Recensioni per
Quel che resta del sogno
di Iris02059
Un capitolo pazzesco, incredibile, a mio avviso uno dei migliori finora. Eccezionali i continui salti narrativi. L inzio ti arriva come una pugnalata in pieno petto, una doccia fredda, quando comprendi che la scena si riferisce alla morte di Hange. Il salto narrativo di 6 anni è il fil rouge che lega tutto. Sentimenti emozioni, paure,morti. Al centro il rammarico per le cose non dette, che restano appese, che porta il lettore, inevitabilmente, a pensare cosa sarebbe successo se certe parole fossero state dette prima, se certi sentimenti si fossero manifestati prima. Come al solito, un capitolo perfetto, bidimensionale, che ci cala in due contesti ravvicinati cronologicamente, molto diversi tra loro. Molto intensi, forti. Si denota, nuovamente, la tua abilità nel passare a momenti molto tragici ad episodi più leggeri. Il matrimonio che vuol dire vita, progetti, un modo per esorcizzare tutto quello che circonda i nostri eroi, un mondo fatto di morte. Un invito a vivere, ad amare e a godersi ogni singolo istante. In parallelo una spedizione fuori dalle mura, di quelle che tanto ti piacciono descrivere. Intense, al cardiopalma, crude. A fare da collante i nostri tre protagonisti, intreccio di sentimenti confusi, non ancora ben dichiarati, appesi. L episodio della carrozza che si antepone a quello del fortino abbandonato. La scena della carrozza è molto azzeccata, armonica, bella in tutta la sua interezza. Si avverte quel calore, quella carica sessuale forte, molto umana. Da lettore non vedevo l ora che successe qualcosa, ma tutto resta appeso e sospeso. Solo a fine del capitolo ci si rende conto che alla fine, è stato meglio così. Mi ha colpito e emozionato molto, il fatto che tu abbia descritto una scena di Amelia e Levi ambientata 6 anni dopo. Ci ritroviamo proiettati in un contesto diverso, più maturo, più disilluso. La presa di coscienza di Amelia, la sua disillusione, la sua maturità dopo aver affrontato tutto quello ha dovuto affrontare. Compresa la morte di Erwin per ovvi motivi cronologici. In questo salto temporale, ho apprezzato molto, il legame che si è andato ad instaurare con Levi. La sua confessione è un pugno allo stomaco e il comportamento di Levi resta in linea. Personaggio sempre azzeccato, mai fuori posto, molto fedele, delicato e molto canonico, come ti dico sempre. Apro una piccola parentesi su Levi. Ho trovato fantastica la sua riflessione: anche se si tratta del guerriero più forte Dell umanità perché intorno a lui è sempre presente la morte, non dovrebbe essere così. Inoltre il tuo Levi molto intimista, quasi sospeso nelle riflessioni, fragile nella sua umanità, è come sempre, perfetto e complesso come giusto che sia. Passando ai salti temporali del capitolo, abbiamo uno stile narrativo nuovo, prima volta, in questa storia, che viene sperimentato e devo dire che l ho trovato molto ben riuscito. Mi auguro che anche nei capitoli futuri, a volte, tu possa regalarci degli stralci di ciò che sarà. |
Ciao, e grazie per questo bel capitolo! |
Capitolo molto interessante, avvincente. Come di consueto ottimo connubio tra momenti di azione e profonda tragicità e momenti più leggeri e molto umani. Trovo assolutamente perfetto e azzeccato il contesto del matrimonio di Sophie. A tratti divertente, tenero che da umanità alla vicenda. Sono un grande sostenitore e approvo questi momenti più leggeri, uno perché danno molto dinamismo alla narrazione, due perché è terribilmente concreto, specialmente se parliamo di un contesto come quello di Aot. Credo che sia insita nell essere umano, proprio grazie al suo incredibile spirito di sopravvivenza e capacità di adattamento, una indole a sdramattizzare o