Recensioni per
Just once
di hedera_helix

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 1 (guarda)


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
22/08/21, ore 21:52
Cap. 1:

Ma buonasera! Sono mesi che ho messo questa storia da parte, in attesa del momento propizio per passare a lasciare un segno del mio passaggio. Che posso dire? L'idea dell'autrice è sicuramente interessante, ho un debole per i personaggi che sono tornati spezzati dalla guerra, con patologie e problemi e trovo che Erwin e Levi siano adattissimi. Così come mi è piaciuta moltissimo la gestione dell'amore non corrisposto di Levi, che è ben chiaro fin da subito e che, con l'andare avanti della vicenda, è sempre più ovvio.
Devo ammettere che per un momento ho sperato in un epilogo differente, ma la verità è che trovo la scelta ben più che azzeccata e molto di impatto a livello emotivo per il lettore. I personaggi li ho trovati entrambi molto in linea, sebbene in contesto moderno.
Passando alla traduzione, la trovo molto scorrevole! Non ho letto la storia originale in inglese, quindi non posso fare confronti, ma veramente bella!
Ho solo due appunti: ho visto un errore di battitura quando Levi descrive Erwin, con un balla camicia al posto di bella camicia; altra cosa, ma è più un mio vezzo perché ho colto il riferimento in originale essendo una fan di storie d'amore con militari: avrei lasciato, nella frase di Erwin, il "Don't ask, don't tell" in originale, magari lasciando una nota in merito al DADT. Ma, appunto, è perché è una cosa che so e a cui sono un po' sensibile.
E niente, faccio i complimenti sia a te per la traduzione che all'autrice, perché mi è proprio piaciuta questa shot e sì, se non si fosse notato ho una predilezione per i finali non proprio lieti.

Recensore Master
17/08/21, ore 17:48
Cap. 1:

Ciao cara, come sai non conosco il fandom, ma devo dire che trovo molto interessante la dinamica tra Erwin e Levi che emerge negli AU che grazie a sto leggendo. Mentre leggevo, ho trovato subito una somiglianza (di atmosfera) con l'altra OS che ci avevi proposto: tutto parte da un bar e un incontro non premeditato. Tuttavia, le analogie sono finite subito qui, perché questa volta si tratta di un ritrovarsi più che un incontrarsi, un ritrovarsi che è lungo dieci anni, e perché l'angst regna sovrano.
Riavvolgere le fila dopo dieci anni è qualcosa di impensabile e impossibile, eppure in qualche modo riescono a trovare un brandello di ciò che sono stati, o meglio potevano essere. La parte in cui Levi riflette sul fatto che non può avere proprio una conversazione banale con domande casuali con Erwin mi è piaciuta molto, perché rende proprio conto di quell'impossibilità di tornare indietro e allo stesso tempo anche di fare finta di niente. Comunque parlano, e non toccano mai tematiche casuali: la guerra è la calamita di ogni parola (dal disturbo post traumatico alla gamba di Levi, dalle persone perse al modo in cui cercano di ricordarla ora), così come ciò che tra loro è rimasto in sospeso (insomma, lo stesso divorzio di Erwin è dovuto in parte a quella scintilla passata).
Sono rese molto bene le diverse reazioni di due sopravvissuti alla guerra e sono precisamente due reazioni opposte: l'uno che se ne pente, che vorrebbe alle volte cancellare tutto con un colpo di spugna; l'altro che invece vorrebbe tornare indietro, che si sarebbe fatto amputare una gamba pur di tornare a combattere. E queste due diverse reazioni si riflettono non a caso anche sulla loro percezione della psicoterapia: Levi la rifiuta, la definisce una cagata, così come è un cumulo di stronzate ai suoi occhi il desiderio di Erwin di azzerare tutto il dolore e le perdite.
Dovevano trovarsi, semplicemente: questa storia è allora la chiusura di un cerchio, una conclusione più che un inizio, ed è una conclusione che lascia un amarissimo sapore in bocca insieme alla cosnapevolezza che davvero tornare indietro è impossibile. Ho detto all'inizio che tutto inizia in un bar, ma mi sbagliavo: tutto finisce in un bar, dopo un'attesa di dieci anni che erano rimasti in qualche modo sospesi.
Una bellissima OS – e un'ottima traduzione da parte tua, come sempre.
Un abbraccio e alla prossima storia!

