacce rivolte a Emmeline, e il suo credersi in diritto di darle ordini... Ben gli è stato quanto è accaduto sulla pedana, fa bene Emme a presentarsi in infermeria a gongolare, anche se forse Evan ha un tantino esagerato, non posso che essere soddisfatta di vederlo lì, nel letto, senza più quell'aria tronfia - che tanto gli si addice.
Questi due sono destinati a un finale infausto, già lo so, eppure me li stai facendo amare davvero tantissimo e questo non so se te lo perdonerò... quindi non potrai più rinfacciarmi nulla, tu! Leprotta avvisata, Leprotta salvata!
Continuo ad amare tanto la zia Joanne, mi sembra un personaggio davvero ben riuscito e molto saggio; chi trovo super inquietante è lo zio Julian, anche se ha aiutato Evan a primeggiare contro Bones - e questa è stata una cosa buona e giusta!
Spero di poter proseguire presto nella lettura, perché non vedo l'ora di scoprirne di più, anche se temo di scoprire cosa accadrà...
Va beh, mi godo l'ultima scena tanto bella tra di loro - sia nel presente che nel passato!♥♥
Un abbraccio grande,
Francy

Recensore Master
16/10/22, ore 18:52

Ciao Eli, dopo aver tergiversato anche troppo a lungo ho deciso di iniziare finalmente la lettura di questa long e avere la possibilità di conoscere meglio il tuo Evan e fare la conoscenza di Emme.
Innanzitutto ci tengo a sottolineare che ho apprezzato tantissimo il personaggio della zia Joanne, che mi sembra severa ma giusta, e che i due bambini riescono a fregare per convincerla a lasciarli dormire insieme; l’altro personaggio che conosciamo è il papà di Emme e devo dire che lui mi sembra un Purosangue più simile si Weasley che ai Black e sono decisamente curiosa di saperne di più su di lui e sulla sua famiglia.
Veniamo poi ai veri protagonisti, che conosciamo nella loro infanzia - dettaglio che ho amato tantissimo, perché ti permette di sviluppare meglio le dinamiche tra di loro e mostrarci come crescendo entrambi siano maturati e siano cambiati.❤️
Credo di essere d’accordo con la zia quando dice che Evan è quello che “comanda” tra i due, anche se Emme è la più testarda e sembra quella che tira le fila in apparenza. Ho apprezzato tantissimo l’idea di loro due che leggono di storia Babbana e si appassionano alla Guerra delle rose, un qualcosa di piuttosto inaspettato per due piccoli Purosangue, mi è piaciuto molto il parallelismo tra la loro relazione e quella tra Richard e Anna.
Quella promessa suggellata, riguardo al non cambiare mai, mi ha già fatto partire la ship alla massima potenza - anche se già so che soffrirò come una condannata, proprio come loro…
Ovviamente sono interessatissima a vedere come le cose sono precipitate e come si sia arrivati alla scena in biblioteca che li vede separati sia fisicamente che emotivamente.❤️
Spero di proseguire presto, intanto metto nelle seguite in modo da non perdermi i prossimi aggiornamenti e da essere spronata a continuare.
Un abbraccio,
Francy
(Recensione modificata il 16/10/2022 - 06:53 pm)

Recensore Master
14/10/22, ore 20:37

CIAO.
Diresti tu che vuole questa capra isterica?
Mi ero ripromessa tempo fa di passare e come dicevo alla cara socia Bennie il Writober mi sta massacrando e poi ho fatto una torta di mele...vabbè.
Ci tenevo a passare dalle tue parti anche perché, diciamo SOPRATTUTTO perché scrivi storie che spaccano.
Aspetto ritorno in modalità persona civile, voglio dire storie splendide.
Mi sono letta questa long che mi piace troppo, davvero. Inizio col dire che trascina, nel senso che riesce a coinvolgere il lettore che non si stanca maia; vorrei sapere tutto, come va a finire e sto qua ad aspettare il continuo. Poi i personaggi, caratterizzati con attenzione, cura e perfezione; un capolavoro se mi concede cara Blue.
Un'altra cosa: l'intreccio. Il plot, come vuoi tu. Mi emoziona, mi rapisce mi fa apprezzare ogni singola parte.
Ti ringrazio per questa storia, la consiglierei dunque, merita tanto <3