meglio a esorcizzare eventi tragici che lo circondano. Credo che sia così anche in Aot, dove non mancano momenti più leggeri, se pensiamo a certi stralci che riguardano la 104esima. Si torna fuori dalle mura e come sai fare, riesci sempre a proiettare il lettore in un set cinematografico, con azioni mozzafiato, veloci, dinamiche, al cardiopalma. Anche in questo capitolo si evince la tua indiscussa capacità descrittiva e forza nel rendere i dialoghi. L incidente di Sophie fuori dalle mura, il rischio che per lei fosse finita, il possibile ti pianto Dell ex fidanzato, che non le avrebbe potuto dire cosa provava davvero e alla fine il risvolto positivo. Lieto fine che si culmina nella frase di Petra. Quando vede insieme Amelia e il Comandante. Scena perfetta quella del Comandante che da una mano a sistemare il vestito di Sophie. Non ho trovato la scena fuori luogo, anzi, è giusto a volte provare a descrivere i nostro eroi in contesti diversi. Alla fine erano anche loro esseri umani. Ci stava una scena così con Erwin, per un attimo fuori dai panni di Comandante. Considerando che ci stiamo avvicinando ai fatti del 850, anche lui si meritava un momento di svago e leggerezza. Ironica è divertente la scena del vestito di Sophie da sistemare, mi ha ricordato un episodio della serie Downton Abbey, che mi hai detto in passato che apprezzo particolarmente. Grazie per condividere questa bellissima storia che ha sfaccettature sempre più interessanti. Grazie per aver arricchito il nostro panorama su Aot, dedicandoti agli anni precedenti ai fatti che tutti conosciamo. Non vedo l ora di leggere il prossimo capitolo. |
Un intreccio incredibile di storie, che fanno luce sui nostri protagonisti. Sentimenti, emozioni, lutti, gioie, rabbia, tristezza, amori impossibili. Tutto in un vortice che proietta il lettore in un contesto molto reale,molto concreto, rimanendo sempre nell universo fantastico di Aot. Devo ammettere che i frammenti del passato di Levi sono scritti in maniera incredibile. Noto sempre che le parti in cui lui si ritrova protagonista hanno sempre quel valore aggiunto. Le vicende nella città sotteranea, il mondo sommerso, si potrebbe scrivere un libro su questo universo di cui Isayama purtroppo non ci fornisce tante indicazioni. E proprio per questo allora è bello immaginare, creare, e la cosa più bella è che tu lo fai dimostrando una fedeltà alla storia originale, che ha Dell incredibile. Questo capitolo è un collage riuscito benissimo, intreccio di sentimenti e vicende che umanizzano e caratterizzano ulteriormente i nostri personaggio. Ho apprezzato molto la parte dedicata ad Erwin, il suo amore, verso Marie; amore impossibile. Il disincanto di questa parte, la fermezza di Erwin che sa già che mai potrà avere una famiglia perché la sua missione è già tracciata. L alternanza tra momenti profondamente tragici a. Momenti più leggeri, sono molto ben bilanciati. Il cameratismo che riesci a creare tra i personaggi, la forza dei dialoghi, che oltre a chiarire, conferiscono snellezza alla trama. Credo che, a differenza di molti personaggi che possiamo trovare nel mondo delle fan fiction, parlando di Aot, quindi parecchio stereotipati e banali nel loro insieme, qui, come sempre, ho trovato grande profondità e ricerca, una cura verso il dettaglio davvero notevole. A fare da motore in questa narrazione i pensieri e i sentimenti dei nostri personaggi. Le riflessioni di Erwin su quello che gli aspetta e su cioè a cui ha dovuto rinunciare. I sentimenti puri e innocenti di Petra. La descrizione di una Amelia ancora acerba nel periodo del suo addestramento. Le vicende di Levi che arrivano ad un livello incredibile di delicatezza e sensibilità. Per chiudere una riflessione fondamentale sul triangolo, azzeccatissimo, che ci proponi. Nessuno dei tre basta a se stesso, ma c è bisogno Dell altro per completare gli altri due. Hai dato una linea netta quindi sui prossimi capitoli e si ció che possiamo aspettarci. La descrizione di questo legame a tre, il rapporto si diventa sempre più intenso, carnale, bruciante, sta arrivando al suo apice. E il tutto lo stai delineando molto bene, grazie per condividere questa bellissima storia con nostra community di fan, alla prossima. |