Recensore Master
28/07/21, ore 10:12
Cap. 1:

Buonasera cara, che piacere essere qui sul tuo profilo di traduzione e vedere il tuo lavoro. sono qui sia per godere della lettura e della trama in sé, e anche per scoprire come tu sia riuscita a trasporre il tutto e quanto riesca a darmi il testo che hai pubblicato.
Sono sicura ci sia molto lavoro, molta attenzione e parecchia dedizione in questo genere di attività, ti faccio innanzitutto i complimenti per l’attenzione a opere amate e a un fandom che io stessa amo – poi la Eruri è una delle mie OTP nell’universo mangia, quindi parto pure avvantaggiatissima!
Lo stile usato è adattissimo ad un punto di vista specifico, quello di Levi: non ci si può certo aspettare termini particolarmente aulici che tra l’altro poco tollero nelle fanfiction, soprattutto quelle con toni così cupi come questa, da una persona nata dal niente, cresciuta nella violenza, che h visto morire troppi e cadere tutti, per poi rimanere ferito a vita con cicatrici impossibili da dimenticare. È nel suo carattere esprimersi così, e apprezzo l’attinenza stessa.
Non si scende troppo sui particolari ambientali o descrittivi, è più un viaggio d’introspezione nella rinnovata diffidenza, nel dolore e nelle incerte consapevolezze, e sono passaggi che fanno male e danno modo di capire quali siano gli strascichi di una vita come la loro. L’inserimento nella AU contemporanea rende il tutto più vicino a noi nella concezione e mantenendo comunque le linee della storia originale, così da portare avanti i personaggi con coerenza ma rendendo più vive le loro esperienze; senza giganti è più credibile, ma i danni sono gli stessi e gli strascichi simili.
Apprezzo questa idea, e ciò che consegue: stress post traumatico, operazioni andate male, amputazioni, e tutto ciò che c’è di non detto tra loro ma che è palpabile nell’aria. Per tutto il tempo ho sperato i due si avvicinassero, giuro, anche perché dalle parole di Erwin è chiaro che ci sia qualcosa tra i due, eppure il finale mi ha lasciata un tale amaro in bocca che ci sono rimasta assolutamente malissimo: erano lì lì per riuscirci, per poter finalmente unirsi e un po’ facevo il tifo – sì, certo, un po’ – perché forse se lo meritavano, ma no… Erwin se ne va e Levi resta da solo con se stesso. Con la conclusione della storia riesco a intuire eprché quest’ultimo sarebbe voluto tornare sul campo, non è difficile: non c’è quasi più nulla di lui, e la guerra che gli ha portato via tutto è anche ciò che sarebbe in grado di mantenere intatto quel poco che è rimasto.
Il lavoro è ben gestito, ci sono un paio di passaggi che avrei rivisto per il tempo dei verbi ma il tutto risulta pulito, coerente ed emotivo al punto giusto: sono chiare le emozioni che muovono Levi, meno quelle di Erwin che all’ultimo rinuncia, e il POV aiuta a comprendere meglio il primo utilizzando uno stile di scrittura adatto al tipo di personaggio. Spero di poter tornare presto da te e leggere la tua altra traduzione, e perché no, qualcosa anche di tuo. Alla prossima cara, buon lavoro e buona ispirazione! :3

Recensore Master
06/07/21, ore 16:34
Cap. 1:

Cara Jodie!

Questa shot è davvero bella e particolarmente ispirata e uno dei motivi per cui l’ho adorata è che non regala nessun finale romantico, anzi. Eppure, nonostante questo, è una shot d’amore, senza dubbio. Si tratta di una delle storie più ic in assoluto che abbia mai letto e che si potevano scrivere su SnK e ti ringrazio per averla tradotta, perché la trovo veramente, veramente bella. Ma bando ai convenevoli e addentriamoci più sulla storia in senso stretto. Ho apprezzato che sia stata scelta una delle guerre più recenti combattute negli ultimi anni e che il campo di battaglia dove Erwin e Levi sono rimasti feriti non sia la lontana Germania del 45 o il Vietnam, epoche che comunque anche grazie alla letteratura e alla cinematografia in merito sono incise nel nostro immaginario collettivo come si trattasse di nuove guerre di Troia, ma il conflitto in Medioriente, che ha comunque il suo buon carico di letteratura e cinematografia ad accompagnarla, oltre, ovviamente, al ricordo ancora vivido nelle nostre menti delle scene dei TG. Almeno, nella mia, di mente.

L’amarezza che invade Levi si sposa benissimo col suo carattere e con il sentimento che prova verso Erwin. È canonico che Levi darebbe la sua vita per il comandante ed ecco perché immaginare anche un sentimento amoroso quando si parla di loro è così naturale. Senza Erwin e il suo carisma, senza la sua forza, forse Levi non sarebbe diventato il soldato più forte dell’umanità. In questo contesto li troviamo, doloranti e a pezzi, in un bar. L’incontro è carico di un forte disincanto. Levi soprattutto fa stringere il cuore. La sua mania per l’ordine e per la pulizia viene declinata come un’abitudine appresa durante la vita nell’esercito, la menomazione alla gamba un fastidio che porta sia a un discorso socioeconomico (la pensione dei reduci è poco più di un’elemosina) che caratteriale (vorrebbe farsela amputare per poter combattere).