Recensore Master
12/10/22, ore 13:05

Eccomi a recensire questo capitolo. Che dire, Eli?
Partiamo con le cose ovvie. Amo zio Julian. L'ho amato per tutto il capitolo per il modo in cui ha finito per sostenere Evan e spero che lui abbia subdolamente colto anche il vantaggio che per Crouch le cose si siano messe male proprio grazie ad Emme ed Evan. Lo so che l'ha pensato anche se non l'ha detto ad Evan e si è concentrato su aspetti come l'erede, i soldi e altre futilità. Crouch ministro è un evento che i Mangiamorte non potevano permettersi e il venir meno dell'alleanza tra Creswell e Vance è un elemento positivo non di secondo piano.
Il capitolo è molto tenero e tu stai diventando brava con le scene d'amore (la maestra è orgogliosa). Mi ha colpito come, una volta partito il rapporto tra Emme ed Evan, poi lei abbia trovato il coraggio di affrontare la famiglia e arrivare fino alla soluzione che era scontata fin dall'inizio, ovvero il matrimonio con Evan.
Tra l'altro, posso dire che Rosamund con quelle insinuazioni sulla verginità sia caduta proprio in basso? Joanne che le ha tenuto testa è stata incredibile e anche ammirata dal modo in cui Emme riesce a controllare Evan.
Lo so che per loro è scritto un destino tragico. ç___ç Sono felice che tu abbia comunque dato una gioia ad Evan. Spero che nel prossimo capitolo ci sia un accenno alla morte di Regulus perché non può passare sotto silenzio. ç__ç
Sono curiosa di vedere come dipanerai i prossimi eventi e come tutto si legherà al canone.
Ti mando un abbraccio, perdona se non mi dilungo, ma preferisco lasciarti una sintesi a fresco e poi scleriamo in separata sede (cerco anche di darmi un contegno come lettrice ahahahaah ma chi ci crede!).
Nota di plauso per Emme (visto che l'ho sempre trattata male), ho apprezzato come si è interfacciata e ha tenuto testa a Julian, non è da tutte. Qui si è visto lo spirito Grifondoro della ragazza, quindi brava (almeno per il momento).
Zio Julian, anche tu hai dovuto cedere alla testardaggine del nipote, mi rendo conto... Sì, è un chiaro riferimento al Pipacchione! Mi affido ai lumini oscuri...
Un abbraccio,
Sev

Recensore Master
26/07/22, ore 11:38

Ciao, mia cara!

Perdonami sempre per il ritardo, tra casini vari e la mia lentezza sai quanto abbia un pessimo tempismo. 🤍

Onestamente non condivido tutto lo sconcerto di Lily (ma cosa mi hai fatto?), scoprendo il riavvicinamento tra Emmeline e Evan (sarà la sottona che è in me a parlare). Se il tuo intento era quello di creare shock nel lettore, sappi che questa lettrice in particolare è saltata dalla gioia.
In questo capitolo le rivalità si fanno sentire; ci troviamo ancora tra le mura di Hogwarts, l’astio si mischia alle antipatie di giovani studenti, ma si avverte già una rivalità che esce dal contesto, d’altronde sono questi gli anni in cui si creano fra i più giovani le fazioni che si contendono la vittoria durante prima e seconda guerra magica.
A livello personale, la posizione più difficile è quella di Emmeline, i sentimenti la pongono in una posizione ambigua. Dal punto di vista di Lily, l’astio che manifesta nei confronti di Evan pone al centro la personalità complessa del Serpeverde. Alla resa, più aspetti influiscono sul rapporto tra questi studenti, che siano personali o riguardanti la situazione socio politica che sta attraversando in questi anni la comunità magica.