Su questo capitolo faccio un po' di fatica a fare un commento particolarmente esaustivo su certe parti perché ho l'impressione di dirti sempre noiosamente le stesse cose. Che mi piace molto il modo in cui descrivi le scene di azione già lo sai, è stato esattamente lo stesso anche in questo capitolo, dove ho apprezzato l'effetto balsamico che mi ha fatto che una volta tanto la giovane sottoposta in questione sia sia salvata, pur con tutte le ammaccature del caso. |
Raccolta molto piacevole da leggere, anche gli episodi più tristi non spezzano la piacevolezza, anzi, forse danno quel tocco di realismo in più che non guasta mai. Mi piace il lavoro di immedesimazione nel contesto che fai nel raccontare questa storia (sarebbe strano il contrario per ragioni che immagini!), mette tutto nella prospettiva di una realtà che il Giapponese Sadico ci ha fatto intendere bene, anche se non è entrato nei dettagli. Tranquillo giappino, ci pensiamo noi! |
La vita è una curva d'apprendimento continua, lo è per tutti, i tuoi protagonisti non fanno alcuna eccezione. Che sia il rivedere i piani di avanzata per correggere il tiro (azzecatissimo poi in pratica, come ci racconti successivamente durante la spedizione), ponderare sul malfunzionamento di un oggetto di uso quotidiano e su cui si basa la tua sopravvivenza in battaglia o fare considerazioni di natura più intima sull'evoluzione dei propri sentimenti, chiedersi perché si è pensata una cosa o l'altra in un certo frangente mentre magari in un’altra quel pensiero ci sembra assurdo. Ma lì, si sa, nella complicata sfaccettatura che riguarda sentimenti ed eros, la ruota gira velocemente spinta dagli eventi, dalle sensazioni, dalla nostra momentanea inclinazione a perderci in fantasie erotiche che poi, per l'appunto, magari rimangono solo fantasie fatte sull'onda dell'eccitazione. Gli umani sono volubili in questo, molto, e anche se adesso sembra che lo “strano trio” sia stato messo da parte per questioni più impellenti, non è detto che il fatto non torni a galla al prossimo cambio di vento, magari con più forza, bucando nuovamente il confine tra le idee e i fatti. |
Un capitolo intenso, molto ben bilanciato, che alterna momenti di azione incredibile, con dialoghi ben costruiti che fanno emergere tematiche importanti. I nostri tre personaggi chiave, sono tutti e tre protagonisti a modo loro. Un capitolo che fa ulteriormente luce sulla figura di Levi. Sul suo passato, sulle sue fragilità. I flashback nella Città Sotterranea sono sempre molto delicati, azzeccati, intimi. Un titolo indovinato che fa da collante ai tre interpreti del capitolo. Levi è stato istruito sin da piccolo, a non dire il suo vero cognome, peraltro teoria affascinante che ho apprezzato tantissimo, Erwin che ovviamente non può non sapere tutto. In Amelia l'accezione del nome prende tutto un altro significato. Un tema molto esistenziale che riprende molto certe tematiche di guerra, legate al senso delle morti. Quelle in guerra, perchè di guerra che stiamo parlando, sono morti utili ? Hanno un reale significato, un perché. Chi sarà a dare valore a queste morti. Hai preso uno dei temi portanti di Aot e lo hai fatto tuo. Amelia da caposquadra sente un peso incredibile, forse