Il bar è l’occasione per confrontarsi con chi non c’è più e con chi c’è ancora. Il dialogo con Erwin è bellissimo, perché si percepisce che durante la missione di guerra tra loro due c’è stato qualcosa – tanto che Erwin, dopo, è costretto a prendere coscienza di dover divorziare da sua moglie – ma la guerra ha ferito a tal punto le loro anime che non è possibile, per i due, stare insieme e rimane questo desiderio inespresso, che rimane unicamente nei sogni e nei desideri di Levi. Stupenda.
Un abbraccio e a presto,
Shilyss

Recensore Master
05/07/21, ore 19:51
Cap. 1:

Ma ciaooo tesoro! Eccomi qui finalmente per lasciarti la mia recensione… e lasciami pure dire che sono un bel po' emozionata! *^* è la prima Eruri, nonché la prima storia del fandom di AOT, tradotta da te per cui mi trovo a lasciare un commentino e non posso che essere super entusiasta! Te l’ho già detto probabilmente, ma sono davvero felice che questi due patati abbiano acquistato la tua penna che promette già di farci sognare con tante storie meravigliose su di loro! URRÀ! *^*

Dunque, ho scelto di passare da questa OS perché avevo una gran curiosità di leggerla e, in effetti, non ha affatto tradito le mie aspettative! È M-E-R-A-V-I-G-L-I-O-S-A! L’ho amata dall’inizio alla fine e quando l’ho finita, ho riletto alcuni dei punti che mi sono piaciuti di più! Adoro il modo maturo e consapevole che ha l’autrice di far interagire Levi ed Erwin, ma anche la sapienza con cui è riuscita a inserirli nel contesto moderno, trasformandoli in due reduci di guerra. Per quanto possa sembrare abbastanza ovvio trasportare le dinamiche canon di AOT in quelle belliche moderne, non è altrettanto scontato riuscire a farlo nel migliore dei modi, quasi cucendo addosso ai protagonisti tali ambientazioni e invece è proprio quello che è successo qui, in questa storia.
Erwin e Levi hanno condiviso tanto, troppo. E non parliamo soltanto di orrori della guerra, ma di un rapporto umano totalizzante, puro e edificante come il sangue, che ancora adesso – sebbene sia passato del tempo e i due non si vedevano da anni- grava su di loro nello stesso istante in cui i loro occhi si incrociano e li lega a doppio nodo, pur non essendo mai stato vissuto.
Per tutta la OS c’è qualcosa di non detto, un terzo incomodo che aleggia nell’aria e aspetta soltanto di saltare fuori.
Per Levi la guerra è stata Erwin, un uomo in cui ha creduto al punto da diventare il fulcro della sua esistenza, per cui sarebbe morto senza rimpianti - e in questo punto, lasciami dire che ho ritrovato tutta la dolorosa bellezza del rapporto Eruri presente anche nel canone! Grazie davvero di averlo reso in questa maniera così nitida!- lui è stato tutto e anche di più, ma parliamo di un campo minato in cui nessuno dei due ha mai trovato davvero il coraggio di addentrarsi.
E quando alla fine l’esplosione avviene, produce morti e feriti esattamente come una mina.
Il dolore che prova Levi buca lo schermo e arriva dritto nello stomaco del lettore.
Erwin che si tira indietro così, codardo, mi ha distrutto il cuore. Non me lo aspettavo, sinceramente dato il modo in cui aveva parlato, si era avvicinato a Levi etc. L’immagine finale di Levi steso sul pavimento che desidererebbe tornare in guerra piuttosto che convivere con questa sofferenza è stata la stoccata finale!

Sguazzando in questo mare di angst ed emozioni, non posso che farti i complimenti!
È stata una lettura fantastica!
A presto, Violet :)

Recensore Master
04/07/21, ore 19:46
Cap. 1:

Buona sera 🌛 e buona domenca, anche se, orami, quasi giunta al suo termine! Malinconicamente triste 💔 e piena di quei sentimenti che una persona non provi; o almeno troppo a lungo. Se poi ci metti anche la guerra 🔫 e il divirzio, sono entrambe, la ciliegina 🍒sulla torta 🎂! Di fatti, tutte queste cose purtroppo, hanno influito negativamente sul rapporto bellissimo che avevano Erwin e Levi un tempo, prima di tutti questi fatti molto gravi. Be, hai fatto ✔ benissimo a farcela conoscere questa storia, nonostante tutto!