Comprendo la prospettiva di entrambe le amiche. Penso che nella loro discussione ci sia il senso profondo di ciò che sta succedendo in questo periodo storico nel mondo magico. Hai reso il loro rapporto una buona cassa di risonanza dell’atmosfera tesa che si respira. Inoltre trovo che il personaggio di Lily sia perfetto per questo scopo, lei è sempre stata l’emblema della lotta contro tutti quegli ideali che Evan sta abbracciando decidendo di combattere accanto alla sua famiglia. Ogni volta che torno tra queste righe ho l’impressione di immergermi in un tempo sospeso, nel quale Emmeline e Evan non hanno ancora preso decisioni definitive sul loro futuro e la rabbia di Lily credo sia dovuta anche a questa posizione ambigua dell’amica. Il tentativo di Emmeline e Evan credo sia molto ambizioso, desiderano lasciare il loro rapporto fuori da qualsiasi altra questione; quando ammetto di apprezzare il tuo Evan questa è in assoluto la ragione principale. Da parte di Emmeline mi aspetto di più un atteggiamento così combattivo per preservare e dare dignità a ciò che prova; è una Grifondoro, per natura è in grado di far fiorire amore laddove il male minaccia di spegnere il bene. Evan può essere classificato nel novero di quei Serpeverde affascinanti (e nel suo caso anche per aspetto) che diventano uno scudo umano per difendere tutto ciò che li fa sentire bene: nel suo caso l’affetto e l’amore di Emmeline. Tra i due innamorati c’è sempre stato un patto silenzioso che finora non hanno mai tradito. Sono convinta della solidità di questo legame per il semplice fatto che è nato prima di qualsiasi forma di ideale o di pensiero nelle loro menti; se penso al loro amore mi tornano in mente quei due bambini che amavano discorrere insieme di letture comuni senza pregiudizi e lotte sulla purezza del sangue.

Dopo questo ragionamento, però, emotivamente, non posso che dispiacermi vedendo litigare così duramente due amiche a causa di una incomprensione, come lo è il sorriso finale di Evan nel quale non leggo affatto una sadica vittoria, ma una nota ben più innocente, una smorfia forse frutto della giovane età, uno scambio silenzioso di opinioni tra due giovani qualunque.
Quel piccolo ricordo non dimostra che Emmeline non tiene a Lily, ma quanto tema di causare un nuovo allontanamento di Evan; credo abbia fiducia nel solido legame di amicizia con Lily e spera che lei possa capire cosa le attraversi la mente e il cuore. Sono arrivata a questa conclusione solo perché non credo affatto che Emmeline possa essere considerata una di quelle persone che trascurerebbe di proposito un’amicizia a vantaggio di un’amore, seppur complesso; spero abbia anche il coraggio di rivelare fino in fondo i suoi sentimenti a Lily.

Adoro tanto come descrivi la personalità di Evan, attraverso di lui riesci a farmi vedere anche le azioni più riprovevoli sotto una luce positiva, purché finalizzate a proteggere la sua amata.
Mi piace molto quando sottolinei la peculiarità del loro legame, evidenziando la poca abitudine di Emmeline ai contatti fisici come dimostrazione di affetto. Un ennesimo punto di forza delle tue storie è l’umanità che riesci ad attribuire ai tuoi personaggi; sono aspetti caratteriali che rendi parte integrante di loro fin dalla più tenera infanzia, in poche righe riavvolgi il nastro del loro passato, costruendo una finestra, in questo caso, delle esperienze familiari di Emmeline per quanto riguarda appunto le forme d’affetto a cui lei è abituata ed è bello vedere che lei abbia così tanta fiducia in Evan da mutare eccezionalmente le sue consuetudini.