un peso maggiore rispetto agli altri capisquadra, forse per sua forma mentis. Non c'è spedizione in cui il suo pensiero non vada alla morte dei suoi due amici, o di quella del suo sottoposto. Chi darà significato alle loro morti ? Domanda a cui Erwin risponderà alla fine della terza stagione, durante la battaglia di Shiganshina. Saranno i vivi che dovranno dare il senso, valore alle morti che ci sono state in battaglia. La storia di un soldato, il valore, il coraggio, ridotto il tutto ad un semplice nome in una lista. Nome che verrà dimenticato col tempo, perchè qualcun altro prenderà il posto della vittima e così via. In una sorta di ripetitività degli eventi, una sorta di circolo vizioso destinato ad non spezzarsi. Questa, credo sia la vera essenza di questo capitolo, perfetto, scritto bene, che tocca tematiche forti e soprattutto universali. In questo contesto, però, non manca l'incrementarsi, di una certa tensione, una tensione ancora sottopelle, pronta ad emergere, e che sta coinvolgendo sempre più da vicino i nostri 3 protagonisti. Una tensione sopita, ancora non manifesta del tutto, pronta ad emergere e ad accendersi da un momento all'altro. Il triangolo psico/sessuale tra i tre sta prendendo sempre più forma, a mio avviso. Un pathos incredibile che rende la narrazione brillante e molto coinvolgente. Apprezzato come sempre, i riferimenti alla storia originale, infatti la spedizione di cui si parla è quella in cui Ilse viene data per dispersa. Non a caso tu stai seguendo fedelmente tutta la cronologia della storia madre e come ti ho detto parecchie settimane fa, Amelia potrebbe tranquillamente esistere nell'universo Aot, senza intaccare la trama originale, e per questo ci vuole davvero una grande capacità, che sin dai primi capitoli della storia, hai mostrato. |
Altro capitolo impeccabile, questa volta con un focus sul Capitano e gli affascinanti contrasti che ne caratterizzano la persona. Credo infatti che tra i tanti personaggi degli universi letterari e cinematografici Levi sia quello che più incarna la continua (e spesso sofferta ) dicotomia apparenza/essenza, razionalità/istinto, obbedienza/impulso and so on. |
Comincio con il dire che mi è piaciuto tantissimo questo capitolo, l'ho trovato leggero, divertente, in perfetto accordo con il titolo che gli hai assegnato. Una parentesi narrativa in cui non mancano i momenti che fanno restare con il fiato sospeso (se prendiamo in considerazione le irrinunciabili scene d'azione che come sempre hai gestito alla grande) ma soprattutto scorci familiari, intimi persino, nella vita dei nostri personaggi preferiti. Intramezzi,appunto, di normalità. Un bel respirone dopo il capitolo bellissimo ma altrettanto tosto sul soldato Roter. Quando si sceglie di affrontare temi come lo stress post traumatico e disturbi psichiatrici importanti (dissociazioni, scissioni...) ci si affaccia su un vero campo minato. Riuscire a trattarli in maniera profonda, sempre rispettosa e mai giudicante non è affatto scontato. E questo è un ulteriore punto a tuo favore perché dimostra la tua grande versatilità nello scrivere e nel saper orchestrare gli eventi della storia, dosando sapientemente l'alternanza tra episodi delicati ed altri emotivamente meno impegnativi. |