Devo ammettere che il breve scambio di opinioni tra Emmeline e zia Joanne mi ha lasciato un po’ di amaro in bocca. Ho l’impressione che questo legame sincero possa essere sfruttato come strumento per indebolire la fazione nemica. Tu sai bene da che parte sono, Emmeline usata come spia a fin di bene non è un'idea così malvagia, ma il pensiero che il loro rapporto venga strumentalizzato un po’ mi rattrista.
Riesci totalmente a stravolgere le mie convinzioni, obiettivamente so quanto la famiglia di Emmeline vorrebbe offrirle un candidato meno compromettente, ma non riesco a prendere in considerazione la possibilità che loro due possano trascorrere la vita separati, non più; a tal proposito amo la determinazione e la speranza che Evan sente ed infonde anche a lei.

È troppo bello leggere il parallelismo che fanno gli stessi personaggi sul loro legame in tempi passati e il fatto che l’innocenza infantile tra loro non si sia ancora spenta del tutto, soprattutto da parte di Emmeline. È inevitabile che insorgano temi da adulti, ma questo li confonde, specie a causa delle sensazioni che provano l’uno accanto all’altra.
Ho trovato splendida l’idea di alternare il presente che Emmeline trascorrere accanto a Evan e il passato con la famiglia della ragazza, che la incoraggia a non intrattenere alcun rapporto con il ragazzo. Dopo la lettera poco piacevole indirizzata ad Emmeline, questi ricordi assumono ancora più significato, c’è un’evidente spada di Damocle che pende sul loro rapporto; lei di questo è consapevole e la terrorizza, mentre Evan fa di tutto per contenere l’angoscia di lei dimostrando una calma invidiabile. Riassumi molto bene il contesto nel quale sta maturando il loro legame, stanno crescendo e ricevono un’educazione anche privata impregnata di valori diversi che esulano dall’affetto che provano l’uno per l’altra.

Ti impegni proprio per farmi odiare Sirius; ogni volta che mi avventuro nella lettura delle tue storie sono più confusa dei personaggi: per me odio e amore sono separati da una linea sottilissima. Sirius che si mette tra Emmeline e Evan è uno di quei casi, insieme al discorso sull’incesto, per il quale accetto pochissime eccezioni, tra cui la tua.
Sono quasi certa di conoscere l’origine delle cicatrici di Evan, se ripenso a quell’episodio mi sale tanta amarezza, eppure quella considerazione finale di Emmeline mi ha donato la medesima pace che Evan dona a lei.
“A volte non capisco dove finisci tu e inizio io”
Infonde una sensazione di speranza, anche laddove non c’è.
Speravo sicuramente che quest’ultima scena tra Emmeline e Evan terminasse in modo migliore, ma senza un finale così amaro Evan non avrebbe potuto sbloccare la determinazione di Emmeline che lui tanto ama, affinché lei abbia la facoltà di scegliere la vita che desidera.

Non so più con quali parole esprimere quanto mi sia entrato nel cuore il loro legame, su questo hai un’esclusiva assoluta.
Non è solo una questione di camicie e lenzuolini (anche ma non solo), questa storia ha il potere di ribaltare molte convinzioni. Mi hai aperto una finestra molto interessante sul mondo magico, unica nel suo genere. 🤍🤍

A presto!
Un abbraccio grande grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice e amica)

Recensore Master
08/07/22, ore 10:37

Eccomi!!!
Questo capitolo è stato un'altalena di emozioni e se per un bel po' avrei voluto menare tutti a parte Evan che mi sembrava l'unico che avesse presente se stesso e i suoi sentimenti, alla fine ho salvato anche Emme. Sirius, va beh, che te lo dico a fare, lo sai che per me è come sparare sulla Croce Rossa. Pessimo. Io non riesco a capire come con gabry riusciamo SEMPRE ad essere su fronti opposti! xD Ma è anche la cosa più divertente.
Allora, visto che questa recensione è fatta con il senno del poi, cerchiamo di non sbragare subito e di tirare un po' le somme. Mancano due capitoli alla fine di questa storia, ci fai sapere, e in questo capitolo c'è la presa di coscienza di Emme che decide di volere Evan, al di là di tutto. Non ha ancora deciso se riesce a passare sopra il Marchio Nero, che è qualcosa che la turba moltissimo e il confronto finale con Sirius in cui lei gli rinfaccia di aver abbandonato Regulus è veramente molto bello, ha messo Sirius con le spalle al muro e mi ha ricordato una scena simile e diversa al tempo stesso di una mia storia, in cui però Sirius risponde.
Mi è dispiaciuto della fine delle amicizie di Emme con i Grifondoro, quella rottura che sa di inevitabile e che la renderà sola, almeno fino alla morte di Evan.
Evan, dall'altra parte, che dimostra veramente più fermezza e scaltrezza di Emme. Io credo che bluffi con Mulciber e Piton quando dice che potrebbe avere informazioni sul nemico e questo è confermato sia dalla reazione di Regulus, sia dal comportamento generale di Evan con Emme. Sono convinta che lui sia sinceramente innamorato di lei e che lo sia sempre stato e che questo sia anche un modo per proteggere Emme da speculazioni varie. Tra l'altro, ho adorato il modo in cui ha rinfacciato a Piton che lui mica va con una Mezzosangue. ECCO. EVAN, DIGLIELO AL TUO DISCENDENTE!! Sul serio, qua è partita la ola!
Devo farti i complimenti anche per la scena lemon. So quanto ti metta a disagio il romanticismo e le scene più intime, ma credo che tu sia riuscita a catturare bene lo stato di desiderio di Emme, la scoperta di sensazioni nuove, rendendo tutto coinvolgente, dolce, intimo e per nulla cringe. Tra l'altro, uno dei problemi durante le scene lemon è che ogni tanto uno non riesce a seguire i movimenti dei personaggi, mentre la tua scena era molto fluida. Complimenti! Ho riso solo per l'inciso sulla camicia di Evan, ma perché non posso fare a meno di pensare a Paige, al lenzuolino e al Baratro delle sottone! Ahahahah
Menzione speciale per Regulus Black che si conferma il mio personaggio secondario preferito di questo capitolo e viene persino prima del flashback con zio Julian. Tra l'altro, ho squittito come una matta quando è saltato fuori che Evan ha ucciso suo padre e lo ha Cruciato prima di finirlo con l'Avada Kedavra (non ho fatto i conti, spero che fosse maggiorenne, altrimenti con la Traccia sarebbe stato un casino, ma credo di sì perché se è di novembre come Sirius è del 59 e quindi dovrebbe avere più di 17 anni).
Bello, i Weasley regalano ai figli una scopa o un orologio, zio Julian, le maledizioni senza perdono corredate da un omicidio. *sospira innamorata*
Poi, il finale in cui Evan dimostra di sapere che zio Julian è il suo vero padre mi ha sciolta del tutto! *^*
Io voglio un what-if in cui la mamma di Evan sopravvive e lui cresce felice con la mamma e zio Julian, mentre il papà viene fatto fuori in malo modo! *^*
Adesso sono molto curiosa delle conseguenze che dovrà affrontare Emme per rivendicare il suo amore per Evan, man mano che la guerra va avanti. Non so dove ti fermerai, se ci mostrerai la morte di Evan o solo questo 1977. Io spero che ci sia un sequel in cui Emme ed Evan si trovino a fare i conti con la morte di Regulus perché sarebbe super interessante vedere come reagiscono.
Non posso fare a meno di pensare che in quel 1977, mentre Emme sceglie Evan, Alex deve processare la sua delusione per essere ignorata da Barty e finisce per uscire con Avery. ç__ç Che brutta scelta. Per fortuna che dura poco meno di un mese. Il fatto che Avery non fosse presente nel bosco la dice lunga! :3
Ti mando un grande abbraccio e aspetto il prossimo capitolo!
Sev

Recensore Master
25/04/22, ore 17:21

Ciao, mia cara!