Come ho detto spesso nelle mie recensioni, i capitoli con al centro Levi rendono molto. Realizzazione ottima del Capitano. Pazzesca l immagine intimista e introversa che dai al personaggio. Apprezzo, in particolar modo, i flashback del suo passato con la madre. Dolci, teneri e intensi. Ci danno uno spaccato della sua infanzia perfetto, almeno io mi immagino prorpio così la giovinezza di Levi con la madre. Ho notato che anche per questo capitolo hai inserito delle ost da ascoltare durante la lettura. Scelte molto apprezzabili, specialmente se parliamo dell universo di Nier. Trovo incredibile come tu riesca a costruire delle scene sempre molto dinamiche e cinematografiche e credo che se il lettore sentisse anche la musica suggerita, riuscirebbe meglio a calare nell atmosfera che vuoi creare. Amelia ferita e fuori gioco, Levi che va a trovarla. Ho trovato la spedizione molto nuda e cruda, giusto che sia così. Molti morti, feriti, Erwin che deve fare i conti con la politica,consapevole di essere il volto pubblico del Corpo. Nella tua storia riesci a rendere in maniera molto originale i 3 diversi rapporti tra i principali personaggi, rapporti che tessono le maglie della vicenda. Abbiamo il legame ormai consalidato tra Erwin e Amelia, il rapporto di due amanti, forte intenso, nel pieno della complicità almeno in questa fase. Dopo il momentaneo abbandono di Amelia nelle fila del Corpo, qualcosa è scattato anche tra Erwin e Levi, una sorta di evoluzione nell ackerbond. Tra Amelia e Levi abbiamo sempre avuto un rapporto netto, schietto. È un rapporto tra pari. Non c è nessuna sudditanza verso Levi e la sua forza ed è giusto così. Sei riuscita a cogliere la sensibilità, la fragilità, l umanità di Levi. Lo trovo giusto perché sei riuscita a cogliere la vera essenza del Capitano sia del manga che dell anime. E questo Levi si sposa bene con l indole di Amelia. La scena di lei infortunata che si addormenta piena di antidolorifici, lui nella stessa stanza che la aiuta a finire il rapporto. La camicia da uomo di lei e la sua semi nudità, il ricordo di quell episodio isolato a casa di lei. Una scena che ha una carica pazzesca e da lettore ho trattenuto il respiro,sperando che qualcosa potesse succedere. Ma è giusto che non sia successo nulla, a mio avviso. Il terzo interprete che si insinua nella coppia di amanti, la fantasia che prende forma nella mente di lei. La scena va avanti e intanto intensi e martellanti i flashback, il ricordo di parole, attimi cristallizzati. Adoro il tuo stile, adoro i flashback in corsivo, che danno forza alla scena che descrivi. Siamo tra 847 e 848, a breve avremo necessariamente il collegamento con i fatti principali della storia madre e sono molto curioso come inserirai Amelia in questo contesto. Ripeto una cosa che avevo scritto qualche settimana fa, Amelia è inserita perfettamente nel contesto di Aot. Alla prossima, non vedo l ora di leggere il prossimo capitolo. |
Un capitolo piuttosto complesso, l’ho letto più o meno tre volte in questi giorni passati e ho ancora l’impressione di non aver afferrato proprio tutto, specialmente sui ragionamenti che fai fare a Levi, quindi magari cerca di perdonarmi se mi sto perdendo qualcosa. Magari ci arrivo con calma coi prossimi capitoli, mi capita. |
Continua il mio percorso a ritroso con la tua storia e devo dire che ogni passaggio mi regala sempre una emozione, mi strappa un sorriso, ed è occasione di spunti di riflessione. Ho trovato utile ripercorrere i primi capitoli di questa splendida storia, perché ci si rende conto di come tutto nasce. I legami tra i personaggi. In questo capitolo 9 oltre a creare ulteriore sintonia e pathos tra i tre veri interpreti della storia, non mancano spunti divertenti e ironici. Come ho sempre detto, in questa storia riesci a passare a momenti incredibilmente drammatici a momenti divertenti e più leggeri, conferendo alla trama molta fluidità. Oltre grande elemento di forza, sono, senza dubbio, i dialoghi. Sempre azzeccati, puntuali intensi. In grado di farti strappare un sorriso o farti riflettere, o lasciarti stupito. Una altra cosa che apprezzo, in generale, è che in alcuni capitoli inserisci alcune tracce musicali, le ost. Immagino