Con un elegantissimo ritardo mi concentro sul commento di questo splendido capitolo, che mi ha fatta emozionare intensamente dall'inizio alla fine. ♡

Non posso non stupirmi della puntualità con cui hai descritto l'emozione di Emme, quando Evan inaspettatamente la raggiunge in quel giorno. Rivedere il ragazzo così prossimo a lei, interagire con lui in un frangente occupato solo dalle loro presenze, ha minimizzato tutto ciò che li ha allontanati nel Castello e fuori nel corso degli anni. Per quanto Emmeline ammetta che vivere di ricordi possa solo impedire il futuro e non sortire effetti positivi, non riesce a non pensare a ciò che li ha uniti in passato e a non soffrire proprio perché quel legame così intenso tra loro si è allentato, è scivolato loro dalle mani.
È un capitolo contornato da ricordi e riferimenti ad un passato molto felice, vissuto ancora prima di varcare i cancelli di Hogwarts, quando i gesti che si dedicavano reciprocamente erano dettati solo da innocenza e affetto, tra loro non si era ancora intromesso qualcosa o qualcuno.
Ciò che fa veramente male ad Emmeline durante quell'incontro con Evan, che ha tutta l'aria di essere furtivo, riguarda proprio i pochi minuti concessi accanto a lui, eppure anche se sarà un tempo molto limitato sa di averne bisogno come l'ossigeno per respirare.
Un tema di questo capitolo credo sia il mutamento. Spesso nel corso della narrazione Evan ed Emmeline non si riconoscono o si accusano di essere cambiati rispetto al passato, si accusano di aver mutato le loro idee nel corso del tempo. Trovo questo come un percorso in divenire che loro sfruttano per giungere alla verità.
Avverto sempre molti forti le tematiche storiche ed è quasi inutile dirti quanto io apprezzi. Hai saputo gestire la Storia in questo contesto egregiamente creando un coerente parallelismo con il presente; hai espresso così il disappunto di Emme circa il presente tormentato che stanno vivendo i due giovani. Mi piace moltissimo questo continuo oscillare tra presente e passato, assume un significato fondamentale a questo punto delle vicende personali di Emmeline e Evan per svelare tutto ciò che giustifica il loro allontanamento, ma anche il loro desiderio di riconquistare tempo e legame perduti per volontà di terzi. Da una discussione complice, che solo loro sono in grado di sostenere memori di tutto ciò che hanno condiviso nel corso della loro infanzia, emergono chiari i riferimenti a loro anche quando citano personaggi che appartengono ad una storia remota e conclusa; emergono rancori che non hanno ancora avuto occasione di placare, per mancanza di occasioni di chiarimento vero. Evan cita le loro Case e le divergenze sul loro temperamento, ma non si può proprio negare che essi abbiano fatto la loro parte per portarli al punto in cui si trovano; un punto che sembra addirittura antecedente alla loro infanzia, a quando loro non avevano costruito con affetto un rapporto e un legame indissolubili.
Mi ha piacevolmente stupita come la piccola Emmeline nel ricordo provi sincero disappunto verso Julian, comprendendo precocemente la strada verso cui stava conducendo il "nipote". Il suo broncio da bambina offesa è molto eloquente e credo vada oltre la perdita di un compagno di giochi.

Non avevo alcun dubbio sul fatto che Emmeline avrebbe sostituito con piacere Lily durante la ronda notturna in compagnia di Evan. Inizialmente mi sono stupita di notare come Lily sembri non aver colto i sentimenti di Emme nei confronti di Evan, anzi sembra averli totalmente fraintesi; la ragione di questo atteggiamento indifferente da parte dell'amica si trova in una profondissima riflessione che ci consegni nelle righe successive e che devo dire mi ha commossa: è molto toccante scoprire come Emmeline abbia vissuto in modo totalmente diverso la sua esperienza ad Hogwarts, lei non riesce a prendere le distanze da ciò che è successo prima di varcare i cancelli, non riesce a sostituire i legami che ha portato in valigia con sé, anche se in molti l'hanno invitata a farlo; a differenza sua, Lily ha costruito una nuova vita a Hogwarts, una vita che condizionerà drasticamente il suo futuro. Emme dimostra di possedere uno spirito molto malinconico e nostalgico, perciò difficilmente riesce a slegarsi da chi l'ha fatta sentire protetta, anche se solo per un breve frangente della sua vita.
Per quanto Emme non possa fare a meno di desiderare un incontro tra loro per colmare molti vuoti lasciati, chiarire una discussione lasciata in sospeso che sembra aver incrinato ancora più il loro rapporto, soprattutto da parte di lei, è quasi certa che non sarà un incontro tranquillo. Mi ha stupita Emmelime quando ammette di non riuscire più a considerarlo nemmeno più un cugino, come se il mondo che li circonda si fosse sforzato di annientarli nel profondo per renderli due semplici estranei. È palese quanto le scuse di Emmeline siano un pretesto per accendere il dialogo e lui sembra averlo colto dal principio; la ragazza gioca così tra le scuse sincere che gli rivolge in maniera accomodante e la volontà di precisare che le accuse che gli recrimina non sono del tutto infondate, lei ha sofferto davvero per causa sua.
È annidata una grande preoccupazione nella rabbia di Emmeline. Ad infastidirla non è stata solo la percezione di essere messa da parte, ma anche e soprattutto essere tenuta all'oscuro del pericolo che lui può correre; ciò la devasta a tal punto da riversare su di lui tutta la frustrazioni che prova circa le scelte che lui stesso sta prendendo.

Eris, a differenza di Lily, sembra molto più preparata sulle vicende che hanno caratterizzato e caratterizzano il rapporto tra Evan e Emmeline, lo dimostra il fatto che Emmeline non ha nemmeno avuto necessità di nominarlo affinché l'amica capisse.
Mi è piaciuta molto l'indole determinata con cui Eris prova a mettere ordine negli eventi e nei pensieri di Emme, prova a mostrarle i fatti in modo razionale, come ad esempio quanto sia palese il fatto che Evan non se ne sia mai andato da lei. Forse Eris è un po' brusca, ma sa che solo così può essere efficace il suo sostegno.
Ho apprezzato tantissimo anche l'intervento molesto di Pix, ho come l'impressione che abbia creato una scena fanciullesca: la sua fobia del sangue mi fa pensare quanto il suo cuore sia ancora puro, non macchiato dai delitti per cui sono rinomati i mangiamorte e lei si prende gioco di lui bonariamente. È proprio questa l'occasione in cui lei viene illuminata da informazioni essenziali che la aiutano a ricomporre i pezzi sulle azioni che Evan compie negli ultimi tempi e sentirlo dalla voce di lui rende quelle ipotesi molto reali.
Da qui in poi ho provato un impulso irrefrenabile di abbracciare Evan. Il ricordo di Evan che soffre per la rottura del suo fidanzamento con Emme è stato straziante. Fino al termine del capitolo ho provato una sensazione dolce e amara allo stesso tempo, fatta innanzitutto dal dolce gusto di una promessa mantenuta che è riuscita a superare il tempo, eventi colossali davanti a cui loro sono stati impotenti, ideologie e minacce che hanno tentato di allontanarli per sempre. Emmeline alla fine ha ceduto a questo macigno, almeno fino a questo momento, Evan non lo ha fatto, si è ostinato ad esserle accanto nonostante tutto, anche se spesso nell'ombra.
"Amici", una singola parola ha fatto male anche a me e non solo ad Evan. È un inizio, anche se, lasciatelo dire, quella di Emme ad Evan è fra le più belle dichiarazioni d'amore che io abbia mai letto.
E dulcis in fundo le rose bianche del messaggio cartaceo di Evan per Emmeline mi hanno uccisa, al pari dei loro sguardi contornati da sorrisi complici.
Come dicevo, Emmeline non si confida con le amiche, lo dimostra anche il fatto che tenga per sé il cruccio sul pettine inviato dal padre.