che la musica ti aiuti a creare la giusta atmosfera, come se stessimo parlando di un set cinematografico. Credo che anche il lettore debba seguire le tue indicazioni e sentire a sua volte queste ost in certe scene, proprio per calarsi meglio in questa esperienza. Ascoltare quella data musica adatta al contesto. Noto che spesso inserisci musiche particolarmente ricercate, specialmente di videogiochi come Nier, che a mio avviso ha delle tracce bellissime, forse tra le più belle di sempre nella storia della Square. Tornando al capitolo, trovo che tu abbia messo delle ottime basi per il rapporto tra i tre e lo so evince specialemente in questa parte. Incredibile come tu riesca a rendere diverso e originale il legame che si instaura tra Levi e Amelia, Erwin e Amelia, Erwin e Levi. Ovviamente sono curioso di vedere come si andrà a creare l intensa profonda tra i 3, quando il rapporto a 2 diventerà a 3. Sarà interessante cogliere tutte le dinamiche psicologiche ed emotive che entreranno in gioco. |
Eccomi con il mio percorso a ritroso. Capitolo forte e intenso. Trovo, i capitoli dedicati a Levi, molto interessanti e particolarmente coinvolgenti. La delicatezza con cui descrivi Levi è diventato il tuo marchio di fabbrica. La Metafora dei papaveri, il flashback su Levi, i combattimenti sempre veloci al cardiopalma. La spedizione che ci presenti in questo capitolo la ritengo una delle più intense. La furia del combattimento, il sangue, la morte, il tentativo di salvare a tutti i costi i propri compagni, il cameratismo che si crea. La velocità e il dinamismo delle azioni da una parte, dall altra la bellezza e la profondità dei dialoghi. Credo che i dialoghi più belli, in questa storia, siano quelli tra Amelia e Levi. Inevitabilmente troviamo un avvicinamento tra Amelia ed Erwin. La tensione che crei tra i due è incredible. Sembra che debba succedere qualcosa, l affinità tra i due, i primi contatti ravvicinati, i dialoghi più confidenziali. Ho davvero pensato che in questo capitolo potesse succedere qualcosa di più forte tra i due. Stai preparando il terreno in maniera magistrale. Inoltre, un grosso pregio che hai nella scrittura è quello di saper cogliere i tratti caratteristici dei diversi personaggi di aot e riuscire ad inserire la protagonista inedita nel contesto. Di recente ho ricominciato l anime di Aot e ho pensato perché non potrebbe esserci anche Amelia. Hai avuto il coraggio di non snaturare l opera madre e inserire Amelia perfettamente. Brava, alla prossima recensione. |
Ciao Iris, ho ripreso a rileggere i primi capitoli per avere una visione più ampia della storia. Non ti smentisci nemmeno in questi capitoli iniziali. Belli, intensu, profondi. Questo settimo capitolo vede centrale la figura di Levi e il suo rapporto con Amelia. Forse il primo capitolo in cui dai un assaggio di un possibile triangolo tra lei Erwin e Levi. Qui entriamo nei pensieri e nei ricordi di Levi, Erwin spettatore esterno, Amelia motore dell azione. Adoro il rapporto tra Levi e Amelia. Amelia è un ottimo contraltare per Levi. Perché sono perfettamente alla pari. Amelia è schietta, ironica, sa sdrammatizzare, è un personaggio forte, estroverso e un indole che si incastra molto bene con quella più intimista di Levi. Entrambi hanno affrontato un terribile lutto. Non manca in questo capitolo il tema dell erotismo, delicato appena accennato, fine. Amelia che entra nell ufficio del Comandante, vestita in abiti civili, lo sguardo di lui e l interesse di lei, la tensione che sale tra i due. Riesci semrpe a creare delle dinamiche psicologiche tra i vari interpreti, molto efficaci. Andrò sicuramente avanti con questa lettura a ritroso, che sto apprezzando in particolar modo. Alla prossima |