Ora evaporo e vado in cui un angolino a rielaborare tutta la meraviglia che ho letto. ♡♡

A presto!
Un abbraccio grande grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice e amica)

Recensore Master
03/11/21, ore 16:08

Ciao Eli! ♥
Io arrivo nella speranza di fare un po’ di ordine mentale e schiarirmi le idee su questo capitolo che, lo ammetto, un po’ mi ha destabilizzata! Insomma, siamo andati a mille dall’inizio e poi alla fine si è sgonfiato tutto ancora una volta!

Apre le danze Lily, facendo notare a Emme questo legame improvvisamente morboso con Evan ma non ottiene nulla se non uno scontro con l’amica che alla fine del capitolo precedente ha deciso di non voltare più le spalle a Evan e come era facile immaginare è ancora ferma nelle sue posizioni.
Talmente sicura che riescono a ritrovare subito il loro equilibrio nei gesti (i capelli, i baci) e nelle confidenze.

Ecco, le confidenze. A chi dire delle iniziative che suo padre prende riguardanti la sua vita privata se non a Evan? Emme sa che da lui avrebbe trovato appoggio su tutta la linea, ecco perché non ne discute con nessun altro prima. Una amica avrebbe potuto dirle “prova a conoscerlo”, invece Evan le dice subito di rifiutare questa proposta. Però nessuno qui si chiede perché di preciso lei non voglia accettare e lui le suggerisca di rinunciare.  
I fatti però sono più esplicativi delle parole! E infatti finiscono in questa aula in disuso che se potesse parlare chissà quante ne saprebbe raccontare, caro Evan!
Emme ha perso la connessione fra bocca e cervello. Ero indecisa se mi sembrasse, confusa, ubriaca o con segnali di demenza precoce! XD Non ha capito più nulla! E’ stato un momento esilarante!
Tutti i confronti che Emme in questo capitolo ha con gli altri mi sono piaciuti molto. Noi vediamo Emme e seguiamo lei nelle sue decisioni ma poi leggere i commenti degli altri, da Lily, a Eris, Marlene e Sirius, ci fa capire quanto si sia buttata a capofitto in questo rapporto. Sembra che tutti ormai abbiano notato un allontanamento da parte sua in favore di Evan e la vedo un po’ sola contro il mondo, in questo. Fra tutti quelli che le stavano vicino non c’è nessuno ad incoraggiarla, quindi dopo il finale di questo capitolo temo molto il momento in cui probabilmente si vedrà delle dita puntate contro. Spero non sia così, spero che qualcuno pronto a consolarla ci sia ma ho pura che si beccherà più di un “te lo avevo detto”.
Il fatto è che non si scappa da sentimenti come questi, è quella meravigliosa frase «A volte non lo capisco dove finisci tu e inizio io» è la prova lampante di questo. E’ uno dei momenti più belli letti fino a questo momento su questa coppia.

E poi il finale. All’inizio ti ho detto che tutto stava andando a mille e non so perché (scema io!) tutta l’ubriacatura di Emme mi aveva fatto pensare che avrebbero raggiunto una solidità diversa, che si sarebbero lasciati andare insieme a questi sentimenti che si sono alimentati anche con la lontananza e invece Emme si blinda di nuovo in sé stessa e rifiuta Evan. Sono molto diversi, in questo, si sa. Lui non si fa problemi con il giudizio degli altri, se ne infischia, l’unico giudizio che conta è il suo. Per Emme invece è tutto diverso. Nonostante non riesca più a vederlo con occhi bambini, considerare questo risvolto del loro rapporto e tutto ciò che comporta è qualcosa che le causa un’ansia incredibile che non sa gestire, nemmeno con Evan accanto.
Sarà determinata, decisa, ma mai quanto lui.
Quindi no, non sono delusa da questo finale, mi piace! Sono molto molto curiosa di leggere i prossimi capitoli Eli, perché loro due restano un legame inevitabile e in qualche modo (tragico o no) questo lo capiranno tutti!

Un abbraccio grande! E grazie per questa storia bellissima! ♥
gabry

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